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Attrazione non significa star bene insieme

Nella maggior parte dei casi, la relazione di coppia parte da un'attrazione reciproca. Alcuni confondono persino l'attrazione per amore: l'emozione travolgente, la passione, l'impulso possente, li porta a credere che "debba essere amore". Questa "confusione in amore" può facilmente portare a problemi di relazione.

Un'altra fonte di possibili problemi, è credere che l'attrazione comporti necessariamente l'intesa o la compatibilità col partner; l'errore di associare alla fortissima emozione, la convinzione di essere fatti "l'uno per l'altra". Questo può accadere, certo, ma molto spesso è un'illusione. E quando ci basiamo su convinzioni illusorie, le cose non vanno mai come ci aspettiamo.

Definire l'attrazione

Tanto per essere chiari, iniziamo col definire l'attrazione. Con questa parola intendo il desiderio istintivo e potente, quasi "magnetico", che ci spinge verso una persona; quasi sempre associato al desiderio sessuale (o comunque di contatto fisico), e al bisogno di "fare proprio" l'altro. Per certi versi, si può associare all'archetipo di Eros.
E' facile - come dicevo - confondere l'Eros con l'amore; già i Greci antichi sentirono l'esigenza di distinguere tra i vari tipi di legame amoroso (da loro chiamati Eros, Philia, Agape). Senza dimenticare che, molto spesso, questi si presentano in qualche modo intrecciati.
Anche se queste diverse dinamiche meritano un approfondimento a parte, potremmo dire che:
  • l'amore vero e proprio è caratterizzato da uno slancio a donare (anche disinteressato);
  • mentre l'attrazione e la passione dalla bramosia di prendere e possedere l'altro.

“Gli antichi Greci
distinguevano vari tipi di amore:
Eros, Philia, Agape”

L'attrazione viene dalla nostra parte animale

Alla base, l'attrazione fisica è una pulsione istintiva, che nasce dalla nostra parte animale (il cervello rettile), e risponde ad un bisogno animale: accoppiarsi con un partner geneticamente valido e compatibile, con cui procreare una prole sana. Ha ben poco a che fare con i bisogni di un essere umano evoluto.
Questa pulsione può anche suscitare sentimenti (e spesso accade), ma alla radice è fondamentalmente un istinto animale; non tanto diverso da quello che spinge le bestie ad accoppiarsi.

Da dove nasce

L'attrazione può essere suscitata da diversi fattori; il luogo comune vuole che nasca dalla bellezza o dal fascino, ma esistono motivi molto più complessi e profondi. In un altro post espongo come funziona l'attrazione, ma tra i motivi principali possiamo elencare:
  1. La bellezza
    (ricordando che è un concetto relativamente soggettivo e personale)
  2. Fascino / Carisma / Energia personale
  3. Una compatibilità biochimica
    (la cosiddetta "chimica" tra due persone, probabilmente associata a una compatibilità genetica, ovvero al potenziale di procreare figli sani)
  4. Proiezioni genitoriali (e/o modelli psicologici inconsci).
Analizzando questa lista, è piuttosto evidente come questi fattori non abbiano molto a che vedere con la compatibilità o affinità tra i partner:
  1. Certo la bellezza non dà alcuna garanzia in questo senso
  2. Fascino o carisma possono avvincerci, ma non dicono se andremo d'accordo
  3. La "chimica" ci dice che i nostri corpi staranno bene insieme, ma non ha nulla a che fare col carattere
  4. Le proiezioni assicurano quasi sempre un elevato grado di conflittualità, proprio perché sono "schermi" su cui proiettiamo problemi irrisolti (che non sappiamo o non vogliamo vedere).

Il corpo e l'anima

In parole semplici, il corpo fisico e la personalità sono due entità indipendenti, per cui della stessa persona:
  • potremmo sentirci tremendamente attratti dal suo corpo ma detestare la sua personalità;
  • oppure - viceversa - stare benissimo vicino a quella persona ma non sentirci attratti dal suo corpo.
Naturalmente può succedere che di qualcuno ci piaccia sia l'esterno che l'interno; ma questo non è certo né così comune.

