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Come imparare ad accettarsi?

Come posso accettare me stesso?

Come posso imparare ad accettare i miei difetti?


Accettare se stessi non è facile, perché in genere l'ambiente in cui viviamo ci spinge in direzione opposta:
  • Ci viene detto come dobbiamo essere e comportarci.
  • Veniamo criticati se non corrispondiamo alle aspettative altrui (a partire dai nostri genitori).
  • Spesso veniamo manipolati dalle altre persone, che ci fanno sentire sbagliati per ottenere qualcosa da noi (inclusi i partner).
  • A questo aggiungiamo che in Italia - con una cultura cattolica ancora diffusa - viene incoraggiato lo spirito di sacrificio, e il prendersi cura di se stessi viene visto con sospetto.
Raramente riceviamo messaggi che ci incoraggiano a rispettare noi stessi, ad accettarci, ad amarci per quello che siamo.

Puoi esserti amico

Forse il primo passo per andare in quella direzione, è vedere me stesso come il mio migliore amico; e trattare me stesso come tale. In ogni situazione, specialmente difficile o di sofferenza, posso chiedermi:
  • Cosa mi direbbe il mio migliore amico?
  • Come mi tratterebbe?
  • Cosa farebbe per me?
Usando questo modello dell'amico come "bussola", ecco che diventa più facile imparare a:
  • trattarsi con gentilezza e pazienza;
  • essere meno esigente o critico;
  • perdonare i propri errori;
  • accettarsi con le proprie mancanze e imperfezioni (che tanto hanno tutti, in quanto umani).
Un buon amico non pretende che siamo perfetti o che non sbagliamo mai, e non si aspetta da noi una continua "performance" ai massimi livelli. Conosce i nostri difetti, ma ci vuole bene comunque. Se un amico ci tratta bene, ci accetta e ci apprezza, perché mai non possiamo farlo anche noi?

La relazione più importante

E' anche importante rendersi conto che la persona più importante della mia vita sono io. Io sono l'unico che mi sarà sempre vicino, che si prenderà cura dei miei bisogni, quello che meglio mi conosce e mi capisce. Altre persone possono essere preziose, certo, ma gli altri vanno e vengono: solo io sarò sempre con me ogni giorno della mia esistenza.
E' per questo che la relazione più importante è quella con se stessi:
  • Se sto male con me stesso, starò sempre male (mica posso sfuggirmi!).
  • Ma se sto bene con me stesso, gli altri problemi saranno secondari.
Infatti chi cerca ossessivamente l'amore dagli altri, spesso è una persona che si detesta; non sapendo dare amore a se stesso, ha disperatamente bisogno che qualcuno lo faccia al posto suo.

Non accettarsi è un inferno

Chi non si accetta vive in uno "stato di guerra" continuo con se stesso - che può anche durare tutta la vita. E' una buona definizione di "inferno in Terra".
Inoltre, chi è in guerra con se stesso si troverà spesso in conflitto con gli altri; il conflitto interiore genera altri conflitti. In effetti è molto probabile che le persone irose, sempre arrabbiate con tutti, siano in realtà soprattutto arrabbiate con se stesse.

"La persona che non è in pace con se stessa, sarà in guerra con il mondo intero."
(Mohandas K. Gandhi)

Per esplorare meglio l'argomento dell'accettazione, ho scritto un post in cui lo spiego da vari aspetti: "Accetta quello che sei, ama te stesso".


Questo post fa parte di una serie di risposte brevi a domande frequenti sull'amore, le relazioni e la vita (clicca sul link per leggere l'elenco di tutte le domande e risposte).

"Essere belli significa essere se stessi. Non hai bisogno di essere accettato dagli altri. Hai bisogno di accettare te stesso."
(Thich Nhat Hanh)

"Senza l'amore di se stessi la vita non è possibile, neppure la più lieve decisione, soltanto immobilità e disperazione."
(Hugo Von Hofmannsthal)

"Abbi cura del tuo amico come di te stesso. "
(Levitico)


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Perché quasi mai ci innamoriamo degli amici?

Perché non proviamo attrazione per il nostro migliore amico o amica?

Perché, anche se il nostro migliore amico/a ha tutte le caratteristiche che cerchiamo in un/a partner, non ne siamo attratti?


