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Perché le donne sono attratte dagli uomini delle amiche?

Perché a volte le donne preferiscono uomini già impegnati?


Anche se apparentemente ha poco senso, in effetti capita che le donne siano attratte dagli uomini delle altre, da uomini già accoppiati o sposati (quelle che scelgono proprio i mariti delle amiche, lo fanno perché costoro sono più "a portata di mano" di altri sconosciuti).
Perché questo accade? Per capirlo, bisogna capire con quali criteri le donne scelgono i partner. Non è una questione semplice: le donne stesse, spesso, non sanno spiegare i motivi delle proprie scelte.

I criteri di scelta femminile

E' per questo che nelle fantasie sentimentali femminili predomina il "Principe Azzurro": è la sintesi dell'uomo con tutte le qualità (bellezza, potere, ricchezza, status). Per lo stesso motivo le donne sembrano spesso incontentabili: perché vorrebbero un uomo che abbia tutto (ma, naturalmente, non esiste un uomo con tutte le qualità).

A caccia del partner migliore

Ora, come si fa a capire qual è l'uomo migliore? Non è così semplice. La bellezza è indice di qualità genetica (e per questo molto apprezzata da entrambi i generi), ma a molte donne non basta. Un uomo bello potrebbe essere poco affidabile, poco disponibile, avere una personalità deludente, ecc.
Per valutare i maschi migliori, un criterio inconscio è il cosiddetto "social proof" (riprova sociale), ovvero l'apprezzamento che altre persone hanno per qualcuno. Dopotutto, se una persona è apprezzata da tanti, deve per forza avere elevata qualità, no? Ecco quindi l'attrazione per gli uomini famosi, per le persone di ampia popolarità (anche solo nel proprio piccolo gruppo), per i grandi seduttori (che sono stati scelti da molte donne)... e pure per i partner nelle coppie felici. Quale prova migliore che quell'uomo sia un valido compagno, in fondo, del fatto che un'altra donna lo ha già valutato e scelto, e sembra felice con lui?

Strategie istintive

In pratica, la tendenza a preferire uomini già impegnati è una forma di pre-selezione (inconsapevole). E' una strategia istintiva che evita la fatica della ricerca ed il rischio di scegliere un partner di scarsa qualità. Ovviamente non è un comportamento "morale"; ma occorre tener conto che è un impulso istintivo che proviene dalla nostra parte animale, non una scelta volontaria.
Adottiamo una strategia simile quando acquistiamo, senza pensarci troppo, un prodotto di grande successo o che molti usano: la popolarità viene adottata come indicatore di qualità.

Motivazioni diverse

Come spiegato in questo articolo "Why women want married men" ("Perché le donne desiderano uomini sposati"), una donna può essere attratta da uomini impegnati per diversi motivi:
  • Come spiegato sopra, a volte è un modo di selezionare un uomo di qualità comprovata da altri.
  • Altre volte è un caso di "L'erba del vicino è sempre più verde": quello che altri possiedono ci appare desiderabile.
  • O magari attrae perché è meno impegnativo, se la donna preferisce sentirsi libera (il ruolo di amante è meno vincolante di quello da moglie).
  • Inoltre un amante sarà sempre più eccitante di un partner fisso: un partner stabile diventa scontato e "noioso", prima o poi (l'abitudine e la sicurezza spengono l'eccitazione)
  • Infine, alcune donne sono estremamente competitive verso il proprio sesso, quindi "rubare" un uomo ad un'altra le fa sentire superiori, sexy, vincenti.
L'articolo cita uno studio in cui 90% di donne (non in coppia) erano interessate ad un uomo quando pensavano fosse già impegnato, mentre solo il 59% di loro nel caso lui fosse libero. E' quindi chiaro che una predilezione per l'uomo impegnato non è sporadica o casuale, ma fa parte delle strategie di accoppiamento femminili.


Questo post fa parte di una serie di risposte brevi a domande frequenti sull'amore, le relazioni e la vita (clicca sul link per leggere l'elenco di tutte le domande e risposte).

"Quanti mariti ho avuto? Miei o delle altre?"
(Zsa Zsa Gabor)

"Le donne brutte sono sempre gelose dei loro mariti. Le donne belle non ne hanno mai il tempo. Sono sempre così occupate a essere gelose dei mariti delle altre."
(Oscar Wilde)

"Certe donne amano talmente il proprio marito che per non sciuparlo prendono quello delle loro amiche."
(Alexandre Dumas padre)


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Perché siamo gelosi?

La gelosia è segno di amore?

Che senso ha la gelosia?


La gelosia è, fondamentalmente, la paura di perdere la persona amata o desiderata - o che qualcuno ce la porti via. Come tutte le paure forti è un'emozione viscerale, quindi non va confusa con i sentimenti.
La gelosia ha anche una motivazione evolutiva (cioè legata alla prosecuzione dei propri geni), ed in questo senso è presente anche fra gli animali:
  • Per il maschio serve ad evitare il rischio di crescere figli altrui.
  • Per la femmina serve a mantenere legato a sé il partner, e con esso la protezione e le risorse necessarie a lei e alla prole.

Gelosi anche senza ragione

Essendo una paura irrazionale, può esistere anche in assenza di alcun motivo. Anzi, le persone più gelose spesso lo sono senza motivi reali, solo per via delle loro insicurezze e/o paranoie. Quindi può non avere alcun senso logico; a volte è solo la proiezione delle paure della persona gelosa (per esempio, una persona fortemente insicura vedrà segni di tradimento anche dove non ve ne sono realmente; sarà lei a immaginarli, o ad ingigantire eventi insignificanti).
Come in tanti altri casi, le sensazioni personali, i "Me lo sento!", non provano nulla. Possiamo benissimo sentire cose che non esistono (pensiamo ai complottisti, o ai fanatici religiosi). Quindi una persona gelosa farebbe bene a confrontarsi coi fatti, a verificare l'esistenza di prove concrete, invece di basarsi solo sulle proprie sensazioni.

Gelosia e amore

A differenze di quanto pensano i più, la gelosia non è necessariamente legata all’amore: si può amare senza essere gelosi, così come si può essere gelosi senza amare. L’intensità della gelosia, infatti, non è legata a quella del sentimento, bensì al livello di insicurezza e fragilità della persona gelosa: più uno è insicuro, afflitto da scarsa autostima, e timoroso del mondo, e più tenderà ad essere geloso (cioè ad essere dominato dalla paura) - a prescindere da quanto ami o meno.

Anzi, paradossalmente, più proviamo amore autentico per qualcuno, più lo lasceremo libero di vivere la sua vita come vuole. Perché quando amiamo davvero, la felicità dell'altro diventa per noi estremamente importante, anche più della nostra.
Per cui l'amore reale ci induce a dare libertà al partner, non a toglierla. Quando vogliamo limitare la libertà dell'altro, non lo facciamo per amore ma per un nostro tornaconto.

In un altro post, più approfondito, spiego i vari motivi per cui le persone sono gelose; la differenza tra gelosia e amore; come superare la gelosia; e come affrontare questo tipo di persone.


Questo post fa parte di una serie di risposte brevi a domande frequenti sull'amore, le relazioni e la vita (clicca sul link per leggere l'elenco di tutte le domande e risposte).

"Gelosia, quel drago che uccide l’amore con il pretesto di mantenerlo in vita."
(Havelock Ellis)

"Come geloso, io soffro quattro volte: perché sono geloso, perché mi rimprovero di esserlo, perché temo che la mia gelosia finisca col ferire l'altro, perché mi lascio soggiogare da una banalità: soffro di essere escluso, di essere aggressivo, di essere pazzo e di essere come tutti gli altri."
(Roland Barthes)

"La gelosia è il possesso dei genitali dell'altro."
(Frank Natale)


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Uomini e pornografia: risposte alle donne

Tempo fa ho pubblicato un post che ha suscitato molto interesse: "E' normale che un uomo guardi video porno?". Evidentemente è un argomento su cui molti hanno dei dubbi, perché di rado se ne parla apertamente - nonostante sia un comportamento così diffuso.
Oltre al numero di visite, ha ricevuto anche diversi commenti: in genere di donne in aperto conflitto con la pornografia, od anche desiderose di comprendere i loro compagni, ma comunque turbate. Poiché i commenti non sono il luogo adatto a lunghe spiegazioni, ho deciso di scrivere questo post per rispondere a dubbi, domande e critiche all'uso del porno (avevo creduto che il post dedicato fosse esauriente... ma a quanto pare non lo era abbastanza).

