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Vasectomia: come, dove e perché

Perché una vasectomia

Il perché è abbastanza ovvio: non si desidera (più) avere figli.
I motivi dietro a questa scelta possono essere molti:
  • si hanno già i figli desiderati
  • non interessa procreare
  • non si vuole far correre alla partner il rischio di una gravidanza
  • si vuole fare sesso senza più preoccuparsi della contraccezione
  • si è raggiunta un'età avanzata...
Ma quali siano non importa: mettere al mondo un figlio è una scelta personalissima, ed altrettanto lo è quella di non volerlo fare - e nessun altro dovrebbe metterci becco (salvo, semmai, l'eventuale partner).
Purtroppo, su questo argomento molte persone si sentono in diritto di dire ad altri come dovrebbero vivere. Io sono di parere contrario: la procreazione è una scelta del tutto personale, che ciascuno affronta - o meno - per le sue ragioni, su cui non andrò a discutere. In questo post, voglio solo offrire una serie di informazioni sulla vasectomia, che spero siano utili a chi sia interessato a questa forma di contraccezione.

Cos'è la vasectomia

La vasectomia è un'operazione chirurgica semplice e rapida, che chiude i canali (dotti deferenti) dove passano gli spermatozoi e porta un uomo ad una sterilità permanente. In Rete si trovano numerose pagine con informazioni utili e complete, eccone alcune:

Vasectomia nel mondo

L'Italia è uno dei paesi col minor numero di vasectomie; probabilmente per la diffusa ignoranza su sessualità e procreazione, e l'influsso repressivo della Chiesa Cattolica.
In altri Paesi (USA, Canada, Regno Unito, Olanda, Nuova Zelanda...), la vasectomia viene vista come normale metodo contraccettivo, ed è scelta da molte persone (negli USA centinaia di migliaia di uomini la scelgono ogni anno; in Nuova Zelanda l'ha scelta il 57% degli uomini tra i 40 e i 49 anni).

Come avviene

Invito chi desidera approfondire a visitare i siti elencati sopra. Riporto comunque qui una breve sintesi delle informazioni principali:
  • La vasectomia è un'interruzione dei dotti (piccoli tubicini) che conducono lo sperma dai testicoli al pene. I dotti vengono tagliati e cuciti. Lo sperma viene prodotto anche in seguito, ma si disperde nel corpo.
  • L'operazione dura 15-20 minuti, di solito si svolge ambulatorialmente, in anestesia locale. E' semplice e indolore; dopo l'operazione si può avvertire un leggero dolore o fastidio, che scompare in pochi giorni (o al massimo settimane). I casi di complicazioni fisiche sono molto rari.
  • La vasectomia è il metodo contraccettivo più sicuro: superiore al 99,5% (la pillola è sicura al 99%; il preservativo al 98%, ma solo se usato correttamente).
    Occorre però ricordare che dopo la vasectomia non si è subito sterili: nei dotti rimangono comunque numerosi spermatozoi, la cui eliminazione richiede fino a due-tre mesi e/o 30 eiaculazioni. Dopo tale periodo, è consigliabile fare un esame per assicurarsi dell'effettiva sterilità (gran parte delle vasectomia "fallite", cioè con successive gravidanze, è dovuta al non seguire queste precauzioni).
  • Il fastidio o dolore dopo l'intervento può durare 1-2 settimane, ed è normale sentire un certo fastidio anche per un mese (se il dolore continua dopo una settimana, o il fastidio dopo un mese, può essere il caso di fare una visita).
  • Si possono avere nuovamente rapporti sessuali quando ci si sente pronti (ovviamente con attenzione e delicatezza). I medici consigliano di attendere fra 1 e 4 settimane, ma è altamente soggettivo: alcuni uomini hanno rapporti dopo 2-3 giorni, altri sperimentano dolore nella zona pubica e attendono più a lungo. Ascoltate il vostro corpo.
  • La vasectomia va intesa come operazione permanente. Anche se negli ultimi anni si sono sviluppate tecniche che consentono una certa possibilità di reversione (comunque mai garantita), una vasectomia andrebbe scelta solo quando si sia convinti di non voler avere più figli; se si è in dubbio, è meglio aspettare e pensarci sopra.
  • Anche se la vasectomia protegge dalle gravidanze, essa non offre alcuna protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili (AIDS, Herpes, ecc.). Nei rapporti a rischio, è quindi prudente usare protezioni quali il preservativo.
  • L'operazione equivalente sulla donna, la legatura delle tube, è un intervento decisamente più invasivo, comporta maggiori rischi per la salute della donna, ed ha una efficacia inferiore alla vasectomia. In Italia è però offerta dal Servizio Sanitario pubblico; mentre la vasectomia no, e va quindi effettuata per via privata.
In sintesi, la vasectomia è il metodo contraccettivo ideale per chi è sicuro di non volere (più) figli, e non ha rapporti sessuali a rischio.