Perché l'innamoramento e l'attrazione non nascono da qualità "morali" o psicologiche (quelle che apprezziamo a livello razionale). Quelle qualità semmai provocano stima, o ammirazione, o persino affetto - ma non attrazione. In altre parole, il fatto che qualcuno sia una "bella persona" non è fonte di attrazione erotica.
Invece, principalmente l'attrazione è creata da fattori evolutivi (legati alla riproduzione ed alla fitness genetica), ovvero a quella che interpretiamo come "bellezza" (che corrisponde sempre a fitness genetica, cioè segni di salute e/o fertilità) e, per le donne, anche al possesso di risorse o status nell'uomo (il motivo per cui la maggior parte delle donne è attratta da uomini ricchi o potenti).

Da notare che:

Perché siamo attratti da certe persone

E' per questo semplice motivo che, molto spesso, ci capita di desiderare persone "pessime" (interiormente) oppure incompatibili con noi ma che troviamo attraenti, ed ignorare persone "ottime" (piene di belle qualità) ma che non risultano attraenti a livello istintivo. Questo spiega comportamenti irrazionali come:

Perché non ci innamoriamo dei nostri amici

  • Questo è uno dei motivi primari per cui raramente ci innamoriamo di nostri amici: se non ne siamo stati attratti all'inizio, non hanno le qualità che per noi risultano attraenti. Quindi continuano a non risultare attraenti ai nostri occhi, anche quando li apprezziamo per tante altre ragioni.
  • Un altro motivo è che ci risulta più facile innamorarci di persone che non conosciamo. Spesso l'innamoramento si basa sull'idealizzazione, cioè vediamo l'altro perfetto e migliore di quanto sia realmente; cosa che non possiamo fare con gli amici, di cui conosciamo già pregi e difetti.
Su questo argomento, l'errore è credere che l'attrazione, o l'amore, nascano dalle qualità interiori; invece ciò avviene di rado.

Infine va anche detto che, per quanto rare, le relazioni che nascono tra due grandi amici sono spesso tra le migliori: sia perché alla base c'è già un forte affetto ed intimità; sia perché ci si conosce bene, quindi non c'è spazio per aspettative o pretese infondate (si ama l'altro per quello che è, non per ciò che vorremmo che fosse).


Questo post fa parte di una serie di risposte brevi a domande frequenti sull'amore, le relazioni e la vita (clicca sul link per leggere l'elenco di tutte le domande e risposte).

"L'amicizia è una relazione disinteressata tra eguali; l'amore, una relazione abietta tra schiavi e tiranni."
(Oliver Goldsmith)

"Se si giudica l'amore dai suoi effetti principali, assomiglia più all'odio che all'amicizia."
(Francois de La Rochefoucauld)

"Si deve scegliere per moglie la donna che si sceglierebbe per amico se fosse uomo."
(Joseph Joubert)


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Sette semplici trucchi per piacere agli altri

Alcune persone sembrano dotate della capacità di risultare gradevoli agli altri: iniziano conversazioni, tutti li ascoltano, fanno amicizia, e magari seducono senza apparente sforzo. In realtà pochissimi sono naturalmente dotati di questo charme, ma non è solo questione di doti innate: diversi fattori che determinano il nostro successo sociale sono stati analizzati dalla scienza, e possono essere coltivati.

L'impressione iniziale

Le ricerche hanno mostrato che le persone spesso si fanno un'opinione iniziale di qualcuno semplicemente basandosi sul suo aspetto. Alexander Todorov, professore di psicologia a Princeton, ha dimostrato che le persone sviluppano giudizi sulla simpatia, l'affidabilità e la competenza di qualcuno dopo aver visto il loro volto per un decimo di secondo (Todorov è l'autore del libro "Face value: the irresistible influence of first impressions" - "A prima vista: l'influenza irresistibile delle prime impressioni"; recensioni in inglese).

