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Perché sei sfortunato in amore

Alcune donne sembrano davvero "sfortunate" in amore, poiché incontrano sempre (o sovente):
  • Uomini che le seducono ma poi le trascurano o le abbandonano.
  • Uomini che le usano solo per fare sesso
  • Uomini che sembrano meravigliosi all'inizio, ma poi si rivelano del tutto diversi da come si erano presentati.
  • Uomini con manie di controllo, oppressivi o violenti.
Ma si tratta di sfortuna... oppure ci sono altri motivi? In fondo il mondo è vario, e siamo tutti differenti. Quindi può capitare a tutti di fare un brutto incontro, o di essere ingannati da un manipolatore. Se però incontriamo sempre persone di un certo tipo, è probabile che la causa sia in noi.

Di seguito descrivo tre ragioni principali (più altre secondarie) per cui certe persone scelgono sempre - o tendenzialmente - un tipo di partner che si rivela problematico:
  1. Ferite emotive (o traumi del passato)
  2. Puntare a persone con "elevato valore" (maggiore del proprio)
  3. Volere un partner perfetto
  4. Altre cause possibili
N.B.: Queste ragioni possono valere sia per donne che uomini, ma specialmente la seconda e terza mi sembrano più frequenti nelle donne.


1. Ferite emotive

Molti hanno vissuto esperienze dolorose (specialmente nell'infanzia) che hanno lasciato un'impronta nella loro psiche. Spesso questi eventi vengono dimenticati a livello cosciente (rimozione), ma rimangono incisi nel nostro inconscio, e possono condizionare le nostre scelte.
Alcune ferite piuttosto comuni:
  • Se nella mia psiche c'è una "ferita dell'abbandono" (per esempio mi è capitato più volte di credere che i miei genitori mi abbandonassero, e sono rimasto spaventato), tenderò a scegliere persone che spariscono.
  • Se ho una "ferita del rifiuto", sarò attratto proprio dalle persone che non mi considerano, da quelle impegnate (e quindi non disponibili), o da quelle che tendono a respingere gli altri. Viceversa, troverò quelle che si interessano a me noiose o poco attraenti.
  • Se ho una "ferita del tradimento", troverò partner inclini a tradire.
  • Se ho una "ferita dell'autostima", oppure del "Non sono abbastanza", sceglierò partner che mi criticano, mi disprezzano, mi considerano poco o mi fanno sentire inferiore.

“Se ho una ferita del tradimento,
troverò partner
che mi tradiscono”

Chi si ritrova in queste situazioni tende a credere che il problema sia "esterno" a sé, e magari se la prende col sesso opposto: "Tutti gli uomini sono traditori / bugiardi", "Le donne sono sempre stronze / superficiali", ecc. Ovviamente ciò è falso perché esistono persone di ogni tipo. Ma per chi incontra sempre lo stesso tipo di persona, sembra che esistano solo quelle; non si rendono conto di essere loro a sceglierle! (seppure in modo inconsapevole).

L'inconscio ci guida verso certe persone

Può sembrare assurdo che andiamo a sceglierci proprio le situazioni che ci fanno soffrire. Oppure che sappiamo identificare un certo tipo di persona prima ancora di conoscerla. Eppure l'inconscio ha questa tendenza a "replicare" le ferite del passato, e possiede una specie di "radar" molto efficace.
Infatti situazioni di questo genere sono relativamente comuni: chi è influenzato da queste ferite si ritrova a scegliere spesso un certo tipo di partner (con i problemi che ne derivano), mentre potenziali partner più "sani" ed equilibrati vengono ignorati o scartati con motivazioni tipo "E' una bella persona ma gli manca qualcosa...", "Non è scattata la scintilla...", "Gli manca quel non-so-che...". In termini psicologici, l'attrazione istintiva si accende solo con persone che rientrano in un "modello" collegato con la nostra ferita, oppure che presentano uno schema comportamentale a noi familiare.
Per approfondire questa tematica, sono utili i libri citati nella bibliografia al fondo.

Tra le tre ragioni di cui parlo, questa funziona ugualmente sia negli uomini che nelle donne.

