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Perché il "bravo ragazzo" non attrae e fallisce

Molti uomini (e non poche donne) si sforzano di "comportarsi bene", di essere gentili e disponibili verso gli altri, sperando di risultare gradevoli ed apprezzati, ma spesso incontrano risultati deludenti: vengono ignorati o svalutati, non vengono desiderati ed altri vengono preferiti a loro, oppure si ritrovano usati e poi accantonati.
Questo lascia particolarmente perplessi - e frustrati - quegli uomini che seguono i consigli sentimentali delle donne, o del femminismo, che incoraggiano gli uomini a comportarsi in modo "sottomesso": gentile, paziente, remissivo, disponibile, altruista, mai sessualmente audace, ecc. Costoro sperano di suscitare in tal modo l'interesse ed il desiderio femminile, ma questo raramente accade. Anzi, molte donne sembrano interessarsi proprio agli uomini di tipo opposto, che si comportano da "bastardi" o "stronzi".
Sembra privo di senso, ma purtroppo è normale: spesso le donne dicono una cosa ma ne fanno un'altra. In particolare, la maggioranza delle donne è attratta dagli uomini di tipo Alfa, e non trova invece attraente quelli di tipo Beta (simili ai Bravi Ragazzi), che di solito vengono visti come "solo amico". In questo post spiego perché comportarsi da "bravo ragazzo" (o ragazza) non attrae e può essere controproducente.

Bravo ragazzo o brava persona?

N.B.: Quando parlo di "bravo ragazzo", intendo una cosa diversa da una "brava persona":
  • Quest'ultima è qualcuno che opera in modo corretto, etico e responsabile, ma rispettando se stesso e le proprie esigenze.
  • Il "bravo ragazzo", invece, è "bravo" solo in apparenza: in realtà tende a "recitare" la parte del buono per ottenere qualcosa (spesso senza rendersene conto). In genere è una persona insicura, fragile e sottomessa, che può risultare insincera e manipolativa.

La sindrome del "bravo ragazzo"

Uno dei meccanismi che maggiormente portano un uomo a risultare poco attraente e ad avere scarso (o nullo) successo col sesso opposto (e non solo), è proprio il comportamento da "bravo ragazzo". Questo fenomeno è talmente diffuso da essere stato descritto dallo psicologo americano Robert Glover nel libro "No More Mr. Nice Guy" ("Smetti di fare il Bravo Ragazzo"; info nella Bibliografia).

L'autore ha osservato una gran quantità di casi di "sindrome del bravo ragazzo" tra i suoi pazienti, nonché in lui stesso. Ritiene che questa sindrome si sia molto diffusa in Occidente negli ultimi 60 anni, e sia all'origine di molte frustrazioni degli uomini moderni (nell'approccio con le donne, nelle relazioni, sulla sessualità, sul lavoro, ecc).
Dall'introduzione:
I bravi ragazzi cercano di ricevere approvazione e fare ciò che è "giusto". Sono più felici quando stanno facendo felici gli altri. I bravi ragazzi evitano i conflitti come la peste e fanno di tutto per evitare di irritare chiunque. I bravi ragazzi sono particolarmente attenti a compiacere le donne e ad apparire diversi dagli altri uomini. In poche parole, i bravi ragazzi credono che se saranno buoni, generosi e attenti agli altri, in cambio saranno felici, amati ed appagati.
Le esperienze dell'infanzia del "bravo ragazzo" l'hanno convinto che, se farà di tutto per rendere felici gli altri (e specialmente le donne), trascurando se stesso, gli altri poi lo ameranno e gli daranno quello che desidera. Peccato che non funzioni, e specialmente con le donne non funzioni affatto. Similmente l'educazione che riceviamo spesso ci inganna, insegnandoci a sminuirci, a metterci da parte, a fare contenti tutti tranne noi stessi.
Queste convinzioni operano a livello inconscio, creano aspettative inespresse e comportamenti disfunzionali, e finiscono col generare relazioni fallimentari.

“I bravi ragazzi credono
che se saranno buoni,
in cambio saranno amati”

Il lato oscuro del "bravo ragazzo"

Inoltre, il "bravo ragazzo" non è mai autentico, sia per il bisogno di compiacere gli altri, che per la paura di conflitti e di perdere l'approvazione. In pratica, è disonesto, manipolativo, e cerca di controllare gli altri (seppure inconsciamente). Le persone lo percepiscono, e risulta quindi una persona che non ispira fiducia o apertura.
Poiché nasconde la sua vera personalità (per paura dei giudizi altrui o di perdere l'approvazione), risulta banale o insipido, mai interessante. Chi si mostra apertamente può piacere ad alcuni e dispiacere ad altri, ma chi cerca di piacere a tutti finisce col non piacere a nessuno. E' amorfo, senza carattere.

Infine, il "bravo ragazzo" tende ad essere passivo-aggressivo e pieno di rabbia. Dietro la "maschera" di affabilità, gentilezza e disponibilità, cova una grande frustrazione e risentimento, perché si fa in quattro per gli altri ma non ottiene comunque quello che voleva (in genere non ci relazioniamo per puro altruismo, ma per soddisfare i nostri bisogni).

Possiamo notare che, per molti versi, la figura del "bravo ragazzo" assomiglia al "maschio Beta" descritto nel post sui maschi Alfa e Beta. Non solo il "bravo ragazzo" manca di tutte le caratteristiche di un Alfa, ma ne è addirittura l'opposto: nella lista seguente, ogni tratto risulta l'antitesi del comportamento Alfa (che corrisponde ad una personalità più "vincente" ed attraente per le donne).

Caratteristiche dei "bravi ragazzi"

  • Cercano sempre l'approvazione altrui.
  • Cercano in ogni modo di evitare i conflitti.
  • Credono di dover nascondere i loro difetti ed errori.
  • Mettono i bisogni e desideri altrui prima dei loro.
  • Reprimono i loro veri sentimenti ed emozioni.
  • Sacrificano il loro potere personale e spesso adottano il ruolo di "vittima".
  • Tendono ad essere separati dagli altri uomini e dalla propria energia maschile.
  • Spesso cercano di essere diversi dai loro padri.
  • Creano relazioni insoddisfacenti.
  • Non riescono ad ottenere il sesso che vorrebbero.
  • Spesso non riescono ad esprimere appieno il loro potenziale.

“Chi cerca di piacere a tutti
finisce col
non piacere a nessuno”

Perché i "bravi ragazzi" non attraggono

A livello sentimentale, il limite principale dei "bravi ragazzi" è che, per via del loro sforzo di compiacere tutti e non dispiacere a nessuno, appaiono deboli, sottomessi e per nulla virili. Questo è del tutto anti-erotico per le donne, in quanto esse generalmente sono attratte da uomini forti, sicuri e dominanti (l'archetipo del "vero uomo"), nonché dall'energia mascolina (così come gli uomini sono attratti dalle donne femminili). Inoltre i "bravi ragazzi":
  • Solitamente sono dominati dalla paura (di non piacere, dei conflitti, dei giudizi, di essere respinti, di "non essere abbastanza", ecc). Le donne sono attratte dal coraggio e disprezzano un uomo pauroso (perché hanno sempre avuto bisogno di uomini forti che le proteggano).
  • La mancanza di autenticità li rende "insipidi" o anonimi agli occhi altrui. Invece le donne vogliono un uomo che si distingua, che abbia "qualcosa di speciale".
  • Tendono a negare o nascondere il proprio desiderio sessuale, o ad esprimerlo in modo timido ed esitante. Di nuovo, questo è anti-erotico: le donne possono giudicare un uomo disinvolto e spregiudicato, ma ne sono colpite. La passione altrui le accende, ed un uomo che esprime un erotismo "selvaggio" le eccita - anche se magari le spaventa.
Tra un uomo rispettoso e "tiepido", od uno passionale e audace, quasi tutte le donne proveranno più interesse per quest'ultimo (notare che questo è esattamente il contrario di ciò che viene insegnato agli uomini in epoca moderna: "Sii rispettoso e trattenuto, e le donne ti apprezzeranno").

La gentilezza è apprezzata ma non attrae

Anche se molti suggeriscono che le donne vogliano partner gentili, buoni e sensibili, quello che non viene detto è che le donne apprezzano quelle qualità, ma non le trovano attraenti di per sé. Cioè non suscitano in loro desiderio erotico né di relazione sentimentale (per quanto molti lo neghino, quasi tutte le relazioni partono dall'attrazione fisica).
  • Quindi un uomo con quelle qualità ma che non risulta attraente, non viene voluto.
  • Mentre un uomo attraente viene voluto anche senza quelle qualità, e se le possiede viene apprezzato ancor di più.
In sintesi, le qualità da "bravo ragazzo" vengono apprezzate come "aggiunta" ad altro, ma di per sé non suscitano interesse. Questo spiega perché ai "bravi ragazzi" solitamente le donne dicono "Ti vedo solo come amico".

In amore conta l'attrazione, non le qualità interiori

Questa contrapposizione tra "bravi ragazzi" e uomini attraenti (o tra maschi Beta e Alfa), è ben rappresentata dalla seguente citazione:
"A volte incontri un uomo davvero buono e gentile, ma non importa quanto ci provi, non riesci a convincerti a desiderarlo. Ma non è così terribile come quando incontri l'uomo sbagliato, e non puoi fare a meno di desiderarlo."
(Lisa Kleypas, autrice di romanzi d'amore)

La Kleypas (che come autrice di storie romantiche conosce cosa muove le donne) osserva che per quanto una donna possa razionalmente apprezzare un uomo gentile (ma che non le suscita attrazione), non può forzarsi ad esserne attratta. Viceversa, quando incontra un uomo che l'attrae visceralmente non può fare a meno di desiderarlo, anche quando sia consapevole che quell'uomo è sbagliato per lei.
In poche parole sono l'attrazione ed il desiderio erotico istintivo che dominano le scelte sentimentali (*), e non le qualità interiori - e questo vale per entrambi i sessi. Quando ci raccontano che se ci comportiamo da "bravi ragazzi" verremo desiderati e amati, ci stanno ingannando (e molti passano buona parte della vita senza rendersene conto).
E' una delle tante "favole romantiche" irreali che vengono dette, non corrispondenti al vero. In realtà le donne vogliono molte cose diverse, anche in contraddizione, e spesso neanche loro sanno quali sono (per cui i loro consigli sentimentali vanno presi con le pinze).

