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Uomini e donne sono diversi per natura

Nonostante le differenze tra i due sessi siano comprovate da numerose ricerche scientifiche, molti continuano a credere all'idea che uomini e donne siano sostanzialmente uguali, e che eventuali diversità siano dovute esclusivamente agli influssi culturali (e quindi modificabili). Questo è ampiamente errato e fuorviante, come mostrerò nel corso del post.
Non a caso, uno dei libri di maggior successo nell'ambito delle relazioni sentimentali è proprio "Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere" di John Gray (info nella Bibliografia). L'autore spiega che "uomini e donne hanno due diversi modi di pensare, di parlare, di amare", e come queste differenze rendano difficili il capirsi e lo stare bene insieme; ma, una volta comprese, aiutino invece a far sentire l'altro amato ed accolto. Il libro è molto apprezzato (4,6 stelle su Amazon) ed ha aiutato numerose coppie.

Naturalmente le differenze non esistono solo tra i due generi, ma anche fra tutti gli individui: in fondo siamo tutti diversi. E' quindi sempre bene considerare la diversità altrui rispetto a se stessi.
Poiché però sono le differenze tra i sessi a generare molti dei problemi che incontriamo, in questo post mi concentrerò su di esse.

L'importanza di capire l'altro

Perché è importante riconoscere queste differenze? Perché altrimenti non ci si capisce, si entra in conflitto, e le relazioni stentano o falliscono. In effetti, gran parte dei problemi di relazione nascono proprio dal non comprendersi a vicenda - inclusi i molti modi in cui l'altro è diverso da me. Come puoi andare d'accordo con qualcuno che non comprendi?

Se non capisco che il sesso opposto può essere anche molto diverso da me, cadrò nel "solito errore" di pensare che gli altri mi assomigliano (un errore così comune che vi hanno dedicato un libro: "The usual error" - "Il solito errore"; recensioni in inglese): quindi mi aspetterò che gli altri siano come me, abbiano gli stessi gusti e gli stessi desideri, e vogliano le stesse cose che voglio io. Perciò succederanno disastri, tipo:
  • Un ragazzo metterà la mano sul sedere di una ragazza sconosciuta, perché per lui è un gesto simpatico, e a lui farebbe piacere.
  • Una ragazza farà la ritrosa verso un ragazzo, anche se le piace, perché a lei viene naturale o le hanno insegnato così; e non capirà perché lui - che lo vive come espressione di freddezza e indifferenza - si allontanerà.
  • Un uomo invierà ad una donna appena conosciuta online foto del suo pene (le temute "dick pics"), perché a lui piace vedere i genitali femminili, e sarebbe felice se lei facesse altrettanto.
  • Quando una donna ha bisogno di condividere un problema, si aspetterà che il partner la ascolti come farebbe una sua amica; lui invece cercherà di trovare soluzioni e proporre consigli.
    Quindi lei si sentirà non ascoltata e non compresa, e lui non capirà perché i suoi sforzi non vengono apprezzati.
Situazioni come queste accadono quando le persone non hanno idea che l'altro sesso sia profondamente diverso - e nessuno gliel'ha spiegato.
Non è questione di rispetto - come invece molti attivisti pensano - ma di ignoranza: se io non so come sei tu, proverò a rispettarti a modo mio, che magari non funziona per te. Per rispettarti a modo tuo, ho bisogno di capire come sei tu, incluso la tua unicità e diversità da me. Invece la propaganda del "Siamo tutti uguali" confonde solo le idee.

“Come puoi andare d'accordo
con qualcuno
che non comprendi?”


Differenze tra uomini e donne

Va premesso che le differenze esposte di seguito sono generalizzazioni, per cui sono vere nella maggior parte dei casi ma non sempre (stiamo parlando di esseri umani, in fondo, non di ingranaggi).

Sesso e personalità

Vale anche la pena ricordare che il sesso biologico (maschio oppure femmina) è altra cosa dalla personalità, che può avere tratti sia mascolini che femminili in entrambi i sessi. Esiste quindi una minoranza di uomini con personalità più femminile e donne con personalità più mascolina (in questi casi le differenze di cui parlo possono risultare invertite, ma costoro sono un'eccezione e non la regola).

  1. Differenze psicologiche e comportamentali
  2. Differenze nella comunicazione
  3. Differenze nella sessualità e nelle relazioni / sentimenti
  4. Differenze fisiche