Imparare a sorridere

E' vero che alcune reazioni sono collegate a caratteristiche fisiche che non possiamo modificare, ma altre (come il fidarsi e persino l'attrazione) dipendono in buona parte dalle espressioni facciali. Quindi, anche se non possiamo alterare i nostri connotati, possiamo però modificare la nostra espressione e sorridere. Le ricerche di Todorov mostrano come un volto felice e sorridente viene percepito come degno di fiducia, caloroso e socievole.
Questo effetto funziona anche successivamente, permettendoci di recuperare una prima impressione negativa: l'importante è saper trasmettere un'impressione emotivamente positiva.

Tre modi di apparire amichevole

Il nostro cervello scandaglia costantemente l'ambiente circostante, per cogliere segnali di eventuali minacce od opportunità (è una funzione che ci ha permesso di sopravvivere per milioni di anni in ambienti ostili, ed è attiva tuttora). Quando ci approcciamo a qualcuno, ci sono tre modi primari che segnalano a quella persona che non siamo ostili:
  • Un rapido inarcamento delle sopracciglia (si alzano e si abbassano in una frazione di secondo)
  • Una leggera inclinazione della testa
  • Un sorriso
Se queste modalità non vi vengono spontaneamente, potete imparare praticandole. Ovviamente bisogna evitare di esagerare, altrimenti si risulterà artificiosi o persino inquietanti: la parola chiave dovrebbe essere "naturalezza".


Trucchi per piacere di più

Una volta entrati in contatto con una persona, ci sono una serie di comportamenti che ci possono rendere più piacevoli ed interessanti ai suoi occhi. La prima regola è quella di porre l'altro al centro della situazione, piuttosto che se stessi: dedicati all'altro e a quello che può farlo sentire bene, invece di restare concentrato su quello che vorresti ottenere tu.

Fai parlare l'altro

Quando iniziamo una conversazione, vuoi per nervosismo o per cercare di impressionare l'altro, spesso tendiamo a parlare molto di noi. Questo è un grave errore, perché ogni persona è interessata prima di tutto a se stessa: perciò il modo migliore di farla sentire bene è quello di farla parlare di sé (questo può non valere per persone particolarmente riservate, almeno fino a che non si sentono a loro agio).
Quindi poni delle domande, e ascolta con interesse le risposte. Se hai difficoltà a trovare spunti, puoi basarti su:
  • Dettagli dell'altra persona (aspetto, abbigliamento, voce...)
  • Ambiente circostante (persone, oggetti, località...)
  • Condividere brevemente una tua opinione, e chiedere cosa pensa l'altro in proposito
All'inizio è opportuno non fare domande eccessivamente personali; ma quelle sono comunque meglio di restare sul vago e sul banale, direzione che porta facilmente la conversazione a spegnersi. Meglio rischiare un po' (magari scherzando sulla propria curiosità), piuttosto di apparire insignificanti.

Mostra interesse per l'altro

Mentre l'altra persona parla, osservala dedicandogli la tua totale attenzione. Ricevere l'attenzione incondizionata di qualcuno ci fa sentire importanti e apprezzati, una sensazione molto piacevole che di solito non lascia indifferenti.
Fai caso al tono della voce, all'intensità dello sguardo, alle emozioni espresse, alla gestualità. Quando viene espresso qualcosa che colpisce la tua attenzione, annuisci, inarca le sopracciglia o emetti un lieve suono di sorpresa o approvazione: mostra di stare seguendo ciò che viene detto.

Se fai fatica a concentrarti sull'altro, un trucco è quello di focalizzare l'attenzione sui diversi colori delle sue iridi: in questo modo il tuo sguardo mostrerà interesse.

Fai sentire bene l'altro

Un sistema efficace per risultare gradevole, è quello di far sentire bene l'altra persona a proposito di se stessa. Puoi farle dei complimenti sull'aspetto, oppure sulle sue capacità o sui risultati ottenuti (se li conosci; se invece non li conosci, informati facendo domande, e mostrando apprezzamento su quello che viene detto).
Quando fai complimenti, cerca di essere sincero e di non esagerare; in generale tutti gradiamo sentirci apprezzati, ma se l'apprezzamento suona insincero o eccessivo, diventiamo diffidenti o increduli.

Un modo indiretto di far sentire bene l'altro, è farlo parlare delle cose che ama o di cui va fiero. Quando intuisci che un certo argomento è caro al tuo interlocutore, mostra interesse e chiedi di raccontarti quello che sa o che ha fatto in proposito. Se non sai nulla di quella persona, puoi chiedere ad amici comuni di riferirti qualcosa di significativo che la riguarda.