(*) E' bene specificare che l'attrazione non nasce solo dalla bellezza, come molti invece credono. Anche altri fattori possono suscitarla - ma non le caratteristiche tipiche dei "bravi ragazzi", purtroppo.

I "bravi ragazzi" sono passati di moda

Infine, va osservato che la tipologia del "bravo ragazzo" poteva essere più apprezzata in epoche passate, quando le donne vivevano in una condizione più debole, subordinata e faticavano a mantenersi. Per cui un uomo buono, gentile e affidabile risultava assai più appetibile. In epoca moderna le donne, con la parità di diritti e l'indipendenza economica, in genere non hanno più bisogno di questi "bravi ragazzi", per cui raramente li scelgono.

“A volte incontri un uomo
davvero buono e gentile,
ma non riesci a desiderarlo”

Perché il "bravo ragazzo" risulta perdente

E' importante capire che non sono la bontà o la gentilezza, in sé, ad allontanare le donne. Ciò che spegne il loro interesse è che l'atteggiamento del "bravo ragazzo" lo fa apparire come un "perdente" (e nessuna donna desidera un perdente). Il "bravo ragazzo" resta in disparte invece di primeggiare, non sa difendersi (e quindi nemmeno difendere chi gli sta vicino), esita invece di osare, quindi nella competizione della vita tenderà a perdere.
Poiché egli è ansioso di compiacere e terrorizzato all'idea di fare brutte figure o di contrariare qualcuno, tenderà a bruciarsi ogni opportunità:
  • Se sul lavoro c'è da presentare un progetto o guidare un gruppo, lascerà che altri lo facciano o che se ne prendano il merito.
  • Non si proporrà per una promozione, non chiederà un aumento.
  • Non oserà invitare fuori la persona che gli piace, non esprimerà apertamente il suo interesse.
  • Se anche ci riesce, si comporterà in modo impacciato, timido, passivo, sessualmente inerte (e dopo una prima uscita del genere, difficilmente ce ne sarà una seconda).
All'opposto, una personalità vincente sarà invece audace: coglierà ogni occasione, chiederà ciò che gli spetta, si proporrà a potenziali amanti o clienti, esprimerà apertamente i suoi desideri e le sue capacità, lotterà per ottenere ciò che vuole, si farà rispettare. Tale persona potrebbe essere criticata da molti, ma raccoglierà molti più risultati di un "bravo ragazzo"; e la maggioranza delle donne lo ammirerà per i suoi successi.

Il "bravo ragazzo" fa lo "zerbino"

Quando il "bravo ragazzo" (o ragazza) viene trascurato, maltrattato o ci si approfitta di lui, tenderà ad assecondare quei comportamenti perché ha scarsa considerazione di sé, e spera in tal modo di farsi amare. Esempi classici:
  • Viene cercato solo quando qualcuno ha bisogno di un favore o di essere accompagnato da qualche parte, o per ascoltare l'altro/a che parla dei propri problemi.
  • Una donna cerca lui solo quando non ha di meglio da fare, o per parlare delle sue pene d'amore con altri uomini.
  • Un uomo cerca lei solo quando ha voglia di fare sesso, o per lamentarsi dell'eterna fidanzata (che però non lascia mai).
In questo modo lui è al servizio di tutti ma raramente ottiene ciò che vuole, poiché antepone sempre gli altri a se stesso. Invece di contestare simili trattamenti, tenderà a dire "Non c'è problema" o addirittura a scusarsi se chiede qualcosa, invece di rivendicare i suoi diritti.

Il "bravo ragazzo" nelle relazioni

Naturalmente è possibile che questi uomini abbiano relazioni di coppia (perché i tratti da "bravo ragazzo" non sono eccessivi, o perché presentano altre qualità significative). Quell'aspetto però porta problemi anche nella relazione, per cui facilmente:
  • Non comunicano apertamente o nascondono parti di sé, rendendo difficile l'intesa di coppia, la connessione emotiva e l'intimità.
  • Evitano discussioni e conflitti, per cui non risolvono i problemi di relazione (e accumulano risentimento).
  • Sono troppo accondiscendenti o sottomessi (il che può far comodo alla partner, ma le abbassa la stima verso il compagno).
  • Si sforzano di compiacere la partner nel tentativo di "comprare" il suo amore: ciò rende la relazione sbilanciata e li fa sentire stremati o sfruttati.
  • Trascurano i loro bisogni, ponendo la partner e/o i figli sempre al primo posto (*), per cui finiscono col sentirsi sempre più frustrati, alienati ed infelici.
  • Infine, questo sforzo di "fare i bravi" e la repressione che applicano a se stessi può portare a disfunzioni sessuali: calo del desiderio, problemi di erezione, fuga nella pornografia, ecc.
(*) Questa può sembrare una forma di amore ma è in realtà un comportamento squilibrato, in quanto manca del necessario amore per se stesso e risulta deleterio anche per gli altri: se mi trascuro e divento infelice o depresso, non sarò in grado di essere un buon partner, marito o padre; e darò un pessimo esempio ai miei figli.

Anche all'interno della coppia il comportamento da "bravo ragazzo" non porta i risultati sperati, ed anzi tende ad inquinare il rapporto - oltre a rendere infelice chi lo persegue. Perché una relazione prosperi è necessario che entrambi i partner si sentano liberi, rispettati ed appagati; ma fare il "bravo ragazzo" rende questo impossibile (se io non rispetto me stesso, nemmeno gli altri o faranno; se io non mi curo di me, chi lo farà al mio posto?).

“Se mi trascuro e divento infelice,
non sarò in grado di essere
un buon partner, marito o padre”

Dal "bravo ragazzo" al maschio integro

Uscire dalla "sindrome del bravo ragazzo" e diventare una persona integra, equilibrata, è un percorso complesso che non può essere sintetizzato qui. Consiglio, per chi sia interessato, la lettura del libro del dott. Glover.
Riporto dal libro una lista di tratti propri del maschio integro:
  • Ha un forte senso del Sé. Si piace così com'è.
  • Si assume la responsabilità di soddisfare i suoi bisogni.
  • E' a suo agio con la sua mascolinità e la sua sessualità.
  • Ha integrità. Fa quello che è giusto, non ciò che gli conviene.
  • E' un leader. E' disposto a proteggere e occuparsi di coloro a cui tiene.
  • E' chiaro, diretto, ed esprime i suoi sentimenti.
  • Sa come porre dei limiti e non ha paura di affrontare il conflitto.

E' anche utile considerare che molti "bravi ragazzi", o in genere chi ha una vita sentimentale infelice, spesso risente di esperienze negative dell'infanzia che li hanno segnati e li condizionano. In questi casi può essere difficile uscirne da soli: è quindi utile un percorso psico-terapeutico o comunque l'aiuto di un esperto, che li aiuti a comprendere l'origine delle proprie difficoltà e come superarle.

Esistono anche le "brave ragazze"

Nel libro citato all'inizio l'autore si è focalizzato sui maschi, ma ritengo che questa sindrome (e buona parte del libro) possa valere sia per uomini che per donne. In fondo, una gran parte di noi vengono educati a "fare i bravi" e imparano presto che, se non lo fanno, ne patiscono le conseguenze. Senza contare che, storicamente, le donne sono state addestrate per secoli a "fare le brave" (e guai altrimenti).
Quindi quando nel post parlo di situazioni al maschile, una donna può immaginare se una versione al femminile potrebbe corrispondere al suo caso. Nel libro citato, quando l'autore parla dei condizionamenti che gli uomini hanno subìto negli ultimi 50 anni, una lettrice può pensare ai condizionamenti che lei ha ricevuto dalla famiglia o dall'ambiente.

"Ho trascorso la maggior parte del mio tempo sforzandomi di essere un bravo ragazzo, in modo da piacere alla gente."
(Elia Kazan)

"Non vengono desiderate per una relazione le persone buone, o quelle amorevoli, o quelle virtuose; bensì le persone da cui gli altri vogliono qualcosa."
(Orion Taraban, psicologo)

"Quando faccio la brava, sto bene, ma quando faccio la cattiva, sto meglio."
(Mae West)


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Se gli argomenti di questo post ti toccano da vicino e vorresti discuterne, approfondire, o rivolgermi delle domande; oppure se senti il bisogno di parlare dei tuoi problemi, puoi chiedermi un colloquio.

Cosa vogliono davvero gli uomini dal matrimonio

Nonostante le migliaia di libri e articoli sull'argomento, uomini e donne faticano a capirsi ed a comprendere cosa vuole "l'altra metà del cielo". Si dice che i maschi siano più semplici (ed io credo sia vero), ma sono comunque esseri umani quindi creature complesse. Per aiutare le donne a scoprire cosa vogliono gli uomini nelle relazioni, ed in particolare in un matrimonio, qui elenco alcuni punti fondamentali.
Per le donne più curiose sulla mente maschile, suggerisco anche il post "15 cose che gli uomini non dicono".

