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Perché sei sfortunato in amore

Alcune donne sembrano davvero "sfortunate" in amore, poiché incontrano sempre (o sovente):
  • Uomini che le seducono ma poi le trascurano o le abbandonano.
  • Uomini che le usano solo per fare sesso
  • Uomini che sembrano meravigliosi all'inizio, ma poi si rivelano del tutto diversi da come si erano presentati.
  • Uomini con manie di controllo, oppressivi o violenti.
Ma si tratta di sfortuna... oppure ci sono altri motivi? In fondo il mondo è vario, e siamo tutti differenti. Quindi può capitare a tutti di fare un brutto incontro, o di essere ingannati da un manipolatore. Se però incontriamo sempre persone di un certo tipo, è probabile che la causa sia in noi.

Di seguito descrivo tre ragioni principali (più altre secondarie) per cui certe persone scelgono sempre - o tendenzialmente - un tipo di partner che si rivela problematico:
  1. Ferite emotive (o traumi del passato)
  2. Puntare a persone con "elevato valore" (maggiore del proprio)
  3. Volere un partner perfetto
  4. Altre cause possibili
N.B.: Queste ragioni possono valere sia per donne che uomini, ma specialmente la seconda e terza mi sembrano più frequenti nelle donne.


1. Ferite emotive

Molti hanno vissuto esperienze dolorose (specialmente nell'infanzia) che hanno lasciato un'impronta nella loro psiche. Spesso questi eventi vengono dimenticati a livello cosciente (rimozione), ma rimangono incisi nel nostro inconscio, e possono condizionare le nostre scelte.
Alcune ferite piuttosto comuni:
  • Se nella mia psiche c'è una "ferita dell'abbandono" (per esempio mi è capitato più volte di credere che i miei genitori mi abbandonassero, e sono rimasto spaventato), tenderò a scegliere persone che spariscono.
  • Se ho una "ferita del rifiuto", sarò attratto proprio dalle persone che non mi considerano, da quelle impegnate (e quindi non disponibili), o da quelle che tendono a respingere gli altri. Viceversa, troverò quelle che si interessano a me noiose o poco attraenti.
  • Se ho una "ferita del tradimento", troverò partner inclini a tradire.
  • Se ho una "ferita dell'autostima", oppure del "Non sono abbastanza", sceglierò partner che mi criticano, mi disprezzano, mi considerano poco o mi fanno sentire inferiore.

“Se ho una ferita del tradimento,
troverò partner
che mi tradiscono”

Chi si ritrova in queste situazioni tende a credere che il problema sia "esterno" a sé, e magari se la prende col sesso opposto: "Tutti gli uomini sono traditori / bugiardi", "Le donne sono sempre stronze / superficiali", ecc. Ovviamente ciò è falso perché esistono persone di ogni tipo. Ma per chi incontra sempre lo stesso tipo di persona, sembra che esistano solo quelle; non si rendono conto di essere loro a sceglierle! (seppure in modo inconsapevole).

L'inconscio ci guida verso certe persone

Può sembrare assurdo che andiamo a sceglierci proprio le situazioni che ci fanno soffrire. Oppure che sappiamo identificare un certo tipo di persona prima ancora di conoscerla. Eppure l'inconscio ha questa tendenza a "replicare" le ferite del passato, e possiede una specie di "radar" molto efficace.
Infatti situazioni di questo genere sono relativamente comuni: chi è influenzato da queste ferite si ritrova a scegliere spesso un certo tipo di partner (con i problemi che ne derivano), mentre potenziali partner più "sani" ed equilibrati vengono ignorati o scartati con motivazioni tipo "E' una bella persona ma gli manca qualcosa...", "Non è scattata la scintilla...", "Gli manca quel non-so-che...". In termini psicologici, l'attrazione istintiva si accende solo con persone che rientrano in un "modello" collegato con la nostra ferita, oppure che presentano uno schema comportamentale a noi familiare.
Per approfondire questa tematica, sono utili i libri citati nella bibliografia al fondo.

Tra le tre ragioni di cui parlo, questa funziona ugualmente sia negli uomini che nelle donne.

2. Puntare a persone con "elevato valore"

Se ti ritrovi sempre (o quasi sempre) attratto da persone che:
  • Si fanno desiderare.
  • Si dimostrano poco interessate a te.
  • Sembrano molto interessate ma poi perdono interesse o spariscono.
  • Dopo alcuni incontri passionali si intiepidiscono o si concedono poco.
  • Sembrano più interessate a fare altro che a stare insieme a te...
Forse è perché stai selezionando (magari senza renderti conto) solo persone con alto "valore di mercato" - o con "valore" maggiore del tuo.

Mercato relazionale

Parlare di
"valore di mercato" in ambito relazionale suona cinico e anti-romantico. Ma questo "mercato relazionale" esiste perché c'è una domanda ed offerta (tra le persone in cerca di partner), che sono governate dal "valore attrattivo" di ciascuno (quanto viene desiderato dagli altri).
E se ci pensiamo, appare ovvio che non siamo tutti sullo stesso piano: chi mai penserebbe che Danny DeVito o Lino Banfi attraggano in egual modo di George Clooney o Raoul Bova? Ovviamente alcune persone risultano molto più belle, attraenti o affascinanti di altre - quindi più appetibili e con maggior "valore" agli occhi del sesso opposto (sia chiaro che qui non parlo del "valore come persona", ma di quanto risultiamo attraenti agli occhi altrui).

Puntare in alto - o troppo in alto

D'altronde, è evidente che alcuni uomini non piacciono a nessuna donna o quasi, mentre altri uomini piacciono alla maggior parte. Quest'ultimo tipo di uomini (i più affascinanti), in genere, ha una serie di caratteristiche:
  • Essendo decisamente attraenti, hanno facilità a trovare donne interessate a loro, anche senza fare sforzi.
  • Di solito hanno già a disposizione una o più donne con cui si frequentano (cioè, è improbabile che tu sia l'unica).
  • Per via di questa "abbondanza", tendono facilmente a passare da una relazione ad un'altra.
  • Se una donna fa la difficile o esita a concedersi, difficilmente perdono tempo con lei: ne hanno altre intorno più disponibili.
La donna che si approccia a questo tipo di uomo ne è affascinata e lo vorrebbe tutto per sé... ma, date queste premesse, è alquanto difficile che ciò accada - specialmente se lei è una donna "media", non straordinaria.

Sia chiaro che desiderare il meglio è del tutto naturale; però bisogna anche essere realistici:
  • Se mi interesso soltanto agli uomini più attraenti (di maggior valore), è logico che li troverò meno disponibili, meno interessati e meno coinvolti (nonché meno fedeli). Sono quelli con più opportunità ed abbondanza, consapevoli del proprio valore (e - di solito - anche egocentrici).
  • Se mi interesso a persone con "valore di mercato" superiore al mio, è ovvio che riscuoterò poco o nessun interesse. Anche loro desiderano il meglio (come tutti), e sanno di potere avere qualcuno più vicino al loro valore.

“Gli uomini più attraenti
sono meno disponibili,
meno coinvolti e meno fedeli”

Quello che offro determina cosa posso ottenere

Riconoscere di essere parte di un "mercato", e di avere un "valore" determinato da esso, è scomodo; infatti ben pochi lo ammettono. Si preferisce pensare che "Abbiamo tutti lo stesso valore", o che si possa trovare un buon partner a prescindere da quello che possiamo offrire. Ma non funziona così: le cose non capitano per caso (incluso in amore), e quello che possiamo offrire determina l'interesse che riceviamo.
Molte persone - specialmente donne - sembrano rifiutare questo elementare concetto, e si attaccano all'idea di poter conquistare un partner eccezionale (cioè con valore molto superiore alla media) pur essendo persone normali o carenti. Sognano un "Principe Azzurro", anche se sono tutt'altro che principesse.
Ma è un po' come credere di poter ottenere un impiego prestigioso, pur non avendo le competenze necessarie: non è questione di fortuna... è questione di merito.

Non trovo mai nessuno

A volte queste persone si lamentano di non trovare mai nessuno, ma di solito trascurano di menzionare le varie persone che si sono interessate a loro (o addirittura innamorate), ma che per loro risultano "non abbastanza".
Certo alcuni davvero non trovano mai nessuno che li voglia. Ma altri rimangono soli perché vorrebbero più di ciò che è alla loro portata. Naturalmente non ha senso stare con qualcuno che non ci piace ma, al tempo stesso, bisogna fare i conti con la realtà: se voglio un'auto che costa 30.000 euro ma ne possiedo solo 10.000, ho due sole possibilità: restare a piedi oppure accontentarmi.

Vale anche per certi uomini

Quanto descritto è più frequentemente un problema femminile, perché mediamente sono le donne ad essere più selettive e ad accontentarsi di meno.
Ma questo accade anche a certi uomini: quelli che corrono sempre dietro alle donne più affascinanti, o molto più belle di loro, vanno ovviamente incontro ad una serie di fallimenti (rari colpi di fortuna a parte). Oppure rischiano di incontrare donne opportuniste o manipolatrici (se non addirittura truffatrici), che li illudono per ottenere dei vantaggi o sfruttarli, salvo poi scaricarli quando non servono più.

A ben guardare, questi risultati sono simili a quelli che capitano alle donne che inseguono gli uomini più attraenti: vengono ignorate o respinte, vengono ingannate, vengono usate e poi scaricate. Solo che quando ciò capita ad un uomo tendiamo a pensare che "Se l'è andata a cercare", mentre quando accade ad una donna si tende a compatirla per la sua "sfortuna". Ma se parliamo di adulti, ognuno è responsabile delle proprie scelte e delle conseguenze.

3. Volere un partner perfetto

Questo problema è, per certi versi, simile al punto precedente, ma portato all'estremo.
Un detto famoso dice "Nessuno è perfetto". Tutti lo sappiamo, eppure certe donne vorrebbero trovare un "partner perfetto", un uomo ideale, al punto da scartare tutti gli uomini che non corrispondono ai loro desideri (questo può capitare anche ad alcuni uomini, ovviamente, ma sembra molto più comune fra le donne). Probabilmente inseguono un ideale romantico favolistico, oppure sono influenzate da certi messaggi mediatici (pensiamo alle commedie romantiche hollywoodiane, dove donne ordinarie vivono amori straordinari; oppure a certi messaggi di "onnipotenza" del femminismo: "Una donna può fare tutto quello che vuole").

Cosa succede a queste donne?

Come detto, tenderanno prima o poi a scartare tutti gli uomini reali: ci sarà sempre qualche difetto, qualche mancanza, qualcosa di reprensibile (proprio perché... "nessuno è perfetto"!). Sono quelle donne che, all'amica che chiede "Come va con Mario?", rispondono con un sospiro dicendo "Sembrava andare tutto bene, ma poi...". C'è sempre un "ma".