Trova qualcosa in comune

Anche se siamo tutti diversi, in quanto esseri umani abbiamo sempre qualcosa in comune con le altre persone: interessi, gusti, opinioni, esperienze. Quando l'altro scopre che abbiamo qualcosa in comune con lui, ci sente più affini e più vicini. Quindi trova elementi condivisi, falli notare e fanne argomento di conversazione.

Anche quando siete in disaccordo su qualcosa, cerca di ascoltare la sua opinione in proposito, piuttosto di preparare la tua replica (che è quello che istintivamente tendiamo a fare). Se ascolti con attenzione, è probabile che trovi qualche punto condiviso o comunque apprezzabile.

Rispecchia l'altro

Un altro elemento che ci rende gradevoli è quello di "rispecchiare" il linguaggio corporeo dell'altro ("mirroring" nel linguaggio della PNL - Programmazione Neuro Linguistica).
"Rispecchiare" qualcuno vuol dire imitare la sua postura e i suoi gesti (ma in modo sottile e non immediato, non deve diventare uno scimmiottamento). Quando due persone parlano e i loro corpi si muovono in sintonia, è segno che quelle persone hanno una buona intesa: quindi emulare i suoi comportamenti fa sentire all'altro che siete in sintonia.

Rivelati poco per volta

Come detto prima, parlare molto di se stessi in genere provoca reazioni sgradevoli. Questo però non vuol dire che dobbiamo restare silenziosi o impenetrabili: piuttosto, è bene rivelare informazioni su di sé poco alla volta, in modo da stimolare la curiosità dell'altro. Un po' come le briciole che Hansel e Gretel lasciavano per segnare il cammino, scoprire una serie di piccoli dettagli funziona come "invito" per l'altro a venire verso di noi per conoscerci meglio.

Rivelare parti di sé, o proprie esperienze, serve anche come stimolo perché l'altro si apra e si confidi. Spesso le persone esitano a mostrarsi, perché temono di essere giudicate o ferite: nel momento in cui sono io che mi scopro, però, l'altro sente di poter fare altrettanto. Uno dei sistemi migliori per indurre una persona a fidarsi di te, e ad aprirsi, è proprio quello di mostrare fiducia e apertura per primo: l'altro si sentirà ispirato a fare lo stesso.


Agisci a fin di bene

Anche se queste tecniche sono fondamentalmente semplici e innocenti, possono essere usate sia in modo costruttivo che malevolo. Il mio intento è quello di aiutarvi a diventare più socievoli e apprezzati, non subdoli e manipolativi: non solo non sarebbe etico, ma finirebbe col danneggiare la vostra vita sociale.
Racconti allegorici come quello di "Guerre stellari" mostrano chiaramente che chi usa il proprio potere per scopi maligni ("il lato oscuro della Forza"), finisce col distruggere se stesso.

Non fingere, mettiti in gioco

Non sto consigliando di recitare una parte, ma di imparare atteggiamenti costruttivi e utili. Allo scopo di migliorare la vostra vita relazionale, e non per ingannare o manipolare gli altri (cosa che, alla lunga, porta solo danni).
Sono convinto che, nella maggior parte dei casi, essere autentici sia il modo migliore di porsi. Se però abbiamo difficoltà nell'approccio o nelle conversazioni, questi trucchi possono aiutarci a sciogliere il ghiaccio.

Sii sincero

Se assumi questi comportamenti solo per arrivare ad uno scopo, senza curarti dell'altro (per esempio: ti faccio parlare solo perché voglio arrivare a fare sesso con te), è probabile che risulterai meccanico e innaturale. Cerca piuttosto di concentrarti sul desiderio di creare interazioni umane autentiche, anche se per pochi minuti; interessati davvero all'altro, fallo sentire sinceramente apprezzato.
Puoi cercare di "amplificare" quello che provi, ma se lo simuli completamente gli altri se ne accorgeranno e ti eviteranno. E' quello che capita a chi segue in modo meccanico le tecniche di comunicazione o di seduzione, e si ritrova il vuoto intorno: "Ho fatto tutto quello che mi hanno consigliato, non capisco perché nessuno mi vuole". La tecnica da sola non basta, bisogna anche "metterci il cuore".