1. Differenze psicologiche e comportamentali

  • Gli uomini sono più razionali e logici. Le donne sono più emotive.
    L'uomo spiega il suo punto di vista attraverso le idee e i fatti. La donna lo spiega attraverso le emozioni e ciò che sente (motivo per cui spesso i due sessi non si capiscono).
  • Il pensiero e i discorsi maschili si concentrano principalmente sull'azione e sugli oggetti ("Ho fatto, voglio fare, facciamo..."). Il pensiero e i discorsi femminili sulle emozioni e sui sentimenti ("Mi sento, mi ha fatto sentire, vorrei sentirmi...").
  • Non a caso, mediamente i maschi mostrano una maggiore tendenza attiva (entrano in azione, corrono rischi, cercano soluzioni), mentre le femmine una più passiva (esitano, riflettono e aspettano). Questa differenza attiva/passiva accade anche nella seduzione e ricerca di partner.
    Naturalmente questo poi dipende molto dalla personalità individuale.
  • Fin dall'infanzia, i maschi sono più interessati agli oggetti. Le femmine sono più interessate alle persone. Questa preferenza si estende alla vita professionale: questo studio conferma che "gli uomini preferiscono lavorare con le cose e le donne preferiscono lavorare con le persone". Anche nei test di intelligenza, emerge che i maschi hanno migliori capacità pratiche e le femmine migliori capacità sociali.
    Questa differenza si applica sia agli studi che al lavoro: la maggioranza dei maschi predilige materie tecniche o pratiche (p.es economia e commercio o ingegneria; tra l'altro, questo è uno dei motivi per cui gli uomini tendono a guadagnare di più: scelgono professioni più tecniche e meglio remunerate). La maggioranza delle femmine materie umanistiche o che includono il rapporto con le persone (p.es. insegnante o infermiera).
  • Il testosterone è un ormone che influenza il desiderio sessuale, regola la produzione di sperma, promuove la formazione di muscoli, aumenta l'energia. A livello psicologico influenza l'aggressività e la competitività.
    Esso è presente in entrambi i sessi, ma con livelli molto diversi: 265-920 nanogrammi/decilitro negli uomini, ma solo 15-70 ng/dL nelle donne. Questo spiega, tra le altre cose, perché gli uomini siano mediamente molto più interessati al sesso, più aggressivi e competitivi delle donne.
  • I maschi tendono ad essere più aggressivi e intraprendenti, più portati a correre rischi. Le femmine sono meno aggressive, prendono meno l'iniziativa e corrono meno rischi.
    Questa tendenza maschile produce sia comportamenti dannosi che utili: un maschio ha più probabilità di essere violento o commettere reati, ma anche di diventare imprenditore, esplorare nuove frontiere o creare nuove invenzioni (tutte attività che richiedono iniziativa, intraprendenza e scarsa avversione al rischio).

2. Differenze nella comunicazione

Uomini e donne non si capiscono anche perché spesso comunicano in modi diversi:
  • Gli uomini comunicano in modo diretto, logico e fattuale. Le donne in modo indiretto, analogico e allusivo; e non di rado dicendo cose diverse da ciò che pensano (aspettandosi che gli altri, o il partner, indovinino ciò che vogliono, senza dirlo apertamente).
    La frase "Gliel'ho fatto capire" è tipicamente femminile; in inglese le donne spesso si lamentano che "Gli uomini dovrebbero arrivarci da soli" ("Men should get it").
  • Gli uomini parlano principalmente di fatti o informazioni. Le donne parlano principalmente di emozioni e sentimenti.
  • In buona parte dei casi, gli uomini parlano per cercare soluzioni e risolvere problemi (il focus è sui fatti). Le donne invece parlano per condividere emozioni e sentirsi accolte (il focus è sul sentire).
  • Gli uomini faticano a capire quando una donna è interessata a loro, o meno; spesso scambiano la gentilezza per interesse. Le donne invece capiscono più facilmente quando un uomo è interessato (in parte anche perché gli uomini sono più diretti ed espliciti).

3. Differenze nella sessualità e nelle relazioni / sentimenti

Uomini e donne hanno differenti criteri di scelta dei partner; questa ricerca (condotta su 10.000 persone di 37 culture diverse) conferma quanto queste differenze siano innate:
  • Anche nei paesi che promuovono l'uguaglianza di genere, le preferenze di accoppiamento sono diverse. Ciò respinge l'idea comune che uomini e donne siano identici nella loro psicologia di base.
  • I due sessi differiscono in modo sorprendente nelle loro preferenze di partner - e questo vale sia in culture egalitarie (Svezia, Norvegia) che in culture tradizionali (Iran).
  • Quello che vogliamo in un compagno è legato più al nostro genere che alle nostre esperienze e preferenze individuali. I ricercatori hanno potuto dedurre il sesso di una persona con un'accuratezza del 92%, solo basandosi su ciò che cercava in un partner.
Uomini e donne hanno quindi strategie di accoppiamento diverse a livello istintivo, a causa del diverso apparato riproduttivo, ciascuna volta a massimizzare il proprio successo evolutivo (trasmettere i propri geni). In estrema sintesi:
  • I maschi tendono a una strategia "quantitativa": inseminare più femmine possibile (specialmente giovani e belle). Poiché un maschio può fecondare infinite femmine, la sua strategia punta ai "grandi numeri".
    Le scelte di accoppiamento sono basate principalmente sull'aspetto fisico ("Shopping for genes").
  • Le femmine tendono a una strategia "qualitativa": scegliere un solo partner dotato delle migliori qualità (sia come geni che come risorse). Poiché una femmina ha l'onere della gravidanza, la sua strategia si concentra sulla cura e sulle risorse per la prole.
    Le scelte di accoppiamento sono basate sia sull'aspetto fisico che sulle risorse offerte dal partner, o dal suo potenziale ("Shopping for genes and resources").
Naturalmente questi istinti vengono poi mediati dall'educazione ricevuta e dalla cultura in cui viviamo, nonché dalle inclinazioni personali. Ciononostante, queste strategie - plasmate dall'evoluzione - guidano i nostri comportamenti, anche quando non abbiamo alcuna intenzione di procreare; e spiegano anche buona parte dei comportamenti di seguito.