2. Puntare a persone con "elevato valore"

Se ti ritrovi sempre (o quasi sempre) attratto da persone che:
  • Si fanno desiderare.
  • Si dimostrano poco interessate a te.
  • Sembrano molto interessate ma poi perdono interesse o spariscono.
  • Dopo alcuni incontri passionali si intiepidiscono o si concedono poco.
  • Sembrano più interessate a fare altro che a stare insieme a te...
Forse è perché stai selezionando (magari senza renderti conto) solo persone con alto "valore di mercato" - o con "valore" maggiore del tuo.

Mercato relazionale

Parlare di
"valore di mercato" in ambito relazionale suona cinico e anti-romantico. Ma questo "mercato relazionale" esiste perché c'è una domanda ed offerta (tra le persone in cerca di partner), che sono governate dal "valore attrattivo" di ciascuno (quanto viene desiderato dagli altri).
E se ci pensiamo, appare ovvio che non siamo tutti sullo stesso piano: chi mai penserebbe che Danny DeVito o Lino Banfi attraggano in egual modo di George Clooney o Raoul Bova? Ovviamente alcune persone risultano molto più belle, attraenti o affascinanti di altre - quindi più appetibili e con maggior "valore" agli occhi del sesso opposto (sia chiaro che qui non parlo del "valore come persona", ma di quanto risultiamo attraenti agli occhi altrui).

Puntare in alto - o troppo in alto

D'altronde, è evidente che alcuni uomini non piacciono a nessuna donna o quasi, mentre altri uomini piacciono alla maggior parte. Quest'ultimo tipo di uomini (i più affascinanti), in genere, ha una serie di caratteristiche:
  • Essendo decisamente attraenti, hanno facilità a trovare donne interessate a loro, anche senza fare sforzi.
  • Di solito hanno già a disposizione una o più donne con cui si frequentano (cioè, è improbabile che tu sia l'unica).
  • Per via di questa "abbondanza", tendono facilmente a passare da una relazione ad un'altra.
  • Se una donna fa la difficile o esita a concedersi, difficilmente perdono tempo con lei: ne hanno altre intorno più disponibili.
La donna che si approccia a questo tipo di uomo ne è affascinata e lo vorrebbe tutto per sé... ma, date queste premesse, è alquanto difficile che ciò accada - specialmente se lei è una donna "media", non straordinaria.

Sia chiaro che desiderare il meglio è del tutto naturale; però bisogna anche essere realistici:
  • Se mi interesso soltanto agli uomini più attraenti (di maggior valore), è logico che li troverò meno disponibili, meno interessati e meno coinvolti (nonché meno fedeli). Sono quelli con più opportunità ed abbondanza, consapevoli del proprio valore (e - di solito - anche egocentrici).
  • Se mi interesso a persone con "valore di mercato" superiore al mio, è ovvio che riscuoterò poco o nessun interesse. Anche loro desiderano il meglio (come tutti), e sanno di potere avere qualcuno più vicino al loro valore.

“Gli uomini più attraenti
sono meno disponibili,
meno coinvolti e meno fedeli”

Quello che offro determina cosa posso ottenere

Riconoscere di essere parte di un "mercato", e di avere un "valore" determinato da esso, è scomodo; infatti ben pochi lo ammettono. Si preferisce pensare che "Abbiamo tutti lo stesso valore", o che si possa trovare un buon partner a prescindere da quello che possiamo offrire. Ma non funziona così: le cose non capitano per caso (incluso in amore), e quello che possiamo offrire determina l'interesse che riceviamo.
Molte persone - specialmente donne - sembrano rifiutare questo elementare concetto, e si attaccano all'idea di poter conquistare un partner eccezionale (cioè con valore molto superiore alla media) pur essendo persone normali o carenti. Sognano un "Principe Azzurro", anche se sono tutt'altro che principesse.
Ma è un po' come credere di poter ottenere un impiego prestigioso, pur non avendo le competenze necessarie: non è questione di fortuna... è questione di merito.

Non trovo mai nessuno

A volte queste persone si lamentano di non trovare mai nessuno, ma di solito trascurano di menzionare le varie persone che si sono interessate a loro (o addirittura innamorate), ma che per loro risultano "non abbastanza".
Certo alcuni davvero non trovano mai nessuno che li voglia. Ma altri rimangono soli perché vorrebbero più di ciò che è alla loro portata. Naturalmente non ha senso stare con qualcuno che non ci piace ma, al tempo stesso, bisogna fare i conti con la realtà: se voglio un'auto che costa 30.000 euro ma ne possiedo solo 10.000, ho due sole possibilità: restare a piedi oppure accontentarmi.