Domande e risposte

  • La vasectomia rende impotente o meno virile?
    Per nulla: la potenza sessuale rimane uguale, si perde solo la capacità di fecondare la partner. La virilità rimane inalterata (anzi, spesso si acquisisce sicurezza, perché non si temono gravidanze indesiderate), ed aspetto e quantità dell'eiaculato rimangono uguali. Dall'esterno nessuno può accorgersene.
  • La vasectomia è uguale alla castrazione?
    Assolutamente no. Alcune "fonti" equiparano la vasectomia alla castrazione, rivelando profonda ignoranza (e probabile "terrorismo psicologico"). La castrazione è l'asportazione dei testicoli, mentre la vasectomia interrompe solo i tubicini che portano gli spermatozoi, lasciando il resto dell'apparato genitale intatto.
  • Perché non lasciare che si occupi la donna della contraccezione?
    Perché praticamente tutti i metodi femminili comportano costanti disagi e/o rischi per la salute della donna (oltre a costi periodici). La vasectomia è l'unico contraccettivo maschile davvero sicuro, quindi l'uomo che la sceglie mostra la maturità di assumersi questa responsabilità (invece di delegarla a lei), nonché rispetto per la salute della partner.
  • Quanto costa la vasectomia?
    In generale, il costo dell'operazione varia tra i 500 e 2.500 euro (vedi il paragrafo "Dove farla").
    Anche se il costo può apparire elevato, va considerato una sorta di "investimento": è una spesa "una tantum", mentre gli altri metodi contraccettivi presentano costi ricorrenti (senza parlare del costo di un figlio non voluto...). E' quindi una spesa che si ammortizza da sé.
  • E se dopo cambiassi idea?
    Se si hanno dubbi, meglio evitarla. La vasectomia va considerata un metodo permanente.

La mia esperienza personale

Dopo essermi ampiamente informato (vedi paragrafo successivo "Dove farla"), ho scelto un chirurgo nella mia città, che mi ha visitato e fornito tutte le informazioni necessarie.
Alcuni giorni prima dell'intervento ho eseguito una serie di esami, e un colloquio con l'anestesista. Il giorno dell'intervento sono stato ricoverato la mattina, sono entrato in sala operatoria alle 11, e alle 16 ero fuori dalla clinica. Non ho avuto praticamente dolore, solo un leggero fastidio, ed una maggiore sensibilità nei testicoli.
Ho avuto il primo rapporto sessuale dopo una settimana, di nuovo con un lieve indolenzimento ai testicoli. Dopo qualche altro giorno ho ripreso ad andare in bicicletta (con attenzione; è ovvio che bisogna evitare traumi nella zona operata).
A distanza di tre mesi, ho fatto uno spermiogramma (esame del liquido seminale) che ha confermato l'assenza totale di spermatozoi (prima dell'esame, è consigliabile usare le solite precauzioni per evitare eventuali gravidanze). Provo ancora un lieve fastidio ai testicoli quando vengono sollecitati, ma è trascurabile.
Questo è quanto: sono pienamente soddisfatto e felice di potermi abbandonare al piacere durante i rapporti, senza più preoccupazioni.

Nelle discussioni in Rete, diversi uomini vedono la vasectomia come una sorta di "menomazione": la perdita di fertilità li farebbe sentire "meno uomini".
Personalmente, quello che mi fa sentire uomo (oppure no) sono ben altre cose; ma, come sempre, a ciascuno il suo. Però mi piace riferire che, dopo l'intervento, non ho provato alcun senso di menomazione, anzi, mi sentivo come se avessi acquisito un "superpotere": quello di fare sesso liberamente senza mettere incinta nessuna!