O non proprio sempre. A volte incontrano quello che sembra loro "l'uomo perfetto": fascinoso, elegante, benestante, dai modi raffinati, galante, che sa sempre come corteggiarla, come prenderla, cosa dire... sembra proprio un film! Ovviamente lei è entusiasta e perde la testa per lui. E se qualcosa non quadra, se le amiche notano che a volte lui ha comportamenti anomali, lei entra in negazione e si attacca alla sua favola romantica.
Fino a che... dopo una settimana, un mese o una stagione... succede qualcosa:
  • Dopo alcuni incontri passionali, l'interesse di lui si dirada.
  • Improvvisamente è presissimo dal suo lavoro, o il suo telefono ha problemi, o parte per l'estero.
  • A volte sparisce per giorni e diventa irreperibile - poi ricompare come se niente fosse.
  • Salta fuori che ha un giro esteso di donne con cui si frequenta.
  • Diventa controllante, ossessivo, manipolatorio.
  • Si rivela gelosissimo e la accusa di tradirlo senza motivi.
  • Comincia ad essere suscettibile, aggressivo e persino violento.
  • Si scopre che è già sposato.

“Quando incontri l'uomo perfetto,
prima o poi scoprirai
che era una finzione”

Narcisisti, machiavellici, psicopatici

Cosa è accaduto? Che l'uomo perfetto - com'è ovvio - non esiste; ma esistono persone narcisiste, machiavelliche, psicopatiche* (la cosiddetta
"triade oscura"), che sono molto brave a recitare quella parte. In pratica sanno incarnare "l'uomo dei tuoi sogni". Peccato che sia solo una recita, una maschera che prima o poi cade; e dietro si scopre una persona falsa, manipolativa, disturbata ed a volte persino pericolosa.

* Con "psicopatico" qui non intendo il significato popolare tipo criminale da serie TV, bensì in senso psicologico: cioè di persona con Ego grandioso, incapace di empatia e sensi di colpa, bugiarda e manipolativa, che usa gli altri per i propri scopi.

Questi individui sono particolarmente bravi ad essere affascinanti e seduttivi. E' facile cascare nella loro trappola - almeno all'inizio. Ma dopo l'esperienza si impara ad evitarli: riconosciamo certi segnali; diamo ascolto agli amici quando ci fanno notare comportamenti anomali; capiamo che quando qualcosa "sembra troppo bello per essere vero", di solito non è vero.
Però le persone ingenue e immature, quelle eccessivamente romantiche, e quelle che inseguono il partner perfetto, invece, tendono a cascarci ancora e ancora. O perché mancano della intelligenza emotiva necessaria; o perché sono talmente dipendenti dal loro sogno (un amore straordinario che le "salvi" da un'esistenza grigia), da non voler vedere la realtà.

Se inseguo l'impossibile, incontro un truffatore

In sintesi, se cerco un partner perfetto senza adattarmi alla realtà (che non è mai perfetta), prima o poi rischio di cadere nella trappola di una persona manipolativa che mi fa credere di essere ciò che desidero. Perché è l'unico che incarna il mio sogno, che mi appare perfetto per me (anche se è solo una recita).
E' un po' quello che succede a chi vorrebbe arricchirsi velocemente e senza fatica (altro sogno impossibile): prima o poi vengono truffati da qualcuno che gli prospetta la realizzazione del loro sogno, e loro ci cascheranno. Come Pinocchio, quando incontrano il Gatto e la Volpe crederanno che "l'Albero degli Zecchini d'oro", o il "Paese dei Balocchi", siano reali.

4. Altre cause possibili

Le tre ragioni esposte finora sono tra le più frequenti, ma naturalmente possono esserci altri motivi per cui la vita sentimentale risulta fallimentare. Da notare che, nella maggioranza dei casi, non siamo consapevoli di comportarci in tali modi, quindi non comprendiamo la ragione dei nostri insuccessi (per cui tendiamo a dare la colpa agli altri).

Idee errate e convinzioni illusorie

Le nostre idee ci condizionano: spesso riceviamo dall'ambiente (genitori, amici, società...) idee o pregiudizi che non corrispondono alla realtà, per cui se ci basiamo su di essi avremo risultati scarsi o assenti. Per esempio se ci hanno convinto che:
  • gli uomini cercano solo sesso, o sono tutti traditori;
  • le donne sono interessate solo al denaro, o sono tutte "zoccole" (vedi il complesso "madonna-puttana")...
sarà difficile rapportarsi col sesso opposto in modo positivo e fruttuoso. Continueremo a fare passi falsi e allontanare gli altri, convinti di comportarci nel modo giusto.

Lo stesso accade se crediamo alle molte falsità sull'amore che ci vengono raccontate, per esempio: Queste idee romantiche sono ingannevoli e, se ci basiamo su di esse, delusioni, incomprensioni e conflitti saranno inevitabili.

Scegliere un partner per fare contenti altri

A volte veniamo condizionati non solo dai pensieri altrui, ma anche dai loro desideri. Spesso i genitori ci dicono come dovremmo essere, e persino come dovremmo vivere ed amare. Non è raro ricevere messaggi tipo "Dovresti sposare una brava ragazza", "Quand'è che trovi uno serio con una buona posizione?", "Non vorrai mica stare con un operaio / commessa / negro / straniera...".
Se siamo molto legati ai genitori, o abbiamo una personalità fragile, potremmo sentirci in dovere di farli felici, e quindi seguire i loro dettami. Così come alcuni seguono corsi di laurea per cui non hanno alcun interesse (ma i genitori vogliono un figlio avvocato o dottore), altri scelgono partner non in base ai loro gusti o esigenze personali, ma in accordo alle direttive altrui; oppure lasciano partner con cui stanno bene, ma che suscitano la disapprovazione esterna.

Questi influssi provengono solitamente dai genitori, ma possono anche venire dagli amici o dalla società (quello che è "di moda" o che viene pubblicamente approvato, come la magrezza femminile negli ultimi 60 anni). Naturalmente le relazioni basate su queste scelte tendono a naufragare, oppure si trascinano infelici, perché vanno contro la nostra reale natura.

Restare chiusi, passivi e in difesa

Certe persone, per loro natura o perché hanno subìto esperienze negative (vedi punto 1), mantengono un atteggiamento chiuso, sulla difensiva, passivo, evitante. Non si fidano degli altri, non si fanno conoscere. Comunicano poco o solo in modo superficiale. Sono più concentrati sull'evitare i rischi piuttosto che cogliere le opportunità.
Ovviamente tutto ciò limita gravemente la loro vita relazionale. Non solo così facendo perdono la maggior parte delle occasioni, ma allontanano anche gli altri perché vengono percepiti come freddi, aridi, scostanti o "insipidi".

Ambiente sbagliato

A volte non riusciamo ad avere una relazione funzionale perché viviamo in un ambiente troppo diverso da noi, quindi non incontriamo persone compatibili col nostro modo di essere. Pensiamo ad una donna libera e indipendente, che viva in un paese molto tradizionalista.
In questi casi l'unica soluzione è trasferirsi in un luogo diverso e più affine alla nostra natura.

Prendere senza dare

Tutti abbiamo bisogno degli altri, e tutti cerchiamo qualcosa da loro - è del tutto naturale. Il problema di certe persone è che prendono ma non sanno dare; vogliono essere amate ma non riescono - o non sono interessate - ad amare gli altri. Per esempio persone:
  • egocentriche, tutte concentrate su se stesse;
  • fortemente pretenziose, per cui ogni loro desiderio va soddisfatto (ma quelli altrui sono trascurabili);
  • oppure immature, rimaste con una personalità "infantile" (il bambino non è in grado di dare, può solo ricevere).
Naturalmente gli altri, presto o tardi, si allontanano da loro, perché si stancano di dare senza ricevere; si sentono trascurati, usati o "succhiati" come da un vampiro.


Non è la sfortuna: sono le tue scelte

Riassumendo, le persone "sfortunate in amore" sono in realtà persone che compiono certi errori (anche se in modo inconsapevole). Un evento sfortunato può accadere a tutti, ma se lo cosa si ripete più volte, non è più sfortuna ma una conseguenza delle nostre azioni.

Dare la colpa agli altri

Quando ci capitano problemi relazionali, è facile dare la colpa al sesso opposto. In questi casi, pensare che "Gli uomini sono sbagliati", "Sono tutti narcisisti", "Dovrebbero essere diversi", ecc. (lo stesso potrebbero dire alcuni uomini delle donne) aiuta a credere che è sempre colpa degli altri e noi siamo "vittime innocenti".
Ma questo non risolve nulla, e non è nemmeno realistico: esistono persone di ogni tipo, quindi non tutti gli uomini sono narcisisti, o traditori, o inaffidabili (proprio come non tutte le donne sono false, o materialiste, od opportuniste...). Il mondo è pieno di coppie che lo dimostrano (pur con i loro problemi). Quindi il problema raramente è nel mondo, ma molto spesso è dentro di noi.

Quando viviamo problemi come quelli esposti, quindi, per uscirne è necessario:
  1. Riconoscere la propria responsabilità
  2. Osservare come le nostre scelte hanno contribuito alla situazione
  3. Imparare a fare scelte diverse.


Bibliografia minima

Di seguito tre libri che trattano alcune delle problematiche citate, che possono aiutare chi è "sfortunato" in amore a capirne i motivi e trovare delle soluzioni:

"Nessuno può amarci abbastanza da renderci felici se non amiamo davvero noi stessi, perché quando nel nostro vuoto andiamo cercando l'amore, possiamo trovare solo altro vuoto."
(Robin Norwood, "Donne che amano troppo")

"Dopo aver sviluppato una concezione dell'amore sufficientemente ideale, sufficientemente nobile e perfetta, siete fregati. Ormai niente vi potrà più bastare."
(Michel Houellebecq, "Rester vivant")

"In amore, ognuno di noi è responsabile di quello che prova e non può incolpare l'altro per questo. Nessuno perde nessuno, perché nessuno possiede nessuno."
(Paulo Coelho)


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15 cose che gli uomini non dicono

Che i due sessi non si capiscano a vicenda suona come un cliché, ma è spesso la verità. In fondo uomini e donne sono parecchio diversi, per cui è anche naturale che si fatichi a comprendere qualcuno che, sia a livello fisico che mentale ed emotivo, è per molti versi differente da noi.
Un errore comune è aspettarsi che gli altri siano simili a noi, ma questo porta inevitabilmente ad amare sorprese (in realtà siamo tutti differenti). Quando gli altri ci deludono è facile cadere nei giudizi e nei lamenti, ma ciò non serve a nulla; ciò che serve è invece cercare di capire la natura dell'altro, e di comprendere in cosa è diverso da noi.

Nel post "15 cose che le donne non dicono" ho parlato di alcuni "segreti" femminili che molti uomini ignorano. In questo spiego invece aspetti della psiche maschile, più o meno sconosciuti a molti. Mi auguro che questo post possa aiutare le donne a comprendere i maschi intorno a loro, ma anche gli uomini stessi a capirsi meglio ed accettarsi di più.