Scomodo ma sincero

Spesso dirò cose scomode, o ben diverse da quello che le donne vorrebbero sentirsi dire. Non è perché io sia avverso alle donne, ma perché voglio essere onesto e non raccontare favole. Concordo col Vangelo di Giovanni (8,32): "La verità vi renderà liberi". Invece le bugie possono essere consolatorie, ma sulla lunga distanza ti fregano.
Mi auguro che, se sei arrivata a leggere questa pagina, tu sia più interessata a capire gli uomini che a condannarli. Se cerchi solo qualcuno che ti dia ragione, e dica che lui è sbagliato e dovrebbe cambiare, non è questo il posto. Qui parlo di come sono realmente gli uomini, e di come sia difficoltoso - per entrambi - andare d'accordo in una coppia.

N.B.: Quando parlo genericamente di "partner" (senza specificare il genere), il discorso vale per entrambi i sessi. Per esempio quando parlo di "voler controllare o cambiare il partner", quello che dico è rivolto sia a uomini che donne.


Dubbi e domande sull'uso di pornografia


Giudicare peggiora la situazione

Prima di tutto, vorrei rammentare che "sparare" giudizi sui comportamenti che non ci piacciono - per quanto umano - non produce alcun risultato; anzi, peggiora solo la situazione. Più un uomo si sente giudicato e disprezzato per le sue esigenze sessuali, e più tenderà a chiudersi e/o a rifugiarsi nel porno. Per cui esprimere ostilità non fa che aumentare il problema.
Capisco che certi comportamenti possano turbare. Ma ogni reazione produce delle conseguenze, e non possiamo pretendere che non sia così. Se io reagisco a qualcosa giudicando, disprezzando o aggredendo la mia compagna, in effetti la sto allontanando da me. Posso avere le mie ragioni, ma non posso poi stupirmi se il nostro rapporto ne risente.

Se una donna desidera davvero migliorare questo aspetto della relazione, l'unica possibilità sta nel dialogo (calmo, non aggressivo), nella comprensione e nel venirsi incontro reciproco. Leggere questo post (o quello dedicato all'uso della pornografia), e parlarne insieme, può essere un punto di partenza.

Giudizi moralistici

  • "Il porno in una relazione è inaccettabile..."
  • "Può andare bene per i ragazzini o per chi è da solo..."
  • "E' una cosa da bertucce e babbuini, non da umani..."
In ogni relazione ci saranno cose che non ci piacciono, che non capiamo, o che possono ferirci. Perché l'altro è diverso da noi - e non può essere che così (a meno che cloniamo noi stessi). Non si può pretendere che il partner sia esattamente come lo vogliamo.

L'impulso erotico (di cui il porno è un'espressione) non è limitato alla gioventù, e non sempre può o deve essere soddisfatto in una relazione (a volte il partner non è disponibile, o capace, o adeguato alle nostre voglie). L'idea che la sessualità debba avvenire solo e soltanto dentro una coppia stabile è una delle tante illusioni romantiche.

Gli esseri umani sono dei primati, letteralmente - solo un po' più evoluti (ma neanche sempre). L'idea che noi siamo "tutta un'altra cosa dagli animali" è un'illusione senza fondamento. Infatti moltissimi comportamenti sono simili, inclusi l'accoppiamento, l'aggressività e molti rituali sociali.

In pratica, spesso la realtà non è come vorremmo che fosse. Pretendere che lo sia è infantile, accettare che non lo sarà mai è da adulti. Chi si ostina a voler cambiare il partner non lo ama realmente, e non avrà mai una relazione felice.

"Quando litighi con la realtà, perdi. Ma solo il 100% delle volte."
(Byron Katie)

Condannare le fantasie

  • "Si dice che non è tradimento ma lo è, perché guardando il porno viaggi con la testa e immagini pensando alle attrici..."
Più o meno tutti viaggiamo con la fantasia, anche senza porno:
  • Incrociando una vicina, una collega o una passante vestita sexy...
  • Guardando l'attore o il cantante fascinoso... Davanti al collega brillante, o all'atleta in forma...
Chi non si è mai fatto delle fantasie? Chi lo nega sta in genere mentendo (in primo luogo a se stesso). E' semplicemente umano.

Volere l'esclusività del corpo del partner è una cosa, ma volerne controllare pensieri e fantasie indica una personalità poco equilibrata e probabilmente insicura - oltre ad essere impossibile. Volere che il partner pensi soltanto a noi, e desideri soltanto noi, è umano ma irrealistico quanto voler trovare il partner perfetto.

Guardare porno è normale? E' una dipendenza?

  • "Ma guardare il porno è normale?"
  • "Non sarà che lui è dipendente?"
La pornografia è di uso comune (anche prima di Internet), e le immagini erotiche sono sempre esistite. Quindi l'uso è certamente "normale", quantomeno nel senso di diffuso ed abituale. Peraltro, il concetto di "normalità" è arbitrario: infatti ogni persona, società o epoca la definisce in modo diverso.

Il semplice utilizzo di pornografia non costituisce un segno di dipendenza. Il termine "dipendenza" indica una patologia seria, e non andrebbe usato alla leggera (magari per colpevolizzare qualcuno). Così come chi beve due bicchieri di vino al giorno non è alcolizzato, o chi fuma una spinello ogni tanto non è tossicodipendente, chi usa il porno in modo non ossessivo non ha una dipendenza.
Chi è realmente dipendente non può fare a meno dell'oggetto di dipendenza, lo utilizza in modo prolungato e ossessivo, non ha controllo su di sé e non riesce a smettere, solitamente al punto da avere serie conseguenze sulla sua salute ed a livello lavorativo. Chi ha una dipendenza non smetterebbe mai; chi usa il porno 15 minuti o un'ora al giorno, e poi si dedica serenamente ad altre cose, non è dipendente.

Quando invece un partner ha realmente una dipendenza (uso eccessivo e prolungato per ore, problemi di salute, inabilità a svolgere funzioni di vita quotidiana, fuga dalla realtà), allora è un problema serio che richiede l'aiuto di un professionista (psico-terapeuta, sessuologo). Persone in questo stato hanno perso il controllo di sé, quindi accuse o sensi di colpa non servono a nulla.

Porsi delle domande: perché mi fa stare male?

  • "Sto male all'idea che mio marito guardi i porno quando io non ci sono."
Di fronte ad un problema, porsi delle domande è molto più utile che lanciare accuse. Per esempio, se un comportamento altrui mi fa stare male, questo rivela qualcosa di me (se non c'entrasse nulla con me, difficilmente mi toccherebbe). Quindi posso chiedermi: "Cosa c'è sotto?".
Se la masturbazione o l'uso del porno da parte del partner ti fanno stare male, è probabile che provi una sorta di gelosia perché vedi quei comportamenti come se ti togliessero qualcosa. Parti dal fatto che la gelosia nasce dalla paura e dall'insicurezza: puoi chiederti su cosa sei insicura, e quali tue insicurezze vengono sollecitate dalle azioni del tuo compagno.

L'errore comune, con la gelosia, è di giustificarla e aspettarsi che sia il partner a reprimersi per non attivarla; ma così scarichiamo un nostro problema (la gelosia e l'insicurezza) sull'altro, invece di occuparcene. La scelta adulta, matura, è invece di ammettere la propria difficoltà, affrontarla, e magari chiedere il sostegno del partner.
Quindi, di cosa hai paura? Se hai una (o più) di queste insicurezze è necessario affrontarla, altrimenti sarai sempre soggetta a stare male (se non è il porno, sarà qualcos'altro che ti farà sentire minacciata). Quindi è utile riconoscerla e parlarne con il compagno: esprimerla aiuta a diminuire l'ansia, ed il partner può rassicurarti.

Meno bisogno, meno potere

Un'altra paura potrebbe essere quella di perdere il potere sul partner: L'uso della masturbazione o del porno è una forma di "autonomia"; può segnalare che si ha meno bisogno del partner per la propria soddisfazione, che quindi ha meno potere su di noi.

Per alcune persone questo è destabilizzante, perché hanno bisogno che il partner sia dipendente da loro (altro segno di insicurezza). Per quello si hanno certe reazioni viscerali o fortemente moralistiche. In realtà la morale non c'entra nulla: la reazione è dovuta alla paura della perdita (reale o immaginaria).
Viceversa, una persona sicura di sé, del proprio valore e della solidità della relazione, non sente il bisogno di controllare il partner, né si sente minacciata dal porno (che offre una soddisfazione ovviamente inferiore ad una relazione appagante).