Vale anche per certi uomini

Quanto descritto è più frequentemente un problema femminile, perché mediamente sono le donne ad essere più selettive e ad accontentarsi di meno.
Ma questo accade anche a certi uomini: quelli che corrono sempre dietro alle donne più affascinanti, o molto più belle di loro, vanno ovviamente incontro ad una serie di fallimenti (rari colpi di fortuna a parte). Oppure rischiano di incontrare donne opportuniste o manipolatrici (se non addirittura truffatrici), che li illudono per ottenere dei vantaggi o sfruttarli, salvo poi scaricarli quando non servono più.

A ben guardare, questi risultati sono simili a quelli che capitano alle donne che inseguono gli uomini più attraenti: vengono ignorate o respinte, vengono ingannate, vengono usate e poi scaricate. Solo che quando ciò capita ad un uomo tendiamo a pensare che "Se l'è andata a cercare", mentre quando accade ad una donna si tende a compatirla per la sua "sfortuna". Ma se parliamo di adulti, ognuno è responsabile delle proprie scelte e delle conseguenze.

3. Volere un partner perfetto

Questo problema è, per certi versi, simile al punto precedente, ma portato all'estremo.
Un detto famoso dice "Nessuno è perfetto". Tutti lo sappiamo, eppure certe donne vorrebbero trovare un "partner perfetto", un uomo ideale, al punto da scartare tutti gli uomini che non corrispondono ai loro desideri (questo può capitare anche ad alcuni uomini, ovviamente, ma sembra molto più comune fra le donne). Probabilmente inseguono un ideale romantico favolistico, oppure sono influenzate da certi messaggi mediatici (pensiamo alle commedie romantiche hollywoodiane, dove donne ordinarie vivono amori straordinari; oppure a certi messaggi di "onnipotenza" del femminismo: "Una donna può fare tutto quello che vuole").

Cosa succede a queste donne?

Come detto, tenderanno prima o poi a scartare tutti gli uomini reali: ci sarà sempre qualche difetto, qualche mancanza, qualcosa di reprensibile (proprio perché... "nessuno è perfetto"!). Sono quelle donne che, all'amica che chiede "Come va con Mario?", rispondono con un sospiro dicendo "Sembrava andare tutto bene, ma poi...". C'è sempre un "ma".

O non proprio sempre. A volte incontrano quello che sembra loro "l'uomo perfetto": fascinoso, elegante, benestante, dai modi raffinati, galante, che sa sempre come corteggiarla, come prenderla, cosa dire... sembra proprio un film! Ovviamente lei è entusiasta e perde la testa per lui. E se qualcosa non quadra, se le amiche notano che a volte lui ha comportamenti anomali, lei entra in negazione e si attacca alla sua favola romantica.
Fino a che... dopo una settimana, un mese o una stagione... succede qualcosa:
  • Dopo alcuni incontri passionali, l'interesse di lui si dirada.
  • Improvvisamente è presissimo dal suo lavoro, o il suo telefono ha problemi, o parte per l'estero.
  • A volte sparisce per giorni e diventa irreperibile - poi ricompare come se niente fosse.
  • Salta fuori che ha un giro esteso di donne con cui si frequenta.
  • Diventa controllante, ossessivo, manipolatorio.
  • Si rivela gelosissimo e la accusa di tradirlo senza motivi.
  • Comincia ad essere suscettibile, aggressivo e persino violento.
  • Si scopre che è già sposato.

“Quando incontri l'uomo perfetto,
prima o poi scoprirai
che era una finzione”

Narcisisti, machiavellici, psicopatici

Cosa è accaduto? Che l'uomo perfetto - com'è ovvio - non esiste; ma esistono persone narcisiste, machiavelliche, psicopatiche* (la cosiddetta
"triade oscura"), che sono molto brave a recitare quella parte. In pratica sanno incarnare "l'uomo dei tuoi sogni". Peccato che sia solo una recita, una maschera che prima o poi cade; e dietro si scopre una persona falsa, manipolativa, disturbata ed a volte persino pericolosa.