“Concentrati sul desiderio
di creare interazioni umane autentiche”

Ingredienti per una buona vita sociale

Oltre alle tecniche elencate sopra, di seguito riporto alcuni temi importanti per capire meglio le relazioni sociali, e viverle con più successo (con link a post di approfondimento).

Superare la timidezza

La timidezza non è una forma di personalità (come molti credono), ma una reazione difensiva, che nasce soprattutto dalla paura del giudizio altrui. Poiché non è innata, ma acquisita, può essere superata.

Capire gli altri

Se gli altri ti risultano incomprensibili, diventa difficile entrare in contatto con loro. E' quindi indispensabile cercare di capire le altre persone, e in particolare:
In particolare, uomini e donne hanno spesso modi di vivere e comunicare diversi: quindi occorre imparare il linguaggio e le modalità dell'altro sesso.

Non puoi piacere a tutti

Molti si abbattono quando vengono rifiutati, e pensano di essere sbagliati e indesiderabili. Oppure vorrebbero piacere a tutti, senza mai riuscirci. In realtà, nessuno può piacere a tutti: ci sarà sempre qualcuno a cui non puoi piacere, o che non piace a te.
Quando veniamo rifiutati, vuol dire semplicemente che non siamo in sintonia con i gusti e i bisogni di quella persona, non che siamo privi di valore. La soluzione non è sforzarsi per piacere di più, ma andare verso persone con cui siamo in sintonia.

Attenzione alle aspettative ingannevoli

Quando andiamo incontro agli altri, quasi sempre portiamo con noi aspettative irreali - specialmente nella comunicazione - basate su pregiudizi, luoghi comuni o incomprensione: ovviamente, gli altri poi finiscono col deluderci.
Ma invece di dare loro la colpa (come di solito tendiamo a fare), è molto più costruttivo riconoscere che eravamo noi ad avere aspettative infondate, e adattarle alla realtà. In fondo, gli altri sono esseri umani limitati e fallibili - proprio come noi.

“Gli altri sono esseri umani limitati e fallibili,
proprio come noi”

Nessun uomo è un'isola

Infine, qualche parola di incoraggiamento per chi fatica a sviluppare relazioni sociali: non siete sbagliati o incapaci, è solo che nessuno ve l'ha insegnato, ed è un campo piuttosto complicato. Invece di scoraggiarvi, vedetelo come un lungo cammino da percorrere a piccoli passi.

Puoi sempre migliorare

Per creare relazioni positive, dobbiamo credere di avere qualcosa di valido da offrire. Se pensi di valere poco o nulla, sei come un seme che non è ancora fiorito. Ma non è mai troppo tardi per iniziare a sviluppare le tue capacità: tutti abbiamo talenti nascosti, o potenziali non ancora espressi.
Se ritieni di essere poco interessante, di avere ben poco da dire, forse è il caso che ti dedichi a migliorare te stesso e la tua vita. Non si tratta di diventare un altro, ma di diventare una versione più "evoluta" di te stesso.

Sentirsi solo è normale

Se ti ritrovi spesso solo, nonostante i tuoi tentativi di socializzare, non abbatterti troppo e, soprattutto, non pensare di essere "anormale" o l'unico: in realtà, sentirsi soli è parte della condizione umana - e capita a chiunque.


(parte di questo post è liberamente adattata da "The tricks to make yourself effortlessly charming", BBC)


"Nessuno piace a tutti, e tutti piacciono almeno a qualcuno."
(Yamada Takumi)

"Il mio concetto di persona piacevole è quello di una persona che è d'accordo con me."
(Benjamin Disraeli)

"Nessun uomo è un'isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente; una parte del tutto."
(John Donne)


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Si può rimanere amici fra ex partner?

Nonostante l'amore e le migliori intenzioni, una gran parte delle relazioni sentimentali prima o poi finisce. A volte per errori dell'uno o dell'altra, a volte per scarsa compatibilità, a volte semplicemente perché le strade di ciascuno a un certo punto divergono.
Comunque vada, è un peccato che due persone che hanno condiviso tante esperienze ed emozioni (e che spesso provano ancora affetto reciproco), spariscano l'uno dalla vita dell'altra. Molti credono che due ex partner non possano rimanere amici, ma io la penso diversamente: non solo sono rimasto in buona amicizia con diverse mie ex, ma l'ho anche visto accadere a numerose persone.