Paura di essere sostituita, o di non essere unica

  • "Il fatto che lui guardi i porno mi fa temere che voglia un'altra, o che io non gli basto."
Da una parte è umano voler essere gli unici e i migliori per il nostro partner. Però non è realistico: ci sarà sempre qualcuna più bella, affascinante e attraente di noi (così come ci sarà sempre qualcuno più bello e sexy del tuo partner; ricorda che anche lui ha le sue insicurezze, proprio come tu hai le tue).
D'altro canto, il tuo compagno ti ha scelta. E probabilmente è contento di stare insieme a te, ti ama e condividete tante cose insieme. Quindi, anche se in teoria potrebbe volere un'altra, in pratica sceglie di stare con te, e di godere della vostra relazione, giusto?

Quindi il problema non sta nella vostra relazione (se è sana e appagante), o in quello che lui fa da solo, ma nelle tue paure.
Certo se tu ti paragoni ad altre donne, ne vedrai sempre di più belle o sexy di te. Vale per chiunque. Ma quella è la tua insicurezza in azione. La soluzione è di non fare paragoni inutili, ma di concentrarsi sulla qualità dentro la vostra relazione - invece di vedere pericoli immaginari al di fuori.

Se invece la relazione è infelice o traballante... il problema non è nel porno, ma nella relazione stessa. Semmai l'uso del porno è un sintomo, non la causa. In questi casi è necessario occuparsi delle cause profonde, non dei sintomi superficiali.

Distinguere fantasie e realtà

  • "Sto male al pensiero che, quando io non ci sono, lui si sta toccando guardando un'altra donna che fa sesso."
D'altronde, anche il tuo partner potrebbe turbarsi se ti vede osservare rapita un belloccio, oppure se sospiri davanti ad un attore fascinoso. Ma sarebbe un pericolo reale... oppure solo una sua insicurezza?
Siamo onesti: tutti possiamo avere delle fantasie. Ma non vuol dire che poi intendiamo trasformarle in realtà. Quante donne fantasticano su Brad Pitt, George Clooney o Ryan Gosling... ma poi sono contente insieme ai loro compagni?

L'uso del porno, per gli uomini, svolge una funzione simile alle fantasie romantiche delle donne: sono evasioni ed appagamenti virtuali, che però rimangono nell'immaginazione (a meno che la coppia sia realmente in crisi, ma allora è un altro discorso).

Se l'attrice porno apparisse, lui se la farebbe?

  • "Se la donna nel video si materializzasse lì accanto, l'uomo non se la sbatterebbe?"
Non si può dire a priori; dipende da molti fattori. Non necessariamente. Se George Clooney si materializzasse davanti ad una sua fan, lei gli salterebbe addosso? :-)
Dipende. Se fosse felice e appagata col suo uomo, ne dubito molto (e non cadiamo nello stereotipo "ma l'uomo è traditore": le donne tradiscono anche più degli uomini).

Ripeto, tutti abbiamo fantasie erotiche: ma non tutte queste fantasie vogliamo trasformarle in realtà. Chi guarda film bellici o di fantascienza, non è detto che voglia andare in guerra o nello spazio: però gli piace sognarlo.
Guardare porno non significa necessariamente "Ho voglia di fare sesso con altre persone"; bensì "Ho voglia di varietà, di stimoli, di fantasia e di eccitazione - anche solo a livello immaginario". Nella maggior parte dei casi, finito il video e dopo l'orgasmo, l'uomo ha appagato quella voglia e per lui la cosa finisce lì. Poi è ben felice di ritrovare la sua donna reale vicina, in carne ed ossa.

Il porno non è un concorrente

L'errore delle donne è di vedere il porno (e/o la masturbazione) come un concorrente alla relazione di coppia; quindi un "nemico". Mentre invece porno e masturbazione sono per noi uomini un complemento alla coppia: soddisfano bisogni differenti da quelli soddisfatti dalla partner. Sono per noi un'aggiunta ed un arricchimento, non un sostituto.

Quando invece l'uso di pornografia diventa un sostituto, ovvero l'uomo preferisce usare il porno che fare sesso con la compagna, è segno di qualche serio problema nella relazione. Però in questo casi il porno è un sintomo, non il vero problema: e combattere il sintomo senza affrontare il problema reale, ovviamente non porta a nulla.
Per esempio, a volte la non disponibilità sessuale è una reazione di chiusura o di risentimento da un partner che si è sentito ferito, maltrattato o trascurato. La cosa migliore da fare sarebbe parlarne in modo chiaro, calmo e onesto: come ci si sente, i motivi, e cosa si potrebbe fare. Purtroppo non molti ci riescono, o ne parlano in modo giudicante o aggressivo (il che induce l'altro a chiudersi).

Il porno è segno che non mi ama più?

  • "L'uso del porno significa che lui non mi ama più?"
No, di per sé l'uso del porno ha poco o nulla a che fare con l'amore. Per gli uomini il sesso è più scollegato dai sentimenti, di quanto avvenga per le donne. Quindi un uomo può benissimo amare pienamente la sua compagna, eppure essere attratto dagli stimoli della pornografia; le due cose non si escludono a vicenda.

Bisogno di varietà

Bisogna capire che gli esseri umani hanno bisogno di varietà, in tutti i sensi (è uno dei motivi per cui la monogamia ci sta stretta; vedi anche la parte sul calo del desiderio). Per una persona è impensabile passare tutta la vita mangiando una sola pietanza, ascoltando una sola canzone, vestendo lo stesso vestito.
Questo bisogno di varietà si applica anche alle relazioni ed al sesso: anche se amiamo il nostro partner, dopo qualche tempo sentiamo il desiderio di stimoli nuovi. Per i maschi il bisogno di varietà sessuale è molto forte (è un impulso evoluzionistico): è anche per quello che a volte gli uomini si rivolgono al porno, o trovano un'amante, o vanno con le prostitute - anche quando amano ancora la partner e sono felici con lei (se invece la relazione è in crisi, ovviamente questi comportamenti sono ancora più frequenti).

Alla luce di questo bisogno di varietà sessuale, si potrebbe considerare il porno come il "male minore": se il tuo partner soddisfa così il suo bisogno di varietà, credo sia preferibile all'avere un'amante o alla prostituzione. Certo tu preferiresti che non facesse nessuna di queste cose... ma nessuno è perfetto. Anche tu avrai certi aspetti che a lui non piacciono - com'è normale; per stare insieme è necessario accettare dei compromessi.

Se trovi tutto questo inaccettabile, e pensi che ci siano uomini che ne sono esenti, temo che non sia così (o se ci sono, non li troveresti appetibili). Vedi anche la parte su "Gli uomini sono tutti così?".

Ma a lui non importa di come mi sento?

  • "Perché a lui non importa se mi fa stare male?"
Di solito a lui importa, e gli dispiace se lei sta male. Però il bisogno è più forte. Per gli uomini il sesso è un bisogno primario, quasi come bere e mangiare. Anche quando va contro la sua volontà razionale.
Quindi non è un problema di indifferenza verso la compagna, ma di bisogni contrastanti: lei vorrebbe essere l'unico oggetto del desiderio di lui, lui ha bisogno anche di altro. Ovviamente ognuno spinge per soddisfare il proprio desiderio.

Un conflitto simile avviene quando lui ha voglia di fare sesso, ma lei no (oppure viceversa). In quei casi, solitamente, lei si sente in diritto di rifiutare qualcosa che non desidera. Non è perché non gli importa dell'altro, ma perché antepone il proprio benessere; questo è un diritto legittimo, anche se per questo il partner ci soffre.

Quello dei bisogni contrastanti è un problema in tutte le coppie: non possiamo volere sempre le stesse cose, e non possiamo fare contenti tutti. Quindi è normale che a volte vinca l'uno ed a volte l'altro.
L'essere in coppia non vuol dire che l'uno diventa proprietà dell'altro; si rimane individui, ognuno con la propria libertà. L'amore non giustifica il controllo; anzi, voler controllare l'altro è l'opposto dell'amore autentico.