Dove farla: risultati delle mie ricerche nel nord Italia

Come già scritto, in Italia la vasectomia non è una prestazione normalmente fornita dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN); quindi occorre trovare un urologo o una clinica privati che eseguano tale intervento.
Stando alle informazioni che ho trovato, il costo dell'operazione varia solitamente tra i 500 e 2.500 euro. Non è detto che un costo superiore equivalga a una maggiore qualità: l'ospedale Sant'Anna di Brescia offre un prezzo basso, ma tutti quelli che lo hanno utilizzato si sono trovati benissimo; viceversa, un chirurgo costoso è possibile che svolga quell'operazione di rado, e abbia quindi meno esperienza.
Abitando io in Piemonte, ho prima cercato in zona, ma ho trovato solo prezzi superiori ai 1.000 euro. L'alternativa più economica è il già citato ospedale Sant'Anna, e fuori dai confini nazionali ho trovato un clinica spagnola che la offre a 290 euro. Di seguito elenco le strutture che ho trovato nelle mie ricerche, limitate al nord Italia, e due all'estero (dati aggiornati a fine 2014):
  • Ospedale Sant'Anna - Brescia - 500 euro.
  • W.&B. Poliambulatori - Brescia - 400 euro.
    Da indicazioni trovate in Rete, in questo ambulatorio privato opera lo stesso dottore che lavora presso l'ospedale Sant'Anna, ma qui l'intervento costa 400 euro invece di 500 (più eventuale visita preventiva a 90 euro). Due lettori hanno confermato il prezzo nei commenti (l'ultimo a inizio 2017).
  • Associazione AIED - Sede di Pordenone - 700 euro.
  • Marco Cosentino (andrologo) - Varie sedi - 700-1.000 euro.
    Opera in Lombardia (Milano), Veneto (Mestre, Padova), Sicilia (Caltagirone, Modica) e a Barcellona (Spagna). Il costo di visita e vasectomia varia dai 700 ai 1.000 euro (a seconda della sede e del tipo di anestesia scelto). androcosentino@gmail.com
  • Azienda ospedaliera Mellino Mellini - Chiari (BS).
    In passato (2009) sembra che effettuasse la vasectomia tramite SSN, con il solo pagamento del ticket. Quando ho telefonato, però, mi è stato detto che ora la effettuano solo come prestazione privata (a 1.300 euro). Se abitate in zona, potrebbe valere la pena fare una verifica di persona.
  • Spagna: Centro Médico Aragón - Girona (Barcellona) - 290 euro.
  • Svizzera: InselSpital - Dipartimento di Urologia, Università di Berna - CHF 800 per la vasectomia + CHF 110 per gli esami di laboratorio (a fine 2014, il cambio era di 665 + 90 euro).
In linea teorica, inoltre, è possibile trovare un urologo disponibile, che vi prescriva l'intervento indicando una patologia che lo richiede. In questo caso, l'intervento può essere effettuato tramite il SSN. Dipende però dalle vostre conoscenze.

Nuove frontiere

Al momento gli unici contraccettivi maschili sono il preservativo (che però offre un'efficacia relativa) e la vasectomia (i cui aspetti negativi ho elencato nel post).
La Parsemus Foundation sta però sviluppando il Vasalgel, un nuovo metodo che offre l'efficacia della vasectomia ma è reversibile e meno rischioso. In pratica viene iniettato un polimero nei dotti deferenti, che impedisce il passaggio degli spermatozoi. Presenta i seguenti vantaggi:
  • Efficacia paragonabile alla vasectomia.
  • Non necessita di chirurgia (dovrebbe quindi anche essere meno costoso)
  • Minor rischio di effetti collaterali (gonfiori e dolori)
  • Reversibilità
Nel 2017 sono stati pubblicati studi di efficacia e reversibilità (vedi articoli su Wired e Salute Okay), ma prima dell'arrivo sul mercato occorrono ancora prove e studi. Parsemus non parla di date, credo che ci vorrà ancora qualche anno.


Spero di aver chiarito le idee a chi sia interessato, e di aver fugato dubbi e pregiudizi.
Per chi lo desiderasse, sono disponibile a fornire informazioni più dettagliate in privato (scrivere a questa email).


"Solo gli imbecilli o i frustrati pensano che il sesso serva unicamente a procreare."
(Raffaele Morelli)


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Il cellulare fatale

Di solito qui parlo di cose legate alla felicità, ma oggi voglio fare un'eccezione. Ma neanche troppo: voglio parlare di un comportamento sempre più diffuso, e che potrebbe danneggiare gravemente la vostra felicità, forse per sempre.
In fondo, la felicità si crea in due modi fondamentali: praticando comportamenti che l'aumentano, ed evitando comportamenti che la diminuiscono.

SMS al volante: ricetta mortale

Ho appena letto un paio di articoli (in inglese) dove si spiega quanto sia pericoloso l'uso del cellulare (specialmente per quanto riguarda gli SMS, ma anche la conversazione) mentre si fanno altre cose: in cima c'è l'utilizzo mentre si guidano veicoli, ma anche camminando sono in parecchi a farsi male.