Certo non è facile, e non sempre è possibile - e a volte non ha nemmeno senso: se dopo la rottura rimangono solo emozioni negative, è meglio tagliare del tutto i ponti. Se però esistono ancora elementi positivi fra le due persone, può valere la pena di andarsi incontro e fare qualche sforzo per costruire un rapporto umano di tipo diverso.

Non è facile, non è per tutti

Anche se - in linea teorica - essere amici fra ex è possibile, non è però mai facile: le ferite del distacco, eventuali risentimenti e incomprensioni, e magari una certa gelosia, richiedono tempo e abilità per essere superati. Per costruire una buona amicizia tra ex sono necessarie diverse condizioni, che elenco di seguito.

Deve passare del tempo

Come detto più volte nel post "Come chiudere una relazione", non si può essere amici subito dopo la separazione: deve passare del tempo, affinché la ferita dell'abbandono si rimargini. Quando chi è stato lasciato si è ripreso, allora è - forse - possibile essere amici.

Voler stare vicino come amico a qualcuno che stiamo lasciando, viene troppo facilmente interpretato come una forma d'amore (e per certi versi può esserlo), generando confusione e incoraggiando l'attaccamento.

L'amicizia era già presente

Durante la relazione amorosa, dev'essere già stata presente una forma di amicizia - che molte coppie invece non sviluppano. Quando si è legati principalmente dalla passione, dal desiderio, o dal bisogno, spesso non si è interessati a coltivare l'aspetto dell'amicizia nel rapporto. Se non si era amici prima, quando ci si amava e si era intimi, difficilmente si può esserlo dopo.

La rottura non è stata troppo conflittuale

Se la separazione è stata molto litigiosa, con forti scontri, interminabili discussioni e un accusarsi a vicenda, sarà difficile recuperare un buon rapporto. Per essere amici (sia prima che dopo), è necessario saper comunicare efficacemente e sapersi assumere le proprie responsabilità: se invece i partner comunicavano male, non si capivano, e per ogni problema tendevano a dare la colpa all'altro, la separazione sarà tempestosa e probabilmente lascerà dietro di sé lacerazioni e rancore troppo profondi per essere sanati.

La rottura non è stata causata da un grave torto

Un problema simile esiste quando uno dei due ritiene di avere ricevuto un grave torto dall'altro (tradimenti della fiducia, inganni, maltrattamenti...). In questi casi di solito rimane un risentimento profondo, che difficilmente si riesce a superare; a meno che i due affrontino un processo di chiarimento e ammenda, in cui la parte in torto riconosce le sue colpe ed offre un pentimento sincero, e la parte offesa ha la capacità di perdonare.

Entrambi hanno intelligenza e maturità

Entrambe le persone devono avere intelligenza e maturità emotiva sufficienti da saper gestire le emozioni intense (risentimento, rimpianti, desiderio, gelosie...) che possono emergere fra due ex.

Bisogna tenerci davvero

Entrambi devono essere davvero interessati all'amicizia e all'altra persona: se si cerca la compagnia dell'altro solo perché ci si sente soli, per nostalgia, per mancanza di sesso, o per cercare di sedurlo, non funzionerà.

Il sesso può esserci, ma complica le cose

Infine, provare desiderio sessuale per un ex può accadere; anzi è abbastanza normale, visto quello che si è condiviso. Inoltre, amicizia e sesso non sono incompatibili come molti pensano.
Bisogna però tenere presente che la sessualità aggiunge complessità a qualsiasi relazione. Se la situazione è delicata o instabile, o se uno dei due è ancora abbastanza fragile, condividere la sessualità può creare disastri emotivi: meglio quindi evitarlo, almeno fino a che entrambi hanno ritrovato un buon equilibrio.

Desiderare un amico

I problemi di desiderio sessuale fra amici nascono specialmente se la comunicazione è poco chiara (se ti desidero ma non te lo dico, tu avvertirai qualcosa di nascosto e farai fatica a fidarti), o se si fa pressioni sull'altro (se qualcuno non mi desidera, insistere è inutile e deleterio). Se c'è comunicazione onesta e rispetto reciproco, è possibile essere amici anche se uno dei due è attratto e l'altro no.