I segreti degli uomini

In generale, direi che i maschi non hanno veri e propri "segreti": le nostre passioni e preferenze sono abbastanza note e discusse. In questo siamo mediamente più "semplici", meno complicati e indecifrabili dell'altra metà del cielo (questo non vuol certo dire che gli uomini siano tutti uguali o privi di complicazioni). Però in genere gli uomini esitano a parlare di questi argomenti, vuoi per condizionamenti sociali, vuoi per timore di giudizi negativi; senza contare gli effetti deleteri di certo femminismo, che ha demonizzato molti aspetti della mascolinità.
Quindi, per varie ragioni molte donne non conoscono bene la natura maschile, oppure faticano a capirla, o certe volte rifiutano di vedere alcuni aspetti per loro sgradevoli. Questo rende loro difficile comprendere gli uomini.

Di seguito elenco alcuni elementi, veri per la maggior parte degli uomini, che molte donne ignorano. Naturalmente va ricordato che non siamo tutti uguali, per cui ogni uomo vivrà questi aspetti a suo modo, e possono sempre esserci eccezioni.


Quello che gli uomini non dicono

  1. Comunichiamo in modo diretto
  2. Il sesso viene al primo posto
  3. Pornografia e masturbazione
  4. Guardiamo le altre donne
  5. Abbiamo un ritmo relazionale discontinuo
  6. Spesso non sappiamo quello che sentiamo
  7. Non ammettiamo i problemi e non chiediamo aiuto
  8. Ci coinvolgiamo più facilmente
  9. Ci accontentiamo di più in campo amoroso
  10. Non capiamo i segnali femminili
  11. Ci stanchiamo di corteggiare per niente
  12. Badiamo poco ai dettagli estetici
  13. Ci sentiamo poco desiderati
  14. Riceviamo poco apprezzamento
  15. Siamo stanchi di performare

1. Comunichiamo in modo diretto

Gli uomini comunicano in modo diretto e razionale; invece le donne in modo più indiretto ed emozionale. Questo è uno dei motivi per cui uomini e donne faticano a capirsi. Comprendere il modo di comunicare dell'altro sesso è indispensabile per evitare incomprensioni e litigi.
L'errore di molte donne è aspettarsi che l'uomo indovini i loro pensieri (senza che questi vengano espressi chiaramente), o che colga il senso dei suoi accenni o allusioni (ma gli uomini non sanno leggere questi segnali ambigui).

Inoltre, le donne tendono più a volere una comunicazione frequente e prolungata (sentirsi spesso, parlare a lungo, specialmente di quello che sentono); mentre in genere agli uomini stare al telefono piace meno, i lunghi discorsi possono stancare, e parlare di emozioni li mette a disagio. Vedi anche il paragrafo sui ritmi relazionali più sotto.

2. Il sesso viene al primo posto

Per la maggior parte degli uomini il sesso è la cosa più importante. Non è l'unica cosa importante, come alcune temono: anche agli uomini importano i sentimenti, l'affetto e il dialogo. E per molti uomini il sesso non è solo piacere fisico, ma anche il modo più diretto di sentirsi amati. Per molte ragioni, il sesso è comunque spesso in cima ai nostri pensieri.
Poi sappiamo anche mettere da parte questo bisogno, se è il caso, oppure cerchiamo di non farvelo pesare. Ma se viene troppo trascurato il nostro cuore si chiuderà: diventeremo più taciturni e distanti, non ci proveremo più per non patire la sofferenza del rifiuto, magari cercheremo quel calore altrove. Se una donna nega frequentemente al partner il sesso, lo sta già perdendo (per ribaltare la prospettiva, come si sentirebbe una donna se il suo uomo si rifiutasse di ascoltarla o di parlare con lei?).

Molte donne non comprendono l'importanza del sesso per i maschi, perché per loro è diverso: certo lo apprezzano, ma in genere non è in cima alle priorità femminili (specialmente nelle coppie di lunga data). Per dare un'idea, potremmo dire che per la maggioranza degli uomini: il sesso li rende felici; fare sesso di frequente li rende ancora più felici; e fare sesso di frequente con molte belle donne li rende più felici ancora! Per la maggior parte di essi, niente li rende altrettanto felici del sesso*. Se ancora non ci credete, eccolo confermato da una psico-terapeuta donna.
* La spiegazione di questo fenomeno è semplicemente darwiniana: poiché questo tipo di uomo si è riprodotto maggiormente (per via di tale priorità), questo tratto è diventato dominante.

3. Pornografia e masturbazione

Agli uomini piace la pornografia e la usano spesso (non è sorprendente, se si pensa che viene creata apposta per appagare le loro fantasie). Quanto spesso dipende dall'uomo e dal suo appagamento sessuale nella relazione, ma è normale usare il porno - e masturbarsi - anche quando in coppia.
A molte donne ciò dà fastidio, ma questa è la natura maschile. Se rimproveri il partner e gli proibisci di guardare il porno, otterrai solo di indurlo a chiudersi e allontanarlo da te. Ricorda che voler controllare il partner danneggia la relazione, e non è possibile cambiare le altre persone.

Per comprendere la passione maschile per la pornografia (e il sesso), puoi paragonarla alla passione femminile per il romanticismo e quanto vi è collegato: quanto tempo passa la donna media a sognare l'amore, parlarne con le amiche o sui social, vedere film romantici...?
  • Suggerimento: se il porno ti provoca gelosia, provate a guardarlo insieme.

Visto che questo argomento suscita spesso dubbi e forti reazioni, ho scritto un post dove offro alle donne spiegazioni e risposte su uomini e pornografia.

4. Guardiamo le altre donne

Gli uomini tendono a guardare tutte le donne graziose che incontrano. Questo non implica necessariamente che vorremmo farci sesso, è che siamo istintivamente affascinati dalle forme femminili (peraltro anche voi guardate gli uomini più attraenti - ma siete più brave a nasconderlo e molto più selettive dei maschi).
Ciò non significa assolutamente che non amiamo la nostra partner - sono due cose separate (l'idea per cui se ami qualcuno non desideri altri è un'illusione romantica).
  • Suggerimento: quando lui sbircia altre donne, consideralo simile a quando tu sospiri (di nascosto) per qualche divo affascinante.

5. Abbiamo un ritmo relazionale discontinuo

Solitamente le donne tendono ad una continuità relazionale: vedersi in modo regolare, sentirsi spesso, stare vicini, magari andare a vivere insieme o sposarsi.
Gli uomini, invece, tendono più ad una discontinuità relazionale: anche quando amano la propria donna alternano fase di vicinanza e di distacco, sentono più il bisogno di spazi propri (tempo da passare con gli amici o da dedicare agli hobby), e l'idea di una convivenza li attira meno. Hanno un maggiore attaccamento alla propria libertà, ed a volte sentono proprio il bisogno di ritirarsi in uno spazio personale, lontano da tutto e da tutti (in inglese questo spazio viene definito "Man cave", cioè "la caverna dell'uomo").

Questi allontanamenti non implicano disinteresse verso gli altri, ma servono a ritrovare un proprio equilibrio e serenità: gli uomini sentono continuamente la pressione a performare per tutti - partner, famiglia, lavoro, amici, società - e staccare serve loro per allentare questa pressione.
La stesso accade quando un uomo rientra a casa la sera e vorrebbe soltanto mettersi sul divano a guardare la TV: è un modo di staccare e riprendersi dopo tutti gli stress della giornata. La donna, invece, solitamente vuole scaricare il suo stress parlando e sentendosi connessa con lui. Questi due bisogni contrapposti (quiete ed isolamento per l'uomo, connessione e dialogo per la donna) creano spesso conflitti nelle coppie, perché ciascuno non comprende il diverso bisogno dell'altro.
  • Suggerimento: quando lui si allontana, lascialo tranquillo; vedrai che dopo un po' gli mancherai e tornerà.
  • Per gli uomini: quando ti allontani da lei, dille chiaramente che ne hai bisogno tu per "ricaricarti", e lei non c'entra. Rassicurala che tornerai presto. E quando ti riavvicini, mostrale quanto sei contento di ritrovarla e che lei sia nella tua vita.

6. Spesso non sappiamo quello che sentiamo

L'essere sconnessi o ignari delle proprie emozioni non riguarda tutti gli uomini, ma è piuttosto diffuso. Chi ne soffre non ha chiaro cosa sente, non comprende le emozioni, manca del linguaggio adatto a descriverle. Ovviamente anche costoro hanno delle emozioni (come chiunque), ma è come se quella parte di loro restasse "chiusa a chiave" e non raggiungesse la coscienza. Si potrebbe dire di queste persone che sono "analfabeti emozionali" (vedi "alessitimia").

Di solito questa difficoltà si origina dall'infanzia: da una famiglia in cui le emozioni non venivano espresse, o venivano criticate, oppure dove i figli sono stati trascurati. Inoltre, ai maschi di solito viene insegnato a reprimere le emozioni, a non lasciarsi andare, a non mostrare debolezza ("Sii forte! Non piangere! Non fare la femminuccia"...). Queste esperienze portano alla disconnessione dalla propria parte emotiva (da notare che questo può accadere anche alle femmine).
Per approfondire questa problematica e le sue origini, può essere utile la lettura di "Running on Empty" della dr.ssa Jonice Webb.

Chi ha questo deficit non solo fatica a riconoscere e comprendere cosa sente, ma ha ancor più difficoltà con le emozioni degli altri - per cui può trovare gli atteggiamenti altrui incomprensibili, insensati o irritanti (lo Sheldon Cooper della serie TV "The Big Bang Theory" è una versione estremizzata di ciò).
  • Questo spiega le volte in cui, quando una donna chiede al partner di dirle cosa sente, o lei parla delle sue emozioni, oppure esprime emozioni intense o drammatiche, l'uomo sovente si sente a disagio e si ritrae: non capisce di cosa si stia parlando, non sa cosa dire, e/o l'argomento gli crea disagio.
  • Una cosa simile accade agli uomini che faticano a dire "Ti amo", o che si trovano in difficoltà quando viene chiesto loro di esprimere i sentimenti: anche se amano realmente la loro partner, non hanno mai imparato come riconoscere i sentimenti o descriverli.

  • Suggerimento: questa difficoltà non è facilmente superabile (se non con l'aiuto di un terapeuta); però si può attenuare mostrando accettazione, pazienza, comprensione, ed evitando di soverchiare l'altro con le proprie emozioni.
  • Si può anche proporre un'esplorazione delle emozioni, partendo da piccole cose ("Cosa senti quando mangi X? Cosa provi di fronte al cielo azzurro?"...).