  • Gli uomini farebbero sesso con la maggior parte delle donne che incontrano (se ne avessero l'opportunità). Invece le donne sono molto più selettive, e sono interessate a fare sesso solo con una minoranza di uomini.
  • Gli uomini reagiscono alla nudità femminile con entusiasmo e in modo impersonale (non importa di chi sia, basta che sia un minimo piacente). Le donne reagiscono alla nudità maschile con fastidio o repulsione, a meno che le coinvolga personalmente (l'uomo amato o qualcuno da cui sono attratte).
  • Gli uomini sono generalmente affascinati dalla promiscuità (vedi p.es. nella pornografia, e nell'idea della poligamia o di un'orgia). Le donne sono generalmente disgustate dalla promiscuità.
  • E' noto che gli uomini sono assai sensibili all'aspetto femminile. Ma anche per le donne la bellezza maschile conta; la differenza è che, oltre alla bellezza, per le donne sono importanti anche altri fattori.
    Per gran parte degli uomini, intelligenza e personalità della donna sono secondari rispetto alla bellezza. Invece le donne vogliono un uomo che abbia tutto: bellezza, intelligenza, personalità, talenti, denaro o potere (poi magari si accontentano, ma il loro sogno è quello).
  • Nelle relazioni sentimentali, gli uomini danno importanza primaria al sesso. Le donne danno maggiore importanza all'essere amate e ricevere attenzione.
  • Il sogno della maggior parte degli uomini (specialmente giovani) è avere un "harem": tante donne diverse con cui fare sesso. Il sogno di quasi tutte le donne è un amore da favola ed eterno (il Principe Azzurro).
  • Certi uomini pagano per fare sesso. Certe donne si fanno pagare per fare sesso. L'inverso accade molto più di rado.

4. Differenze fisiche

Le differenze fisiche tra uomo e donna sono evidenti, ma non accade solo tra noi umani. Le diversità tra maschi e femmine sono presenti nella maggior parte delle specie, e così diffuse che esiste un termine scientifico per il fenomeno: dimorfismo sessuale.
Anche se alcune differenze possono apparire scontate, altre non lo sono, e possono essere più influenti di quanto crediamo.

  • Apparato riproduttivo - La differenza non sta solo nella capacità di procreare o meno. L'apparato riproduttivo femminile comporta anche fenomeni come il ciclo mestruale, nonché variazioni ormonali che influenzano fortemente la psiche e il comportamento. In alcuni casi queste variazioni possono indurre gravi malesseri e persino comportamenti criminali.
    Inoltre condiziona certe scelte personali: per esempio, le donne sono meno disponibili a fare sesso anche perché temono una gravidanza.
  • Sistema endocrino - E' noto che gli ormoni influenzano la percezione, l'umore e il comportamento, nonché molti processi fisiologici. Quindi anche le differenze nel sistema endocrino (ghiandole) maschile o femminile, produrranno differenze negli individui dei due generi.
  • Cervello - Anche se la questione è dibattuta (spesso per motivi ideologici piuttosto che scientifici), svariate ricerche rilevano differenze tra il cervello maschile e femminile (sia di umani che animali). Numerosi studi provano che uomini e donne hanno differenti abilità e capacità. E' quindi lecito concludere che ci siano differenze caratteriali e di comportamento innate.
  • Forza fisica - Che gli uomini siano mediamente più forti delle donne fisicamente è indubitabile. Quello che molti non sanno, però, è quanto grande sia questa differenza: le donne hanno una forza del 60-70% rispetto a quella maschile nelle gambe, ma solo del 50-60% nel torso. Quindi nelle attività che coinvolgono i muscoli superiori gli uomini hanno un vantaggio quasi doppio.
    Ecco perché negli sport esistono categorie maschili e femminili: se competessero insieme, le donne perderebbero quasi sempre. Anche quando una squadra di donne professioniste compete contro una di uomini adolescenti o dilettanti, quest'ultima di solito vince. La differenza di forza, potenza e velocità è schiacciante.
  • I due sessi accumulano grasso in modo diverso - Gli uomini soprattutto sulla pancia, mentre le donne specialmente su cosce e glutei. Inoltre, le donne accumulano più grasso corporeo e sono soggette alla cellulite (80-90%) molto più degli uomini (10%). Anche se queste differenze sono più che altro estetiche, sono un'ulteriore riprova di diversità tra i generi che non c'entra nulla con la cultura.
  • Salute e malattie - Anche per i motivi sopra elencati (ma non solo), esistono innumerevoli differenze in ambito sanitario tra i due generi: certe malattie colpiscono solo (o in proporzione maggiore) maschi oppure femmine; la reazione a certi farmaci è diversa; le donne vivono più a lungo; anche nella salute mentale vi sono problematiche differenti (p.es. gli uomini sviluppano più dipendenze, le donne più depressione).


La cultura è secondaria

Motivare queste differenze con la cultura è fallace, in quanto le differenze sopra riportate sono pressoché universalmente valide in tutta l'umanità e nelle varie culture (anche se alcune magari in gradi minori o maggiori, e su questo la cultura può avere un influsso).
Le differenze di comportamento sono motivate in primo luogo da impulsi innati e istintivi, in genere per ragioni evoluzionistiche. La loro natura innata e profonda li rende poco modificabili dalla cultura e dall'educazione. Cultura ed educazione hanno spesso un forte impatto sugli individui, ma resta il fatto che le differenze innate esistono e fanno parte della natura profonda delle persone; per cui non possono essere cancellate ma, al più, modificate.

Il dibattito sull'influsso innato oppure culturale nel comportamento ("Nature vs Nurture") è antico e mai sopito. Molti si convincono che tutto sia determinato da geni ed istinti; altri - al contrario - credono che ogni attitudine sia plasmata dalla cultura (tali posizioni sono forse dovute al fatto che una spiegazione semplice è più rassicurante di una complessa).
La posizione più ragionevole - a mio avviso - è quella che considera l'importanza di entrambi, e di come i fattori innati e culturali interagiscano fra di loro.

