“Un'idea è immateriale ma è più potente di una bomba”
Il paese delle vecchie idee
Pensiamo a Mario (o Maria), che vive in una cittadina un po' isolata, in cui la maggior parte degli abitanti credono in idee come queste:- La Terra è piatta.
- Il nostro pianeta è al centro dell'universo.
- Noi esseri umani siamo le creature predilette di Dio, che ci ama in modo speciale.
- Esiste una giustizia divina che premia i buoni e punisce i malvagi.
- La nostra Nazione è la migliore, col sistema di governo più efficiente e la popolazione più virtuosa (questa idea potrà suonare anomala in Italia oggi; ma è stata creduta in passato ed è tuttora comune altrove, specialmente in regimi autoritari).
- Gli uomini sono migliori delle donne. Oppure: le donne sono migliori degli uomini (dipende da luogo ed epoca).
Il paese delle nuove idee
Un bel giorno Mario si trasferisce lontano, in una grande città dove incontra nuove esperienze ed opinioni diverse, che vengono anche dibattute. Egli si trova così ad affrontare idee nuove, che smentiscono le sue convinzioni, a volte anche con dimostrazioni evidenti:- La Terra è una sfera; gli vengono mostrate fotografie prese dallo spazio.
- Leggendo un libro di astronomia, vede che il nostro pianeta è solo un "frammento di roccia" in un angolo remoto di una galassia, spersa fra miliardi di altre galassie.
- Gli viene fatto notare che noi esseri umani condividiamo lo stesso destino di ogni altra creatura vivente: nasciamo con paura e dolore, viviamo in competizione per ottenere quel che vogliamo, ci ammaliamo, patiamo la decadenza, e infine moriamo; non siamo quindi "speciali" come ci piace pensare.
- Osservando gli avvenimenti, nota quanto spesso i buoni non vengano affatto premiati, né i malvagi puniti.
- Informandosi sugli altri Paesi, scopre che in alcuni si vive molto meglio che nel suo; che esistono varie forme di governo, ognuna con pregi e difetti; e che nessuna popolazione è veramente virtuosa (in fondo, siamo tutti umani e fallibili).
- Guardando il comportamento delle persone, vede che ogni persona può essere buona o cattiva, a prescindere dal suo genere; e che quel che conta è la qualità dell'individuo, non il suo sesso.
Chi lascia la via vecchia per la nuova...
Possiamo facilmente immaginare come Mario si senta frastornato e confuso di fronte alle idee nuove. E che gli venga istintivo rifiutarle, magari anche di fronte all'evidenza. E' comprensibile: egli è vissuto 30 anni (o 40 o 50) con quelle idee, circondato da persone che le ripetevano convinte. "Com'è possibile - si chiede - che tutti ci credano, eppure si sbaglino?". E' difficile da mandar giù. E' difficile "buttar via" convinzioni che ci hanno accompagnato per decenni: ci viene da tenercele strette, perché ci rassicurano; ci sembra di non sapere più a cosa credere.“Com'è possibile che tutti ci credono, eppure si sbagliano?”
Siamo tutti Mario
Quello che è successo al nostro Mario, succede praticamente ad ognuno di noi:- Tutti abbiamo ricevuto idee e convinzioni false o errate (a partire dai nostri genitori, che le dicevano magari in buona fede).
- Tutti abbiamo avuto intorno persone che ce le ripetevano convinti.
- Tutti riceviamo qualche specie di "lavaggio del cervello", in particolare su temi cari ad ideologie dominanti nel nostro ambiente - che siano politiche, sociali o religiose*.
- Tutti abbiamo la tendenza a respingere le idee nuove, specialmente se scomode o inquietanti.
- Tutti tendiamo a conservare lo status quo - anche quando non ci piace - e ad aggrapparci alle nostre certezze, perché quello che non ci è familiare ci inquieta, e l'incertezza ci genera ansia.
Oggi più che mai
La capacità di mettersi in discussione e considerare idee diverse è più che mai necessaria oggi: siamo circondati da fonti inaffidabili come social network e media non indipendenti, che producono una pioggia di informazioni sovente manipolate, distorte o del tutto false (pensiamo all'anti-vaccinismo). L'uso di "fake news", "alternative facts" e bugie clamorose è diventato frequente:- sia nella politica (specialmente da parte dei populisti);
- sia nei movimenti sociali (per esempio femminismo ed ecologisti che mentono per sostenere una "giusta causa");
- sia tra le persone comuni: ognuno tende ad aggrapparsi visceralmente alle proprie posizioni, negando o svalutando qualsiasi alternativa.
“Siamo circondati da fonti inaffidabili come social network e media non indipendenti”
Tutti possiamo sbagliare, tutti possiamo evolvere
Ecco perché, come dicevo all'inizio, è importante imparare a metterci in discussione, a ipotizzare che potremmo sbagliarci, ad affrontare le idee nuove con curiosità e spirito di indagine. Siamo tutti preda di qualche convinzione errata: e quelli che ritengono di non essere mai in errore, sono proprio quelli che si sbagliano più di frequente (rifiutando di mettersi in discussione, non sono in grado di evolvere). Quindi, ogni volta che incontriamo un'idea nuova o che va contro quello che crediamo, possiamo soppesarla e confrontarla con i fatti (alla fine, sono i fatti che contano, più che le belle teorie). Cercando anche di considerare un panorama più vasto possibile, invece di limitarsi al proprio limitato "giardinetto privato" (problema di chi si confronta solo col proprio circolo ristretto, ed abita una cosiddetta "echo chamber"). Questo non vuol dire credere a tutti. Bisogna imparare a valutare criticamente le informazioni, magari indagando le fonti; senza però rifiutarle a priori, magari solo perché arrivano da una mentalità diversa dalla nostra."Riceviamo dalla nostra famiglia sia le idee di cui viviamo che la malattia di cui moriremo." (Marcel Proust) "Non sono gli avvenimenti della nostra vita che ci formano, ma le nostre convinzioni su cosa significano quegli eventi." (Anthony Robbins) "Per ogni idea della cui giustezza sei assolutamente convinto, ci sono milioni di persone che la ritengono sbagliata." (Wayne W. Dyer)
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