* Con "psicopatico" qui non intendo il significato popolare tipo criminale da serie TV, bensì in senso psicologico: cioè di persona con Ego grandioso, incapace di empatia e sensi di colpa, bugiarda e manipolativa, che usa gli altri per i propri scopi.

Questi individui sono particolarmente bravi ad essere affascinanti e seduttivi. E' facile cascare nella loro trappola - almeno all'inizio. Ma dopo l'esperienza si impara ad evitarli: riconosciamo certi segnali; diamo ascolto agli amici quando ci fanno notare comportamenti anomali; capiamo che quando qualcosa "sembra troppo bello per essere vero", di solito non è vero.
Però le persone ingenue e immature, quelle eccessivamente romantiche, e quelle che inseguono il partner perfetto, invece, tendono a cascarci ancora e ancora. O perché mancano della intelligenza emotiva necessaria; o perché sono talmente dipendenti dal loro sogno (un amore straordinario che le "salvi" da un'esistenza grigia), da non voler vedere la realtà.

Se inseguo l'impossibile, incontro un truffatore

In sintesi, se cerco un partner perfetto senza adattarmi alla realtà (che non è mai perfetta), prima o poi rischio di cadere nella trappola di una persona manipolativa che mi fa credere di essere ciò che desidero. Perché è l'unico che incarna il mio sogno, che mi appare perfetto per me (anche se è solo una recita).
E' un po' quello che succede a chi vorrebbe arricchirsi velocemente e senza fatica (altro sogno impossibile): prima o poi vengono truffati da qualcuno che gli prospetta la realizzazione del loro sogno, e loro ci cascheranno. Come Pinocchio, quando incontrano il Gatto e la Volpe crederanno che "l'Albero degli Zecchini d'oro", o il "Paese dei Balocchi", siano reali.

4. Altre cause possibili

Le tre ragioni esposte finora sono tra le più frequenti, ma naturalmente possono esserci altri motivi per cui la vita sentimentale risulta fallimentare. Da notare che, nella maggioranza dei casi, non siamo consapevoli di comportarci in tali modi, quindi non comprendiamo la ragione dei nostri insuccessi (per cui tendiamo a dare la colpa agli altri).

Idee errate e convinzioni illusorie

Le nostre idee ci condizionano: spesso riceviamo dall'ambiente (genitori, amici, società...) idee o pregiudizi che non corrispondono alla realtà, per cui se ci basiamo su di essi avremo risultati scarsi o assenti. Per esempio se ci hanno convinto che:
  • gli uomini cercano solo sesso, o sono tutti traditori;
  • le donne sono interessate solo al denaro, o sono tutte "zoccole" (vedi il complesso "madonna-puttana")...
sarà difficile rapportarsi col sesso opposto in modo positivo e fruttuoso. Continueremo a fare passi falsi e allontanare gli altri, convinti di comportarci nel modo giusto.

Lo stesso accade se crediamo alle molte falsità sull'amore che ci vengono raccontate, per esempio: Queste idee romantiche sono ingannevoli e, se ci basiamo su di esse, delusioni, incomprensioni e conflitti saranno inevitabili.

Scegliere un partner per fare contenti altri

A volte veniamo condizionati non solo dai pensieri altrui, ma anche dai loro desideri. Spesso i genitori ci dicono come dovremmo essere, e persino come dovremmo vivere ed amare. Non è raro ricevere messaggi tipo "Dovresti sposare una brava ragazza", "Quand'è che trovi uno serio con una buona posizione?", "Non vorrai mica stare con un operaio / commessa / negro / straniera...".
Se siamo molto legati ai genitori, o abbiamo una personalità fragile, potremmo sentirci in dovere di farli felici, e quindi seguire i loro dettami. Così come alcuni seguono corsi di laurea per cui non hanno alcun interesse (ma i genitori vogliono un figlio avvocato o dottore), altri scelgono partner non in base ai loro gusti o esigenze personali, ma in accordo alle direttive altrui; oppure lasciano partner con cui stanno bene, ma che suscitano la disapprovazione esterna.

Questi influssi provengono solitamente dai genitori, ma possono anche venire dagli amici o dalla società (quello che è "di moda" o che viene pubblicamente approvato, come la magrezza femminile negli ultimi 60 anni). Naturalmente le relazioni basate su queste scelte tendono a naufragare, oppure si trascinano infelici, perché vanno contro la nostra reale natura.