Spiegazione evoluzionistica

La spiegazione più probabile per queste differenze viene dall'evoluzione: nel corso di milioni di anni, maschi e femmine hanno sviluppato comportamenti diversi per ottimizzare i ruoli di ciascuno, e garantire così maggiori probabilità di sopravvivere e riprodursi:
  • Le femmine hanno dovuto occuparsi della prole, restando in gruppo nel villaggio: sviluppando così migliori capacità relazionali, comunicative e di intuizione (per capire le necessità dell'infante), minore attitudine al rischio (che avrebbe messo in pericolo anche i piccoli), maggiore tendenza stanziale.
  • I maschi hanno dovuto sia proteggere femmine e cuccioli, che procurare loro il cibo: quindi hanno sviluppato maggiore forza fisica (per caccia e difesa), più aggressività e più tendenza al rischio (per affrontare i pericoli), maggiore capacità di movimento e orientamento (dovendo spostarsi a lungo).
Anche oggi che questi ruoli sono molto meno necessari, le differenze permangono: sia a livello fisico (maggiore forza e dimensioni nei maschi) che caratteriale (per esempio: maggiore aggressività, intraprendenza ed orientamento spaziale nei maschi; migliore intelligenza emozionale e capacità di cura delle persone nelle femmine). La cultura è un fattore secondario (per quanto importante), perché queste differenze sono iscritte nel nostro DNA: per selezione naturale, chi non era all'altezza di quei ruoli non si sarebbe riprodotto.

“Nel corso di milioni di anni,
maschi e femmine hanno sviluppato
comportamenti diversi”

Questi sono i fatti, e sono tutto intorno a noi

Ma non sto parlando solo di teoria e ricerche: se ci guardiamo intorno e osserviamo il comportamento di uomini e donne reali (in un campione abbastanza ampio), nella maggioranza dei casi osserveremo proprio le differenze sopra elencate. Magari non tutti le ammetteranno apertamente, ma risulteranno dai loro comportamenti; poiché non sempre le persone sono sincere, infatti, non bisogna basarsi su ciò che dicono di sé, ma sulle loro azioni.
Basta banalmente osservare comportamenti onnipresenti (incluso nella maggior parte delle culture), come:
  • I maschi sono molto più interessati alla tecnologia (macchine, computer) o agli sport. Le donne sono molto più interessate ad abbigliamento ed accessori (scarpe, borse) o alla cosmesi.
  • Una giornata passata a fare shopping è per molti uomini una sofferenza o una perdita di tempo. Per le donne è una delizia.
  • Nella maggior parte dei casi, il tempo speso per vestirsi e prepararsi dagli uomini è nettamente inferiore al tempo speso dalle donne.
  • Di fronte alla prospettiva di sesso occasionale con uno sconosciuto, la maggior parte degli uomini è interessata od entusiasta. La totalità delle donne è indifferente o disgustata.
  • Per l'uomo medio il matrimonio può essere un evento importante, oppure qualcosa per cui non ha alcun interesse. Per la donna media il matrimonio ha spesso un'importanza esistenziale, o è addirittura qualcosa attorno a cui ruota la sua vita.
  • Se qualcuno entra in una stanza con un infante, gli uomini manifestano un interesse blando o assente. Le donne vanno in brodo di giuggiole.
Negare questi fatti è negare l'evidenza (anche se, di nuovo, possono esserci alcune eccezioni). Di solito chi respinge queste differenze di genere non si basa sull'osservazione delle persone reali, ma sulle sue teorie astratte e idealizzate; sul mondo "come dovrebbe essere", non com'è realmente.

Perché si negano queste differenze

Ci sono una serie di motivazioni che spiegano l'attaccamento spesso viscerale all'idea del "siamo tutti uguali" - al punto di negare persino l'evidenza. Una singola persona può ricadere in una o più di queste categorie.

Idealisti (*)

Costoro sono talmente aggrappati al loro ideale, da negare qualsiasi fatto loro presentato. L'ideale viene anteposto alla realtà, e diventa un "totem" impossibile da mettere in discussione (un po' come la fede per un credente).
(*) Questa categoria include buona parte degli attivisti per qualche causa, molte persone di sinistra, i cosiddetti "woke", i "Social Justice Warrior" (SJW), e molte femministe (vedi sotto).

Personalità fragili e insicure

Per persone di questo tipo, la realtà è spesso troppo complessa e inquietante. Poiché non sono in grado di affrontarla, spesso si inventano delle spiegazioni o dei "fatti alternativi", più semplici e rassicuranti, che li confortano. Di fronte al caos delle relazioni uomo-donna, per costoro credere che "Siamo tutti uguali", "Abbiamo tutti lo stesso valore" o "Tutti meritiamo di essere amati" sono ideali rassicuranti - per quanto utopici.
  • Inoltre, credere che le differenze uomo-donna (e le conseguenti problematiche) siano interamente originate dalla cultura, fornisce l'illusione rassicurante che esse possano essere risolte (se cambiamo la cultura, il problema può sparire).
  • Invece ammettere che certe differenze siano innate significa accettare che certi problemi restano inevitabili (uomini e donne saranno sempre diversi, se è nella loro natura), cosa che per una personalità fragile può risultare così ansiogeno da essere inaccettabile (vedi le reazioni viscerali di certe persone su questo argomento).

Persone immature

Similmente, una persona che non è maturata a sufficienza non è in grado di comprendere le numerose complessità del mondo reale; la sua mente non è abbastanza sofisticata. Per cui si attaccherà a spiegazioni semplici, che è in grado di comprendere (anche se infondate).