L'attrazione può accecarci

L'effetto dell'attrazione erotica è così potente che può renderci del tutto ciechi a come la persona desiderata sia realmente:
  • Magari lei ha un volto angelico, ti sembra la Madonna discesa dal cielo e sogni la tua vita con lei...
    ma forse ha un carattere terribile: è arrogante, pretenziosa, gelosa e possessiva, pensa di avere sempre ragione e non smette di parlare.
  • Magari lui ha un corpo scultoreo, ti fa venire le "farfalle nello stomaco" e lo vedi come padre dei tuoi figli...
    ma forse è un narcisista psicopatico, che pensa solo a se stesso, ti vede come un oggetto, ti tradisce quando gli va, e se ti lamenti ti mena pure.
Com'è ovvio vivere vicino a questo tipo di persone risulterebbe un inferno. Eppure l'attrazione ce li fa vedere come fantastici e desiderabili, e ci fa ignorare tutti i "segnali negativi" che ci dicono di stare alla larga da loro (così come ignoriamo gli avvisi di amici e parenti).

Questo è uno dei motivi principali per cui molte relazioni finiscono: essendo basate principalmente sull'attrazione, pian piano i conflitti di personalità (che all'inizio dell'innamoramento tendiamo ad ignorare) emergono fino a logorarci e separarci. Lo psicologo Orion Taraban è dello stesso parere: "Più sei attratto, più la tua percezione diventa distorta. Ecco perché consiglio alle persone di non prendere alcun tipo di impegno a lungo termine, che cambi radicalmente la propria vita, con un partner nei primi 12 mesi" (dopo di che l'effetto dell'attrazione diminuisce e vediamo il partner in modo più lucido).

Scegliere un partner basandoci soltanto sull'attrazione, è un po' come scegliere un'auto solo perché ha una linea che ci affascina - senza avere idea delle sue caratteristiche (prestazioni, consumi, sicurezza, affidabilità, comfort, spaziosità, accessori...). Una scelta così "alla cieca" porta quasi sicuramente a ritrovarsi insoddisfatti a breve, una volta che scopriamo tutti i dettagli che prima avevamo ignorato.

“L'attrazione può renderci ciechi
a come l'altra persona
sia realmente”

Attrazione per chi è fuori portata

Senza contare i casi in cui proviamo un'attrazione straordinaria perché l'altro ha un "valore" molto più elevato del nostro (in quanto possiede bellezza, fascino o potere fuori dal comune). In questi casi la nostra attrazione non indica alcuna compatibilità reciproca, poiché quella persona difficilmente ricambierà il nostro interesse (sapendo di poter avere molto di meglio).

L'attrazione non è equa, e raramente è reciproca

Credere che l'attrazione sia naturalmente reciproca è una grave illusione. In realtà veniamo ricambiati di rado: nel corso della loro vita, la maggior parte delle persone (escluse quelle più avvenenti), verranno respinte dalla maggior parte di coloro che desiderano (questo anche perché spesso siamo attratti da persone con "valore relazionale" maggiore del nostro, ma difficilmente siamo interessati a persone con valore minore).

Questo è particolarmente vero per i maschi, perché le donne sono molto più selettive degli uomini. Ma anche per le donne non è una passeggiata; potremmo dire che:
  • La donna media ha accesso a molta quantità (incontra numerosi uomini interessati), ma fatica a trovare la qualità che desidera.
  • L'uomo medio ha sia problemi di quantità che di qualità.

Lo sguardo che inganna

La nostra società fortemente "visiva" insiste sul fattore estetico, ed è pressoché ossessionata dall'immagine. Nonostante questo, il fatto di stare bene col corpo di un'altra persona, spesso non ha molto a che fare col suo aspetto: appare più legato alla compatibilità chimica, energetica, affettiva.
E' utile tenerne conto, invece di fidarsi troppo dell'emozione che ci suscita lo sguardo. Potremmo scoprire come una persona che ci sembra poco attraente allo sguardo, ci ispira invece un forte senso di benessere o di desiderio quando la tocchiamo o la abbracciamo. E, sulla distanza, questo tipo di intesa contribuisce alla felicità e stabilità di coppia ben più dell'aspetto visivo.