Restare chiusi, passivi e in difesa

Certe persone, per loro natura o perché hanno subìto esperienze negative (vedi punto 1), mantengono un atteggiamento chiuso, sulla difensiva, passivo, evitante. Non si fidano degli altri, non si fanno conoscere. Comunicano poco o solo in modo superficiale. Sono più concentrati sull'evitare i rischi piuttosto che cogliere le opportunità.
Ovviamente tutto ciò limita gravemente la loro vita relazionale. Non solo così facendo perdono la maggior parte delle occasioni, ma allontanano anche gli altri perché vengono percepiti come freddi, aridi, scostanti o "insipidi".

Ambiente sbagliato

A volte non riusciamo ad avere una relazione funzionale perché viviamo in un ambiente troppo diverso da noi, quindi non incontriamo persone compatibili col nostro modo di essere. Pensiamo ad una donna libera e indipendente, che viva in un paese molto tradizionalista.
In questi casi l'unica soluzione è trasferirsi in un luogo diverso e più affine alla nostra natura.

Prendere senza dare

Tutti abbiamo bisogno degli altri, e tutti cerchiamo qualcosa da loro - è del tutto naturale. Il problema di certe persone è che prendono ma non sanno dare; vogliono essere amate ma non riescono - o non sono interessate - ad amare gli altri. Per esempio persone:
  • egocentriche, tutte concentrate su se stesse;
  • fortemente pretenziose, per cui ogni loro desiderio va soddisfatto (ma quelli altrui sono trascurabili);
  • oppure immature, rimaste con una personalità "infantile" (il bambino non è in grado di dare, può solo ricevere).
Naturalmente gli altri, presto o tardi, si allontanano da loro, perché si stancano di dare senza ricevere; si sentono trascurati, usati o "succhiati" come da un vampiro.


Non è la sfortuna: sono le tue scelte

Riassumendo, le persone "sfortunate in amore" sono in realtà persone che compiono certi errori (anche se in modo inconsapevole). Un evento sfortunato può accadere a tutti, ma se lo cosa si ripete più volte, non è più sfortuna ma una conseguenza delle nostre azioni.

Dare la colpa agli altri

Quando ci capitano problemi relazionali, è facile dare la colpa al sesso opposto. In questi casi, pensare che "Gli uomini sono sbagliati", "Sono tutti narcisisti", "Dovrebbero essere diversi", ecc. (lo stesso potrebbero dire alcuni uomini delle donne) aiuta a credere che è sempre colpa degli altri e noi siamo "vittime innocenti".
Ma questo non risolve nulla, e non è nemmeno realistico: esistono persone di ogni tipo, quindi non tutti gli uomini sono narcisisti, o traditori, o inaffidabili (proprio come non tutte le donne sono false, o materialiste, od opportuniste...). Il mondo è pieno di coppie che lo dimostrano (pur con i loro problemi). Quindi il problema raramente è nel mondo, ma molto spesso è dentro di noi.

Quando viviamo problemi come quelli esposti, quindi, per uscirne è necessario:
  1. Riconoscere la propria responsabilità
  2. Osservare come le nostre scelte hanno contribuito alla situazione
  3. Imparare a fare scelte diverse.


Bibliografia minima

Di seguito tre libri che trattano alcune delle problematiche citate, che possono aiutare chi è "sfortunato" in amore a capirne i motivi e trovare delle soluzioni:

"Nessuno può amarci abbastanza da renderci felici se non amiamo davvero noi stessi, perché quando nel nostro vuoto andiamo cercando l'amore, possiamo trovare solo altro vuoto."
(Robin Norwood, "Donne che amano troppo")

"Dopo aver sviluppato una concezione dell'amore sufficientemente ideale, sufficientemente nobile e perfetta, siete fregati. Ormai niente vi potrà più bastare."
(Michel Houellebecq, "Rester vivant")

"In amore, ognuno di noi è responsabile di quello che prova e non può incolpare l'altro per questo. Nessuno perde nessuno, perché nessuno possiede nessuno."
(Paulo Coelho)


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7 commenti:

  1. "Quando ci capitano problemi relazionali, è facile dare la colpa al sesso opposto. In questi casi, pensare che "Gli uomini sono sbagliati", "Sono tutti narcisisti", "Dovrebbero essere diversi", ecc. (lo stesso potrebbero dire alcuni uomini delle donne) aiuta a credere che è sempre colpa degli altri e noi siamo "vittime innocenti"."