Femministe (*)

Riconoscere le differenze di cui parlo vuol dire ammettere che ci sono comportamenti e preferenze maschili e femminili, quindi ogni genere ha le sue ragioni. Ma per il femminismo, che nella maggior parte dei casi opera ad esclusivo vantaggio delle donne (a dispetto di quanto afferma in teoria), questo non è accettabile. Invece, sostenendo la teoria del "Siamo tutti uguali", c'è un solo modello che deve valere per tutti, ed è quello femminile: i bisogni, i desideri ed i problemi delle donne. Per tali femministe, l'uomo dovrebbe essere come una donna.
Secondo questa visione "unificata", se un uomo non vi rientra, magari perché:
  1. dà più importanza al sesso che all'amore;
  2. fa uso di pornografia;
  3. o non ha interesse a sposarsi...
(cioè non corrisponde a preferenze e bisogni femminili), allora non è semplicemente la sua natura maschile, ma è sbagliato lui. Se "Uomini e donne sono uguali", non ci sono due possibili posizioni: ogni deviazione dal modello è un errore da condannare o una anomalia da correggere. Nei casi sopra citati, l'uomo verrà definito come: 1."sesso-dipendente", 2. depravato, 3. incapace di impegnarsi (invece di riconoscere semplicemente che gli uomini spesso "funzionano così").
(*) (non vale per tutte, ma direi per una buona parte).

Queste categorie possono sviluppare una mentalità di "pensiero unico" di stampo vagamente fascista, per cui ogni pensiero o comportamento diverso o divergente è inammissibile, e va censurato o stroncato (vedi le reazioni aggressive di attivisti o femministe quando le loro ideologie vengono messe in discussione).

Sapere è potere

Come detto all'inizio, ignorare queste differenze produce molte difficoltà sia alle persone che nelle relazioni. Sarebbe auspicabile che venissero insegnate e spiegate, magari all'interno di un valido programma di educazione sentimentale e sessuale; ma questo sembra una conquista sociale ancora lontana.

Nel frattempo, possiamo ricordare che "Sapere è potere": più comprendiamo gli altri ed il sesso opposto, più saremo in grado di relazionarci in modo positivo e costruttivo. Se le nostre relazioni non funzionano, dare la colpa all'esterno è inutile. E' molto più utile renderci conto di quali sono i nostri limiti (inclusa l'ignoranza), e provare a superarli.
Diffidando anche da quelli che cercano di semplificare tutto (specialmente materie complesse come l'animo umano), o che insistono su come la loro visione del mondo sia l'unica possibile o accettabile.

Maschile e femminile sono complementari - non nemici

Quando si parla di differenze di genere, emerge spesso una mentalità competitiva o antagonistica (specialmente se ci sono di mezzo ideologie, come quelle tradizionaliste o femministe):
  • "Gli uomini sono migliori, le donne sono inferiori."
  • "Le donne sono buone e amorevoli, gli uomini sono cattivi e violenti."
Trovo queste mentalità miopi e dannose. In realtà uomini e donne - e più ancora la psiche (*) maschile e femminile - sono complementari: esprimono il loro meglio quando collaborano in maniera sinergica e si completano a vicenda.
Questo post non vuole quindi stimolare dibattiti sterili su quale genere sia meglio, ma piuttosto evidenziare come queste differenze siano un arricchimento quando cooperano insieme - proprio come accade in un matrimonio armonioso.

(*) In greco antico "psyché" indica l'anima; qui intesa come energia psichica, archetipi maschile e femminile presenti in ognuno.

"Gli uomini si sono sempre occupati del potere sulle cose, le donne del potere sulle persone."
(Giorgio Gaber)

"Gli uomini fanno le leggi, le donne i costumi."
(J.A.H. de Guibert)

"Le donne hanno bisogno di una ragione per fare sesso. Gli uomini hanno bisogno solo di un posto."
(Billy Crystal)


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11 segni che il partner smetterà di fare sesso con te

Il calo del desiderio nella coppia è una delle maggiori cause di crisi relazionali - e di molti divorzi. Sono più spesso le donne a perdere il desiderio, ma anche a molte mogli accade di non essere più volute dal marito.
Questo ha conseguenze devastanti per chiunque: non solo il sesso è un bisogno fondamentale (necessario al benessere fisiologico ed emotivo), ma ci aiuta anche a sentirci amati. Sentirci respinti dal partner, o accolti controvoglia, ci ferisce profondamente perché ci fa sentire senza valore, scartati e reietti, non più desiderabili o amabili.

Chi nega l'importanza della sessualità ("Si vive anche senza sesso"), di solito mente a se stesso o vuole sminuire i bisogni del partner, respingendone la responsabilità. Se è per questo si (soprav)vive anche senza amore, ma ben pochi accetterebbero di rinunciarvi.

Nessuno sceglierebbe una relazione senza sesso

Peraltro, quasi nessuno si legherebbe ad un partner sapendo in anticipo che la sessualità subirà un grave calo o sparirà del tutto. Quelli che dicono "L'importante è l'amore" ingannano se stessi; infatti quasi tutte le coppie partono dall'attrazione fisica. Anche quando non lo ammettiamo, la sessualità è uno dei leganti principali nella coppia.
Questo è particolarmente vero nei maschi, per cui una coppia senza sesso è priva di senso; ma, al giorno d'oggi, anche per molte donne è una rinuncia inaccettabile.


Come capire se il partner si stancherà di fare sesso

Il problema è che il calo del desiderio spesso accade dopo un certo tempo, quando siamo ormai legati al partner, e magari c'è già un matrimonio e dei figli. All'inizio la sessualità è quasi sempre entusiastica: chi si aspetterebbe che sparisca?