7. Non ammettiamo i problemi e non chiediamo aiuto

Gli uomini faticano ad ammettere i propri problemi, crisi o fragilità; inoltre sono molto più restii a chiedere aiuto quando ne hanno bisogno. Questo vale a vari livelli:
  • Fisico: si trascurano, curano meno la propria salute, ed esitano di più ad andare dal medico rispetto alle donne.
  • Emotivo: ignorano o reprimono le emozioni negative, non parlano di ciò che sentono. Fanno fatica ad ammettere di voler essere amati. Anche con gli amici, esitano a svelarsi o andare in profondità.
  • Esistenziale: fanno più fatica ad ammettere la mancanza di senso nella propria vita, o di sentire un grande vuoto interiore. Sono anche più restii a rivolgersi a terapeuti.
Non a caso, gli uomini sono la maggioranza dei suicidi (78% nel 2019); anche perché tengono tutto dentro e non chiedono aiuto, per cui più facilmente si ritrovano disperati e crollano.

Questa riluttanza è in parte dovuta ai giudizi sociali: ancor oggi dagli uomini ci si aspetta che siano sempre forti, che reggano tutti i pesi sulle loro spalle, che non si lascino andare. Inoltre anche molte donne presentano un simile atteggiamento esigente, e diffidano di (o disprezzano) un uomo che si mostri debole, fragile o in crisi. Per quanto si parli di "parità", certi ruoli di genere sono ancora molto diffusi.
  • Suggerimento (non solo riguardo il partner, ma anche verso gli altri uomini nella tua vita: amici, parenti, figli): digli apertamente che con te può essere se stesso, che può lasciarsi andare e mostrare i suoi punti deboli, e che verrà accolto (se lo senti sinceramente).

8. Ci coinvolgiamo più facilmente

Naturalmente questo è un aspetto che dipende molto dall'individuo e dalle sue inclinazioni. Però in media gli uomini si coinvolgono più facilmente quando incontrano una donna che piace loro, mentre al riguardo le donne sono più selettive, caute e circospette. Per un uomo, a volte basta ricevere uno sguardo intenso o un gesto gentile, e già si accende un interesse.
Questa differenza ha peraltro una semplice spiegazione evolutiva (che determina differenti strategie di accoppiamento a livello istintivo):
  • Nel rapporto di coppia la femmina ha sempre a che fare col rischio di una gravidanza e del conseguente impegno di crescere la prole. Quindi per lei è vitale scegliere un compagno adeguato, affidabile e dotato delle doti necessarie.
    ---> Prima di scegliere un partner, quindi, in genere una donna necessita che l'uomo possieda una serie di qualità - oltre all'aspetto gradevole.
  • Questo rischio ovviamente non vale per il maschio, che può quindi abbandonarsi con meno remore al trasporto verso un'altra persona.
    ---> Per essere interessato a una donna, per un uomo di solito è sufficiente trovarla abbastanza attraente dal punto di vista fisico.

Certo a volte questo trasporto è solo desiderio erotico, ma altre volte c'è un autentico coinvolgimento. L'innamoramento può avvenire tanto negli uomini quanto nelle donne - ma agli uomini capita con più facilità e meno esitazioni. Diciamo che sono più inclini all'entusiasmo, e meno alla prudenza (questo è dovuto anche a differenze ormonali: per esempio il maggior testosterone negli uomini induce più facilmente a comportamenti audaci e impulsivi - anche a livello relazionale).
  • Suggerimento: se un uomo si interessa a te appena dopo averti conosciuta, non dare per scontato che stia mentendo o che ti voglia solo per il sesso. Magari ha visto in te qualità speciali (che tu non ti riconosci), o ti vede più affascinante di come ti vedi tu.
  • Per gli uomini: se vai verso una donna con troppo entusiasmo o fretta, anche se hai le migliori intenzioni, lei potrebbe fraintendere, pensare che cerchi solo un'avventura, o che fai così con tutte. Tempera l'entusiasmo, non scoprirti subito.

Ci rimettiamo in gioco presto

Similmente, per molti uomini è normale buttarsi in una nuova storia subito dopo la fine della precedente - cosa che lascia spesso stupefatte le donne. "Ma come - pensa la sua ex - se si è buttato subito nella braccia di un'altra è perché non mi amava davvero, o di me non gli importava nulla". Cioè applica il proprio standard femminile, per cui dopo la fine di una storia "ci si lecca le ferite" e si è spesso caute prima di imbarcarsi in un'altra.
Ma, come ho spiegato, per gli uomini è diverso: non solo sono più impulsivi e più disponibili ad entrare in coppia, ma vedono anche una nuova relazione come un modo di lenire la sofferenza di quella appena conclusa. Questo vale anche per alcune donne, ma negli uomini sembra più comune.

9. Ci accontentiamo di più in campo amoroso

In ambito sentimentale gli uomini sembrano più spesso disponibili ad "accontentarsi", mentre le donne sono più per il "tutto o niente". In altre parole, i primi sono più aperti ad una relatività nelle relazioni, mentre le seconde cercano l'assoluto:
  • A molti uomini va bene un rapporto di "amicizia con benefici" ("friends with benefits", amici che fanno anche sesso), magari pure quando vorrebbero di più. Oppure sono innamorati di una donna che non li ricambia, e allora si accontentano anche di frequentarla come amici. Anche quando una relazione di lungo corso diventa "tiepida", si adattano maggiormente. Sono più inclini ai compromessi, più accomodanti.
  • Le donne solitamente sognano il "grande amore", l'uomo che le fa "perdere la testa", il "Principe Azzurro" - e faticano a rinunciarvi o adattarsi a meno. I rapporti di amicizia più sesso vengono spesso patiti, o interrotti presto. Quando una relazione si fa "tiepida" sono più insofferenti e la chiudono.
Anche qui può valere la spiegazione evolutiva nel punto precedente.

10. Non capiamo i segnali femminili

Come spiego nel paragrafo sulla comunicazione, gli uomini sono abituati a comunicare in modo diretto ed esplicito. Per cui non sanno leggere i segni di interesse indiretti, e non capiscono quando piacciono a una donna - che di solito manda "segnali" impliciti, indiretti ed allusivi (sguardi, sorrisi, accenni velati, ecc.). Poiché le donne sono abituate a comunicare in questo modo indiretto, e tra di loro funziona, chi manda questi segnali si aspetta che l'uomo li comprenda: ma il più delle volte non succede. L'uomo li fraintende, oppure non li vede proprio.
Una tipica espressione femminile è "Gliel'ho fatto capire", ma questo implica - appunto - una comunicazione indiretta ed allusiva, che quasi sempre l'uomo non afferra.

Questo vale nella comunicazione in generale (per esempio la moglie che allude a ciò che le piacerebbe ricevere in regalo), ma ancor più nella seduzione. Poiché per gli uomini è comune essere respinti (ma ciò non lo rende meno temuto o doloroso), molti esitano ad approcciare una donna se lei non mostra un chiaro interesse verso di loro. Spesso una donna pensa di "averlo fatto capire", peccato che però questo non funzioni.
  • Suggerimento: quando vi piace un uomo, o vorreste che lui prendesse l'iniziativa, tenete presente che avrete molte più chance se esprimete la vostra disponibilità in modo più chiaro, esplicito e diretto. O, quantomeno, non aspettatevi che lui vi legga nel pensiero!

11. Ci stanchiamo di corteggiare per niente

In tempi recenti alcune donne si lamentano che gli uomini corteggiano poco o si stancano presto. Queste donne forse non si rendono conto che per gli uomini il corteggiamento:
  • è un "lavoro" gravoso più che un piacere (sull'uomo grava il compito di prendere l'iniziativa, rischiare critiche e rifiuti, accendere e mantenere l'interesse, soddisfare le aspettative di lei);
  • e se non porta ad un risultato è solo una perdita di tempo.
Inoltre, la diffusione di Internet e dei social network ha creato un "mercato globale" nelle relazioni, per cui le probabilità di successo si sono ridotte al minimo: ogni donna riceve moltissima attenzione, la concorrenza maschile è elevata, quindi se non riceve segnali positivi in tempi brevi l'uomo conclude che sta perdendo tempo e smette di corteggiare.
  • Suggerimento: se vi piace essere corteggiate, quando accade mostrate chiaramente all'uomo il vostro interesse (così non si scoraggerà), e non prolungate troppo questa fase (così da non indurlo a cercare qualcuno più disponibile).

12. Badiamo poco ai dettagli estetici

Le donne solitamente danno una grande importanza al loro aspetto, fino ai più minimi dettagli: vestiti, borse, scarpe, accessori, trucco, pettinatura, gioielli, ecc. A quanto pare, per due donne ritrovarsi ad una festa con lo stesso vestito è una specie di tragedia. ;-)
Similmente, le donne tendono ad essere molto critiche verso le proprie imperfezioni fisiche: qualche ruga, capelli bianchi, chili di troppo, le smagliature, possono condurre a crisi esistenziali.

Incredibilmente, per quanto si dica che gli uomini danno molta importanza all'aspetto femminile, a riguardo sono molto più rilassati e meno esigenti delle donne stesse (con qualche eccezione per i più stupidi o superficiali):
  • Vediamo a malapena la differenza tra due abiti, o se avete cambiato pettinatura.
  • Abbiamo una pressoché totale indifferenza per le vostre borse, scarpe o accessori.
  • Possiamo apprezzare una donna con un trucco leggero che la valorizza, ma un trucco eccessivo ci appare come un mascherone (e non pochi preferiscono un look pulito "acqua e sapone").
Di solito, se apprezziamo un vestito è perché vi scopre maggiormente, ed idem per un paio di scarpe che vi rendono più sexy. Insomma, badiamo molto più al quadro che alla cornice: se andaste in giro nude, per molti di noi sarebbe ideale!

Ma anche per quanto riguarda il fisico, diamo meno peso alle imperfezioni di quanta ne diate voi: spesso non notiamo nemmeno qualche smagliatura o la cellulite, non facciamo caso a qualche capello bianco o alle prime rughe, se una donna ci piace dimentichiamo i suoi piccoli difetti. Senza dimenticare che le curve femminili sono apprezzate da gran parte degli uomini (se non sono esagerate). In effetti, gli uomini trovano desiderabili l'80% delle donne.
In realtà, di solito le critiche più feroci sull'aspetto di una donna arrivano da se stessa, e/o dalle altre donne che ha intorno.
  • Suggerimento: non aspettarti che l'uomo apprezzi tutti quei dettagli per te così importanti (quello è cosa da donne). Non pensare che lui sia critico verso le tue imperfezioni come lo sei tu; probabilmente lo sarà molto meno.

13. Ci sentiamo poco desiderati

Le donne faticano a capirlo perché per loro essere desiderate è normale, e persino fastidioso - ma per gli uomini è all'opposto. L'uomo medio viene raramente desiderato, cercato o approcciato. Le donne sono piuttosto selettive, per cui trovano realmente attraenti solo il 20% degli uomini; gli altri vengono considerati poco, e faticano a trovare una partner.
Poiché mediamente le donne vivono il problema opposto (ricevono troppo desiderio), non capiscono questa problematica maschile.