Secondo alcune ricerche, parlare al cellulare durante la guida aumenta del 400% il rischio di incidenti - e spedire SMS dell'800%. Ma altre ricerche parlano di un aumento del rischio (per l'invio di SMS) anche di 20 volte (ovvero il 2000%).
Da queste ricerche emerge che durante l'utilizzo di SMS, il guidatore dedica una media di 4,6 secondi su 6 al telefono, e solo il restante alla strada. Alla velocità di 80 Km/h, distrarsi per 4,6 secondi basta per percorrere un intero campo sportivo.

Gli incidenti capitano a chiunque

Ma quanti usano gli SMS mentre guidano? Un sacco di gente!
A seconda dell'indagine e dell'età del campione, hanno ammesso di praticare questo comportamento dal 25 al 70% degli intervistati. La media è tra il 40 e il 50%. Considerato che qs comportamento può facilmente portare alla morte o all'uccisione di altre persone, è incredibile quanto sia diffuso, e le due uniche spiegazioni che trovo plausibili sono:
  • L'uso del cellulare è una dipendenza grave per molte persone
  • Tutti pensano che siano gli altri a provocare incidenti.
Se "dipendenza" vi sembra un termine eccessivo, pensate all'ipotesi di guidare chiudendo gli occhi per oltre 4 secondi. Vi sembra follia? Certamente! Eppure, chi digita SMS alla guida fa praticamente lo stesso.
Secondo Oprah.com, le distrazioni causate dall'uso del cellulare in America provocano quasi 500.000 feriti e 6.000 morti all'anno.
Ma non ci sono solo i veicoli: nel 2008 oltre 1.000 americani sono finiti al pronto soccorso perché stavano utilizzando il cellulare mentre camminavano. E quei mille sono solo la punta dell'iceberg: in realtà gli infortuni di quel tipo sono molti di più, ma la maggior parte non finisce in ospedale.

Nessuno è immune dal rischio. No, neanche tu

E' una di quelle cose che sembrano succedere solo agli altri...
ma con questo post vorrei indurre tutti a riflettere, perché un SMS in più potrebbe portare chiunque (nessuno ne è immune) a un grave incidente, o all'uccidere qualcuno.
E sono quel genere di eventi di cui, poi, ci si pente amaramente per tutta la vita.

Probabilmente pensate che a voi non può capitare, che siete più in gamba, e che sapete tenere tutto sotto controllo...
Sono sicuro che anche l'ingegnere che guidava un treno di pendolari in California lo credeva. Purtroppo si sbagliava: a causa dell'uso di SMS non ha visto un semaforo rosso e il suo treno si è scontrato contro un altro, causando 25 morti e 135 feriti (di cui 81 gravi).
Una delle illusioni comuni negli esseri umani, è quella di sopravvalutare le proprie capacità: una ricerca mostra che il 90% dei guidatori pensa di guidare meglio degli altri.

Meglio pensarci prima

La prossima volta che siamo alla guida e vogliamo telefonare o scrivere un SMS, pensiamoci un attimo: consideriamo che quella telefonata o quell'SMS potrebbero essere gli ultimi della nostra vita.


"Quando la tecnologia ci porta a poter istantaneamente condividere con altri ogni sensazione, nasce una nuova dipendenza. Quella per cui abbiamo bisogno degli altri anche solo per avere una sensazione."
(Sherry Turkle)

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Perdere peso... può essere riposante!

Di solito mi dedico più alla psiche piuttosto che al corpo, ma oggi mi pare un buon giorno per parlare di come compensare gli "stravizi" alimentari, a cui alcuni di voi si saranno abbandonati durante queste festività... :-D
E poiché qui ci concentriamo sulla felicità, parlerò di due tecniche facili e non faticose, che possono aiutare nel dimagrire o non ingrassare. In effetti, più che tecniche si tratta di abitudini benefiche, di cui non tutti sono a conoscenza.

Dormire per dimagrire

Quanto un buon riposo sia importante, lo sappiamo tutti; ma non sempre lo mettiamo in atto. La privazione del sonno è addirittura una tecnica di tortura, che può portare a impazzire. In un mondo frenetico e con infiniti stimoli, è quindi necessario ricordarsi quanto un sonno ristoratore sia indispensabile al nostro benessere: un riposo inadeguato non solo ci lascia stanchi, ma ci mette anche di malumore.