In sintesi

Per chi ha fretta o non ama leggere, una sintesi estrema del post potrebbe essere: "Sii la ragazza con cui lui usciva prima del matrimonio". Se lui si è innamorato di te e ti ha sposata, vuol dire che gli piaceva davvero molto com'eri e come ti comportavi. Quindi più ti allontani da quello, più c'è il rischio che lui si ritrovi deluso o insoddisfatto.

Questo certamente non vuol dire che non ti è permesso cambiare. Ma se cambi talmente da diventare quasi un'altra persona, non sarai più quella che lui ha voluto sposare (questo vale per entrambi i sessi: se un partner prima era gentile, affettuoso e attento, e dopo diventa scortese, freddo e indifferente, chiunque si risentirebbe).
Inoltre, cambiamenti radicali di un partner fanno sospettare che la versione precedente al matrimonio fosse un "recita", una finzione per farsi sposare. Un caso classico è chi prima era un amante appassionato, ma dopo sposato perde ogni interesse verso il sesso: l'altro partner si sente chiaramente ingannato.


Cosa vogliono gli uomini dal matrimonio

Ciò che tuo marito cerca nel matrimonio segue il principio "Rimani com'eri prima di sposarti", ma ovviamente la questione è più complessa. C'è un detto che dice "Un uomo sposa una donna sperando che non cambi, e lei cambierà. Una donna sposa un uomo sperando che cambi, e lui non cambierà" - e sembra che descriva la maggioranza delle persone. In realtà tutti cambiamo in qualche modo, ma cambiamenti notevoli possono risultare deleteri per la relazione.

In generale, il 90% dei mariti ha bisogno di quattro cose dal matrimonio: sesso, una "cheerleader" (cioè approvazione e supporto emotivo), tolleranza verso i suoi hobby e passioni, ed un basso livello di criticismo. Quando stavate insieme agli inizi, molto probabilmente andavi alla grande in tutte queste categorie; ma dopo il matrimonio scommetto che il tuo livello a riguardo è andato calando.

  1. Il sesso è la parte più importante della relazione
  2. Sostegno e incoraggiamento
  3. Apprezzamento degli hobby
  4. Riduci al minimo critiche e lamentele

1. Il sesso è la parte più importante della relazione

Per quasi tutti gli uomini il sesso rappresenta il 51% della relazione (ovvero una "quota di maggioranza"). Tutto il resto (il 49%) potrebbe essere fantastico, ma se il tuo uomo non è soddisfatto della sua vita sessuale, non potrà sentirsi contento della relazione nel suo insieme. Questa è la variabile più importante dell'equazione, l'ingrediente primario per un maschio (leggendo questo magari molte donne alzeranno gli occhi al cielo, ma ricordate che uomini e donne sono diversi per natura; e pretendere che l'altro sia fatto a modo nostro creerà un divario tra i partner).

Quando uscivate insieme, immagino che coglievi ogni occasione per baciarlo o abbracciarlo, non eri mai troppo stanca per far l'amore, i piatti nel lavandino non ti impedivano di essere dell'umore adatto, ed il sesso orale - od altre sue passioni erotiche - accadevano con una certa frequenza. In altre parole, ti piaceva lui e ti piaceva farlo felice.
Invece dopo il matrimonio, la cosa più importante per lui sembra essere diventata un compito fastidioso per te (immagina se lui ti dicesse spesso che ascoltarti o parlarti gli pesa, che tenerti la mano gli dà fastidio, o che qualsiasi cosa tu indossi ti sta male: come ti sentiresti?). Questo tuo distanziarti dall'intimità fisica gli corrode l'autostima; senza fare sesso, non riesce a sentirsi amato.
A un certo punto il sesso orale o anale è diventato "disgustoso" o "degradante"... eppure non sembrava esserlo quando lui stava decidendo se sposarti. Se questa freddezza a letto continua, il porno diventa facilmente "l'altra donna": non dice mai di no, è disponibile a qualsiasi gioco, non emette giudizi, e l'uomo non deve pulire la cucina o fare lunghi massaggi alla schiena o parlare per ore pur di ottenere il suo interesse.

Non è una pretesa, è un bisogno

Questo punto potrebbe suonare come pretesa od obbligo, ma in realtà si tratta di un bisogno: ed i bisogni li abbiamo per natura, non decidiamo di averli.
Spesso il bisogno maschile di sesso viene svalutato dalle donne, che hanno priorità diverse e replicano "Il sesso non è così importante" (perché per loro è così, e non comprendono quel bisogno imperioso). La donna si lamenta "Se non ne ho voglia, perché dovrei farlo?", ed ha senso; ma non è così semplice.

Per capire meglio questo bisogno primario maschile, occorre confrontarlo col bisogno primario femminile, che è quello di attenzioni - non di sesso! (confrontare il bisogno sessuale maschile con quello femminile, come spesso si fa, è come paragonare le mele con le pere).
Quindi, cosa succede se l'uomo non ha voglia di ascoltare la partner, di parlare con lei, di accogliere le sue emozioni, di tenerla per mano, di abbracciarla, di fare cose insieme...? (che sono per molte donne il modo primario per sentirsi amate). E spesso l'uomo non ne ha davvero voglia (perché stanco, vorrebbe fare altro, o non è la sua modalità preferita; oppure perché, sentendosi trascurato sessualmente, ha scarsa motivazione per occuparsi dei bisogni di lei). Anche lui potrebbe dire "Se non ne ho voglia, perché dovrei farlo?".
Come si sentirebbe una donna che, ogni volta che desidera quel tipo di attenzioni, dovesse prima "supplicare" il partner, oppure dovesse "comprarle" compiendo prima qualche prestazione? (come spesso succede, e viene consigliato, agli uomini che desiderano fare l'amore con la partner). Lo troverebbe accettabile o dignitoso? Si sentirebbe amata?

Se consideriamo ugualmente entrambi i bisogni, diventa chiaro che la posizione "Dovresti fare solo ciò di cui ha voglia" non funziona in una coppia: se ciascuno segue solo i suoi impulsi e non si cura dei bisogni del partner, la relazione avrà vita breve. Dire al partner "I tuoi bisogni non sono importanti", è come dirgli "Tu non sei importante. La tua felicità non è importante. Il mio amore per te è una farsa." (quando ami davvero qualcuno, la sua felicità ti sta a cuore).

Naturalmente questo vale a prescindere dal genere: non è che i bisogni di un sesso siano legittimi e quelli dell'altro frivoli; ognuno ha i propri. Perché una relazione funzioni, i bisogni di ciascuno vanno soddisfatti. Certo non sempre se ne ha voglia, ma stare in coppia non è tutto rose e fiori. Se restiamo su posizioni egocentriche e trascuriamo abitualmente i bisogni del partner solo perché "Non mi va", forse non siamo pronti per una relazione.

2. Sostegno e incoraggiamento

Quando eravate fidanzati, probabilmente agivi come una "cheerleader" (*) per il tuo uomo: celebravi con lui i suoi successi, lo ammiravi per i suoi risultati. Gli dicevi quanto fosse in gamba, trovavi la sua capacità di suonare la chitarra un'indicazione di quanto fosse creativo e sensibile. Quando ha ottenuto un successo, che fosse sul lavoro, nello studio o nello sport, sei stata la prima che ha cercato per condividerlo e festeggiare insieme.
Fai ancora quelle cose? Pensi ancora che sia intelligente, creativo e brillante? Glielo hai dimostrato in qualche modo?

Gli uomini traggono il loro senso del valore in buona parte dai risultati concreti, dal sentirsi utili, produttivi, apprezzati, vincenti. Per lui i suoi risultati sono importanti quanto per te le tue emozioni. Il tuo uomo si rispecchia nel tuo sguardo:
  • Se tu lo vedi come il tuo "campione", quello che ammiri perché sai che affronta le sfide e sa risolvere ogni problema, e glielo mostri apertamente, lui si sentirà orgoglioso di sé e ti amerà di più per questo.
  • Se invece manchi di esprimergli stima e considerazione, dai per scontati i suoi risultati o sembri indifferente ad essi, lui si sentirà sminuito e la sua autostima ne risentirà. Questo lo porterà anche a "raffreddarsi" emotivamente.

(*) Le "cheerleader" (o "ragazze pompon") sono quelle che incoraggiano la propria squadra con balletti e canti in occasione di eventi sportivi.

3. Apprezzamento degli hobby

Riprendendo l'esempio della chitarra, il 99,99% degli uomini ha qualche specie di hobby, se non due o tre. Scommetto che quando uscivate insieme, lo ascoltavi per ore suonare o parlare della sua passione per la musica. Magari fantasticava di come, un giorno, avrebbe fatto parte di un gruppo o avrebbe partecipato ad un concerto.
Qualche anno fa io ed il mio migliore amico siamo andati a caccia la mattina presto... ma abbiamo fatto tardi perché la sua ragazza di allora (ora moglie) era convinta che essere perfettamente truccata fosse necessario anche in mezzo ai boschi. Ad ogni modo, stava facendo un grande sforzo per partecipare a qualcosa che era importante per lui; ma non credo che sia mai più tornata nel bosco con lui da quando ha indossato l'anello.

Gli uomini mostrano affetto e considerazione condividendo ciò che trovano più interessante o importante: il suono di quella chitarra od amplificatore, l'efficienza del nuovo processore nel computer, la resa acustica dell'impianto stereo o delle cuffie, i rapporti di trasmissione nelle biciclette, ecc. Quando tuo marito ti parla di queste cose, è il suo modo di legare con te, di condividere una parte del suo mondo che lo appassiona... come ti comportavi quando stavate uscendo insieme e lui faceva lo stesso?
Quando tu sei entusiasta per un nuovo abito, paio di scarpe o tagli di capelli, e ne parli con lui, vorresti che si mostrasse interessato e partecipe? Come ti senti, invece, se appare annoiato e insofferente?