Di conseguenza, la maggior parte degli uomini reagisce positivamente se vengono corteggiati, o se ricevono segni di interesse femminile (ammesso che capiscano questi segnali). Ci pesa dover essere sempre noi a prendere l'iniziativa; i più vorrebbero che anche le donne lo facessero, a volte.
  • Suggerimento: se vuoi capire come vive un uomo, prova ad immaginare come ti sentiresti se fossi sempre ignorata - nessuno che ti guarda, ti chiede il telefono, ti corteggia o ti invita).
  • E se c'è un uomo che ti piace molto, non aspettare sempre che sia lui ad esporsi: prova ad esprimere il tuo interesse (invece di rimanere in un ruolo passivo).

14. Riceviamo poco apprezzamento

Sempre per via della scarsa attenzione ricevuta, gli uomini non sono abituati a ricevere apprezzamento o complimenti. Inoltre sono abituati ad essere in competizione con gli altri uomini, per cui si sentono "all'altezza" solo quando vincono o risultano tra i migliori. Ciò genera spesso forti insicurezze, ma raramente un uomo lo ammette.
Questo fa sì che per un uomo ricevere complimenti è tanto piacevole quanto inaspettato. Magari ci mostriamo increduli o minimizziamo imbarazzati, ma ci piace moltissimo. E non parlo solo di seduzione o di aspetto; ci gratifica anche quando vengono apprezzati comportamenti comuni (come i lavori fatti in casa o quando aiutiamo gli altri), invece di darli per scontati.
  • Suggerimento: se vuoi far sentire bene un uomo che hai vicino, mostra apprezzamento per come è e quello che fa. Se vorresti che lui facesse di più certe attività, esprimi gratitudine ogni volta che succede; questo lo incoraggerà a farlo più spesso.

15. Siamo stanchi di performare

Sugli uomini grava una continua pressione a performare, a dimostrare il proprio valore, ad essere "all'altezza", a dimostrarsi migliori degli altri. Questo vale sia in ambito lavorativo che sociale, ed anche in area sentimentale: le donne sono esigenti e, con l'avvento di Internet e dei social network, ogni uomo si trova a competere in un "mercato globale".

A dispetto di frasi consolatorie come "Tutti meritano di essere amati" o "Basta che sei te stesso", gli uomini si rendono presto conto che per essere desiderati devono possedere una serie di qualità:
  • Estetiche: bellezza, altezza, forma fisica, muscoli, abbigliamento
  • Di personalità: sicurezza di sé, virilità, tratti da "Alfa", deve provarci e rischiare
  • Economiche e lavorative: benessere economico, posizione professionale, disponibilità a spendere per corteggiare
  • Status: essere "qualcuno", essere "vincente", avere successo o potere...
Se manca di queste qualità un uomo tende a risultare "invisibile" per le donne, o al più resta relegato al ruolo di "amico". Certo anche le donne sentono una pressione ad essere desiderabili, ma questa si limita principalmente al livello estetico.

"L'uomo vale per quel che fa, la donna per quel che è."
(José Ortega y Gasset)

Il risultato è che, in molti casi, sentiamo di essere apprezzati, voluti e amati soprattutto per quello che facciamo e diamo - o di non esserlo se non diamo o facciamo abbastanza. Non sto dicendo che vorremmo essere amati senza fare nulla: in genere ci piace proteggere e prenderci cura delle persone che amiamo. Però a volte vorremmo sentirci amati semplicemente per quello che siamo, senza dover "comprare" quell'amore con le nostre performance.
  • Suggerimento: racconta agli uomini a cui vuoi bene (non solo il partner) quanto apprezzi le loro qualità come persona, come ti emozionano, come arricchiscono la tua vita - al di là di tutto quello che fanno per te.


La sincerità si ottiene con l'accettazione

Queste cose non sempre vengono ammesse, perché gli uomini sanno bene che facendolo riceverebbero giudizi e critiche. In particolare, spesso la sessualità maschile è giudicata negativamente. Per questo, se il tuo uomo ti dice che lui non è come descrivo qui... forse sta mentendo per non venire criticato, o per rassicurarti.
  • Per cui l'ultimo suggerimento è: se vuoi che un uomo (o chiunque) sia sincero con te, accogli la sua natura e non "punirlo" per la sua onestà (se invece lo critichi o lo tratti male dopo che si è aperto, la volta successiva sarà assai meno disposto a svelarsi). Chiediti se preferisci una bugia confortevole o una verità scomoda.

Fare i conti con la realtà

Naturalmente alcune di queste voci possono risultare discutibili per alcuni, oppure scomode per certe donne. E' comprensibile, ma secondo me non esiste un modo migliore o peggiore, giusto o sbagliato, di vivere le relazioni: ognuno ha il suo modo. Se non ci piace siamo liberi di allontanarci, ma non di forzare l'altro a cambiare.
Senza contare che non è possibile cambiare gli altri; quindi o cerchiamo di prenderli come sono, oppure ci rinunciamo. D'altronde, tu non vorresti essere accettata ed amata proprio come sei? Questo vale per chiunque.
La volontà di cambiare l'altro non solo è il contrario dell'amore, ma indica insicurezza e distrugge le relazioni. Giudicare e criticare separa le persone; ciò che serve per una relazione felice è capirsi a vicenda, venirsi incontro e trovare insieme compromessi accettabili.

Se invece si pretende di trovare un partner "su misura", o si ritiene che tutti gli uomini (o le donne) siano sbagliati nel loro naturale modo di essere... forse si sta inseguendo un ideale romantico irreale, a cui nessuna persona reale potrà mai corrispondere.

"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza."
(Charles Baudelaire)

"La bellezza da sola basta a persuadere gli occhi degli uomini, senza bisogno d'oratori."
(William Shakespeare)

"Quando si tratta di leggere negli occhi di una donna, la maggior parte degli uomini è analfabeta."
(Heidelinde Weis)


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Insegnare che il sesso è sbagliato incasina la vita

Questo post è l'adattamento di una risposta data da una terapeuta americana ad un suo lettore (vedi link al fondo), che le confessa le sue difficoltà in ambito sessuale derivanti da un'educazione puritana e repressiva. Aldilà delle differenze tra le due culture, sia negli USA che in Italia esiste una tendenza sessuofobica che condanna la sessualità e condiziona molte persone - con conseguenze spesso simili a quanto esposto di seguito...

La dr.ssa Samantha R. Whiten scrive...

Ecco un altro esempio di una persona educata a pensare che il sesso sia cosa di cui vergognarsi, che ha aspettato il matrimonio prima di fare sesso, ed ora ha problemi sessuali nella relazione. Queste cose mi disturbano profondamente: insegnare ai bambini che il sesso è sporco, o sbagliato, o immorale quando non si è sposati, porta le persone a dover ricorrere in seguito a terapeuti o consulenti di coppia per lungo tempo. Ed è anche un altro caso in cui i genitori impongono la loro visione ai figli.

La domanda del lettore

"Mia moglie ed io abbiamo iniziato una relazione a distanza quando ci siamo fidanzati, e dopo sposati abbiamo fatto sesso circa una volta alla settimana. Abbiamo iniziato a cercare una gravidanza e lei voleva fare sesso ogni paio di giorni. Questo mi entusiasmava ma ho avuto dei problemi di impotenza. Di base ho attacchi di panico e ansia da prestazione, e questo ha reso difficile il suo rimanere incinta; poi la scorsa primavera ha avuto un aborto spontaneo e ha dovuto subire un intervento all'utero.
Non riesco a scrollarmi di dosso la sensazione di ansia legata al sesso. Ho fatto sesso solo con mia moglie. Sono cresciuto in una famiglia religiosa molto rigida, mi è stato insegnato che fare sesso per ottenere piacere fosse sbagliato, e non ho fatto sesso prima dei 30 anni.
Con mia moglie abbiamo parlato del sesso e della mia ansia, ma non so come superare l'ostacolo e viverlo in modo rilassato. Ho fatto esami sul mio testosterone ed è risultato basso. Sono in buona salute generale, faccio esercizio fisico e dormo abbastanza bene. Ho un lavoro stressante ma non capisco cosa mi succede. Aiuto!"

“Non riesco a scrollarmi di dosso
la sensazione di ansia
legata al sesso”

La risposta della terapeuta

Prima di tutto è bene verificare cosa puoi fare, dal punto di vista medico, per il tuo basso livello di testosterone. In secondo luogo, trova un buon terapeuta e parlate della tua educazione e dei suoi effetti sulla tua identità sessuale.

Detto questo, non posso trattenermi dall'essere franca: questo genere di cose sono esattamente il motivo per cui è così importante non indurre vergogna nei bambini riguardo il sesso. Il sesso è normale e naturale, e quando dici ai bambini che le brave persone non fanno sesso, o che il sesso dovrebbe avvenire solo quando sei sposato, questo incasina la loro mente. Perché amore e sesso sono due cose differenti. Lo stesso vale per baciarsi e l'amore, tenersi la mano e l'amore, i massaggi e l'amore, e qualsiasi attività fisica e l'amore. In questo articolo descrivo come parlare ai tuoi figli del sesso in modo positivo.

Non ci sarebbero giudizi negativi sulle persone sessualmente esuberanti (di entrambi i sessi), né menzione di "troie" o "porci", se tutti smettessimo di collegare il proprio valore e la propria identità a quanti partner hanno avuto o se è accaduto prima o dopo il matrimonio. Perché mai il sesso dovrebbe riguardare la moralità? Il sesso fatto in modo sano, rispettoso e sicuro va sempre bene, non importa con chi sia, quando o come.
Se per caso sei religioso, non puoi semplicemente dire: "La nostra religione dice di non fare sesso prima del matrimonio, ma altre persone fanno sesso prima del matrimonio e sono comunque brave persone che, semplicemente, non credono nella nostra religione"? Questa affermazione, usata su qualsiasi argomento, non solo il sesso, farebbe molto per aiutare le persone di religioni diverse a rispettarsi a vicenda.

Quanto fai sesso non definisce il tuo valore

Ma, in realtà, come può una persona comprendere che il sesso è buono e giusto dopo il matrimonio, se fino al giorno prima del matrimonio è "cattivo" e "sbagliato"? Cosa c'entra il sesso con quanto un uomo rispetta una donna? Caspita, ho fatto sesso con molte persone (e mi astengo dall'evidenziare in maiuscolo la parola "molte" solo per rispetto di mio marito)...
Ma questo è esattamente il punto, a pensarci bene. Perché mai qualcuno dovrebbe giudicarmi per aver fatto sesso con molte persone? Me la sono goduta. Credo che i miei partner se la siano goduta altrettanto. Semmai dovrei vergognarmi se avessi fatto un sacco di sesso sgradevole, che ai miei partner non è piaciuto per niente, eventualmente.