Quello che è meno noto, è quanto il sonno influisca anche sulla forma fisica. Anche nella calma del sonno, il corpo svolge numerose attività, inclusa una rigenerazione cellulare ed un riequilibrio ormonale (per non parlare del riequilibrio psico-emotivo che avviene durante i sogni). Un riposo insufficiente impedisce al corpo lo svolgimento adeguato delle sue funzioni, con le relative conseguenze:
  • Aumenta il Cortisolo (l'ormone dello stress), e si incrementa l'appetito
  • Diminuisce l'ormone della crescita, che contribuisce al consumo di grasso e alla produzione di muscoli
  • Diminuisce la Leptina (ormone "spezza-fame") ed aumenta la Grelina (ormone dell'appetito)
  • Il consumo dei carboidrati si squilibra, alterando il livello di glicemia
Inoltre, quando riposiamo poco e ci sentiamo stanchi abitualmente, tendiamo a sviluppare abitudini poco sane:
  • Desideriamo mangiare di più, nella speranza di aumentare le nostre forze
  • Aumentiamo il consumo di sostanze stimolanti, come caffè, alcol, fumo
  • Siamo meno disponibili a fare movimento fisico, quindi sport ed altre attività che bruciano calorie
In pratica, il riposo adeguato favorisce un corretto metabolismo, col conseguente dispendio energetico (anche durante il sonno). E ci facilita una attività diurna più efficiente e sana.

Uno studio su 68.000 donne ha dimostrato come dormire cinque ore, invece di sette, aumenta del 32% la possibilità di ingrassare.
Esiste anche una dieta apposita, la "Hibernation Diet" degli scozzesi McInnes, basata su alcuni piccoli accorgimenti ed esercizi, ma soprattutto su un sonno ottimale. Secondo i loro creatori, è possibile bruciare fino a un migliaio di calorie durante la notte.

Quanto mangiamo... o come?

Il cibo è, ovviamente, legato in modo diretto alla nostra forma fisica. Però a volte non è tanto questione di quantità, ma del modo con cui lo assumiamo. Uno studio sull'alimentazione ha dimostrato che mangiare velocemente non dà tempo sufficiente al meccanismo di sazietà, per cui si tende a mangiare più del necessario.
E' necessario capire che il senso di fame o di sazietà, non arrivano direttamente dallo stomaco ma dal cervello, che viene stimolato da sostanze prodotte dallo stomaco stesso. E questo "dialogo" tra stomaco e cervello non è istantaneo, ma ha un suo tempo di funzionamento (circa 20 minuti). E' per questo che è possibile avere lo stomaco pieno e sentire ancora fame.
In pratica, quando lo stomaco si riempie vengono prodotte molecole che, arrivate al cervello, stimolano la sensazione di sazietà. Ma poiché questo meccanismo è lento, se mangiamo in fretta non gli diamo tempo sufficiente per entrare in azione; quindi, quando arriviamo ad avvertire il senso di sazietà, abbiamo già mangiato ben più del necessario.
E' perciò necessario mangiare con calma e masticare bene il cibo, in modo da favorire il meccanismo di sazietà (oltre che una migliore assimilazione di quanto ingerito).
Questo è valido per tutti, ma è specialmente importante per chi cerca di controllare il suo peso o vuole dimagrire.

Mangiare poco fa mangiare troppo

Come nota finale, aggiungo una mia personale osservazione: ho notato che, quando rimando a lungo un pasto, a dispetto dell'appetito crescente (per terminare qualcosa o per altri impegni), poi finisco col mangiare più del dovuto, abbuffandomi.
Probabilmente anche qui c'entra il meccanismo di sazietà, in senso inverso: poiché il senso di fame è dovuto alla produzione di certi neurotrasmettitori, più rimando il pasto e più questi segnali chimici si accumulano. Per cui, anche dopo aver - finalmente - riempito lo stomaco, rimangono in circolo più a lungo del normale, e con loro la sensazione di avere fame. Quindi questo mi porta a mangiare più del necessario.
E' un fattore che va considerato da chi è a dieta e pensa che, saltando un pasto o mangiando più di rado, finirà col mangiare meno. E' invece probabile che "patire la fame" porti soltanto a mangiare di più o, comunque, in modo sregolato.

Bisogni del corpo, o dell'anima?

Queste informazioni ci ricordano che, per stare bene, tante volte non è necessario compiere grandi sforzi o sacrifici, ma solo fare scelte ragionevoli. Le esigenze basilari del nostro corpo sono semplici (riposo, molta acqua, il cibo necessario, movimento); ma non possiamo chiedergli quello che non può darci.
Se mangiamo per riempire un vuoto esistenziale o una carenza affettiva, troveremo solo una temporanea consolazione, e nuoceremo al corpo. Se i nostri bisogni sono emotivi, è inutile scaricarli sul corpo: prendiamoci piuttosto cura della nostra anima.