Se il nuovo partner è geloso

E' possibile che il nuovo partner di uno dei due sia geloso dell'ex. Da una parte è normale avere una certa diffidenza e sospetto verso un ex con cui ci sia ancora un legame, ma dall'altra esserne troppo gelosi e ansiosi non è un buon segno: una coppia "sana" non è mai troppo chiusa al mondo esterno, e non è accettabile che un partner decida sulla vita relazionale dell'altro come se fosse una sua proprietà.

Se l'amicizia tra ex è "pulita" e senza secondi fini, rassicurate il vostro nuovo partner e, se il caso, fategli conoscere il vostro ex (si ha sempre più paura di ciò che non si conosce). Se però il nuovo partner è troppo ansioso ed ostacola l'amicizia, o minaccia di sabotare la relazione, dovrete scegliere tra la coppia o l'amicizia: tenete però presente che un partner manipolatorio, e una mancanza di fiducia, promettono un futuro poco roseo per quella coppia.

Alcuni riescono a rimanere amici, altri no

Alcune persone non sono capaci di rimanere amici con gli ex, e questo è del tutto normale: in fondo siamo tutti diversi. La loro incapacità però li porta a credere che l'amicizia tra ex non sia mai possibile, ma questo è un errore: i limiti di uno non sono i limiti di tutti. Chi nega a priori la possibilità di amicizia tra ex, in genere, sono proprio quelli che non ne sono capaci, o a cui non ha mai interessato.

Chi nega l'amicizia fra ex, crede nell'amore "assoluto"

Un'altra categoria di persone che nega questa possibilità, è quella di chi considera le relazioni sentimentali in modi "assoluti", in "bianco e nero":
  • si ama qualcuno completamente o non lo si ama per nulla;
  • l'amore e l'affetto devono essere dedicati interamente al partner, e a nessun altro;
  • si può amare - e desiderare - solo una persona per volta, ecc.
Nella realtà, le relazioni umane non sono mai assolute ma sempre relative (presentano sempre limiti e mancanze, sfumature e ambiguità). Per cui: l'amore che proviamo può esprimersi in una serie di gradazioni; è del tutto normale voler bene a più persone; è comune provare ancora affetto, desiderio o gelosia per un ex (o per un amico). E tutto questo non significa che non amiamo il nostro attuale partner, ma solo che lo amiamo in modo "umano" (invece che in modo idealizzato da canzonetta o romanzo rosa).

Quelli che vedono i sentimenti in modo assoluto, spesso confondono l'amore con la passione o il bisogno: sono forse persone dominate dalle emozioni, che tendono a vedere le cose in modo binario. Quello che loro conoscono è probabilmente solo ardore o dipendenza, e questi ultimi in effetti possono essere vissuti in modo assoluto. Ma l'amore reale e maturo è cosa ben diversa.


Alcuni dei punti sopra esposti vengono espressi anche da questo articolo di Riza.it: "Rimaniamo amici": illusione o realtà?.


"L'amicizia è l'unione di due persone legate da un amore e un rispetto uguali e reciproci."
(Emmanuel Kant)

"Un buon matrimonio, ammesso che ve ne siano, si pone come obiettivo l'amicizia."
(Michel De Montaigne)

"L'amicizia fra un uomo e una donna è sempre un poco erotica, anche se inconsciamente."
(Jorge Luis Borges)


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Citazioni 2
Matrimonio - Amicizia - Sessualità - Amore per se stessi, Autostima

Ho sempre amato citazioni e aforismi: il loro potere di condensare la saggezza in poche parole, di illuminare la verità, di incoraggiare il cambiamento... per questo li raccolgo da molti anni. Non di rado ho tratto supporto e ispirazione da essi.
Come ha scritto Isaac Newton, "Se ho visto oltre è perché sono salito sulle spalle di giganti". L'intelligenza e l'acume (a volte anche in una singola frase) di chi è più "grande" di me, mi ha aiutato ad aprire la mente e diventare quello che sono. Abbiamo tutti da imparare.