Molti uomini dicono: "Come potevo sapere che sarei finito con una moglie che non vuole fare sesso con me? All'inizio le piaceva molto farlo!". Ed anche le donne si chiedono come siano finite in "matrimoni bianchi". Questo post è dedicato alle persone che stanno uscendo con un partner che sembra davvero godersi il sesso, ma temono che questo entusiasmo possa finire dopo il matrimonio, o nel lungo periodo - come magari è già successo in relazioni precedenti.
Ecco quindi un elenco di segnali da notare, per sapere se la vostra intesa sessuale durerà nel tempo, o si spegnerà dopo i primi anni.

  1. Calo del desiderio sessuale nei primi mesi
  2. Problemi a parlare di sesso
  3. Svalutare, disprezzare o deridere il sesso
  4. Rapporto negativo col proprio corpo
  5. Niente masturbazione
  6. La donna non ha mai un orgasmo
  7. Nessuna preferenza o fantasia erotica
  8. Schizzinosità o igienismo
  9. Comportamento dei genitori e reazione del partner
  10. Tendenza ad idealizzare i partner e ignorare i segnali negativi
  11. Partner ancora vergine o senza esperienza

1. Calo del desiderio sessuale nei primi mesi

Se noti che il desiderio sessuale del tuo partner cala già nei primi mesi di relazione, allora è quasi sicuro che continuerà a scendere. La fase della "luna di miele" (innamoramento iniziale) è un periodo di intenso desiderio e sesso frequente anche per le persone con bassa libido.

Se avete rapporti meno di due volte alla settimana durante la fase di corteggiamento, è improbabile che migliori e molto probabile che diminuisca ulteriormente. Specialmente se non siete riusciti a vedervi da una settimana o più, ed il tuo partner non manifesta voglia di saltarti addosso, è un brutto segno.

2. Problemi a parlare di sesso

Se il tuo partner non vuole parlare apertamente di sesso, ciò potrebbe indicare vergogna o disagio verso la sessualità. Solitamente, quando siamo travolti dagli ormoni in una nuova relazione siamo anche più aperti e disinibiti. Se invece anche durante l'innamoramento iniziale il tuo ragazzo ha evitato i discorsi osé, o la tua ragazza ha detto che parlare di sesso è volgare, questo è un campanello d'allarme.

Il disagio verso le discussioni sul sesso indica che sarà alquanto improbabile, per quella persona, voler conoscere le tue preferenze o fantasie, condividere le proprie, o discutere insieme per migliorare la vostra vita sessuale, anche quando questa presenti dei problemi o diventi inesistente.

3. Svalutare, disprezzare o deridere il sesso

Quando una persona esprime svalutazione o disprezzo verso chi ha un elevato desiderio sessuale, o sminuisce la sessualità affermando che "Non è importante" o "Si può vivere anche senza", oppure fa battute sarcastiche verso il sesso o chi ne è appassionato, sono tutti segnali pessimi. Credere che il sesso sia "solo sesso" (solo uno sfogo fisico) indica una mentalità poco sana; quando lo fa una donna indica che non capisce gli uomini, e quanto il sesso sia fondamentale per il loro benessere e per sentirsi amati.

Quando gli ormoni dell'innamoramento caleranno, questa persona si rifiuterà di fare sesso e, peggio ancora, ti prenderà in giro se ti senti ferito o deluso. Invece di comprendere il tuo bisogno e la tua sofferenza, cercherà di farti sentire "sbagliato" per come ti senti. Nelle donne spesso questo atteggiamento si manifesta in commenti sprezzanti come "Gli uomini pensano solo a quello". E' possibile che questa mentalità sia già osservabile nella madre, la sorella, o altre persone della sua famiglia: se costoro fanno questo tipo di commenti, ed il partner non esprime disaccordo, è quasi certo che col tempo rivelerà la stessa mentalità.

4. Rapporto negativo col proprio corpo

Molte donne - o persino la maggior parte - sono insicure sul proprio aspetto fisico, o su parti del loro corpo. Ma questa insoddisfazione può avere livelli ben diversi. Una partner che non ti permette di vederla nuda, che non vuole mai le luci accese durante il sesso, e non si veste mai in un modo che tu trovi sexy (nemmeno in privato), in pratica sente un tale disagio riguardo il suo corpo da avere il bisogno di nasconderlo.

Questa tendenza a nascondersi diventerà sempre più pronunciata nel tempo, ed in particolare con l'aumento di peso dopo la gravidanza o l'apparire dei segni dovuti all'invecchiamento. Poiché è una paura irrazionale (in fondo siamo tutti imperfetti, ma non per questo ci nascondiamo), i discorsi razionali o i tentativi di rassicurarla ("A me piaci così come sei") non avranno alcun effetto.

5. Niente masturbazione

Alcune persone con un desiderio sessuale elevato non riescono a credere che i loro partner con bassa libido non si siano mai masturbati. Potrebbero persino temere che sia una bugia. Ma, in realtà, alcune persone con scarsa libido non sentono desiderio di masturbarsi (ricordiamoci sempre che siamo tutti diversi).

Sapere se il tuo partner si masturba o meno è un buon indicatore del fatto che abbia davvero un forte desiderio sessuale... o se stia solo facendo sesso con te perché siete agli inizi, ed il sesso viene percepito come nuovo ed eccitante; oppure perché vuole farti contento (questo desiderio di compiacere il partner svanisce quando la vita di coppia sia diventata routinaria, od ancor più dopo l'arrivo di un figlio).