"Il sonno è l'anello d'oro che unisce la salute al nostro corpo."
(Thomas Dekker)


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Le molte virtù della masturbazione

Una cosa che ho sempre trovato assurda, è lo stigma sociale sulla masturbazione: in questo post cercherò di dissipare quell'alone di "peccato" e informare correttamente.
E' incredibile come un'attività così innocua, naturale (anche gli animali lo fanno), utile e semplice, sia stata oggetto di tanta animosità. Paradossalmente, nei secoli c'è stata molta più avversione contro la masturbazione che contro lo stupro (e questo la dice lunga sull'effettiva morale dei censori).
Ancora nella prima metà del XX secolo - e oltre - dottori ed "esperti" hanno declamato i pericoli e l'innaturalezza del masturbarsi. Non c'è da stupirsi, quindi, che ancora oggi molte persone la sentano come "sbagliata", immorale o comunque qualcosa di cui liberarsi. E questo nonostante gli ultimi decenni abbiano visto una completa rivalutazione (e perfino esaltazione) di questa attività da parte di medici e sessuologi.

Tutti o quasi

E' risaputo che gli uomini vi si dedicano ampiamente: i numeri raggiungono o superano il 90%. Specialmente in giovane età, è una pratica pressoché universale. Che rimane frequente anche quando si ha una partner: le ricerche dicono che la masturbazione risulta più diffusa tra gli uomini sposati che tra i single. Anche l'età non è un ostacolo: secondo i ricercatori di Sex in America, circa la metà degli uomini oltre i 50 anni continua a farlo.
Ma non è che le donne siano esenti: le statistiche parlano di una percentuale tra il 40 e il 50%, ma è probabile che il numero sia in realtà più elevato, e soffra di omissioni per motivi di imbarazzo. In paesi dove la morale sessuale è meno stretta (Regno Unito e Germania, per esempio) la percentuale femminile si avvicina all'80%.

E' il caso di osservare che l'impulso sessuale non è strettamente legato al genere, ma piuttosto al livello di testosterone: donne che hanno assunto dosi di questo ormone, hanno sperimentato livelli di desiderio sessuale pari a quello che provano comunemente i maschi.
Poiché certi uomini hanno bassi livelli di testosterone e certe donne li hanno elevati, può accadere che in certe coppie sia la donna a manifestare il maggior desiderio tra i due.

“Masturbarsi è una pratica
pressoché universale”

Benefici per le donne

Sono proprio le donne quelle che possono trarre maggiori benefici dalla masturbazione: se per i maschi la familiarità coi propri genitali e il raggiungimento dell'orgasmo sono pressoché scontati, così non è per le femmine. Per loro, masturbarsi è un modo prezioso per:
  • Imparare a conoscere il proprio corpo
  • Prendervi confidenza
  • Scoprire cosa le fa godere
  • Sentirsi bene con la proprio sessualità
Tutto questo non può che giovare anche alla sessualità in due: una donna che non si conosce e si vergogna del proprio corpo, avrà ovviamente delle difficoltà a lasciarsi andare e vivere positivamente l'intimità fisica. Viceversa, la donna padrona del proprio piacere avrà più facilità nel soddisfare se stessa e il partner.

Un piacere da condividere

Parlando di coppia, va ricordato che la masturbazione può anche essere un bel gioco da fare in due: osservare il partner mentre si accarezza, oppure accarezzarsi a vicenda, permette di prendere confidenza con la diversità dell'altro e scoprire il modo in cui prova più piacere.
Può anche essere un modo di darsi piacere reciproco se non si è ancora pronti al rapporto completo, un preliminare eccitante, o una maniera di esplorare e superare difficoltà di intesa sessuale.

Ci sono persone che coltivano l'illusione ingenua (e un po' bigotta) della coppia sessualmente sprovveduta ma in cui, grazie all'amore, il sesso funzionerà magicamente. La verità è che l'ignoranza è raramente una benedizione, e più spesso un handicap. Se non sei padrone del tuo corpo, come puoi donarlo a un altro? Puoi donare solo quello che possiedi.

Un'area su cui c'è molta ignoranza

Se l'accento posto sull'aspetto "didattico" della masturbazione vi appare esagerato ("Non c'è tutto quel bisogno di imparare..."), fareste meglio a ricredervi. Se è vero che la sessualità è un fatto naturale, è altrettanto vero che noi abbiamo "perduto" la connessione con la nostra naturalità.
Secondo Joycelyn Elders (ex direttrice del servizio sanitario degli Stati Uniti), la masturbazione va letteralmente insegnata: "E' un esercizio di apprendimento per la vita sessuale", dice, e le persone hanno bisogno di addestrarsi al sesso. "Il sesso è una forma d'arte. E' patetico quello che si fa chiamandolo sesso. La maggior parte delle persone è capace solo di smanettare".