E' davvero una società triste quella in cui il fatto che tu ti dedichi o meno a una normale attività da mammiferi con un altro essere umano, definisce la tua autostima; e specialmente quando questa idea viene inculcata nei nostri figli. Spero che i miei figli facciano molto sesso, se vogliono, purché sia sicuro; e che non pensino a nessun collegamento tra l'avere un sano desiderio sessuale ed esplorare il sesso con altre persone, e chi sono come esseri umani. E se non ne avranno voglia, va bene anche questo.
Ma vi dirò una cosa: sono molto più incline a giudicare i miei figli per aver fatto un pessimo lavoro su un compito scolastico, che per aver fatto sesso protetto nel loro dormitorio, o in automobile - e non parlo di casa mia solo perché è piccola e ci vivono cinque persone. Ma quando esco e vado a lavorare possono farlo, purché facciano quello che vogliono quando lo vogliono (questa ricerca mostra che gli adolescenti fanno sesso in egual misura, sia che venga insegnata l'astinenza o meno; e l'educazione sessuale è la via migliore per evitare che i figli abbiano una gravidanza o una malattia sessuale).

“E' triste che dedicarsi ad una
normale attività da mammiferi
definisca la tua autostima”

Volere la botte piena e la moglie casta

A proposito, so che sei un uomo, ma questo argomento solleva la faccenda del complesso madonna-puttana. Come possono gli uomini volere una donna che è aperta e libera a letto, ma anche volere una donna che ha fatto sesso solo con un paio di ragazzi - al massimo - prima di loro? Certo a volte succede, ma il più delle volte le persone con un forte desiderio sessuale, e che non si siano sposate giovani, hanno numerosi partner nelle loro vite.
Volere una donna "con forte libido ma casta" è come dire che vuoi qualcuno che ami mangiare, ma che apprezzi il cibo solo dopo averti conosciuto. O che vuoi qualcuno che comunichi assai bene, ma che fosse muto prima di incontrarti. E' pura fantasia! Le donne a cui piace molto il sesso, in genere hanno fatto sesso prima di incontrarti. E le donne a cui il sesso piaceva poco prima, molto probabilmente continueranno ad apprezzare poco il sesso anche con te.
Inoltre, nella consulenza di coppia non ho mai sentito un uomo lamentarsi perché "Mia moglie è troppo aperta sessualmente."

Tra l'altro, se fai sesso con altre persone prima del matrimonio, con tutta probabilità:
  • hai molto meno imbarazzo o disagio riguardo il sesso;
  • sai come mostrare al tuo partner come darti piacere;
  • comprendi maggiormente i tuoi partner e come appagarli;
  • non giudichi i partner in base alle loro preferenze sessuali, perché hai conosciuto più persone e le loro svariate preferenze;
  • e sei più fiducioso sessualmente, poiché hai ricevuto feedback positivi da persone che non "devono" per forza apprezzare le tue prestazioni sessuali, solo in virtù del fatto di essere sposate con te.

Prendi il controllo della tua vita sessuale

Caro lettore, hai bisogno di prendere il controllo della tua vita sessuale e fare tutte le cose che hai sempre voluto fare, ma che ti è stato insegnato fossero "cattive" o "sbagliate": Consideralo il tuo "programma di esposizione" per superare la tua ansia sessuale. A proposito, parlo di ansia e terapia dell'esposizione in questo articolo.

Comunque sia, mi dispiace per te. Prenditi cura del tuo testosterone, trova un terapeuta e prova a fare sesso nonostante le tue resistenze; come qualsiasi altra cosa, più lo fai più la tua ansia diminuirà. Tutti i discorsi al mondo non aiuteranno tanto quanto cambiare attivamente il tuo comportamento: insegnare al tuo cervello che il sesso è qualcosa di positivo attraverso l'esposizione ripetuta a fare sesso. Questa è la parte "comportamentale" della "terapia cognitivo comportamentale". Inoltre, per quanto riguarda la parte "cognitiva", leggi siti Web e articoli con atteggiamento positivo sul sesso (come questo), per aiutarti a controbattere gli insegnamenti ricevuti nell'infanzia sul sesso come qualcosa di cui vergognarsi.

Grazie per avermi scritto, e per avermi dato l'opportunità di dire quanto detesto le persone che dicono che il sesso è sbagliato. Al nostro prossimo incontro, e nel frattempo rimango "La terapeuta-blogger che ha osservato come le persone in consulenza di coppia che non hanno mai fatto sesso prima di incontrare il coniuge, sperimentano frequentemente disfunzioni sessuali, rimpianto o insoddisfazione".

Cosa puoi fare

Se sei un genitore con ansie o giudizi riguardo al sesso, evita di trasmetterli ai tuoi figli. Insegnare loro giudizi o inibizioni non li proteggerà - come forse credi - ma li renderà solo bloccati, repressi e infelici.

Se sei un adulto con disagi o difficoltà nella sessualità, oltre ad applicare quanto scritto finora puoi fare alcune cose:
  • Identifica i messaggi negativi ricevuti dalla famiglia o dalla società, osserva come ti condizionano, e prova a lasciarteli alle spalle. Valuta se siano utili o privi di senso; in quest'ultimo caso, riconosci che non hanno valore per te, e lasciali perdere. Se emergono come "vocine" nella testa, dì loro "Grazie ma non mi servite più" e pensa invece qualcosa di positivo a riguardo.
  • Riconosci che vivere il sesso - che sia di rado o tutti i giorni, con un partner oppure molti, da sposati o meno - è una delle esperienze più intense ed appaganti della vita. Questo vale per ogni essere umano, quindi anche per te. Ti meriti di godertelo senza sensi di colpa né sentirti sbagliato. :-)
  • Concedi a te stesso che puoi vivere la sessualità in modo positivo e libero. Se riconosci agli altri questa possibilità, perché non a te stesso? Se non la riconosci agli altri, chiediti i motivi: è una decisione tua, o te l'hanno insegnato?
  • Se nella tua coppia avete difficoltà nel sesso, invece di nascondere la sofferenza e tenervi dentro i dubbi, è meglio parlarne e condividere i propri problemi: è decisamente più facile superarli insieme. Se il tuo partner è giudicante o imbarazzato a riguardo, suggeriscigli di leggere questo post. Insieme potete sperimentare nuove idee, giochi o fantasie erotiche per ampliare i vostri orizzonti ed espandere il vostro piacere.

Per finire, in certi casi tutto questo non è sufficiente e non si è in grado di liberarsi dai condizionamenti. E' del tutto umano, perché "ripulire" la propria mente dagli influssi del passato non è semplice. Se è il tuo caso, considera la possibilità di farti aiutare da un terapeuta o counselor, magari specializzato in ambito sessuale.


(parte di questo post è liberamente adattata da "Why being taught that sex is bad messes you up", della dott.ssa Samantha Rodman Whiten)

"Il sesso è una cosa seria che deve essere presa con leggerezza."
(Lorena Berdùn, sessuologa)

Il puritanesimo è l'ossessiva paura che qualcuno, da qualche parte, possa essere felice."
(Henry Louis Mencken)

La castità è la più pericolosa di tutte le perversioni sessuali."
(George Bernard Shaw)


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Uomini e donne sono diversi per natura

Nonostante le differenze tra i due sessi siano comprovate da numerose ricerche scientifiche, molti continuano a credere all'idea che uomini e donne siano sostanzialmente uguali, e che eventuali diversità siano dovute esclusivamente agli influssi culturali (e quindi modificabili). Questo è ampiamente errato e fuorviante, come mostrerò nel corso del post.
Non a caso, uno dei libri di maggior successo nell'ambito delle relazioni sentimentali è proprio "Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere" di John Gray (info nella Bibliografia). L'autore spiega che "uomini e donne hanno due diversi modi di pensare, di parlare, di amare", e come queste differenze rendano difficili il capirsi e lo stare bene insieme; ma, una volta comprese, aiutino invece a far sentire l'altro amato ed accolto. Il libro è molto apprezzato (4,6 stelle su Amazon) ed ha aiutato numerose coppie.

Naturalmente le differenze non esistono solo tra i due generi, ma anche fra tutti gli individui: in fondo siamo tutti diversi. E' quindi sempre bene considerare la diversità altrui rispetto a se stessi.
Poiché però sono le differenze tra i sessi a generare molti dei problemi che incontriamo, in questo post mi concentrerò su di esse.

L'importanza di capire l'altro

Perché è importante riconoscere queste differenze? Perché altrimenti non ci si capisce, si entra in conflitto, e le relazioni stentano o falliscono. In effetti, gran parte dei problemi di relazione nascono proprio dal non comprendersi a vicenda - inclusi i molti modi in cui l'altro è diverso da me. Come puoi andare d'accordo con qualcuno che non comprendi?

Se non capisco che il sesso opposto può essere anche molto diverso da me, cadrò nel "solito errore" di pensare che gli altri mi assomigliano (un errore così comune che vi hanno dedicato un libro: "The usual error" - "Il solito errore"; recensioni in inglese): quindi mi aspetterò che gli altri siano come me, abbiano gli stessi gusti e gli stessi desideri, e vogliano le stesse cose che voglio io. Perciò succederanno disastri, tipo:
  • Un ragazzo metterà la mano sul sedere di una ragazza sconosciuta, perché per lui è un gesto simpatico, e a lui farebbe piacere.
  • Una ragazza farà la ritrosa verso un ragazzo, anche se le piace, perché a lei viene naturale o le hanno insegnato così; e non capirà perché lui - che lo vive come espressione di freddezza e indifferenza - si allontanerà.
  • Un uomo invierà ad una donna appena conosciuta online foto del suo pene (le temute "dick pics"), perché a lui piace vedere i genitali femminili, e sarebbe felice se lei facesse altrettanto.
  • Quando una donna ha bisogno di condividere un problema, si aspetterà che il partner la ascolti come farebbe una sua amica; lui invece cercherà di trovare soluzioni e proporre consigli.
    Quindi lei si sentirà non ascoltata e non compresa, e lui non capirà perché i suoi sforzi non vengono apprezzati.
Situazioni come queste accadono quando le persone non hanno idea che l'altro sesso sia profondamente diverso - e nessuno gliel'ha spiegato.
Non è questione di rispetto - come invece molti attivisti pensano - ma di ignoranza: se io non so come sei tu, proverò a rispettarti a modo mio, che magari non funziona per te. Per rispettarti a modo tuo, ho bisogno di capire come sei tu, incluso la tua unicità e diversità da me. Invece la propaganda del "Siamo tutti uguali" confonde solo le idee.

“Come puoi andare d'accordo
con qualcuno
che non comprendi?”


Differenze tra uomini e donne

Va premesso che le differenze esposte di seguito sono generalizzazioni, per cui sono vere nella maggior parte dei casi ma non sempre (stiamo parlando di esseri umani, in fondo, non di ingranaggi).