Infine, tu potresti vedere i suoi hobby come una perdita di tempo, un vezzo infantile, o qualcosa che si frappone tra voi due. Magari per te sono solo quello, ma per lui sono importanti: fanno parte della sua identità, di quello che dà un senso al suo mondo.
Amare vuol dire anche accettare l'altro pure quando non è proprio come vorremmo. Se non riesci ad apprezzare i suoi hobby, quantomeno non esprimere disprezzo o irritazione in merito: se lo fai, lui lo vivrà come se tu avessi espresso lo stesso nei suoi riguardi. Considera i suoi hobby come uno spazio personale e necessario per il suo benessere.

4. Riduci al minimo critiche e lamentele

Per gli uomini, la critica è il cancro che avvelena la relazione. Osserva le reazioni degli altri uomini quando inizi a criticare tuo marito in pubblico, gli sguardi infastiditi o le espressioni di disagio. Per molte coppie, se l'uomo avesse ricevuto agli inizi la quantità di critiche che ha ricevuto dopo essersi sposato, non l'avrebbe mai scelta come moglie.
Mi chiedo se sia il femminismo ad aver reso accettabile questo tipo di critiche. Ma se anche lui le sopporta in silenzio, stai tranquilla che dentro ne risente e col tempo si chiuderà nei tuoi confronti. Nelle discussioni in Rete, le persone definiscono queste critiche "abuso emotivo" quando è l'uomo che le fa alla donna. Non credi che valga lo stesso a sessi invertiti?

Come vorresti che, un domani, la moglie di tuo figlio lo tratti? Come vorresti essere tratta tu, specialmente dalle persone che dicono di amarti? Ti andrebbe bene ricevere lo stesso tipo di critiche che rivolgi a tuo marito - o non lo troveresti accettabile? Ricorda che il modo in cui parli alla persona più importante della tua vita è una tua scelta.

Quindi, che spunti puoi trarre da questi argomenti? Tuo marito ti ha scelto per certi motivi; ci sono cose che sono cambiate decisamente da allora? Se un giorno ti ritrovassi di nuovo single, ti comporteresti con un nuovo fidanzato nello stesso modo in cui tratti ora tuo marito?

Amore e compromessi

Immagino che molte lettrici avranno da ridire su questa lista, e magari diranno che "Se lui mi ama, non dovrebbe pretendere questo o quell'altro". Ma allora, allo stesso modo si potrebbe dire "Se tu lo amassi, faresti volentieri quello che lo rende felice". Quindi è una questione di amore... oppure ogni persona vuole cose diverse, e quindi nelle coppie è necessario venirsi incontro?
Se ognuno resta sulle sue posizioni, convinto di avere ragione, nessun progresso sarà possibile ed i partner si allontaneranno un po' alla volta.

In particolare, come dice chiaramente il primo punto, il sesso è l'ingrediente fondamentale per la maggior parte degli uomini. Quando una moglie decide che "Il sesso non è poi così importante" (forse perché è diventato cosi per lei), sta implicitamente dicendo al marito "Tu ed i tuoi bisogni non siete più importanti per me". Un po' come un marito che dicesse alla moglie "Stare ad ascoltarti o tenerti per mano non è così importante".
Non è difficile immaginare cosa succederà in seguito...

Priorità diverse

Altri lettori potrebbero osservare che anche le donne vogliono quelle quattro cose. E' vero, ma in genere con diverse priorità:
  • Per la donna al primo posto c'è ricevere attenzioni, e quasi mai il sesso (che è importante, certo, ma meno di altre cose; e col tempo diventa sempre meno desiderato).
  • Anche la donna ha bisogno di ricevere sostegno e incoraggiamento, ma più su un livello personale e meno per risultati pratici. Per lei vale più il "Ti amo tanto" e meno il "Sei proprio in gamba".
  • Gli hobby sono meno fondamentali per le donne, e molte nemmeno ne coltivano: "fare shopping" o "guardare una serie TV" sono passatempi più che hobby. Raramente una donna prova una passione quasi maniacale per un hobby (cosa che nei maschi è più comune).
  • A nessuno piace essere criticato. Ma per le donne lamentarsi è anche un modo di comunicare e condividere (lo fanno tra amiche), mentre per gli uomini è un'esperienza inutile o stressante. All'uomo interessa risolvere i problemi, non parlarne a lungo.

Uomini diversi, bisogni diversi

Naturalmente siamo tutti differenti, quindi anche se questi punti tendono ad essere veri per quasi tutti gli uomini, poi ciascuno avrà altri bisogni e preferenze specifici. Per scoprire i desideri inespressi del tuo uomo potresti, come detto all'inizio, ripensare a com'eravate all'inizio della relazione, ed a cosa lo rendeva felice.

Oppure, più semplicemente, puoi chiederlo a lui! E' sorprendente quanto spesso i partner cerchino di indovinare cosa pensa o vuole l'altro, invece di chiederlo direttamente. Ma poiché uomini e donne sono diversi in tanti aspetti, è difficile capire cosa c'è nella mente dell'altro sesso. Mai dare le cose per scontate: se hai dei dubbi è molto meglio chiedere e chiarirli.
Inoltre, lui sarà probabilmente contento di sapere che ti interessi alla sua soddisfazione, e potrà dirti quali di questi punti condivide e quali non corrispondono al suo modo di essere (purché naturalmente lui si fidi di te; ricorda che "punire" la sincerità di qualcuno reagendo male, fa sì che quella persona smetta di fidarsi e aprirsi).

Il matrimonio è una partenza

Un problema comune è quando il matrimonio viene visto come "punto di arrivo", dopo di che ci si "siede" passivi e si dà la relazione - ed il coniuge - per scontati. In pratica si smette di alimentare la relazione, pensando che andrà avanti per inerzia; ma questo è "l'inizio della fine".
In realtà il matrimonio è una nuova "partenza", un viaggio a due che va reinventato ogni giorno. Per farlo prosperare servono una serie di qualità. Ogni relazione è come un fuoco che va alimentato in continuazione, altrimenti finirà per spegnersi.


(parte di questo post è liberamente adattata da "What men really want from marriage (Guest Post)", della dott.ssa Samantha Rodman Whiten.
Dalla stessa autrice e sullo stesso tema, segnalo anche "5 ways to make your husband happy" - "5 modi di fare felice tuo marito [a parte il sesso]")


"Un uomo ha bisogno di cinque cose fondamentali da sua moglie: appagamento sessuale, compagnia ricreativa, attrazione fisica, sostegno domestico e ammirazione."
(Neil Strauss)

"Il matrimonio deve continuamente combattere contro un mostro che tutto divora: l'abitudine."
(Honorè De Balzac)

"Gli uomini sposano le donne con la speranza che non cambino mai. Le donne sposano gli uomini con la speranza che cambino. Invariabilmente rimangono entrambi delusi."
(Mort Sahl)


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Perché prostituzione e porno interessano più agli uomini

La maggior parte delle persone ritiene che l'utilizzo della prostituzione e della pornografia siano fenomeni quasi esclusivamente maschili. In realtà per il porno non è proprio così: per esempio dalle statistiche di Pornhub (uno dei maggiori siti dedicati), risulta che circa un terzo degli utenti sia femmina.
E' comunque vero che l'utilizzo della pornografia, e ancor più della prostituzione, sia un fenomeno principalmente maschile. Perché? Come per molti fenomeni, i motivi sono molteplici; di seguito cerco di descrivere i principali.


  1. Maggiore pulsione sessuale
  2. E' un bisogno fisiologico primario
  3. Serve anche per sentirsi amati
  4. Quantità vs qualità
  5. Sesso fine a se stesso
  6. Bisogno di varietà
  7. Influsso della cultura

Maggiore pulsione sessuale

Gli uomini hanno una pulsione sessuale più forte, in primo luogo per un livello più elevato di testosterone (mediamente dieci volte più delle donne). Quindi sono automaticamente più interessati a tutto ciò che riguarda il sesso, a prescindere.

Mentre per le donne, in genere, il desiderio sessuale è più mutevole e influenzabile: "Ho voglia di sesso a condizione che...".

E' un bisogno fisiologico primario

Anche a causa di ciò, fare sesso per gli uomini è - mediamente - un bisogno fisiologico fondamentale, che se non soddisfatto genera un malessere psico-fisico significativo (anche le donne possono patire una mancanza di sesso, ma solitamente in modo meno pesante). Per cui, per molti fare sesso mediocre con una prostituta, in mancanza d'altro, è comunque meglio di niente sesso.

Invece quando una donna ricerca un "gigolò", non lo fa semplicemente per fare sesso ma per vivere un'esperienza fuori dall'ordinario, anche a livello emotivo: lui dev'essere molto bello e/o affascinante, e magari corteggiarla. Pensiamo al celebre film "American gigolò" (1980), che ha lanciato Richard Gere: una notte con uno così è un'esperienza straordinaria, non mero sesso.

N.B.: Nei secoli passati il bisogno maschile di sesso era riconosciuto anche dalla società, per cui che l'uomo andasse con prostitute o avesse un'amante era malvisto ma tollerato. Dal Romanticismo in poi, invece, questo aspetto della mascolinità è stato negato o disprezzato, e ancor più dal femminismo.