In effetti è bizzarro (per non dire assurdo) come la nostra cultura richieda anni di formazione per attività - spesso - di secondaria importanza, mentre per aree fondamentali dell'esistenza come l'amore o il sesso, quasi tutti pensino di saperle gestire senza alcun tipo di preparazione. Ma se chiediamo alle donne cosa pensano della capacità maschile verso il corpo femminile, o agli uomini della perizia femminile nel sesso orale, le risposte sono spesso sconfortanti.

“Il sesso è una forma d'arte.
Ma la maggior parte delle persone
è capace solo di smanettare”

Le molte virtù

Dopo tutto quanto esposto, ragionando in termini "funzionali" possiamo dire che la masturbazione è:
  • Ecologica: non produce alcun danno, nè a noi nè a chi ci sta intorno
  • Economica: non si consuma alcuna risorsa, si è sempre liberi di farla
  • Efficiente: a differenza dell'amplesso, si arriva facilmente all'orgasmo, e non si deve scendere a compromessi con esigenze altrui
  • Salutare: gli effetti benefici dell'orgasmo (sia fisiologici che psicologici) sono ampiamente riconosciuti.
    La masturbazione provoca un aumento di endorfine (neurotrasmettitori che inducono sensazioni piacevoli, come dopamina, serotonina e ossitocina) e una diminuzione del cortisolo (ormone associato allo stress). Questi effetti favoriscono uno stato d'animo rilassato, un miglior riposo, ed un rafforzamento del sistema immunitario; possono anche alleviare il dolore o patologie come l'emicrania.

Quando divide la coppia

A proposito della voce "Ecologica" qui sopra, qualcuno potrebbe obiettare che, in una coppia, la masturbazione di uno toglie qualcosa all'altro/a. Ma questo ha poco senso: se entrambi hanno voglia di fare l'amore, è ovvio che lo fanno; ma se uno solo sente il desiderio e l'altro no, la masturbazione offre una soluzione accettabile per entrambi.
Molte persone si sentono sminuite od offese se il partner si masturba (specialmente tra le donne, ho notato). A costoro vorrei dire che ci sono fondamentalmente due motivi possibili per l'attività solitaria:
  • E' la ricerca di una soddisfazione "personale", particolare, diversa da quella dell'amplesso (è un tipo di piacere diverso).
    In questo caso è una cosa "tra sé e sé", che non indica svalutazione o non apprezzamento del partner, ma ha semplicemente un suo diverso valore. Similmente a un hobby non condiviso, soddisfa un'esigenza personale (se lui costruisce modellini o lei sferruzza a maglia, non vi sentite sminuiti: è una cosa sua).
  • Ha una funzione compensatoria, soddisfa un'esigenza non appagata dal partner.
    Quando è così, può indicare qualcosa di inespresso, irrisolto o incompleto nella relazione. Magari c'è un bisogno o un disagio non espresso, quindi anche un problema di comunicazione; oppure è stato espresso ma non si è trovata una soluzione adatta ad entrambi. In questi casi bisognerebbe parlarne insieme, serenamente, per cercare una soluzione comune (se c'è giudizio e conflitto, sarà impossibile comunicare liberamente e arrivare a un accordo positivo). Se la soluzione non si trova (il desiderio non sempre può essere in sintonia), allora la masturbazione andrebbe accettata come compensazione non ottimale, ma che comunque contribuisce all'equilibrio della coppia.
Volere che il/la partner sia completamente ed esclusivamente soddisfatto da quello che possiamo dargli (benché auspicabile), è una utopia romantica: nessuno può rappresentare l'intero mondo per qualcun'altro. Le coppie più sane ed equilibrate sono quelle che coltivano anche interessi fuori dalla relazione. Il fatto che un partner trovi soddisfazioni alternative - invece di cercare sesso con terzi - dovrebbe essere visto come un adattamento positivo, e non condannato (a meno che sia sintomo di un disagio profondo, nel qual caso andrebbero indagate le ragioni).

Alcuni motivi per cui viene condannata

Parlando di condanna della masturbazione, voglio esporre i motivi alla radice di due situazioni piuttosto frequenti.