Calo del desiderio nella coppia

  • "Come mai il mio compagno faceva sempre l'amore con me, ma ora appena può va a vedere i porno?"
  • "Lo facevamo tutti i giorni a qualsiasi ora, poi dopo due anni abbiamo calato."
  • "Ultimamente si fa quando lui ha voglia, mentre quando prendo io l'iniziativa lui ha sonno o è stanco."
  • "Se io sono disponibile e passionale, lui si ritrae. Ma se non ha voglia, perché allora guarda i porno?"
All'inizio in quasi tutte le coppie c'è una forte passione e desiderio reciproci (altrimenti, in genere, non si diventa nemmeno coppia...).
Purtroppo è normale che, col passare del tempo, nelle coppie stabili il desiderio declini. Succede praticamente a tutti (c'è persino una definizione: "matrimonio bianco"), specialmente dopo i primi due-tre anni, e di solito uno dei due perde il desiderio più rapidamente dell'altro (solitamente è la donna a perdere il desiderio per prima, ma può accadere anche all'uomo).
Oltre a questo naturale calo del desiderio, ci possono essere altri fattori che portano uno dei due a perdere interesse per il partner: conflitti, criticismo, incomprensione, sentirsi respinti o ignorati o trascurati, sesso noioso o limitato, ecc. Ogni coppia può avere sue ragione specifiche per queste difficoltà.

E' necessario capire che la monogamia non è adatta agli esseri umani. Quindi è normale che, dopo un certo tempo, subentrino noia e frustrazione, l'interesse verso il partner cali, si desiderino altre persone, ecc. E' questo il motivo primo per cui tradimenti e separazioni sono così comuni.
Ma quando ad uno dei due cala il desiderio verso il partner, non vuol dire che non abbia più desiderio sessuale. Però il desiderio si dirige altrove (e può essere verso il porno, o verso altre persone). In questi casi potremmo dire che quella persona ha ancora voglia, ma ha meno voglia verso la/il partner.

A volte non è colpa di nessuno dei due: è un calo semplicemente naturale (l'idea che amore e passione durino per sempre è uno dei tanti miti romantici). Altre volte, invece, sono dei comportamenti nella coppia che inducono, o facilitano, questo "raffreddamento".

La soluzione non è mai criticare o condannare (questo allontana il partner ancora di più), ma parlarne con calma e cercare insieme possibili soluzioni. Per esempio se il sesso era diventato monotono e noioso, cercare di ravvivarlo con giochi nuovi. Oppure esplorare le fantasie che si sono sempre tenute nascoste.
Ma se ci sono cause più profonde, novità e giochi non bastano: bisogna andare alla radice del problema.

Credevo che saremmo stati sempre felici insieme

  • "All'inizio credevo che saremmo stati sempre felici insieme. Cosa ci è successo?"
All'inizio di una coppia siamo innamorati - quindi sempre felici insieme. L'altro ci sembra perfetto e meraviglioso, e la vita insieme una favola; ma questa è una visione "alterata", come se fossimo drogati. Dopo un certo tempo l'innamoramento finisce, e vediamo le cose come stanno realmente: l'altro non è perfetto, ha mancanze e difetti (come tutti), e non sempre andiamo d'accordo.

Questa "caduta dal paradiso" non è un evento anomalo, e di solito non è colpa di nessuno dei due: è semplicemente naturale. Non siamo fatti per stare insieme a lungo (possiamo riuscirci, ma non è per nulla facile), ed uomini e donne sono così diversi che faticano ad andare d'accordo. Infatti solo una minoranza di coppie rimane felice sul lungo periodo.
Il problema è che ci viene detto il contrario: che l'amore può tutto e che con la "persona giusta" saremo sempre felici. Questo ci crea aspettative utopiche e ingannevoli. Non siamo preparati alla realtà.

Quello che vi è successo è quello che succede a tutte le coppie: l'estasi iniziale finisce e ci scontriamo con la realtà, con i limiti di entrambi. A volte questa realtà è comunque valida (e continuiamo ad amarci), a volte è pessima (e allora ci lasciamo), ed altre volte è una via di mezzo: il partner ha alcune qualità importanti, ma anche difetti e problemi che ci pesano. Siamo tutti umani, in fondo.

Il conflitto sulla pornografia è solo uno dei tanti contrasti e disarmonie che possono emergere in una coppia. A volte è solo un'evasione, altre volte è indizio di problemi sommersi. Chi si convince che "Se non fosse per il porno staremmo sempre bene insieme" si inganna; come tutte le cose che ci turbano emotivamente, il porno è un indicatore, una "cartina di tornasole" che rivela qualcos'altro:
  • Le insicurezze, la fragilità, la bassa autostima di lei.
  • Un modo di sottrarsi all'intimità per lui, o di nascondere aspetti del suo immaginario erotico.
  • Una tendenza al controllo ed al possesso dell'altro.
  • Una sessualità di coppia inibita, o monotona, o limitata.
  • Una mancanza di comunicazione, di intimità, di scoprirsi reciprocamente.
  • Una scarsa capacità di relazionarsi, di empatia, di accettare e comprendere l'altro - di uno o entrambi i partner.
  • Una idealizzazione romantica dell'amore, che genera aspettative poco realistiche e pretese rigide.
Queste sono difficoltà che moltissime coppie attraversano. Negarle, o dare tutta la colpa al porno, non aiuta nessuno. L'unica soluzione è essere onesti (con se stessi e con l'altro), venirsi incontro, e cercare dei compromessi che funzionino per entrambi.
Se uno dei due si impunta e pretende che sia l'altro a fare "tutto il lavoro" ("Lui deve smetterla col porno e basta"; "Lei deve lasciarmi tranquillo quando mi va"), senza cercare di andarsi incontro, il declino della coppia è inevitabile - ed il porno sarà solo un alibi con cui coprire ben altre difficoltà.

Gli uomini sono tutti così?

  • "Ma gli uomini sono tutti così?"
I maschi sono per loro natura estremamente interessati al sesso, in ogni sua forma. Per gli uomini è un bisogno primario; che permane dall'adolescenza fino all'età avanzata (a questo ci sono poche eccezioni - uomini asessuali, con bassa libido, molto sottomessi - da cui però le donne non sono quasi mai attratte).
Poi ognuno ha i suoi gusti e preferenze: alcuni sono più fedeli ed altri più promiscui, per alcuni "basta che respiri" ed altri sono più selettivi, per certi il porno è occasionale e per altri frequente... ma per tutti il sesso è un bisogno primario e pervasivo. Senza contare che gli umani non sono adatti alla monogamia, ed i maschi lo sono ancor meno. Volere un partner che non sia così, significa volere qualcuno che non sia un maschio.

Capisco che certi comportamenti possano ferire. Ma, al tempo stesso, se una donna vuole stare in relazione con un uomo, è necessario che accetti la sua natura maschile (e altrettanto dovrà fare lui verso di lei). Il problema di fondo è che un partner non sarà mai esattamente come lo vogliamo. Questo vale in particolare fra uomini e donne, così diversi in tanti aspetti - e proprio per questo faticano così tanto a stare insieme.

Finché non riusciamo ad accettare il sesso opposto, con la sua diversità, ci troveremo sempre in una di queste due situazioni:
  • Essere in guerra costante con l'altro sesso (e dentro la coppia).
  • Oppure restare da soli.

Conoscere quello di cui abbiamo paura

Infine, ricordo che abbiamo sempre più paura di quello che non conosciamo. Se invece familiarizzi col porno, e con i motivi per cui viene usato, è probabile che lo troverai meno minaccioso o inquietante.

Potresti provare a proporre al vostro uomo di vedere del porno insieme, dicendo che sei curiosa e vorresti conoscere meglio quel lato di lui. Mentre lo vedete, chiedigli cosa sente, cosa lo eccita, cosa lo appaga. Conoscere meglio il porno, così come le emozioni che prova il tuo uomo mentre lo utilizza, molto probabilmente allevierà l'ansia e le paure al riguardo (quantomeno se desideri capire il tuo partner, e non intendi soltanto giudicarlo).
E chissà, potrebbe anche diventare un ingrediente che ispira o arricchisce la vostra vita sessuale.

Maschilismo o accettazione dell'altro?

Alcuni commenti mi hanno accusato di "maschilismo" perché difendo gli uomini che guardano il porno. Ma in realtà la mia posizione non è basata sul genere: difenderei allo stesso modo una donna che guardi il porno (non sono poche), o che usi un vibratore per aumentare il suo piacere, o che ami sognare guardando film romantici (che possono essere considerati una specie di "porno al femminile").