6. La donna non ha mai un orgasmo

Possiamo impegnarci in un'attività che ci fornisce scarso appagamento per un certo periodo... ma non per sempre. Rendere felice il partner e godersi la vicinanza fisica sono esperienze positive, ma se una donna (o un uomo, ma questo è più raro) non ha mai un orgasmo, il suo desiderio di fare sesso diminuirà inevitabilmente in modo significativo col tempo.
L'orgasmo non è tutto, ma la sua assenza non è mai un buon segnale. E se non è successo nei primi mesi, è alquanto improbabile che succeda più avanti.

Se vi frequentate da sei mesi o un anno ed uno dei due non ha mai raggiunto l'orgasmo, con buone probabilità questo indica sia che la compatibilità sessuale è scarsa, sia che la vita sessuale della coppia tenderà a spegnersi nel lungo termine.

7. Nessuna preferenza o fantasia erotica

Le persone con desiderio sessuale piuttosto basso non pensano molto al sesso, con una possibile eccezione durante il periodo iniziale di innamoramento. Possono gradire l'esperienza, ma semplicemente il sesso occupa di rado i loro pensieri.

Se una persona non ha fantasie sessuali, né il desiderio di provare attività particolari, la causa può essere una libido scarsa oppure una vergogna verso la sessualità (vedi punto 2). Nessuna delle due è un buon segno per il partner che abbia un forte desiderio sessuale.

8. Schizzinosità o igienismo

Le persone che sono molto attente alla pulizia, ai germi, alla sporcizia e simili, o che provano facilmente disgusto in generale, spesso smettono di godersi il sesso dopo che gli ormoni dell'innamoramento svaniscono. Molte donne smettono di fare sesso orale quando l'eccitazione della fase iniziale termina, poiché si attiva la loro abituale reazione schizzinosa (che prima veniva sopraffatta dall'eccitazione). Lo stesso può accadere verso il sesso normale, per coloro che hanno maggiore tendenza a provare disgusto.

Alcuni indicatori di schizzinosità connessi alla fisicità ed alla sessualità includono: necessità di fare la doccia (e/o che la faccia il partner) subito prima o dopo il rapporto sessuale, avversione verso i baci "bagnati" (con presenza di abbondante saliva), distogliere lo sguardo durante le scene di sesso, disgusto o avversione verso ogni tipo di fluido corporeo.
(N.B.: Questo non è un fattore provato scientificamente, ma piuttosto un'osservazione notata spesso dai terapeuti)

9. Comportamento dei genitori e reazione del partner

Se incontri i genitori del tuo partner e loro non si baciano mai né si toccano in alcun modo, e non riesci ad immaginarli mentre fanno sesso, se gli fai presente queste osservazioni lui può reagire in due modi:
  1. non ci fa caso e/o pensa che sia normale;
  2. oppure ne è consapevole e vuole essere diverso nella propria relazione.
Se per te il contatto fisico le manifestazioni di affetto sono importanti, scegli solo il secondo tipo di partner. I modelli relazionali presenti nella famiglia di origine vengono assorbiti e, se la persona non sa metterli in discussione, si comporterà in accordo ad essi (per lui/lei saranno "la normalità").

Inoltre, quando noti comportamenti nella famiglia del tuo partner che ti lasciano perplesso, parlane. Non essere critico o sarcastico (evita cose come "Caspita, tua madre è calorosa come un merluzzo surgelato!"), ma puoi sicuramente dire: "Sono rimasto sorpreso che i tuoi genitori non ti abbiano abbracciata; è sempre così? Era così anche quando eri piccola?".

Se chiusura emotiva, distacco e freddezza sono abituali nella famiglia d'origine del partner, e lui/lei lo trova normale; oppure se non puoi discutere apertamente di questi comportamenti con il partner, questi sono segnali d'allarme per il futuro della relazione (vedi punto 2, che è davvero uno dei punti più importanti di questa lista).

10. Tendenza ad idealizzare i partner e ignorare i segnali negativi

Questo punto non riguarda il partner ma te stesso. Se sei una persona che mette il suo partner su un piedistallo, potresti tendere ad ignorare anche prove evidenti che il partner è poco interessato al sesso... per poi scontrarti con i fatti quando è ormai tardi.
Tutti gli indizi del mondo non servono se non vuoi vederli o ti convinci che i segnali non significano nulla, perché credi che amerai così tanto il partner da non avere più bisogno di sesso, oppure il partner avrà un forte aumento della sua libido grazie all'amore che prova per te. E' altamente probabile che non accada nessuna delle due cose, mentre è quasi certo che ci sarà del risentimento da entrambe le parti.

Attenzione quindi a considerare i fatti (come quelli elencati nel post), invece di attaccarsi ad idee romantiche - ma illusorie - come quella per cui "L'amore risolve tutto" o la convinzione che amore e sesso siano strettamente legati (per cui se amiamo qualcuno avremo sempre voglia di lui o lei; non è così).

11. Partner ancora vergine o senza esperienza

Se un partner non ha mai avuto rapporti sessuali, questo presenta una grande incognita per la compatibilità della coppia. Non è necessariamente un segnale negativo, ma potrebbe indicarlo. Naturalmente questo discorso non vale nel caso di persone molto giovani (sotto i 20 anni), ma diventa sempre più significativo per persone più avanti con l'età.
Di solito una persona adulta è ancora vergine per due possibili ragioni:
  1. Per scelta: vuoi per motivi religiosi o morali o di altro tipo.
  2. Per mancanza di opportunità: non è mai stata voluta, oppure non si è mai coinvolta con qualcuno.
Nel primo caso c'è il rischio di una personalità inibita, rigida, moralistica o puritana (specialmente se proviene da una famiglia tradizionalista o fortemente religiosa). Ovviamente questo non aiuterà a vivere la sessualità in modo positivo e gioioso.
Nel secondo caso la persona potrebbe avere difficoltà relazionali, problematiche psicologiche od emotive, oppure traumi che non sono mai stati affrontati. Questi aspetti potrebbero rimanere velati all'inizio, ed emergere solo quando la relazione si approfondisce.