Condanna nella coppia

Come ho scritto sopra, in una coppia può accadere che un partner manifesti ostilità e/o giudizi negativi se l'altro si masturba (questa reazione negativa è particolarmente frequente nelle donne). L'accusa che viene mossa è in genere di tipo "morale": "Sei un vizioso", "Sei malato", "Hai qualcosa che non va", ecc.
Ma in realtà il vero motivo della reazione (che però di rado viene ammesso) è di solito una forma di insicurezza o di immaturità emotiva del partner; la ragione primaria per questa reazione, è che quel partner si sente minacciato (un partner equilibrato e sicuro di sé, non viene disturbato dal solo fatto che l'altro si masturbi). Questo tipo di paura può assumere diverse forme:
  • "Allora non ti basto"
    La masturbazione viene vista come segno di insoddisfazione; il partner teme di non saper appagare l'altro, e si sente quindi mancante e sminuito. In realtà, come già detto, la masturbazione può accadere anche quando la sessualità di coppia sia appagante.
  • "Non hai bisogno di me" / "Non mi desideri"
    La masturbazione viene vista come segno di distacco, indifferenza o svalutazione; il partner teme di non essere voluto. Ma, come già detto, il motivo della masturbazione può essere tutt'altro.
  • Sesso come potere
    Alcune persone usano il sesso per acquisire potere sull'altro, o per controllarlo: per esempio per legare l'altro a sé, per renderlo dipendente, per ottenere in cambio dei vantaggi. In questi casi la masturbazione toglie al partner potere, perché è una forma di soddisfazione autonoma, quindi viene vista come minacciosa.
Gli stessi tipi di reazione negativa possono accadere verso l'utilizzo di pornografia (vedi paragrafo "Stimoli visivi"); anche in questo caso, è una reazione che accade più di frequente nelle donne.

“Alcune persone usano il sesso
per acquisire potere sull'altro,
o per controllarlo”

Condanna della società

La condanna della masturbazione, sia da parte di autorità civili che religiose, ha radici antiche. Anche in questo caso l'accusa è spesso di tipo "morale", ma dietro si nascondono altre ragioni:
  • Per quasi tutta la storia dell'umanità, la mortalità infantile è stata elevata e la sopravvivenza alquanto difficile: per questo le autorità si sono sempre preoccupate di incoraggiare la riproduzione (vedi per esempio l'esortazione "Crescete e moltiplicatevi" nell'Antico Testamento); lo scopo era la sopravvivenza della specie, o del gruppo sociale.
    Ovviamente la masturbazione - disperdendo il seme e diminuendo l'impulso all'accoppiamento - andava contro questo imperativo, e per questo veniva osteggiata.
  • Inoltre, il controllo del sesso è spesso stato usato per controllare gli individui. Per esempio, le autorità hanno proibito il sesso fuori dal matrimonio con lo scopo di indurre le persone a sposarsi (di nuovo, per favorire la procreazione, e/o perché il matrimonio contribuisce alla stabilità della società).
    Anche in questo caso, con la masturbazione l'individuo sfugge al controllo (non procrea, non dipende da altri per la sua soddisfazione), e quindi è stata condannata o proibita.

Stimoli visivi

All'interno di questo argomento, un capitolo a sé andrebbe dedicato alla pornografia, usata come stimolo da moltissimi uomini, ma anche da una quantità inaspettata di donne.
Come tutte le cose, è in sé "neutra": la visione di immagini erotiche risulta stimolante per chiunque (che non sia condizionato moralmente), e può essere semplicemente un ausilio utile da soli, e giocoso in due. Il problema - semmai - si pone quando è una dipendenza (ogni dipendenza nasconde un problema sottostante), o quando viene preferita alla sessualità di coppia.

Sessualità complementari, non opposte

Attenzione: non sto certo dicendo che la masturbazione sia migliore della sessualità condivisa con un altro essere umano, o che la debba sostituire. Fare l'amore resta, a mio parere, una delle attività più meravigliose che si possa vivere nella vita. :-)
Però ho voluto ristabilire un equilibrio fra l'attività solitaria e quella condivisa, ridare dignità ad un atto positivo che è stato denigrato per secoli senza alcun motivo fondato.

Buona come l'acqua

Infine, vorrei osservare che la masturbazione si può paragonare all'acqua potabile (quella del rubinetto). Entrambe sono:
  • Sempre accessibili (per i fortunati che vivono in Occidente, quantomeno, parlando dell'acqua)
  • Altamente benefiche
  • Semplici ed umili (e per questo, scioccamente disprezzate)
  • Economicissime, alla portata di tutti
  • E, quindi, fortemente "democratiche": chi le avversa o le disprezza, probabilmente ha scopi anti-democratici (per esempio, vuole manipolare o avere un controllo sulle persone interessate)

E adesso, se volete scusarmi, mi è venuta una certa ispirazione... ;-D

"Non condannate la masturbazione: è fare sesso con qualcuno che ami."
(Woody Allen)

"Se Dio ci avesse creato con l'intenzione di non farci masturbare ci avrebbe fatto con le braccia più corte."
(George Carlin)


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