"In amore il sentimento sarà anche la cosa più profonda, ma è sempre la pelle che decide".
(Mario A. Rigoni)

Parlando degli "inganni" dell'attrazione estetica, va considerato anche quando i canoni di bellezza che seguiamo non sono autentici (non corrispondono ai nostri veri gusti), ma sono indotti dall'esterno, dai dettami della società, o dai condizionamenti mediatici e pubblicitari. In questi casi è ancor più probabile scegliere partner con cui poi non c'è compatibilità, perché tendiamo a scegliere in base a criteri diversi dalla propria reale natura.

Diversi piani, diverse esigenze

Quando siamo profondamente attratti da qualcuno (e ne siamo ricambiati), desideriamo che costui faccia parte della nostra vita, e ci aspettiamo che l'intesa fra noi sia pari al desiderio. Ci sembra naturale, spontaneo, persino scontato. In fondo, se stare vicini è così meraviglioso, perché tutto il resto non dovrebbe esserlo?
Purtroppo, rischiamo di confondere una parte per il tutto. Come elencato prima, l'attrazione ci dice che alcune parti di noi sono in sintonia, non che lo è l'intero nostro essere. Possiamo dire che abbiamo un "ingrediente" importante per la "ricetta" amorosa, ma perché la ricetta riesca ne servono - ovviamente - altri.
Quindi, pure in presenza di una forte attrazione reciproca, non è scontato che si verifichi una intesa affettiva, caratteriale, relazionale, comunicativa, e nemmeno sessuale! Questo perché ogni piano di relazione ha caratteristiche ed esigenze differenti; persino l'intesa sessuale ha esigenze diverse dall'attrazione.
Vediamo i vari tipi di intesa, e gli elementi che li compongono:
  • Intesa Affettiva: basata su bisogni emotivi, capacità di dare, empatia, linguaggi amorosi
  • Caratteriale: personalità, idee, valori
  • Relazionale: gusti, ritmi ed interessi
  • Comunicativa: linguaggio, cultura, modalità espressive
  • Sessuale: aspetto estetico, preferenze e fantasie (i modi in cui facciamo l'amore), tecnica, disponibilità, "chimica" di coppia.

L'attrazione è preziosa, ma non basta

Osservando questa lista, diventa evidente come ogni piano relazionale (per quanto connesso con e influenzato dagli altri), abbia esigenze proprie. L'attrazione non può quindi garantire che le esigenze dei partner risultino compatibili e soddisfatte.
Persino sul piano sessuale, per esempio, un'attrazione estetica non implica che i partner abbiano la capacità concreta di appagare l'altro; così come una buona "chimica" fra i due, non impedisce che abbiano modalità e ritmi diversi (magari in contrasto) nel fare sesso.

“L'attrazione ci fa confondere
una parte per il tutto”

Nulla è scontato

Per questo è pericoloso dare per scontato che l'altro, solo perché ci attrae, sia "giusto" per noi (per quanto romantica sia questa idea). Se lo diamo per scontato pretenderemo che lo sia, e le delusioni (umanamente inevitabili) saranno poco tollerate.
Per affinare l'intesa è necessario comunicare desideri e frustrazioni: solo così ognuno può sapere cosa piace o meno al partner (nessuno legge nel pensiero!). Ma se diamo l'intesa per scontata, ci aspetteremo che accada da sé e - quando questo non succeda - tenderemo a colpevolizzare il partner (e/o noi stessi).

Invece, l'attrazione andrebbe vista come una "base" di partenza, su cui costruire il resto della relazione. E' una base preziosa perché, oltre a fornire un grande piacere e appagamento potenziali, alimenta un legame che resiste nei momenti difficili; quindi ci aiuta ad affrontare le crisi.
Ma non può certo bastare per tenere assieme una coppia che non si relaziona efficacemente sugli altri piani.

Anche l'amore può non bastare

E' bene precisare che nemmeno l'amore garantisce la compatibilità: possiamo amare qualcuno ma essere troppo diversi per comprendersi, o avere personalità che entrano in conflitto. Senza contare che spesso uomini e donne faticano a capirsi. Il mito per cui quando si ama qualcuno, tutto fila liscio è - appunto - un mito.
A differenza dell'attrazione, però, quantomeno l'amore ci aiuta ad andare d'accordo con l'altro, perché amare vuol dire accettare e apprezzare qualcuno per quello che è. Quindi ci aiuta a "smussare gli spigoli".