Serve anche per sentirsi amati

Per gli uomini il sesso è necessario per sentirsi amati. Anche quando il sesso accade in assenza di relazione (prostituzione) o tramite una simulazione (pornografia), comunque esso soddisfa - almeno in parte - un bisogno profondo nella psiche maschile. Essere accolto nel corpo della donna (o immaginarsi che ciò accada), risponde ad un bisogno primordiale ed essenziale.
Anche per questo il sesso è così primario per gli uomini: non è solo una questione di piacere fisico, ma di nutrimento emotivo (anche se di questo aspetto, la maggioranza degli uomini non sembra esserne consapevole; ciò peraltro vale per i bisogni emotivi in generale). Allo stesso modo, il marito che sta con una moglie che gli nega il sesso (anche se è affettuosa per altri versi), non riesce a sentirsi amato. Da notare che questo è confermato anche da psicologi (vedi "Cosa vogliono gli uomini"; "Cosa fa un marito che si sente amato fisicamente"; "Punto di vista maschile"- in inglese).
Ecco quindi che, in assenza di una partner disponibile e amorevole, porno o prostituzione forniscono una soddisfazione - per quanto parziale e vicaria - a questo bisogno fondamentale.

La donna invece si sente amata ricevendo attenzioni in primo luogo. Anche la donna ha bisogno del sesso, e può sentirsi amata attraverso di esso, ma non risulta in cima alla sua lista. Infatti tra passare una serata romantica e passarla facendo sesso sfrenato, la maggioranza delle donne in coppia sceglierà la prima, mentre gli uomini la seconda.

Quantità vs qualità

Gli uomini hanno un atteggiamento più "quantitativo" riguardo il sesso: il maschio medio si accoppierebbe con tutte le femmine graziose che incontra (se potesse!), mentre la femmina ricerca il partner migliore possibile. Quindi negli uomini c'è una maggiore tendenza alla quantità sessuale (a farlo spesso, comunque sia), mentre la donna ricerca più la qualità (è più selettiva; senza l'uomo "giusto" o l'occasione adatta, spesso preferisce stare da sola o non fare sesso).
Questo spiega, almeno in parte, come mai anche gli uomini che hanno una partner possano essere attratti da altre possibilità erotiche, come porno e prostituzione: per l'uomo "più è meglio" (vedi anche la voce "Bisogno di varietà").

A volte basta un dettaglio

Similmente, l'uomo tende ad eccitarsi anche solo per un dettaglio, od una parte del corpo (mentre la donna tende più a considerare l'uomo nel suo insieme). Un uomo può sentire desiderio ed eccitazione anche solo vedendo un seno, una vulva, un sedere bello sodo, ma anche una bocca carnosa o delle lunghe gambe.
Questo rende facile fare pornografia per il pubblico maschile, perché basta mettere insieme una quantità di corpi femminili gradevoli (od anche solo parti di essi), per soddisfare l'utente (una cosa che lascia perplessa la donna media, che di solito non trova eccitante un membro maschile a sé stante). Allo stesso modo, una prostituta non deve necessariamente essere "miss mondo", ma basta che abbia qualche particolare gradevole perché l'uomo sia abbastanza eccitato da compiere l'atto.

Sesso fine a se stesso

Per gli uomini il sesso può tranquillamente essere un'attività "fine a se stessa", senza alcuna implicazione emotiva o affettiva (naturalmente apprezzano farlo con una donna che amano; ma ciò non è indispensabile). Mentre per le donne, solitamente, è un'attività che viene legata ad un rapporto affettivo (ovviamente ci sono eccezioni in entrambi i sensi).
E' un po' come uno che ha fame e mangia quello che ha sottomano, senza porsi problemi; l'importante è sfamarsi. Similmente, un uomo ha (frequente) voglia di sesso e cerca immediata soddisfazione, masturbandosi (magari eccitandosi con la pornografia) oppure attraverso una prostituta; soddisfa quindi un bisogno elementare, come mangiare un panino.

La donna invece, per eccitarsi e avere voglia, in genere ha bisogno dello stato d'animo giusto, dell'atmosfera, di certe condizioni; infatti nel porno dedicato alle donne c'è molta più trama, dettagli e lentezza (creano un'atmosfera).

Bisogno di varietà

Gli esseri umani hanno bisogno di varietà (pensate come sarebbe mangiare tutti i giorni la stessa pietanza!), e questo vale anche a livello sessuale. Ecco perché anche gli uomini che hanno una soddisfacente vita sessuale possono essere attratti dalla pornografia o prostituzione: esse offrono una varietà che la sessualità monogamica non può dare.
Anche se un uomo ama la sua partner e per lui è bellissima, comunque una donna diversa gli susciterà un certo desiderio, proprio perché è differente dalla partner (questo è ancora più vero per coppie di lungo corso, soggette a monotonia e abitudine).

Il bisogno di varietà vale anche al femminile: infatti nelle relazioni stabili molte donne perdono il desiderio verso il partner... ma lo sentono ancora verso uomini diversi che in qualche modo le colpiscono. Sembra comunque presente in misura minore che negli uomini.

Influsso della cultura

Infine c'è anche una componente culturale. Dal Romanticismo in poi, la donna è stata idealizzata in una figura "angelicata" (l'archetipo della Madonna virginale), e la sua dimensione erotica è stata sminuita o negata. Pensiamo all'epoca vittoriana, od anche agli anni '50: quando Alfred Kinsey pubblicò il suo libro sulla sessualità maschile, fu accolto positivamente. Ma quando pubblicò quello sulla sessualità femminile (1953), ottenne anche reazioni feroci: l'America non era disposta ad accettare che le donne avessero una sessualità intensa e variegata.

Ancora tutt'oggi c'è una resistenza, o una minore disponibilità, a riconoscere apertamente l'ampiezza e la potenza dell'Eros femminile - come pure l'utilizzo femminile di pornografia e prostituzione (che, per quanto minore, comunque esiste). E quando c'è, viene tenuto nascosto o se ne parla sottovoce.
Anche il femminismo, per quanto in teoria incoraggi la libera espressione della sessualità femminile, non di rado condanna modalità che fuoriescono dai propri ristretti schemi ideologici.

Invece la sessualità maschile, per quanto spesso giudicata e condannata, riceve comunque una minore pressione sociale negativa, per cui gli uomini sono più liberi di esprimerla. Magari se ne vergognano, e ne celano l'utilizzo, ma su di loro pesa un minore stigma sociale a riguardo.

E' la Natura, stupido

Una posizione "woke" (sinistroide, progressista, femminista) emersa negli ultimi anni sostiene che molti comportamenti, incluse le preferenze sessuali, sono il risultato di condizionamenti culturali (piuttosto che di fattori innati o biologici). Anche se questo può essere in parte vero, in ambito sessuale i fattori innati contano generalmente molto più di quelli culturali (basti vedere come i numerosi tentativi, di Stati e organizzazioni, di eliminare le preferenze omosessuali, non abbiano prodotto alcun risultato).

Per quanto riguarda il tema di questo post, la posizione "woke" sostiene che la fissazione degli uomini per il sesso, o l'inclinazione alla promiscuità, o il ricorso a prostituzione e pornografia, siano il prodotto di condizionamenti sociali; come se dire agli uomini "Un vero uomo fa tanto sesso" li inducesse ad aver voglia di scopare. Questo è ovviamente infondato quanto ridicolo (se fosse vero, allora dire alle persone "Non commettere reati" risolverebbe il problema del crimine).
A me sembra che dietro questa convinzione ci sia la negazione della naturale diversità tra uomini e donne: costoro credono che gli uomini dovrebbero essere simili alle donne e, quando ciò non accade, invece di accettare questa diversità in quanto innata, la motivano come culturale quindi artefatta ed eliminabile.

La verità è che, come detto all'inizio, la fissazione maschile per il sesso, nelle sue varie declinazioni, ha origini biologiche e innate. La riprova è che questo interesse è sempre stato presente, attraverso varie epoche e culture:
  • La prostituzione (intesa come offrire prestazioni sessuali in cambio di benefici materiali), se non è proprio "il mestiere più antico del mondo", è comunque sempre esistita. Tanto è vero che la troviamo anche fra gli animali: in diverse specie la femmina si concede al maschio che le offre del cibo, o che porta più materiale per la costruzione del nido, ecc.
  • La rappresentazione di scene erotiche è antica: dal Kama Sutra (300 A.C.), alle raffigurazioni sessuali nell'arte dell'antica Grecia, ai templi di Khajuraho (1000 D.C.), ecc.
Certamente la cultura influenza il comportamento umano, ma non modifica le sue radici profonde.

Gli uomini sono come sono

Se dopo aver letto fin qui si ritiene che "Gli uomini sono fatti male", o che "Il sesso non è così importante", non solo forse non si è capito il post, ma probabilmente si è vittima di una prospettiva "femminista", per cui gli uomini che non si conformano alle esigenze femminili hanno qualcosa che non va.
In realtà è del tutto naturale che uomini e donne siano diversi, ed abbiano esigenze diverse: giudicare la "fame" maschile di sesso è altrettanto miope e ottuso che giudicare il bisogno femminile di attenzioni o di sentirsi rassicurate. Entrambi sono bisogni umani ed hanno pari dignità.

Se si parte dal pregiudizio per cui "L'uomo dovrebbe essere come la donna" (che sembra una tesi comune a molte femministe), allora ogni spiegazione sarà inutile, e chi detiene questo pregiudizio non potrà mai capire la natura maschile. Che ci piaccia o meno, gli esseri umani non corrispondono agli ideali; altrimenti non sarebbero umani.