Il concetto di base è che ciascuno ha le sue preferenze ed i suoi bisogni, che non sono mai sbagliati (inclusi quelli sessuali). Sbagliato è semmai imporli sugli altri, ma non se uno se li vive in privato. Quindi forzare l'altro perché si reprima per compiacerci è una forma di abuso.

Uomini e donne (e specialmente le donne) hanno subito la repressione della propria sessualità per millenni: questo ha prodotto solo nevrosi e infelicità, mai nulla di buono. Sarebbe decisamente ora di smetterla. In questi casi l'errore fatale è volere che l'altro sia come vogliamo noi, e pensare di poterlo forzare in tal senso: questo determina la morte definitiva della relazione (l'altro potrebbe restare fisicamente vicino, ma il suo cuore sarà ormai partito).
Perché nessuno ha voglia di stare con qualcuno che lo obbliga ad andare contro se stesso/a.


Queste opinioni sono condivise da molti sessuologi e terapeuti. Per esempio del dottor Marty Klein (terapeuta matrimoniale e sessuale da oltre 35 anni), ecco una serie di "Domande e risposte sul porno" ed un video sulle donne che chiedono al partner di smettere il porno, o la masturbazione (in inglese).

"Il sesso è una cosa seria che deve essere presa con leggerezza."
(Lorena Berdùn, sessuologa)

"Può essere più piacevole una sessualità solitaria nutrita da fantasmi creativi, che una sessualità concreta, ma piattamente banale e ripetitiva."
(Catherine Millet)

"La pornografia non avvelena la mente, al contrario mostra la più profonda verità riguardo la sessualità, spogliandola di ogni patina romantica."
(Camille Paglia)


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15 cose che le donne non dicono

Spesso uomini e donne faticano a capirsi. In parte accade perché sono diversi, in parte perché tendiamo a nascondere noi stessi, a non rivelare quello che davvero pensiamo e vogliamo.
Le donne, in particolare, mi sembra che tendano spesso a nascondere parti di sé, o a mostrare al mondo un'immagine "purificata" della loro natura. Quindi molti uomini - specialmente i più giovani o inesperti - le accostano basandosi su presupposti errati, e perciò disfunzionali: per cui non di rado approcci e relazioni falliscono, e loro non ne capiscono il motivo.
In questo post elenco quindi alcuni principi generali che riguardano buona parte delle donne (se non quasi tutte), che di rado vengono ammessi apertamente; ma che è utile considerare quando ci relazioniamo con l'altra metà del cielo. Rammento che nel post "15 cose che gli uomini non dicono" ho parlato invece di alcuni aspetti della psiche maschile.

N.B.: Ovviamente faccio delle generalizzazioni, quindi quello che dico non è sempre vero e non vale per tutte. Ricordiamoci sempre che non siamo tutti uguali.
Inoltre, non intendo dire che le donne mentano in continuazione: spesso nemmeno loro sono consapevoli dei propri comportamenti, o delle relative motivazioni. Spesso siamo mossi dall'inconscio, o da pulsioni di cui siamo ignari.


Quello che le donne non dicono

  1. Le donne vorrebbero un uomo con tutte le qualità
  2. Le donne sognano il lieto fine, e vogliono sentirsi speciali
  3. Le donne danno molto peso alla bellezza - proprio come gli uomini
  4. Per molte donne lo status economico dell'uomo è importante
  5. Le donne parlano sempre d'amore, ma spesso hanno altre priorità
  6. Molte donne sono attratte da uomini forti e dominanti (Alfa)
  7. Le donne "testano" gli uomini per selezionarli
  8. Alle donne il sesso piace quanto agli uomini
  9. Le donne fanno sesso non solo per amore
  10. Anche le donne tradiscono - forse più degli uomini
  11. La monogamia stanca anche le donne
  12. Le donne cercano di cambiare il partner
  13. Le donne sono più esigenti, gli uomini più accomodanti
  14. Le donne sono in competizione fra loro
  15. Le donne vogliono essere rassicurate, non la sincerità

1. Le donne vorrebbero un uomo con tutte le qualità

Istintivamente, la donna cerca un uomo che abbia tutte le qualità possibili (anche quando sono in contraddizione): forte ma anche sensibile, avventuroso ma rassicurante, passionale ma fedele, ecc. La figura idealizzata del "Principe Azzurro" rappresenta proprio questo partner utopico.
Questo è uno dei motivi per cui le donne sono molto più selettive degli uomini:
Ovviamente un uomo così perfetto non esiste: abbiamo tutti limiti, difetti e mancanze. Alcune donne, col tempo e le esperienze, maturano ed imparano ad apprezzare gli uomini come sono. Altre rimangono aggrappate a quell'ideale, non sanno adattarsi alla realtà, e finiscono col fare una di queste due cose:

2. Le donne sognano il lieto fine, e vogliono sentirsi speciali

Questo non è proprio un segreto.

Ma di solito una donna non rivela ad ogni uomo che le interessa - specialmente agli inizi - quanto lei desidera che lui si riveli "quello giusto" (punto 4), che l'amore duri per sempre, o che magari culmini nel matrimonio (forse per paura che lui si spaventi di fronte a tutte quelle aspettative). Però sembra che sia quello che molte di loro sognano.

Similmente, ogni donna vuole sentire di essere speciale per il suo partner, e che lui si interessi solo a lei; ma non sempre lo ammette, o lo esprime chiaramente. Se però lui non si comporta in tal modo, in genere lei manifesterà frustrazione, risentimento e aggressività.
Ogni donna ha paura di essere considerata "una qualunque", di venire sostituita da un'altra (forse per via della tendenza promiscua dei maschi); ed ogni segnale in questo senso la destabilizza. Viceversa, quando lui la fa sentire speciale, preziosa ed unica, lei si tranquillizza.

E temono di venire abbandonate

Forse anche per via di queste insicurezze, pare che le donne abbiano sempre paura di essere abbandonate (punto 1/10) - ma non vogliano ammetterlo. Forse per non apparire debole, o dipendente, o per non riconoscere al partner di avere potere su di lei.
Questa paura dell'abbandono è così forte che, a volte, una donna lascia il partner per prima, se ha paura che lui stia per staccarsi da lei.

3. Le donne danno molto peso alla bellezza - proprio come gli uomini

Molte donne si dicono interessate più alle doti interiori di un uomo che al suo aspetto, ma il più delle volte le qualità interiori non suscitano attrazione. In realtà tutti siamo istintivamente incantati dalla bellezza, uomini e donne. Così come entrambi i generi tendono a scegliere il partner in base all'attrazione fisica prima di tutto. Peraltro è del tutto naturale: sono impulsi innati ed hanno motivazioni evoluzionistiche.
Il luogo comune per cui "gli uomini sono creature più visive delle donne" è una cavolata priva di senso: le donne sincere ammettono apertamente di perdere la testa di fronte ad uomini molto attraenti (semmai sono più selettive, perciò sono rari gli uomini che fanno loro quell'effetto). E' vero che certe persone sono più visive (così come altre danno invece più peso all'udito o al tatto), ma è una questione di individui, non di genere.
La differenza tra i sessi, semmai, è che gli uomini trovano desiderabili la maggioranza delle donne - mentre le donne trovano davvero attraenti solo pochi uomini. Entrambi guardano l'aspetto, però gli uomini si entusiasmano spesso e le donne di rado.

Quindi quando una donna consiglia ad un uomo di non preoccuparsi per il proprio aspetto, o che deve solo essere se stesso, o che la "donna giusta" lo apprezzerà per come è, magari è in buona fede ma è meglio non darle retta. D'altra parte, è anche vero che l'attrazione non è generata solo dalla bellezza: quindi chi non ha ricevuto in dono un aspetto seducente, può compensare sviluppando altre qualità attraenti e magari impegnarsi per migliorare se stesso.

4. Per molte donne lo status economico dell'uomo è importante

Questa non è proprio una novità: siamo sempre stati messi in guardia dalle donne che guardano al portafoglio, o dalle "cacciatrici di dote". Però è una cosa che raramente le donne stesse ammettono apertamente. Ma le ricerche parlano chiaro: in generale le donne preferiscono uomini ricchi, o quantomeno benestanti.
Viceversa, un uomo squattrinato tenderà ad essere scartato - a meno che abbia una bellezza fuori dal comune, od altre doti straordinarie.