"La più eccitante attrazione è esercitata da due opposti che non si incontreranno mai."
(Andy Warhol)


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7 commenti:

  1. Davvero molto bello leggerti. Condivido tutto, per esperienza personale :-)

    Scully ;-)

    RispondiElimina
  2. secondo me sono stupidaggini, mi si vuol far credere che gli opposti non possono amarsi, fare dell'ottimo sesso e stare insieme a vita? follia.. il partner dev'essere una persona diversa per arricchirti e apprendere nuove passioni, interessi e modi di comportarsi diversi, l'uno arricchisce l'altro. sai che noia se stessimo con una fotocopia di noi stessi, amando e facendo le stesse cose. consiglierei di guardare e pensare meglio prima di scrivere certe fandonie.

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    Risposte
    1. > "gli opposti non possono amarsi, fare dell'ottimo sesso e stare insieme a vita"
      Non ho scritto questo.
      Ho detto che la passione o l'attrazione non sono NECESSARIAMENTE segno di compatibilità - ma non sono NEMMENO segno di incompatibilità. Non ci sono garanzie, la compatibilità e l'intesa dipendono da tanti fattori.
      In questo post ho voluto smontare il "mito" per cui quando ci innamoriamo alla follia, è segno che siamo fatti per stare insieme. Magari fosse così semplice! ;-D

      > "il partner dev'essere una persona diversa per arricchirti"
      Secondo me, in generale bisogna essere abbastanza simili da capirsi, e abbastanza diversi da stimolarsi. Troppo simili ci si annoia, troppo diversi ci si scontra.
      Poi ovviamente ci possono essere casi particolari, di coppie molto simili o molto diverse, che funzionano a modo loro.

      Ma non dimentichiamo che il lamento forse più comune nelle coppie (specialmente fra le donne), è "Tu non mi capisci!".
      Se all'inizio la diversità può essere eccitante, sulla lunga distanza porta spesso a stanchezza e logorio. Non sentirsi compresi dal partner è una ferita lacerante, alla lunga fatale (per l'individuo e la coppia).

      Infine, io qui scrivo in generale, ma ci sono sempre variabili ed eccezioni nell'esperienza umana. Quello che dico non va preso in assoluto, ma come indicazione di massima.
      Se uno non si ritrova in quel che dico, va benissimo: nelle scienze umane non esistono verità assolute - e questo sito non è la Bibbia :-)

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  3. Salve Dottore.
    Conosco un uomo (ed è la prima volta che mi capita) dove ci sono tutte queste diverse affinità ma proprio tutte..tranne che lui non vuole legami con nessuna infatti è single da molti anni. Come risposta io non sono riuscita a lasciarlo andare perché non credo possa mai più incontrare un match del genere...ma ormai è un anno che soffro "dietro" a lui. Non mi interessa avere una relazione con uno qualunque quindi l'altrrnativa sarebbe stare sola finché e se non mi piacerà un altro.. (difficile per me) ..sono così confusa.. terribile

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie ma non sono dottore :-)

      Il tuo sembra un classico caso di donna che si è infatuata di uno "sciupafemmine". Probailmente è un uomo fascinoso, sexy, virile, sessualmente travolgente - ed egocentrico.
      Ovviamente lui non vuole legami: perché dovrebbe? Ha già tutto quello che desidera, ovvero numerose donne a sua disposizione; per lui va benissimo così. E se anche un giorno ne scegliesse una, la poveretta si ritroverebbe presto abbondanti corna.

      Perdonami se suonerò impietoso, ma questo tipo di situazione è un cliché alquanto comune fra le donne: trovi un uomo molto sexy di cui ti invaghisci e lo vorresti tutto per te; purtroppo molte altre donne vorrebbero lo stesso uomo, mentre lui vuole solo divertirsi (e grazie a voi può farlo).
      Finché va bene anche a te divertirti e basta, fai pure; ma se vuoi di più, temo ci siano ben poche speranze. Credo che la tua confusione nasca dal fatto che sei così concentrata su quello che vorresti, da non vedere i fatti. Elencherò quindi una serie di punti salienti, con link a relativi post che potrebbero aiutarti a chiarirti le idee:

      - Non pensare di poterlo cambiare: non è mai possibile cambiare qualcuno, e lui non sembra proprio volere quel che vorresti tu. Non pensare che un giorno cambierà magicamente idea e diventerà quello che sogni: accade solo nei film romantici.