Sesso e personalità

Vale anche la pena ricordare che il sesso biologico (maschio oppure femmina) è altra cosa dalla personalità, che può avere tratti sia mascolini che femminili in entrambi i sessi. Esiste quindi una minoranza di uomini con personalità più femminile e donne con personalità più mascolina (in questi casi le differenze di cui parlo possono risultare invertite, ma costoro sono un'eccezione e non la regola).

  1. Differenze psicologiche e comportamentali
  2. Differenze nella comunicazione
  3. Differenze nella sessualità e nelle relazioni / sentimenti
  4. Differenze fisiche

1. Differenze psicologiche e comportamentali

  • Gli uomini sono più razionali e logici. Le donne sono più emotive.
    L'uomo spiega il suo punto di vista attraverso le idee e i fatti. La donna lo spiega attraverso le emozioni e ciò che sente (motivo per cui spesso i due sessi non si capiscono).
  • Il pensiero e i discorsi maschili si concentrano principalmente sull'azione e sugli oggetti ("Ho fatto, voglio fare, facciamo..."). Il pensiero e i discorsi femminili sulle emozioni e sui sentimenti ("Mi sento, mi ha fatto sentire, vorrei sentirmi...").
  • Non a caso, mediamente i maschi mostrano una maggiore tendenza attiva (entrano in azione, corrono rischi, cercano soluzioni), mentre le femmine una più passiva (esitano, riflettono e aspettano). Questa differenza attiva/passiva accade anche nella seduzione e ricerca di partner.
    Naturalmente questo poi dipende molto dalla personalità individuale.
  • Fin dall'infanzia, i maschi sono più interessati agli oggetti. Le femmine sono più interessate alle persone. Questa preferenza si estende alla vita professionale: questo studio conferma che "gli uomini preferiscono lavorare con le cose e le donne preferiscono lavorare con le persone". Anche nei test di intelligenza, emerge che i maschi hanno migliori capacità pratiche e le femmine migliori capacità sociali.
    Questa differenza si applica sia agli studi che al lavoro: la maggioranza dei maschi predilige materie tecniche o pratiche (p.es economia e commercio o ingegneria; tra l'altro, questo è uno dei motivi per cui gli uomini tendono a guadagnare di più: scelgono professioni più tecniche e meglio remunerate). La maggioranza delle femmine materie umanistiche o che includono il rapporto con le persone (p.es. insegnante o infermiera).
  • Il testosterone è un ormone che influenza il desiderio sessuale, regola la produzione di sperma, promuove la formazione di muscoli, aumenta l'energia. A livello psicologico influenza l'aggressività e la competitività.
    Esso è presente in entrambi i sessi, ma con livelli molto diversi: 265-920 nanogrammi/decilitro negli uomini, ma solo 15-70 ng/dL nelle donne. Questo spiega, tra le altre cose, perché gli uomini siano mediamente molto più interessati al sesso, più aggressivi e competitivi delle donne.
  • I maschi tendono ad essere più aggressivi e intraprendenti, più portati a correre rischi. Le femmine sono meno aggressive, prendono meno l'iniziativa e corrono meno rischi.
    Questa tendenza maschile produce sia comportamenti dannosi che utili: un maschio ha più probabilità di essere violento o commettere reati, ma anche di diventare imprenditore, esplorare nuove frontiere o creare nuove invenzioni (tutte attività che richiedono iniziativa, intraprendenza e scarsa avversione al rischio).

2. Differenze nella comunicazione

Uomini e donne non si capiscono anche perché spesso comunicano in modi diversi:
  • Gli uomini comunicano in modo diretto, logico e fattuale. Le donne in modo indiretto, analogico e allusivo; e non di rado dicendo cose diverse da ciò che pensano (aspettandosi che gli altri, o il partner, indovinino ciò che vogliono, senza dirlo apertamente).
    La frase "Gliel'ho fatto capire" è tipicamente femminile; in inglese le donne spesso si lamentano che "Gli uomini dovrebbero arrivarci da soli" ("Men should get it").
  • Gli uomini parlano principalmente di fatti o informazioni. Le donne parlano principalmente di emozioni e sentimenti.
  • In buona parte dei casi, gli uomini parlano per cercare soluzioni e risolvere problemi (il focus è sui fatti). Le donne invece parlano per condividere emozioni e sentirsi accolte (il focus è sul sentire).
  • Gli uomini faticano a capire quando una donna è interessata a loro, o meno; spesso scambiano la gentilezza per interesse. Le donne invece capiscono più facilmente quando un uomo è interessato (in parte anche perché gli uomini sono più diretti ed espliciti).

3. Differenze nella sessualità e nelle relazioni / sentimenti

Uomini e donne hanno differenti criteri di scelta dei partner; questa ricerca (condotta su 10.000 persone di 37 culture diverse) conferma quanto queste differenze siano innate:
  • Anche nei paesi che promuovono l'uguaglianza di genere, le preferenze di accoppiamento sono diverse. Ciò respinge l'idea comune che uomini e donne siano identici nella loro psicologia di base.
  • I due sessi differiscono in modo sorprendente nelle loro preferenze di partner - e questo vale sia in culture egalitarie (Svezia, Norvegia) che in culture tradizionali (Iran).
  • Quello che vogliamo in un compagno è legato più al nostro genere che alle nostre esperienze e preferenze individuali. I ricercatori hanno potuto dedurre il sesso di una persona con un'accuratezza del 92%, solo basandosi su ciò che cercava in un partner.
Uomini e donne hanno quindi strategie di accoppiamento diverse a livello istintivo, a causa del diverso apparato riproduttivo, ciascuna volta a massimizzare il proprio successo evolutivo (trasmettere i propri geni). In estrema sintesi:
  • I maschi tendono a una strategia "quantitativa": inseminare più femmine possibile (specialmente giovani e belle). Poiché un maschio può fecondare infinite femmine, la sua strategia punta ai "grandi numeri".
    Le scelte di accoppiamento sono basate principalmente sull'aspetto fisico ("Shopping for genes").
  • Le femmine tendono a una strategia "qualitativa": scegliere un solo partner dotato delle migliori qualità (sia come geni che come risorse). Poiché una femmina ha l'onere della gravidanza, la sua strategia si concentra sulla cura e sulle risorse per la prole.
    Le scelte di accoppiamento sono basate sia sull'aspetto fisico che sulle risorse offerte dal partner, o dal suo potenziale ("Shopping for genes and resources").
Naturalmente questi istinti vengono poi mediati dall'educazione ricevuta e dalla cultura in cui viviamo, nonché dalle inclinazioni personali. Ciononostante, queste strategie - plasmate dall'evoluzione - guidano i nostri comportamenti, anche quando non abbiamo alcuna intenzione di procreare; e spiegano anche buona parte dei comportamenti di seguito.

  • Gli uomini farebbero sesso con la maggior parte delle donne che incontrano (se ne avessero l'opportunità). Invece le donne sono molto più selettive, e sono interessate a fare sesso solo con una minoranza di uomini.
  • Gli uomini reagiscono alla nudità femminile con entusiasmo e in modo impersonale (non importa di chi sia, basta che sia un minimo piacente). Le donne reagiscono alla nudità maschile con fastidio o repulsione, a meno che le coinvolga personalmente (l'uomo amato o qualcuno da cui sono attratte).
  • Gli uomini sono generalmente affascinati dalla promiscuità (vedi p.es. nella pornografia, e nell'idea della poligamia o di un'orgia). Le donne sono generalmente disgustate dalla promiscuità.
  • E' noto che gli uomini sono assai sensibili all'aspetto femminile. Ma anche per le donne la bellezza maschile conta; la differenza è che, oltre alla bellezza, per le donne sono importanti anche altri fattori.
    Per gran parte degli uomini, intelligenza e personalità della donna sono secondari rispetto alla bellezza. Invece le donne vogliono un uomo che abbia tutto: bellezza, intelligenza, personalità, talenti, denaro o potere (poi magari si accontentano, ma il loro sogno è quello).
  • Nelle relazioni sentimentali, gli uomini danno importanza primaria al sesso. Le donne danno maggiore importanza all'essere amate e ricevere attenzione.
  • Il sogno della maggior parte degli uomini (specialmente giovani) è avere un "harem": tante donne diverse con cui fare sesso. Il sogno di quasi tutte le donne è un amore da favola ed eterno (il Principe Azzurro).
  • Certi uomini pagano per fare sesso. Certe donne si fanno pagare per fare sesso. L'inverso accade molto più di rado.

4. Differenze fisiche

Le differenze fisiche tra uomo e donna sono evidenti, ma non accade solo tra noi umani. Le diversità tra maschi e femmine sono presenti nella maggior parte delle specie, e così diffuse che esiste un termine scientifico per il fenomeno: dimorfismo sessuale.
Anche se alcune differenze possono apparire scontate, altre non lo sono, e possono essere più influenti di quanto crediamo.

  • Apparato riproduttivo - La differenza non sta solo nella capacità di procreare o meno. L'apparato riproduttivo femminile comporta anche fenomeni come il ciclo mestruale, nonché variazioni ormonali che influenzano fortemente la psiche e il comportamento. In alcuni casi queste variazioni possono indurre gravi malesseri e persino comportamenti criminali.
    Inoltre condiziona certe scelte personali: per esempio, le donne sono meno disponibili a fare sesso anche perché temono una gravidanza.
  • Sistema endocrino - E' noto che gli ormoni influenzano la percezione, l'umore e il comportamento, nonché molti processi fisiologici. Quindi anche le differenze nel sistema endocrino (ghiandole) maschile o femminile, produrranno differenze negli individui dei due generi.
  • Cervello - Anche se la questione è dibattuta (spesso per motivi ideologici piuttosto che scientifici), svariate ricerche rilevano differenze tra il cervello maschile e femminile (sia di umani che animali). Numerosi studi provano che uomini e donne hanno differenti abilità e capacità. E' quindi lecito concludere che ci siano differenze caratteriali e di comportamento innate.
  • Forza fisica - Che gli uomini siano mediamente più forti delle donne fisicamente è indubitabile. Quello che molti non sanno, però, è quanto grande sia questa differenza: le donne hanno una forza del 60-70% rispetto a quella maschile nelle gambe, ma solo del 50-60% nel torso. Quindi nelle attività che coinvolgono i muscoli superiori gli uomini hanno un vantaggio quasi doppio.
    Ecco perché negli sport esistono categorie maschili e femminili: se competessero insieme, le donne perderebbero quasi sempre. Anche quando una squadra di donne professioniste compete contro una di uomini adolescenti o dilettanti, quest'ultima di solito vince. La differenza di forza, potenza e velocità è schiacciante.
  • I due sessi accumulano grasso in modo diverso - Gli uomini soprattutto sulla pancia, mentre le donne specialmente su cosce e glutei. Inoltre, le donne accumulano più grasso corporeo e sono soggette alla cellulite (80-90%) molto più degli uomini (10%). Anche se queste differenze sono più che altro estetiche, sono un'ulteriore riprova di diversità tra i generi che non c'entra nulla con la cultura.
  • Salute e malattie - Anche per i motivi sopra elencati (ma non solo), esistono innumerevoli differenze in ambito sanitario tra i due generi: certe malattie colpiscono solo (o in proporzione maggiore) maschi oppure femmine; la reazione a certi farmaci è diversa; le donne vivono più a lungo; anche nella salute mentale vi sono problematiche differenti (p.es. gli uomini sviluppano più dipendenze, le donne più depressione).