Approfondimenti su pornografia e masturbazione

Per chi sia interessato al rapporto maschile con pornografia e masturbazione, segnalo altri post in cui esploro questo tema e cerco di rispondere ai dubbi femminili:

"La pornografia non avvelena la mente, al contrario mostra la più profonda verità riguardo la sessualità, spogliandola di ogni patina romantica."
(Dr. Camille Paglia, accademica femminista)

"Per abolire la prostituzione bisognerebbe abolire gli uomini."
(Imperatrice Maria Teresa d'Austria)

"La pornografia è la valvola di sfogo sessuale per un sacco di persone sole che non incontreranno l'Uomo Perfetto o la Donna Giusta per molto tempo. Od anche mai."
(Dr. Marty Klein, terapeuta sessuale)


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15 cose che gli uomini non dicono

Che i due sessi non si capiscano a vicenda suona come un cliché, ma è spesso la verità. In fondo uomini e donne sono parecchio diversi, per cui è anche naturale che si fatichi a comprendere qualcuno che, sia a livello fisico che mentale ed emotivo, è per molti versi differente da noi.
Un errore comune è aspettarsi che gli altri siano simili a noi, ma questo porta inevitabilmente ad amare sorprese (in realtà siamo tutti differenti). Quando gli altri ci deludono è facile cadere nei giudizi e nei lamenti, ma ciò non serve a nulla; ciò che serve è invece cercare di capire la natura dell'altro, e di comprendere in cosa è diverso da noi.

Nel post "15 cose che le donne non dicono" ho parlato di alcuni "segreti" femminili che molti uomini ignorano. In questo spiego invece aspetti della psiche maschile, più o meno sconosciuti a molti. Mi auguro che questo post possa aiutare le donne a comprendere i maschi intorno a loro, ma anche gli uomini stessi a capirsi meglio ed accettarsi di più.

I segreti degli uomini

In generale, direi che i maschi non hanno veri e propri "segreti": le nostre passioni e preferenze sono abbastanza note e discusse. In questo siamo mediamente più "semplici", meno complicati e indecifrabili dell'altra metà del cielo (questo non vuol certo dire che gli uomini siano tutti uguali o privi di complicazioni). Però in genere gli uomini esitano a parlare di questi argomenti, vuoi per condizionamenti sociali, vuoi per timore di giudizi negativi; senza contare gli effetti deleteri di certo femminismo, che ha demonizzato molti aspetti della mascolinità.
Quindi, per varie ragioni molte donne non conoscono bene la natura maschile, oppure faticano a capirla, o certe volte rifiutano di vedere alcuni aspetti per loro sgradevoli. Questo rende loro difficile comprendere gli uomini.

Di seguito elenco alcuni elementi, veri per la maggior parte degli uomini, che molte donne ignorano. Naturalmente va ricordato che non siamo tutti uguali, per cui ogni uomo vivrà questi aspetti a suo modo, e possono sempre esserci eccezioni.


Quello che gli uomini non dicono

  1. Comunichiamo in modo diretto
  2. Il sesso viene al primo posto
  3. Pornografia e masturbazione
  4. Guardiamo le altre donne
  5. Abbiamo un ritmo relazionale discontinuo
  6. Spesso non sappiamo quello che sentiamo
  7. Non ammettiamo i problemi e non chiediamo aiuto
  8. Ci coinvolgiamo più facilmente
  9. Ci accontentiamo di più in campo amoroso
  10. Non capiamo i segnali femminili
  11. Ci stanchiamo di corteggiare per niente
  12. Badiamo poco ai dettagli estetici
  13. Ci sentiamo poco desiderati
  14. Riceviamo poco apprezzamento
  15. Siamo stanchi di performare

1. Comunichiamo in modo diretto

Gli uomini comunicano in modo diretto e razionale; invece le donne in modo più indiretto ed emozionale. Questo è uno dei motivi per cui uomini e donne faticano a capirsi. Comprendere il modo di comunicare dell'altro sesso è indispensabile per evitare incomprensioni e litigi.
L'errore di molte donne è aspettarsi che l'uomo indovini i loro pensieri (senza che questi vengano espressi chiaramente), o che colga il senso dei suoi accenni o allusioni (ma gli uomini non sanno leggere questi segnali ambigui).

Inoltre, le donne tendono più a volere una comunicazione frequente e prolungata (sentirsi spesso, parlare a lungo, specialmente di quello che sentono); mentre in genere agli uomini stare al telefono piace meno, i lunghi discorsi possono stancare, e parlare di emozioni li mette a disagio. Vedi anche il paragrafo sui ritmi relazionali più sotto.

2. Il sesso viene al primo posto

Per la maggior parte degli uomini il sesso è la cosa più importante. Non è l'unica cosa importante, come alcune temono: anche agli uomini importano i sentimenti, l'affetto e il dialogo. E per molti uomini il sesso non è solo piacere fisico, ma anche il modo più diretto di sentirsi amati. Per molte ragioni, il sesso è comunque spesso in cima ai nostri pensieri.
Poi sappiamo anche mettere da parte questo bisogno, se è il caso, oppure cerchiamo di non farvelo pesare. Ma se viene troppo trascurato il nostro cuore si chiuderà: diventeremo più taciturni e distanti, non ci proveremo più per non patire la sofferenza del rifiuto, magari cercheremo quel calore altrove. Se una donna nega frequentemente al partner il sesso, lo sta già perdendo (per ribaltare la prospettiva, come si sentirebbe una donna se il suo uomo si rifiutasse di ascoltarla o di parlare con lei?).

Molte donne non comprendono l'importanza del sesso per i maschi, perché per loro è diverso: certo lo apprezzano, ma in genere non è in cima alle priorità femminili (specialmente nelle coppie di lunga data). Per dare un'idea, potremmo dire che per la maggioranza degli uomini: il sesso li rende felici; fare sesso di frequente li rende ancora più felici; e fare sesso di frequente con molte belle donne li rende più felici ancora! Per la maggior parte di essi, niente li rende altrettanto felici del sesso*. Se ancora non ci credete, eccolo confermato da una psico-terapeuta donna.
* La spiegazione di questo fenomeno è semplicemente darwiniana: poiché questo tipo di uomo si è riprodotto maggiormente (per via di tale priorità), questo tratto è diventato dominante.

3. Pornografia e masturbazione

Agli uomini piace la pornografia e la usano spesso (non è sorprendente, se si pensa che viene creata apposta per appagare le loro fantasie). Quanto spesso dipende dall'uomo e dal suo appagamento sessuale nella relazione, ma è normale usare il porno - e masturbarsi - anche quando in coppia.
A molte donne ciò dà fastidio, ma questa è la natura maschile. Se rimproveri il partner e gli proibisci di guardare il porno, otterrai solo di indurlo a chiudersi e allontanarlo da te. Ricorda che voler controllare il partner danneggia la relazione, e non è possibile cambiare le altre persone.

Per comprendere la passione maschile per la pornografia (e il sesso), puoi paragonarla alla passione femminile per il romanticismo e quanto vi è collegato: quanto tempo passa la donna media a sognare l'amore, parlarne con le amiche o sui social, vedere film romantici...?
  • Suggerimento: se il porno ti provoca gelosia, provate a guardarlo insieme.

Visto che questo argomento suscita spesso dubbi e forti reazioni, ho scritto un post dove offro alle donne spiegazioni e risposte su uomini e pornografia.

4. Guardiamo le altre donne

Gli uomini tendono a guardare tutte le donne graziose che incontrano. Questo non implica necessariamente che vorremmo farci sesso, è che siamo istintivamente affascinati dalle forme femminili (peraltro anche voi guardate gli uomini più attraenti - ma siete più brave a nasconderlo e molto più selettive dei maschi).
Ciò non significa assolutamente che non amiamo la nostra partner - sono due cose separate (l'idea per cui se ami qualcuno non desideri altri è un'illusione romantica).
  • Suggerimento: quando lui sbircia altre donne, consideralo simile a quando tu sospiri (di nascosto) per qualche divo affascinante.

5. Abbiamo un ritmo relazionale discontinuo

Solitamente le donne tendono ad una continuità relazionale: vedersi in modo regolare, sentirsi spesso, stare vicini, magari andare a vivere insieme o sposarsi.
Gli uomini, invece, tendono più ad una discontinuità relazionale: anche quando amano la propria donna alternano fase di vicinanza e di distacco, sentono più il bisogno di spazi propri (tempo da passare con gli amici o da dedicare agli hobby), e l'idea di una convivenza li attira meno. Hanno un maggiore attaccamento alla propria libertà, ed a volte sentono proprio il bisogno di ritirarsi in uno spazio personale, lontano da tutto e da tutti (in inglese questo spazio viene definito "Man cave", cioè "la caverna dell'uomo").

Questi allontanamenti non implicano disinteresse verso gli altri, ma servono a ritrovare un proprio equilibrio e serenità: gli uomini sentono continuamente la pressione a performare per tutti - partner, famiglia, lavoro, amici, società - e staccare serve loro per allentare questa pressione.
La stesso accade quando un uomo rientra a casa la sera e vorrebbe soltanto mettersi sul divano a guardare la TV: è un modo di staccare e riprendersi dopo tutti gli stress della giornata. La donna, invece, solitamente vuole scaricare il suo stress parlando e sentendosi connessa con lui. Questi due bisogni contrapposti (quiete ed isolamento per l'uomo, connessione e dialogo per la donna) creano spesso conflitti nelle coppie, perché ciascuno non comprende il diverso bisogno dell'altro.
  • Suggerimento: quando lui si allontana, lascialo tranquillo; vedrai che dopo un po' gli mancherai e tornerà.
  • Per gli uomini: quando ti allontani da lei, dille chiaramente che ne hai bisogno tu per "ricaricarti", e lei non c'entra. Rassicurala che tornerai presto. E quando ti riavvicini, mostrale quanto sei contento di ritrovarla e che lei sia nella tua vita.