5. Le donne parlano sempre d'amore, ma spesso hanno altre priorità

A sentire quello che le donne dicono, l'amore è in cima ai loro pensieri. Ma in realtà le scelte sentimentali femminili sono spesso basate sull'attrazione fisica e/o su fattori economici (come illustrato nei due punti precedenti), oppure sulla ricerca di emozioni intense (quindi scelgono uomini che le emozionano, anche se non le amano). In queste tre situazioni, pare evidente che l'amore non venga al primo posto.

Poi le forti emozioni dell'attrazione vengono magari chiamate "amore"; in effetti sembra che molte donne - ma non solo loro - tendano a chiamare "amore" ogni emozione intensa verso qualcuno. Forse è per quello che, quando in una coppia le emozioni si attenuano passato il periodo d'innamoramento iniziale, spesso dicono "E' finito l'amore" - mentre forse quella che si è spenta è la travolgente attrazione iniziale, o l'estasi della passione.

Probabilmente è uno dei motivi per cui sono le donne ad iniziare la separazione nei due terzi dei casi: finita la passione o l'emozione, perdono interesse. Quindi l'affermazione che sia la donna a tenere di più alla coppia, o a volerne la stabilità, non è poi così vera; oppure vale solo fin quando serve.

6. Molte donne sono attratte da uomini forti e dominanti (Alfa)

Anche le donne che sono a favore della parità tra i sessi, spesso sono attratte da uomini virili, decisi e dominanti ("maschi Alfa"). Uomini dal carattere autonomo, determinato ed intraprendente, che spesso assumono il ruolo di leader, dirigente, imprenditore, o comunque "vincente".
Questo perché spesso siamo mossi da parti contraddittorie: anche se la loro parte razionale desidera (e dice di volere) un uomo dolce, gentile ed affettuoso, la parte istintiva è attratta dal tipo di uomo che per milioni di anni ha fornito un "vantaggio evolutivo" (in termini di geni e risorse); che corrisponde appunto al "capobranco", o maschio Alfa in etologia.

Selvaggio a letto

Inoltre, tante donne sognano un uomo che nel sesso sia selvaggio e animalesco, che le prenda con vigore e in modo anche un po' forzato (ovviamente parlo di situazioni consensuali, non di abuso o violenza reale).
Difficilmente lo ammettono apertamente, ma tra amiche (o nelle confessioni sulle riviste) esprimono spesso il desiderio di un "vero uomo" che la prenda e la "sbatta contro il muro" senza remore (di nuovo, questo risponde ad una "parte animale" che tutti abbiamo dentro di noi - e che molti uomini però reprimono).

7. Le donne "testano" gli uomini per selezionarli

In genere, gli uomini parlano in modo diretto: dicono quello che pensano. Le donne invece sono più indirette ed elusive: non solo spesso pensano una cosa ma ne dicono un'altra, ma non di rado fanno dei "test" verbali agli uomini per stabilire il loro valore (pratica chiamata "shit test" nell'ambiente della seduzione).
Poiché di solito una donna si trova a ricevere numerosi approcci, usare questi test (in modo conscio o involontario) è una maniera di selezionare e individuare gli uomini di maggior valore (teniamo presente che, per milioni di anni, per una donna la scelta del partner era una questione di sopravvivenza).

Questi test vengono fatti per valutare la sicurezza di sé dell'uomo, per verificare se vale meno di quanto mostra, o per sminuirlo e vedere la reazione: se l'uomo reagisce con insicurezza (mostra debolezza o si sforza di dimostrare il proprio valore), frustrazione (personalità fragile) o accondiscendenza (sottomissione), ha "fallito" il test e questo produrrà una diminuzione dell'interesse nella donna. Viceversa, se lui risponde in modo disinvolto, rilassato e magari ironico, mostra valore e supera il test.
I test femminili possono anche essere un modo per (ri)affermare la sua posizione di potere (è la donna a scegliere, e l'uomo ad essere scelto), e vedere quanto lui la asseconda. Da notare che i test continuano anche nella vita di coppia - sia per giochi di potere, sia perché lei cerca sempre la rassicurazione di avere scelto "l'uomo giusto".

Alcuni esempi di test femminili (a cui segue una risposta "sbagliata" - insicura o sottomessa - ed una più corretta - disinvolta, ironica o spiazzante):
  • "Sono sicura che dici così a tutte le donne"
    KO: "No, non è vero, non sono quel tipo di uomo"
    OK: "Certo, oggi sei la donna n. 3426 a cui lo dico!".
  • "Mi sa che non riesci a sollevare quella scatola"
    KO: "Certo che ci riesco, mi alleno tutti i giorni!"
    OK: "Non vedo perché dovrei farlo. Non è mica mia".
  • "Dove hai comprato quei vestiti, al mercato?"
    KO: "No, perché dici così? Sono così brutti?"
    OK: "A dire il vero li ho trovati nel cassonetto. Ieri è stato il mio giorno fortunato!".
  • "Scommetto che non ti sono mancata"
    KO: "Non è vero, ti ho pensata tutti i giorni"
    OK: "Perché, sei stata via?!?" (in tono ironico).

8. Alle donne il sesso piace quanto agli uomini

Un'idea molto diffusa sulle donne, è che siano poco interessate al sesso. In realtà le donne godono della sessualità (quando vissuta bene) ancora più degli uomini: il loro piacere può essere più travolgente, possono avere diversi tipi di orgasmi (clitorideo, vaginale, anale), possono avere orgasmi multipli e consecutivi. Infatti durante la fase dell'innamoramento, le donne mostrano in genere un desiderio sessuale pari a quello dell'uomo (semmai è sul lungo periodo, nelle coppie stabili, che il desiderio femminile tende a diminuire).

L'atteggiamento differente verso il sesso è dovuto principalmente alle diverse strategie riproduttive (inconsce), che portano le donne ad essere meno disponibili a fare sesso (anche quando ne avrebbero voglia) per una serie di motivi: per esempio hanno paura di restare incinte, temono i giudizi negativi, o non trovano l'uomo abbastanza attraente.

9. Le donne fanno sesso non solo per amore

Spesso le donne associano il sesso all'amore, o vorrebbero che lo faccia l'uomo. Molte donne si lamentano di quando un uomo cerca il sesso fine a se stesso, oppure le cerca solo per fare sesso: quando accade, di solito accusano l'uomo di superficialità o di non volersi impegnare.
Però a volte anche le donne vivono il sesso a scopo puramente ricreativo, solo per trarne piacere. Altre volte il sesso viene usato dalla donne come "merce di scambio" ("sex as a commodity"): per ottenere regali o favori, per conquistare un uomo, o per farsi sposare - magari simulando una focosità non realmente sentita (in questi casi lei, dopo aver ottenuto quello che voleva, spesso si raffredda o trascura il partner).

Nel libro "Why women have sex" di Cindy Meston ("Perché le donne fanno sesso"; articolo su "La Repubblica"; recensioni in inglese), gli autori elencano ben 237 diverse motivazioni. Insomma, ci sono molti motivi per cui una donna può fare sesso, oltre all'amore; ma di solito non vengono menzionati.

10. Anche le donne tradiscono - forse più degli uomini

Dato il luogo comune che dice "L'uomo è traditore", alcuni possono pensare che le donne non tradiscano, oppure che sia un evento ben più raro. Ma è proprio così?
In realtà dovremmo partire dalla constatazione che tradire è un evento comune, non straordinario (come ormai riconoscono anche gli psicologi). Peraltro i tradimenti sono sempre avvenuti, prima di tutto perché non siamo creature monogame.

Dalle ricerche emerge infatti che anche le donne tradiscono (e sembra che in Italia tradiscano più che altrove). E' difficile arrivare a numeri esatti perché molti mentono: quando si parla di attività sessuale, gli uomini esagerano e le donne sminuiscono. Ecco due fonti interessanti: la prima piuttosto approfondita, la seconda perché usa uno stratagemma per diminuire le bugie:
  • In questo articolo sui tradimenti, vediamo che questi avvengono sovente, ed uomini e donne hanno livelli simili di inclinazione al tradimento. Secondo un'agenzia investigativa di Los Angeles, il 57% di uomini ed il 54% di donne ammettono di avere tradito in relazioni precedenti; il 74% di uomini ed il 68% delle donne ammettono che tradirebbero se fossero certi di non essere mai scoperti.
  • In questa ricerca sul numero di partner sessuali, le donne che credevano di essere controllate dalla "macchina della verità" - quindi meno inclini a mentire - hanno dichiarato una media di 4,4 (superiore anche alla media maschile di 4,0), contro una media per quelle non controllate di 2,6.
    La risposta femminile "sincera" quasi raddoppia quella "ufficiale": possiamo quindi desumere che le risposte femminili "ufficiali" sui tradimenti vanno aumentate di molto, e notare che l'attività sessuale femminile appare prossima o superiore a quella maschile.
Basandomi su queste ed altre ricerche, risulta che entrambi i sessi tradiscono - e probabilmente le donne tradiscono anche più degli uomini. Sono però molto più brave degli uomini a nasconderlo.