La cultura è secondaria

Motivare queste differenze con la cultura è fallace, in quanto le differenze sopra riportate sono pressoché universalmente valide in tutta l'umanità e nelle varie culture (anche se alcune magari in gradi minori o maggiori, e su questo la cultura può avere un influsso).
Le differenze di comportamento sono motivate in primo luogo da impulsi innati e istintivi, in genere per ragioni evoluzionistiche. La loro natura innata e profonda li rende poco modificabili dalla cultura e dall'educazione. Cultura ed educazione hanno spesso un forte impatto sugli individui, ma resta il fatto che le differenze innate esistono e fanno parte della natura profonda delle persone; per cui non possono essere cancellate ma, al più, modificate.

Il dibattito sull'influsso innato oppure culturale nel comportamento ("Nature vs Nurture") è antico e mai sopito. Molti si convincono che tutto sia determinato da geni ed istinti; altri - al contrario - credono che ogni attitudine sia plasmata dalla cultura (tali posizioni sono forse dovute al fatto che una spiegazione semplice è più rassicurante di una complessa).
La posizione più ragionevole - a mio avviso - è quella che considera l'importanza di entrambi, e di come i fattori innati e culturali interagiscano fra di loro.

Spiegazione evoluzionistica

La spiegazione più probabile per queste differenze viene dall'evoluzione: nel corso di milioni di anni, maschi e femmine hanno sviluppato comportamenti diversi per ottimizzare i ruoli di ciascuno, e garantire così maggiori probabilità di sopravvivere e riprodursi:
  • Le femmine hanno dovuto occuparsi della prole, restando in gruppo nel villaggio: sviluppando così migliori capacità relazionali, comunicative e di intuizione (per capire le necessità dell'infante), minore attitudine al rischio (che avrebbe messo in pericolo anche i piccoli), maggiore tendenza stanziale.
  • I maschi hanno dovuto sia proteggere femmine e cuccioli, che procurare loro il cibo: quindi hanno sviluppato maggiore forza fisica (per caccia e difesa), più aggressività e più tendenza al rischio (per affrontare i pericoli), maggiore capacità di movimento e orientamento (dovendo spostarsi a lungo).
Anche oggi che questi ruoli sono molto meno necessari, le differenze permangono: sia a livello fisico (maggiore forza e dimensioni nei maschi) che caratteriale (per esempio: maggiore aggressività, intraprendenza ed orientamento spaziale nei maschi; migliore intelligenza emozionale e capacità di cura delle persone nelle femmine). La cultura è un fattore secondario (per quanto importante), perché queste differenze sono iscritte nel nostro DNA: per selezione naturale, chi non era all'altezza di quei ruoli non si sarebbe riprodotto.

“Nel corso di milioni di anni,
maschi e femmine hanno sviluppato
comportamenti diversi”

Questi sono i fatti, e sono tutto intorno a noi

Ma non sto parlando solo di teoria e ricerche: se ci guardiamo intorno e osserviamo il comportamento di uomini e donne reali (in un campione abbastanza ampio), nella maggioranza dei casi osserveremo proprio le differenze sopra elencate. Magari non tutti le ammetteranno apertamente, ma risulteranno dai loro comportamenti; poiché non sempre le persone sono sincere, infatti, non bisogna basarsi su ciò che dicono di sé, ma sulle loro azioni.
Basta banalmente osservare comportamenti onnipresenti (incluso nella maggior parte delle culture), come:
  • I maschi sono molto più interessati alla tecnologia (macchine, computer) o agli sport. Le donne sono molto più interessate ad abbigliamento ed accessori (scarpe, borse) o alla cosmesi.
  • Una giornata passata a fare shopping è per molti uomini una sofferenza o una perdita di tempo. Per le donne è una delizia.
  • Nella maggior parte dei casi, il tempo speso per vestirsi e prepararsi dagli uomini è nettamente inferiore al tempo speso dalle donne.
  • Di fronte alla prospettiva di sesso occasionale con uno sconosciuto, la maggior parte degli uomini è interessata od entusiasta. La totalità delle donne è indifferente o disgustata.
  • Per l'uomo medio il matrimonio può essere un evento importante, oppure qualcosa per cui non ha alcun interesse. Per la donna media il matrimonio ha spesso un'importanza esistenziale, o è addirittura qualcosa attorno a cui ruota la sua vita.
  • Se qualcuno entra in una stanza con un infante, gli uomini manifestano un interesse blando o assente. Le donne vanno in brodo di giuggiole.
Negare questi fatti è negare l'evidenza (anche se, di nuovo, possono esserci alcune eccezioni). Di solito chi respinge queste differenze di genere non si basa sull'osservazione delle persone reali, ma sulle sue teorie astratte e idealizzate; sul mondo "come dovrebbe essere", non com'è realmente.

Perché si negano queste differenze

Ci sono una serie di motivazioni che spiegano l'attaccamento spesso viscerale all'idea del "siamo tutti uguali" - al punto di negare persino l'evidenza. Una singola persona può ricadere in una o più di queste categorie.

Idealisti (*)

Costoro sono talmente aggrappati al loro ideale, da negare qualsiasi fatto loro presentato. L'ideale viene anteposto alla realtà, e diventa un "totem" impossibile da mettere in discussione (un po' come la fede per un credente).
(*) Questa categoria include buona parte degli attivisti per qualche causa, molte persone di sinistra, i cosiddetti "woke", i "Social Justice Warrior" (SJW), e molte femministe (vedi sotto).

Personalità fragili e insicure

Per persone di questo tipo, la realtà è spesso troppo complessa e inquietante. Poiché non sono in grado di affrontarla, spesso si inventano delle spiegazioni o dei "fatti alternativi", più semplici e rassicuranti, che li confortano. Di fronte al caos delle relazioni uomo-donna, per costoro credere che "Siamo tutti uguali", "Abbiamo tutti lo stesso valore" o "Tutti meritiamo di essere amati" sono ideali rassicuranti - per quanto utopici.
  • Inoltre, credere che le differenze uomo-donna (e le conseguenti problematiche) siano interamente originate dalla cultura, fornisce l'illusione rassicurante che esse possano essere risolte (se cambiamo la cultura, il problema può sparire).
  • Invece ammettere che certe differenze siano innate significa accettare che certi problemi restano inevitabili (uomini e donne saranno sempre diversi, se è nella loro natura), cosa che per una personalità fragile può risultare così ansiogeno da essere inaccettabile (vedi le reazioni viscerali di certe persone su questo argomento).

Persone immature

Similmente, una persona che non è maturata a sufficienza non è in grado di comprendere le numerose complessità del mondo reale; la sua mente non è abbastanza sofisticata. Per cui si attaccherà a spiegazioni semplici, che è in grado di comprendere (anche se infondate).

Femministe (*)

Riconoscere le differenze di cui parlo vuol dire ammettere che ci sono comportamenti e preferenze maschili e femminili, quindi ogni genere ha le sue ragioni. Ma per il femminismo, che nella maggior parte dei casi opera ad esclusivo vantaggio delle donne (a dispetto di quanto afferma in teoria), questo non è accettabile. Invece, sostenendo la teoria del "Siamo tutti uguali", c'è un solo modello che deve valere per tutti, ed è quello femminile: i bisogni, i desideri ed i problemi delle donne. Per tali femministe, l'uomo dovrebbe essere come una donna.
Secondo questa visione "unificata", se un uomo non vi rientra, magari perché:
  1. dà più importanza al sesso che all'amore;
  2. fa uso di pornografia;
  3. o non ha interesse a sposarsi...
(cioè non corrisponde a preferenze e bisogni femminili), allora non è semplicemente la sua natura maschile, ma è sbagliato lui. Se "Uomini e donne sono uguali", non ci sono due possibili posizioni: ogni deviazione dal modello è un errore da condannare o una anomalia da correggere. Nei casi sopra citati, l'uomo verrà definito come: 1."sesso-dipendente", 2. depravato, 3. incapace di impegnarsi (invece di riconoscere semplicemente che gli uomini spesso "funzionano così").
(*) (non vale per tutte, ma direi per una buona parte).

Queste categorie possono sviluppare una mentalità di "pensiero unico" di stampo vagamente fascista, per cui ogni pensiero o comportamento diverso o divergente è inammissibile, e va censurato o stroncato (vedi le reazioni aggressive di attivisti o femministe quando le loro ideologie vengono messe in discussione).

Sapere è potere

Come detto all'inizio, ignorare queste differenze produce molte difficoltà sia alle persone che nelle relazioni. Sarebbe auspicabile che venissero insegnate e spiegate, magari all'interno di un valido programma di educazione sentimentale e sessuale; ma questo sembra una conquista sociale ancora lontana.

Nel frattempo, possiamo ricordare che "Sapere è potere": più comprendiamo gli altri ed il sesso opposto, più saremo in grado di relazionarci in modo positivo e costruttivo. Se le nostre relazioni non funzionano, dare la colpa all'esterno è inutile. E' molto più utile renderci conto di quali sono i nostri limiti (inclusa l'ignoranza), e provare a superarli.
Diffidando anche da quelli che cercano di semplificare tutto (specialmente materie complesse come l'animo umano), o che insistono su come la loro visione del mondo sia l'unica possibile o accettabile.

Maschile e femminile sono complementari - non nemici

Quando si parla di differenze di genere, emerge spesso una mentalità competitiva o antagonistica (specialmente se ci sono di mezzo ideologie, come quelle tradizionaliste o femministe):
  • "Gli uomini sono migliori, le donne sono inferiori."
  • "Le donne sono buone e amorevoli, gli uomini sono cattivi e violenti."
Trovo queste mentalità miopi e dannose. In realtà uomini e donne - e più ancora la psiche (*) maschile e femminile - sono complementari: esprimono il loro meglio quando collaborano in maniera sinergica e si completano a vicenda.
Questo post non vuole quindi stimolare dibattiti sterili su quale genere sia meglio, ma piuttosto evidenziare come queste differenze siano un arricchimento quando cooperano insieme - proprio come accade in un matrimonio armonioso.

(*) In greco antico "psyché" indica l'anima; qui intesa come energia psichica, archetipi maschile e femminile presenti in ognuno.

"Gli uomini si sono sempre occupati del potere sulle cose, le donne del potere sulle persone."
(Giorgio Gaber)

"Gli uomini fanno le leggi, le donne i costumi."
(J.A.H. de Guibert)

"Le donne hanno bisogno di una ragione per fare sesso. Gli uomini hanno bisogno solo di un posto."
(Billy Crystal)


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