6. Spesso non sappiamo quello che sentiamo

L'essere sconnessi o ignari delle proprie emozioni non riguarda tutti gli uomini, ma è piuttosto diffuso. Chi ne soffre non ha chiaro cosa sente, non comprende le emozioni, manca del linguaggio adatto a descriverle. Ovviamente anche costoro hanno delle emozioni (come chiunque), ma è come se quella parte di loro restasse "chiusa a chiave" e non raggiungesse la coscienza. Si potrebbe dire di queste persone che sono "analfabeti emozionali" (vedi "alessitimia").

Di solito questa difficoltà si origina dall'infanzia: da una famiglia in cui le emozioni non venivano espresse, o venivano criticate, oppure dove i figli sono stati trascurati. Inoltre, ai maschi di solito viene insegnato a reprimere le emozioni, a non lasciarsi andare, a non mostrare debolezza ("Sii forte! Non piangere! Non fare la femminuccia"...). Queste esperienze portano alla disconnessione dalla propria parte emotiva (da notare che questo può accadere anche alle femmine).
Per approfondire questa problematica e le sue origini, può essere utile la lettura di "Running on Empty" della dr.ssa Jonice Webb.

Chi ha questo deficit non solo fatica a riconoscere e comprendere cosa sente, ma ha ancor più difficoltà con le emozioni degli altri - per cui può trovare gli atteggiamenti altrui incomprensibili, insensati o irritanti (lo Sheldon Cooper della serie TV "The Big Bang Theory" è una versione estremizzata di ciò).
  • Questo spiega le volte in cui, quando una donna chiede al partner di dirle cosa sente, o lei parla delle sue emozioni, oppure esprime emozioni intense o drammatiche, l'uomo sovente si sente a disagio e si ritrae: non capisce di cosa si stia parlando, non sa cosa dire, e/o l'argomento gli crea disagio.
  • Una cosa simile accade agli uomini che faticano a dire "Ti amo", o che si trovano in difficoltà quando viene chiesto loro di esprimere i sentimenti: anche se amano realmente la loro partner, non hanno mai imparato come riconoscere i sentimenti o descriverli.

  • Suggerimento: questa difficoltà non è facilmente superabile (se non con l'aiuto di un terapeuta); però si può attenuare mostrando accettazione, pazienza, comprensione, ed evitando di soverchiare l'altro con le proprie emozioni.
  • Si può anche proporre un'esplorazione delle emozioni, partendo da piccole cose ("Cosa senti quando mangi X? Cosa provi di fronte al cielo azzurro?"...).

7. Non ammettiamo i problemi e non chiediamo aiuto

Gli uomini faticano ad ammettere i propri problemi, crisi o fragilità; inoltre sono molto più restii a chiedere aiuto quando ne hanno bisogno. Questo vale a vari livelli:
  • Fisico: si trascurano, curano meno la propria salute, ed esitano di più ad andare dal medico rispetto alle donne.
  • Emotivo: ignorano o reprimono le emozioni negative, non parlano di ciò che sentono. Fanno fatica ad ammettere di voler essere amati. Anche con gli amici, esitano a svelarsi o andare in profondità.
  • Esistenziale: fanno più fatica ad ammettere la mancanza di senso nella propria vita, o di sentire un grande vuoto interiore. Sono anche più restii a rivolgersi a terapeuti.
Non a caso, gli uomini sono la maggioranza dei suicidi (78% nel 2019); anche perché tengono tutto dentro e non chiedono aiuto, per cui più facilmente si ritrovano disperati e crollano.

Questa riluttanza è in parte dovuta ai giudizi sociali: ancor oggi dagli uomini ci si aspetta che siano sempre forti, che reggano tutti i pesi sulle loro spalle, che non si lascino andare. Inoltre anche molte donne presentano un simile atteggiamento esigente, e diffidano di (o disprezzano) un uomo che si mostri debole, fragile o in crisi. Per quanto si parli di "parità", certi ruoli di genere sono ancora molto diffusi.
  • Suggerimento (non solo riguardo il partner, ma anche verso gli altri uomini nella tua vita: amici, parenti, figli): digli apertamente che con te può essere se stesso, che può lasciarsi andare e mostrare i suoi punti deboli, e che verrà accolto (se lo senti sinceramente).

8. Ci coinvolgiamo più facilmente

Naturalmente questo è un aspetto che dipende molto dall'individuo e dalle sue inclinazioni. Però in media gli uomini si coinvolgono più facilmente quando incontrano una donna che piace loro, mentre al riguardo le donne sono più selettive, caute e circospette. Per un uomo, a volte basta ricevere uno sguardo intenso o un gesto gentile, e già si accende un interesse.
Questa differenza ha peraltro una semplice spiegazione evolutiva (che determina differenti strategie di accoppiamento a livello istintivo):
  • Nel rapporto di coppia la femmina ha sempre a che fare col rischio di una gravidanza e del conseguente impegno di crescere la prole. Quindi per lei è vitale scegliere un compagno adeguato, affidabile e dotato delle doti necessarie.
    ---> Prima di scegliere un partner, quindi, in genere una donna necessita che l'uomo possieda una serie di qualità - oltre all'aspetto gradevole.
  • Questo rischio ovviamente non vale per il maschio, che può quindi abbandonarsi con meno remore al trasporto verso un'altra persona.
    ---> Per essere interessato a una donna, per un uomo di solito è sufficiente trovarla abbastanza attraente dal punto di vista fisico.

Certo a volte questo trasporto è solo desiderio erotico, ma altre volte c'è un autentico coinvolgimento. L'innamoramento può avvenire tanto negli uomini quanto nelle donne - ma agli uomini capita con più facilità e meno esitazioni. Diciamo che sono più inclini all'entusiasmo, e meno alla prudenza (questo è dovuto anche a differenze ormonali: per esempio il maggior testosterone negli uomini induce più facilmente a comportamenti audaci e impulsivi - anche a livello relazionale).
  • Suggerimento: se un uomo si interessa a te appena dopo averti conosciuta, non dare per scontato che stia mentendo o che ti voglia solo per il sesso. Magari ha visto in te qualità speciali (che tu non ti riconosci), o ti vede più affascinante di come ti vedi tu.
  • Per gli uomini: se vai verso una donna con troppo entusiasmo o fretta, anche se hai le migliori intenzioni, lei potrebbe fraintendere, pensare che cerchi solo un'avventura, o che fai così con tutte. Tempera l'entusiasmo, non scoprirti subito.

Ci rimettiamo in gioco presto

Similmente, per molti uomini è normale buttarsi in una nuova storia subito dopo la fine della precedente - cosa che lascia spesso stupefatte le donne. "Ma come - pensa la sua ex - se si è buttato subito nella braccia di un'altra è perché non mi amava davvero, o di me non gli importava nulla". Cioè applica il proprio standard femminile, per cui dopo la fine di una storia "ci si lecca le ferite" e si è spesso caute prima di imbarcarsi in un'altra.
Ma, come ho spiegato, per gli uomini è diverso: non solo sono più impulsivi e più disponibili ad entrare in coppia, ma vedono anche una nuova relazione come un modo di lenire la sofferenza di quella appena conclusa. Questo vale anche per alcune donne, ma negli uomini sembra più comune.

9. Ci accontentiamo di più in campo amoroso

In ambito sentimentale gli uomini sembrano più spesso disponibili ad "accontentarsi", mentre le donne sono più per il "tutto o niente". In altre parole, i primi sono più aperti ad una relatività nelle relazioni, mentre le seconde cercano l'assoluto:
  • A molti uomini va bene un rapporto di "amicizia con benefici" ("friends with benefits", amici che fanno anche sesso), magari pure quando vorrebbero di più. Oppure sono innamorati di una donna che non li ricambia, e allora si accontentano anche di frequentarla come amici. Anche quando una relazione di lungo corso diventa "tiepida", si adattano maggiormente. Sono più inclini ai compromessi, più accomodanti.
  • Le donne solitamente sognano il "grande amore", l'uomo che le fa "perdere la testa", il "Principe Azzurro" - e faticano a rinunciarvi o adattarsi a meno. I rapporti di amicizia più sesso vengono spesso patiti, o interrotti presto. Quando una relazione si fa "tiepida" sono più insofferenti e la chiudono.
Anche qui può valere la spiegazione evolutiva nel punto precedente.

10. Non capiamo i segnali femminili

Come spiego nel paragrafo sulla comunicazione, gli uomini sono abituati a comunicare in modo diretto ed esplicito. Per cui non sanno leggere i segni di interesse indiretti, e non capiscono quando piacciono a una donna - che di solito manda "segnali" impliciti, indiretti ed allusivi (sguardi, sorrisi, accenni velati, ecc.). Poiché le donne sono abituate a comunicare in questo modo indiretto, e tra di loro funziona, chi manda questi segnali si aspetta che l'uomo li comprenda: ma il più delle volte non succede. L'uomo li fraintende, oppure non li vede proprio.
Una tipica espressione femminile è "Gliel'ho fatto capire", ma questo implica - appunto - una comunicazione indiretta ed allusiva, che quasi sempre l'uomo non afferra.

Questo vale nella comunicazione in generale (per esempio la moglie che allude a ciò che le piacerebbe ricevere in regalo), ma ancor più nella seduzione. Poiché per gli uomini è comune essere respinti (ma ciò non lo rende meno temuto o doloroso), molti esitano ad approcciare una donna se lei non mostra un chiaro interesse verso di loro. Spesso una donna pensa di "averlo fatto capire", peccato che però questo non funzioni.
  • Suggerimento: quando vi piace un uomo, o vorreste che lui prendesse l'iniziativa, tenete presente che avrete molte più chance se esprimete la vostra disponibilità in modo più chiaro, esplicito e diretto. O, quantomeno, non aspettatevi che lui vi legga nel pensiero!