    A mio avviso se una persona, di qualsiasi sesso, rimane ripetutamente vittima di abusi da parte di alcuni individui del sesso opposto, la colpa è di costoro e non sua, sebbene una presa di responsabilità sia un passo propedeutico al disinnesco di qualsivoglia pattern di scelta disfunzionale, in favore di altre opzioni più consapevoli e dal potenziale costruttivo anzichè distruttivo, risultando d'altronde sabotante dare adito al risentimento verso l'altro sesso in generale solo per le mancanze di pochi.

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    1. Se si è stati vittima di una sola persona abusante, è chiaro che, responsabilità personale a parte (culpa in vigilando), si può accusare l'inesperienza.
      Ma se una persona continua a stabilire relazioni solo con compagni propensi all'abuso, ha un problema, deve capirlo e ammetterlo e chiedere aiuto.

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    2. Certamente non ho inteso sminuire la colpa di chi si comporta in modo scorretto verso il partner: se Alberto tradisce Bruna, ovviamente Alberto ne è responsabile.

      Però il mio scopo non è emettere giudizi, quanto indagare sulle cause dei vari problemi, e magari sulle possibili soluzioni.
      Se Alberto mi truffa ovviamente è colpa sua. Ma se io ho reso facile la truffa, o se mi faccio truffare più volte, c'è di mezzo anche una mia responsabilità.

      - Dire "E' colpa di Alberto!" è uno sfogo legittimo ma non risolve nulla.
      - Invece riflettere sui motivi per cui ho scelto Alberto, e magari altri partner come lui, potrebbe aiutare a non cascarci più.
      - Poiché non possiamo cambiare gli altri, cambiare noi stessi è l'unica via per uscire da certe situazioni infelici: imparare a scegliere partner migliori, o a farsi rispettare.

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  2. Il problema n° 2 (e il 3 che è collegato) è amplificato dal femminismo moderno. Tutta la polemica sul body-shaming era il piede nella porta per stimolare la natura ipergamica delle donne.

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    1. In realtà i problemi 2 e 3 nascono dalla natura umana (a prescindere dal genere), per cui ci viene naturale volere il meglio e sognare la perfezione. E' la stessa ambizione che ci ha portato dalle caverne ai grattacieli :-)

      Le persone mature però sanno mediare questa ambizione, si adattano alla realtà e accettano dei compromessi. Quindi riescono a vivere relazioni appaganti anche se imperfette.
      Invece le persone immature o problematiche faticano ad affrontare la realtà, perciò cadono nei comportamenti disfunzionali che descrivo.

      E' però vero che il femminismo moderno ha contribuito ad amplificare questi fenomeni, trasmettendo alle donne messaggi di "onnipotenza" ("Una donna può fare quello che vuole", "Tutte le donne sono belle"...) e togliendo loro responsabilità (i problemi sono sempre colpa degli uomini) - favorendo quindi l'immaturità.

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  3. Questione di merito...ok per l'impiego prestigioso ma da quando la bellezza è un merito?

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    Risposte
    1. E' un "merito" non in senso morale, ma funzionale. Anche se è un dono genetico per cui lo possiedo senza alcuno sforzo, mi permette comunque di poter ottenere (e quindi meritarmi) un risultato.
      - Se ho una bella voce mi "merito" il successo come cantante.
      - Se ho le gambe più lunghe mi "merito" di arrivare primo nella corsa.
      - Se sono più bello mi "merito" di essere desiderato.

      In tutti questi casi la mia capacità è più fortuna che altro, ma mi permette comunque di giungere al risultato - per cui ho l'ho meritato usando le mie doti.

      L'equivoco è di vedere il merito solo come il prodotto del duro lavoro, o di qualche virtù interiore. O di aspettarsi che l'esistenza sia equa, e quindi premi le persone migliori in senso morale - invece che quelle più adatte in senso darwiniano.

      Nella frase da lei citata, il senso è che i risultati non arrivano per caso, ma bisogna esserne all'altezza.

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