      - Non è possibile avere un uomo che ha tutte le qualità: l'uomo perfetto non esiste (e se esistesse vorrebbe una donna perfetta, che probabilmente tu non sei ;-). Nella vita reale, bisogna scegliere le qualità per noi più importanti, su cui non accettiamo compromessi, e quelle opzionali; bisogna stabilire le nostre priorità, e fare scelte in base a quelle.
      P.es. se per te è prioritario essere amata e messa al primo posto dal tuo partner, sembra evidente che quell'uomo non può offrirtelo. Quindi devi trovare qualcun altro disponibile in quel senso.

      - Dici che non troverai un altro match del genere... ma non puoi saperlo se non provi. Se vuoi ottenere risultati diversi, devi per forza cambiare metodi. Se vuoi realizzare i tuoi sogni, devi metterti in gioco, agire e provare nuove strade, non ripetere quello che hai fatto finora, o aspettare un "miracolo".

      - L'alternativa non è stare da sola o scegliere "uno qualunque", ma chiarirti cosa vuoi e cercare un uomo con quelle qualità, che sia interessato a te. Il mondo è grande e pieno di uomini, quindi vallo a cercare :-) Se ci hai provato ma finora non ci sei riuscita, prova a capire i motivi per cui non lo trovi: per ogni problema c'è sempre un motivo, e una volta compreso possiamo risolverlo.

      - Per finire, forse una parte dei tuoi problemi di relazione deriva da una mancanza di autostima e accettazione: quando crediamo di non meritare amore, o non ci consideriamo abbastanza, tendiamo ad attaccarci a persone che ci fanno soffrire o non ci vogliono. Se è il tuo caso, inizia dal provare ad accettare come sei.

      Ricorda che la soluzione non è mai in quello che altri fanno, ma in quello che tu scegli di fare per te, e come tratti te stessa. Un abbraccio e auguri :-)

      Elimina
  4. Trovare la persona giusta non è facile ma c'è chi la trova ed è felice per tutta la vita al contrario di me che prima ne ho cambiato uno con mio marito molto diversi e quindi infelici e poi il secondo molto meglio,ma non felice nemmeno con lui uno perché triste che le mie bambine diventate come pacchetti postali,e poi perché poi mi rendevo conto quanto era importante prima di sposarsi pensarci ben 10 volte e non basta o addirittura sposarsi solo quando uno sta insieme una vita quindi prima una bella convivenza.

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    Risposte
    1. Nessuno è felice per tutta la vita.
      E nessuna coppia è sempre felice: il "vissero per sempre felici e contenti" è -appunto - roba da favole.
      Essere in coppia non è facile, e stare insieme a lungo è sempre una sfida.

      Le (poche) coppie che funzionano bene per lungo tempo, hanno comunque alcuni conflitti e insoddisfazione. Stanno bene insieme non perché sono sempre felici, ma perché entrambi accettano e sopportano l'altro anche quando non è il massimo.
      In sintesi, le coppie che funzionano lo fanno perché sono capaci di compromessi, non perché hanno trovato un fantomatico partner ideale.

      La sua stessa esperienza mostra che, anche incontrando un partner valido ("il secondo molto meglio"), c'è sempre qualche problema, mancanza o infelicità. Perché la vita non è mai perfetta e la felicità è fatta di momenti.

      Sul fatto di pensarci bene prima di sposarsi sono del tutto d'accordo; non è un impegno che va preso a cuor leggero.
      Idem per l'importanza di convivere prima: è l'unico modo di conoscere davvero una persona. Come spiego in questo post, l'attrazione e l'infatuazione iniziali sono spesso ingannevoli: solo con una conoscenza prolungata possiamo capire chi abbiamo davanti, e se ha senso fare progetti a lunga scadenza con quella persona.

      Elimina

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