11. Ci stanchiamo di corteggiare per niente

In tempi recenti alcune donne si lamentano che gli uomini corteggiano poco o si stancano presto. Queste donne forse non si rendono conto che per gli uomini il corteggiamento:
  • è un "lavoro" gravoso più che un piacere (sull'uomo grava il compito di prendere l'iniziativa, rischiare critiche e rifiuti, accendere e mantenere l'interesse, soddisfare le aspettative di lei);
  • e se non porta ad un risultato è solo una perdita di tempo.
Inoltre, la diffusione di Internet e dei social network ha creato un "mercato globale" nelle relazioni, per cui le probabilità di successo si sono ridotte al minimo: ogni donna riceve moltissima attenzione, la concorrenza maschile è elevata, quindi se non riceve segnali positivi in tempi brevi l'uomo conclude che sta perdendo tempo e smette di corteggiare.
  • Suggerimento: se vi piace essere corteggiate, quando accade mostrate chiaramente all'uomo il vostro interesse (così non si scoraggerà), e non prolungate troppo questa fase (così da non indurlo a cercare qualcuno più disponibile).

12. Badiamo poco ai dettagli estetici

Le donne solitamente danno una grande importanza al loro aspetto, fino ai più minimi dettagli: vestiti, borse, scarpe, accessori, trucco, pettinatura, gioielli, ecc. A quanto pare, per due donne ritrovarsi ad una festa con lo stesso vestito è una specie di tragedia. ;-)
Similmente, le donne tendono ad essere molto critiche verso le proprie imperfezioni fisiche: qualche ruga, capelli bianchi, chili di troppo, le smagliature, possono condurre a crisi esistenziali.

Incredibilmente, per quanto si dica che gli uomini danno molta importanza all'aspetto femminile, a riguardo sono molto più rilassati e meno esigenti delle donne stesse (con qualche eccezione per i più stupidi o superficiali):
  • Vediamo a malapena la differenza tra due abiti, o se avete cambiato pettinatura.
  • Abbiamo una pressoché totale indifferenza per le vostre borse, scarpe o accessori.
  • Possiamo apprezzare una donna con un trucco leggero che la valorizza, ma un trucco eccessivo ci appare come un mascherone (e non pochi preferiscono un look pulito "acqua e sapone").
Di solito, se apprezziamo un vestito è perché vi scopre maggiormente, ed idem per un paio di scarpe che vi rendono più sexy. Insomma, badiamo molto più al quadro che alla cornice: se andaste in giro nude, per molti di noi sarebbe ideale!

Ma anche per quanto riguarda il fisico, diamo meno peso alle imperfezioni di quanta ne diate voi: spesso non notiamo nemmeno qualche smagliatura o la cellulite, non facciamo caso a qualche capello bianco o alle prime rughe, se una donna ci piace dimentichiamo i suoi piccoli difetti. Senza dimenticare che le curve femminili sono apprezzate da gran parte degli uomini (se non sono esagerate). In effetti, gli uomini trovano desiderabili l'80% delle donne.
In realtà, di solito le critiche più feroci sull'aspetto di una donna arrivano da se stessa, e/o dalle altre donne che ha intorno.
  • Suggerimento: non aspettarti che l'uomo apprezzi tutti quei dettagli per te così importanti (quello è cosa da donne). Non pensare che lui sia critico verso le tue imperfezioni come lo sei tu; probabilmente lo sarà molto meno.

13. Ci sentiamo poco desiderati

Le donne faticano a capirlo perché per loro essere desiderate è normale, e persino fastidioso - ma per gli uomini è all'opposto. L'uomo medio viene raramente desiderato, cercato o approcciato. Le donne sono piuttosto selettive, per cui trovano realmente attraenti solo il 20% degli uomini; gli altri vengono considerati poco, e faticano a trovare una partner.
Poiché mediamente le donne vivono il problema opposto (ricevono troppo desiderio), non capiscono questa problematica maschile.

Di conseguenza, la maggior parte degli uomini reagisce positivamente se vengono corteggiati, o se ricevono segni di interesse femminile (ammesso che capiscano questi segnali). Ci pesa dover essere sempre noi a prendere l'iniziativa; i più vorrebbero che anche le donne lo facessero, a volte.
  • Suggerimento: se vuoi capire come vive un uomo, prova ad immaginare come ti sentiresti se fossi sempre ignorata - nessuno che ti guarda, ti chiede il telefono, ti corteggia o ti invita).
  • E se c'è un uomo che ti piace molto, non aspettare sempre che sia lui ad esporsi: prova ad esprimere il tuo interesse (invece di rimanere in un ruolo passivo).

14. Riceviamo poco apprezzamento

Sempre per via della scarsa attenzione ricevuta, gli uomini non sono abituati a ricevere apprezzamento o complimenti. Inoltre sono abituati ad essere in competizione con gli altri uomini, per cui si sentono "all'altezza" solo quando vincono o risultano tra i migliori. Ciò genera spesso forti insicurezze, ma raramente un uomo lo ammette.
Questo fa sì che per un uomo ricevere complimenti è tanto piacevole quanto inaspettato. Magari ci mostriamo increduli o minimizziamo imbarazzati, ma ci piace moltissimo. E non parlo solo di seduzione o di aspetto; ci gratifica anche quando vengono apprezzati comportamenti comuni (come i lavori fatti in casa o quando aiutiamo gli altri), invece di darli per scontati.
  • Suggerimento: se vuoi far sentire bene un uomo che hai vicino, mostra apprezzamento per come è e quello che fa. Se vorresti che lui facesse di più certe attività, esprimi gratitudine ogni volta che succede; questo lo incoraggerà a farlo più spesso.

15. Siamo stanchi di performare

Sugli uomini grava una continua pressione a performare, a dimostrare il proprio valore, ad essere "all'altezza", a dimostrarsi migliori degli altri. Questo vale sia in ambito lavorativo che sociale, ed anche in area sentimentale: le donne sono esigenti e, con l'avvento di Internet e dei social network, ogni uomo si trova a competere in un "mercato globale".

A dispetto di frasi consolatorie come "Tutti meritano di essere amati" o "Basta che sei te stesso", gli uomini si rendono presto conto che per essere desiderati devono possedere una serie di qualità:
  • Estetiche: bellezza, altezza, forma fisica, muscoli, abbigliamento
  • Di personalità: sicurezza di sé, virilità, tratti da "Alfa", deve provarci e rischiare
  • Economiche e lavorative: benessere economico, posizione professionale, disponibilità a spendere per corteggiare
  • Status: essere "qualcuno", essere "vincente", avere successo o potere...
Se manca di queste qualità un uomo tende a risultare "invisibile" per le donne, o al più resta relegato al ruolo di "amico". Certo anche le donne sentono una pressione ad essere desiderabili, ma questa si limita principalmente al livello estetico.

"L'uomo vale per quel che fa, la donna per quel che è."
(José Ortega y Gasset)

Il risultato è che, in molti casi, sentiamo di essere apprezzati, voluti e amati soprattutto per quello che facciamo e diamo - o di non esserlo se non diamo o facciamo abbastanza. Non sto dicendo che vorremmo essere amati senza fare nulla: in genere ci piace proteggere e prenderci cura delle persone che amiamo. Però a volte vorremmo sentirci amati semplicemente per quello che siamo, senza dover "comprare" quell'amore con le nostre performance.
  • Suggerimento: racconta agli uomini a cui vuoi bene (non solo il partner) quanto apprezzi le loro qualità come persona, come ti emozionano, come arricchiscono la tua vita - al di là di tutto quello che fanno per te.


La sincerità si ottiene con l'accettazione

Queste cose non sempre vengono ammesse, perché gli uomini sanno bene che facendolo riceverebbero giudizi e critiche. In particolare, spesso la sessualità maschile è giudicata negativamente. Per questo, se il tuo uomo ti dice che lui non è come descrivo qui... forse sta mentendo per non venire criticato, o per rassicurarti.
  • Per cui l'ultimo suggerimento è: se vuoi che un uomo (o chiunque) sia sincero con te, accogli la sua natura e non "punirlo" per la sua onestà (se invece lo critichi o lo tratti male dopo che si è aperto, la volta successiva sarà assai meno disposto a svelarsi). Chiediti se preferisci una bugia confortevole o una verità scomoda.

Fare i conti con la realtà

Naturalmente alcune di queste voci possono risultare discutibili per alcuni, oppure scomode per certe donne. E' comprensibile, ma secondo me non esiste un modo migliore o peggiore, giusto o sbagliato, di vivere le relazioni: ognuno ha il suo modo. Se non ci piace siamo liberi di allontanarci, ma non di forzare l'altro a cambiare.
Senza contare che non è possibile cambiare gli altri; quindi o cerchiamo di prenderli come sono, oppure ci rinunciamo. D'altronde, tu non vorresti essere accettata ed amata proprio come sei? Questo vale per chiunque.
La volontà di cambiare l'altro non solo è il contrario dell'amore, ma indica insicurezza e distrugge le relazioni. Giudicare e criticare separa le persone; ciò che serve per una relazione felice è capirsi a vicenda, venirsi incontro e trovare insieme compromessi accettabili.

Se invece si pretende di trovare un partner "su misura", o si ritiene che tutti gli uomini (o le donne) siano sbagliati nel loro naturale modo di essere... forse si sta inseguendo un ideale romantico irreale, a cui nessuna persona reale potrà mai corrispondere.

"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza."
(Charles Baudelaire)

"La bellezza da sola basta a persuadere gli occhi degli uomini, senza bisogno d'oratori."
(William Shakespeare)

"Quando si tratta di leggere negli occhi di una donna, la maggior parte degli uomini è analfabeta."
(Heidelinde Weis)


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