Mi rendo conto che queste osservazioni possono apparire giudicanti verso chi ha certe convinzioni, oppure ha avuto una vita difficile. Di nuovo, questo fattore non è per forza un campanello d'allarme (una persona che era vergine potrebbe imparare a godersi il sesso ed essere un buon amante), però invita alla prudenza: è il caso di indagare sulle motivazioni, e capire se dietro ci sono circostanze superabili, oppure ragioni più problematiche.
Inoltre, chi non ha mai avuto esperienze non può conoscere appieno i propri gusti o il proprio potenziale erotico: per lui è un territorio pressoché sconosciuto. La compatibilità sessuale della coppia è quindi qualcosa che verrà compresa solo vivendo l'esperienza in concreto (due persone inesperte non possono avere idea se saranno compatibili o meno, prima di provarlo; questo implica che chi si sposa vergine compie un "salto nel buio").

Stai mentendo a te stesso/a?

Anche quando notiamo alcuni di questi segnali, spesso li ignoriamo o facciamo finta di niente. Lo stesso accade se ce li fanno notare gli amici, preoccupati per il nostro futuro. Quando ci comportiamo così stiamo ingannando noi stessi, nella speranza che i problemi spariranno da soli e saremo una coppia felice, nonostante tutto.
Ma se i problemi piccoli a volte si risolvono da soli, quelli grandi invece no: anzi, col tempo peggiorano quasi sempre. Quindi se la vostra coppia soffre di calo del desiderio (o se sembra probabile che succeda), fare finta di nulla vuol dire "mettere la testa nella sabbia". Se vuoi evitarti guai futuri, meglio essere onesto con te stesso e riconoscere eventuali segnali; chiudere la relazione un domani sarà sempre più traumatico, o arduo, che farlo oggi. Oppure, riconoscere i segnali e parlarne fra voi oggi potrebbe servire ad affrontare problemi della coppia, prima che diventino più radicati.

L'amore non basta

Alcuni rifiutano di considerare questo tipo di segnali, perché credono che i sentimenti siano "onnipotenti" e risolveranno qualsiasi ostacolo, inclusi quelli sessuali. Ma non funziona così:

Perché cambia il desiderio

Un certo calo naturale del desiderio è normale nelle coppie stabili, specialmente dopo i primi due-tre anni. Poiché gli esseri umani non sono creature monogame, col tempo e l'abitudine lo stesso partner ci appare sempre meno stimolante.

Quando cambia all'improvviso

Se però il desiderio di un partner cala improvvisamente, o sparisce del tutto dopo certi eventi, allora è possibile che quel partner abbia "recitato una parte", consapevolmente o meno, sforzandosi di essere un buon partner sessuale senza averne realmente voglia:
  • Alcuni fingono un entusiasmo sessuale che non provano, per legare il partner a loro; questo finché il partner è ormai vincolato, e possono quindi smettere la "recita".
  • Certe persone hanno una bassa libido, e farebbero anche a meno del sesso. Si sentono però "anormali" o carenti, quindi si sforzano di compiacere il partner, senza ammetterlo. Ma questo impegno è faticoso e prima o poi si esaurisce.
  • Certe donne sono ossessionate dal raggiungere un certo obiettivo (come il matrimonio, oppure dei figli), al punto da fare qualsiasi cosa per ottenerlo, incluso concedersi appassionatamente al partner. Una volta raggiunto l'obiettivo, però, il loro interesse è saziato ed il partner perde qualsiasi attrattiva.
  • Certe persone negano i propri impulsi omosessuali, e si sforzano di fare sesso col partner (di sesso opposto) perché è ciò che tutti si aspettano da loro, o per convincere se stessi di essere "normali". Ma prima o poi la loro vera natura emerge.

Attenzione: questi comportamenti possono apparire come inganni intenzionali, ed a volte lo sono; ma altre volte la persona è del tutto in buona fede, e soggetta ad impulsi inconsapevoli (ed anche per questo è difficile accorgersene). Ricordiamo che buona parte dei nostri comportamenti sono influenzati dall'inconscio.

Prevenire è meglio che curare

Questo post non ha intenzione di spaventarvi, quanto di rendervi consapevoli di possibili difficoltà future. E se vi porta a riflettere sulla vostra relazione, tanto di guadagnato.

Sicuramente anche le coppie sposate, o di lungo corso, possono impegnarsi per migliorare la loro vita sessuale in caso di difficoltà. A questo proposito, vedi il post su come ravvivare la sessualità di coppia, oppure libri come "Wanting Sex Again" e "The Sex-Starved Marriage".
Ma quando le coppie divergono radicalmente nel desiderio reciproco e nell'atteggiamento verso il sesso, quest'area può diventare altamente conflittuale. E' molto più salutare, e meno traumatico, capire fin dall'inizio se un partner è sessualmente compatibile con noi.


(parte di questo post è liberamente adattata da "10 Ways to tell if your partner will stop enjoying sex after marriage and kids", della dott.ssa Samantha Rodman Whiten)

"Non c'è solitudine come quella di un matrimonio fallito."
(Alexander Theroux)

"La vita dopo la morte è improbabile quanto il sesso dopo il matrimonio."
(Madeline Kahn)

"L'amore non è la condizione necessaria, né sufficiente per fare buon sesso."
(Lorena Berdùn, sessuologa)


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