11. La monogamia stanca anche le donne

E' bene chiarire che agli esseri umani la monogamia non viene naturale, ma è un costrutto culturale (anche se un'educazione romantica ci convince del contrario, le prove sono schiaccianti - vedi post linkato).
In molti riconoscono che in effetti la monogamia sta stretta ai maschi (che istintivamente desiderano fare sesso con qualsiasi donna graziosa che incontrano), ma credono che sia invece adatta alle femmine. I fatti però dimostrano che non è così: sul lungo periodo, anche le donne si stancano della monogamia - senza contare che di solito porta al crollo del desiderio femminile verso il partner.

Questo però viene raramente ammesso, forse per via del bisogno femminile di stabilità e sicurezza. Ciò porta le donne, in genere, a sostenere ad oltranza l'importanza dei legami stabili, della monogamia e della fedeltà - anche a dispetto della propria esperienza negativa, ed anche quando loro stesse non praticano quanto predicano (per esempio la donna infedele che si scandalizza per un tradimento del compagno).
Peraltro, siamo creature contraddittorie e la coerenza non sembra una virtù molto diffusa.

12. Le donne cercano di cambiare il partner

Anche quando trovano un uomo che amano e adorano, generalmente le donne cercano di "migliorarlo". Forse per il loro bisogno di trovare il "partner perfetto", forse per le loro insicurezze, fatto sta che le donne stesse (a volte) ammettono questa loro tendenza (punto 3/10).
  • Alcune lo esortano a migliorare il suo stile di abbigliamento o il suo aspetto.
  • Alcune premono perché lui sia più ambizioso e/o guadagni di più.
  • Alcune lo incoraggiano ad abbandonare passatempi (per lei) futili, come calcetto o videogiochi.
  • Alcune amano fare le "crocerossine" (punto 5) e scelgono partner "da salvare": problematici, immaturi, con problemi di dipendenza (anche se poi finiscono col lamentarsene).
  • Alcune cercano di "addomesticare" il partner, di renderlo più accondiscendente e servizievole, sempre incline a soddisfare i desideri di lei. Anche quando ci riesce, però, alla lunga non è contenta: perché di solito le donne sono attratte da uomini forti e dominanti, per cui se l'uomo si sottomette lei perde interesse e diventa inquieta.

Anche quando hanno le migliori intenzioni, queste donne non sembrano rendersi conto che amare significa accettare l'altro per come è. Curiosa contraddizione, specialmente quando osserviamo che loro stesse - in genere - vorrebbero essere amate incondizionatamente.

"Gli uomini sposano le donne con la speranza che non cambino mai. Le donne sposano gli uomini con la speranza che cambino. Invariabilmente rimangono entrambi delusi."
(Mort Sahl)

13. Le donne sono più esigenti, gli uomini più accomodanti

Nelle coppie spesso si verificano situazioni in cui lui e lei vogliono cose diverse e, in buona parte dei casi, lei si aspetta (od esige) che sia lui ad adattarsi alle esigenze di lei; quasi come se fosse una cosa dovuta e scontata (non dico che avvenga sempre, ma noto che è frequente, specialmente nelle piccole cose). Alcuni esempi:
  • A letto lei ha freddo e vuole il piumino più pesante.
  • A lei dà fastidio il cibo piccante, quindi va evitato.
  • Di notte lei ha bisogno del buio totale, oppure della porta chiusa, altrimenti non riesce a dormire.
  • Lei opera quasi tutte le scelte di arredamento in casa.
  • Se lei vuole figli e lui no, molte volte i figli verranno concepiti. Perché lei insiste, o pone ultimatum ("Altrimenti ci lasciamo"), o addirittura usa stratagemmi per farsi mettere incinta (accade più spesso di quanto si pensi: pare che sia comune fra le donne mentire o fuorviare riguardo la contraccezione, allo scopo di concepire un figlio).
In queste situazioni è raro che sia lei ad adattarsi o ad andare incontro a lui; in generale l'uomo sente che tocca a lui rinunciare alla sua preferenza.

Questa maggiore intransigenza è forse dovuta al fatto che, essendo le donne più emotive, vivono i contrasti in modo viscerale e quindi personale; perciò per loro è più difficile lasciar correre (mentre l'uomo è più pragmatico). Inoltre li vivono come "dimostrazioni": quindi se lui non si adatta a lei, viene visto come una prova che lui non tiene abbastanza a lei, o non la ama, ecc.
L'uomo si adatta anche per evitare le conseguenze: se la donna non si sente considerata o assecondata, facilmente tende a fare scene "drammatiche", oppure si chiude e smette di parlare, di essere affettuosa, di fare sesso (tutte reazioni che gli uomini patiscono molto, quindi fanno il possibile per evitare).
Per certi versi, è un po' come se le donne continuassero a sottoporre i loro partner a "test" per verificare se sono "all'altezza".

14. Le donne sono in competizione fra loro

Anche quando cercano di nasconderlo, la maggior parte delle donne vede le altre donne come possibili "concorrenti". Questo accade perché, come detto all'inizio, le donne sono molto selettive ed ognuna vorrebbe per sè l'uomo migliore e più dotato (rappresentato dall'ideale del "Principe Azzurro": bello, ricco e potente). E' questo il motivo principale per cui così spesso si sentono commenti acidi e aggressivi rivolti ad altre donne, e per cui la solidarietà fra donne è un fenomeno più raro che tra gli uomini.

Per questa ragione un'altra donna, bella e affascinante, viene vista come qualcuno che potrebbe "portare via" la preda ambita, e viene perciò osteggiata (in modo più o meno velato). Lo stesso accade verso donne particolarmente sexy o vestite in modo provocante (che vengono accusate di volgarità), oppure donne disponibili sessualmente (che vengono disprezzate a livello morale): dietro le accuse ipocrite, si cela l'ostilità verso una concorrenza ritenuta temibile.

E sono in competizione anche con le alternative

Per un motivo simile, la maggior parte delle donne assume un atteggiamento critico e aggressivo verso la prostituzione, la masturbazione maschile, l'uso della pornografia, e persino i (futuri) robot sessuali. Poiché il potere maggiore di una donna sull'uomo deriva dal suo "potere sessuale", ogni attività che fornisca agli uomini una soddisfazione sessuale alternativa diminuisce la loro dipendenza dalle donne, e quindi anche il potere sessuale femminile.
Anche qui, dietro le condanne morali e gli appelli a valori elevati, si nasconde la paura di una "concorrenza" e della perdita di potere.

15. Le donne vogliono essere rassicurate, non la sincerità

Quando una donna chiede un parere su di lei, il più delle volte non vuole sentire un'opinione sincera, ma desidera essere "rassicurata" (sul suo valore, sul fatto che va bene com'è, sui sentimenti dell'uomo). Per esempio:
  • Pensi che Tizia sia più bella di me?
  • Come mi sta questo vestito?
  • Mi trovi ingrassata?
  • Mi ami?
A questo tipo di richieste la risposta "giusta" è sempre lusinghiera, rassicurante e senza indugi (una esitazione viene vista come conferma che lei ha qualcosa che non va); a meno che amiate musi lunghi e litigi. ;-)
Similmente, quando c'è una situazione di conflitto (per esempio con gli amici, alla guida dell'auto o in una discussione), di solito lei non vuole da lui un parere obiettivo, bensì desidera che lui le dia ragione a prescindere, che sia dalla sua parte (anche quando lei è in torto). Considerare le ragioni dell'altra parte viene visto come una specie di "tradimento", di non tenere abbastanza a lei.
Anche lo psicologo Orion Taraban lo conferma: "Le donne premiano la verità solo quando coincide con ciò che vogliono sentirsi dire" (ed annota che "La verità non ti fa ottenere sesso").

Al tempo stesso, le donne - come chiunque - detestano sentirsi ingannate; quindi l'uomo dovrebbe saper mentire con una certa abilità. Se questo appare come una contraddizione, non c'è da stupirsi: gli esseri umani sono spesso contraddittori, e le donne lo sono ancor più.
Per esempio, la maggioranza delle donne vorrebbe che il partner dicesse loro "Per me sei la donna più bella del mondo". Non è che siano stupide: sanno che non è oggettivamente vero. Eppure desiderano sentirselo dire; preferiscono una bugia rassicurante alla verità.
In queste situazioni è come se la donna volesse "l'uovo e la gallina": "Non ingannarmi, ma dimmi quello che voglio sentirmi dire". Forse questa esigenza rispecchia l'ideale romantico dell'essere amata in modo incondizionato, da un uomo che la veda sempre perfetta e adorabile.

Comprendere, non criticare

Gli argomenti che ho esposto non hanno funzione di critica: in fondo siamo tutti umani e limitati, ognuno a suo modo. Servono piuttosto ad aiutare gli uomini a conoscere e capire meglio le donne; nonché alle donne per scoprire quali comportamenti femminili (spesso involontari o inconsapevoli) potrebbero danneggiare le relazioni.
Ribadisco che quelle esposte sono generalizzazioni: quindi non valgono sempre e comunque, né per tutte le donne.

Risposte ad obiezioni

Prevedo che numerose persone troveranno uno o più di questi argomenti errati, sessisti o lamentosi. Oppure obietteranno che ci sarebbe molto da dire anche sugli uomini. Provo a rispondere:
  • Errati: certamente posso sbagliarmi, come chiunque. Tengo a precisare, però, che il post si basa non tanto sulle mie esperienze, quanto su centinaia di aneddoti e testimonianze raccolti, su ammissioni delle donne stesse, nonché su ricerche psicologiche.
    Può anche essere che quanto scritto non corrisponda a te od a chi frequenti, ma questo non esclude che possa valere per tante altre persone che non conosci (mai dimenticare che siamo tutti diversi).
  • Sessisti: in effetti certe affermazioni possono suonare sessiste. Ritengo però che la verità non sia mai sessista: se una cosa è vera, è vera e basta - anche se può risultare scomoda o sgradevole (non è sessista dire che gli uomini sono mediamente più forti delle donne, o che le donne vivano più a lungo: sono semplicemente fatti assodati).
    Quindi invito chi si senta offeso o disturbato da questo post, ad accantonare i suoi giudizi ed a chiedersi se quanto ho scritto sia vero o falso. Che poi è quello che conta veramente. Se qualcuno ritiene di avere una spiegazione migliore delle mie (ai comportamenti citati), la scriva pure nei commenti.
  • Lamentosi: in effetti c'è una parte di insofferenza e malcontento. D'altra parte, da che mondo è mondo le donne si lamentano degli uomini, e viceversa! ;-D
  • Anche sugli uomini: senza dubbio. Ho già detto che siamo tutti limitati. Però mediamente gli uomini sono più aperti nell'ammettere i loro punti deboli (per esempio la passione maschile per il sesso non è certo un mistero), e sia le persone che i media non si fanno problemi ad elencare i difetti maschili: per cui si può dire che questi siano già "sulla bocca di tutti".

La verità è che le relazioni sono sempre complicate: per stare insieme serve tanta pazienza, e venirsi incontro. Per questo è utile conoscere meglio "l'altra metà del cielo", per capirla e trovare insieme delle soluzioni.


"Uno deve scegliere fra amare le donne e conoscerle."
(Ninon de Lenclos)

"Una donna sincera è quella che non dice bugie inutili."
(Anatole France)

"Una donna è un paese straniero del quale un uomo non arriva mai a capire fino i fondo i costumi, la politica e la lingua."
(Coventry Patmore)


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E' possibile essere fedeli per tutta la vita?

Si può rimanere sempre fedeli?

E' possibile non tradire mai?


E’ possibile, però è abbastanza improbabile. :-)

Vediamo perché:

Infatti una tipologia di persone che riesce (più spesso) ad essere fedele è quella dei "monogami seriali": costoro stanno insieme finche sono innamorati o finché dura la passione, poi chiudono la relazione e ne creano un’altra. Ovvio che così vivono sempre "sulla cresta dell’onda", però questo è ben lontano dalla "monogamia a vita" dell’ideale romantico.


Questo post fa parte di una serie di risposte brevi a domande frequenti sull'amore, le relazioni e la vita (clicca sul link per leggere l'elenco di tutte le domande e risposte).


"Non c'è fedeltà che non tradisca almeno una volta, tranne quella di un cane."
(Konrad Lorenz)

"Tradire per un preciso motivo, significa già quasi essere fedele."
(Arthur Schnitzler)

"La donna infedele prova rimorso, la donna fedele prova rimpianto."
(Proverbio cinese)


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Quanto è frequente il tradimento?

In quanti tradiscono?

Qual è la percentuale di tradimenti nelle coppie?


E' praticamente impossibile saperlo perché è un argomento che solleva imbarazzo e sensi di colpa, quindi nei sondaggi - ovviamente - non tutti sono sinceri. In particolar modo le donne tendono a mentire quando si tratta di argomenti sessuali, per paura del giudizio (ma anche gli uomini si vergognano di aver tradito, quindi lo ammettono meno del reale).
Inoltre, molte ricerche sono "viziate" da un campione non rappresentativo dell'intera popolazione: se un'istituzione cattolica compie un sondaggio sui suoi membri, pare ovvio che la percentuali saranno più basse della media.
A causa di ciò, abbiamo ricerche che partono da percentuali di tradimento intorno al 10–20%, fino ad altre in cui sale al 50–70% (le donne indicano sempre percentuali inferiori ma, come già visto, mentono maggiormente, quindi in realtà potrebbero anche tradire più degli uomini).

In questo approfondito articolo sui tradimenti, vediamo che questi avvengono sovente; in effetti, l'infedeltà è la ragione principale per cui le relazioni finiscono in tutto il mondo. Possiamo quindi dire che è un evento relativamente comune, e se accade a voi non vuol dire che il tradito sia necessariamente un fallito, né il traditore/trice un mostro senza cuore. Secondo un'agenzia investigativa di Los Angeles:
  • Dal 30 al 60% di coppie sposate tradisce almeno una volta.
  • Il 57% di uomini ed il 54% di donne ammettono di avere tradito in relazioni precedenti.
  • Il 74% di uomini ed il 68% delle donne ammettono che tradirebbero se fossero certi di non essere mai scoperti.
Possiamo quindi vedere che uomini e donne hanno livelli simili di inclinazione al tradimento. Le ragioni per tradire invece sono spesso diverse: gli uomini tradiscono più per attrazione erotica, le donne perché si sentono trascurate.

Figli non del marito

Va inoltre citato il numero elevato di figli concepiti con uomini diversi dal marito (o compagno): tra quelli che compiono test di paternità risulta che il 10% dei figli non è del marito; la percentuale sale al 15% per i secondi figli e al 25% per i terzi (e questi sono solo i casi identificati da chi fa questi test; chissà quanti altri non vengono scoperti).

Il tradimento è un fatto comune

L'unica cosa certa è che l'idea di monogamia non funziona come crediamo (monogamia intesa come rapporto esclusivo a lungo termine): Insomma, a ben guardare i fatti, il tradimento non è una "anomalia" di cui stupirsi, ma un comportamento comune (anche se eticamente scorretto) che andrebbe riconosciuto come tale. L'eccezione, semmai, è una coppia di persone fedeli e felici dopo tanti anni: qualcosa che ci viene spacciato come normale, ma che è invece un evento raro (e nemmeno alla portata dei più).

Possibili soluzioni

La soluzione al problema dei tradimenti non è negare i nostri istinti (impresa sovrumana e destinata a fallire nel tempo), né controllare e reprimere il partner. Piuttosto bisogna affrontarlo da persona adulte: Questi comportamenti non sono alla portata di tutti, certo; ma è sicuramente più maturo ed onesto parlare di queste possibilità, piuttosto che dichiararsi paladini della monogamia e della fedeltà, e poi tradire il partner di nascosto (come fanno molti).


Questo post fa parte di una serie di risposte brevi a domande frequenti sull'amore, le relazioni e la vita (clicca sul link per leggere l'elenco di tutte le domande e risposte).

"Credete che se Laura fosse stata sua moglie, Petrarca le avrebbe scritto sonetti tutta la vita?"
(George G. Byron)

"Le infedeli al marito sono capaci di essere fedeli all'amante."
(Sigmund Freud)

"Quanti mariti ho avuto? Miei o delle altre?"
(Zsa Zsa Gabor)


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