Ho quindi pensato di raccogliere le citazioni più significative in alcuni post, suddivisi per argomenti:
  1. Amore e relazioni
  2. Matrimonio - Amicizia - Sessualità - Amore per se stessi, Autostima
  3. Felicità e infelicità - Dolore e sofferenza
  4. Psicologia, Esseri umani
  5. Vita, Esistenza, Morte
  6. Filosofia, Etica, Idee
  7. Politica - Educazione - Denaro e lavoro - Animali

Sezioni in questo post:

Matrimonio


Le catene del matrimonio sono così pesanti che vanno portate in due, a volte in tre.
(Alexandre Dumas figlio)

Certe donne amano talmente il proprio marito che per non sciuparlo prendono quello delle loro amiche.
(Alexandre Dumas padre)

Matrimonio. Lo stato o la condizione di una comunità che consiste in un padrone, una padrona e due schiavi, che in tutto fanno due.
(Ambrose Gwinnett Bierce)

Se temete la solitudine non sposatevi.
(Anton Cechov)

L'uomo sposato porta sulle spalle tutto il peso della vita, quello non sposato solo la metà.
(Arthur Schopenhauer )

Tutte le donne dovrebbero sposarsi, e nessun uomo dovrebbe farlo.
(Benjamin Disraeli)

I francesi non parlano quasi mai delle loro mogli, perché hanno paura di parlarne davanti ad altri che le conoscono molto meglio di loro.
(C.L. de Montesquieu)

La moglie è l'amante dell'uomo giovane, la sua compagna nella mezza età, la sua infermiera nella vecchiaia.
(Francis Bacon)

Ci sono buoni matrimoni, ma non ce ne sono di deliziosi.
(François de La Rochefoucauld)

Credete che se Laura fosse stata sua moglie, Petrarca le avrebbe scritto sonetti tutta la vita?
(George G. Byron)

I coniugi debbono vivere insieme per punizione di aver commesso la stupidaggine di essersi sposati.
(Gustave Flaubert)

Il matrimonio deve combattere un mostro che divora tutto: l'abitudine.
(Honoré de Balzac)

E' noto che noi uomini non cerchiamo nella moglie le qualità che adoriamo nell'amante.
(Italo Svevo)

Bisogna scegliere per moglie solo una donna che, se fosse un uomo, si sceglierebbe per amico.
(Joseph Joubert)

I mariti non sono mai amanti così meravigliosi come quando stanno tradendo la moglie.
(Marilyn Monroe)

Non è che sono contrario al matrimonio; però mi pare che un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi.
(Massimo Troisi)

Un buon matrimonio, ammesso che ve ne siano, si pone come obiettivo l'amicizia.
(Michel De Montaigne)

C’è una sola cosa peggiore di un matrimonio senza amore: uno in cui c’è amore, ma da una parte sola.
(Oscar Wilde)

La bigamia è avere una moglie di troppo. Il matrimonio è la stessa cosa.
(Oscar Wilde)

Si dovrebbe essere sempre innamorati. Ecco perché non bisognerebbe mai sposarsi!
(Oscar Wilde)

I cristiani possono sposare una sola donna. La si chiama monotonia.
(Robert Lembke)

Se uno ti porta via la moglie, non c'è peggior vendetta che lasciargliela.
(Sacha Guitry)

Un secondo matrimonio è il trionfo della speranza sull'esperienza.
(Samuel Johnson)

E' strano a dirsi, quale piacere noi persone sposate proviamo a vedere questi poveri sciocchi attirati nel nostro stato.
(Samuel Pepys)

Spòsati: se trovi una buona moglie sarai felice; se ne trovi una cattiva, diventerai filosofo.
(Socrate)

Il matrimonio è un'istituzione contro natura.
(Stendhal)

Il divorzio risale probabilmente alla stessa epoca del matrimonio. Ritengo, comunque, che il matrimonio sia più antico di qualche settimana.
(Voltaire)

Il corteggiamento sta al matrimonio come un prologo divertente sta a una commedia noiosa.
(William Congreve)

Secondo me non è necessario inasprire le pene per bigamia. Un bigamo ha due suocere: come punizione mi pare che basti.
(Winston Churchill)

Sono contrario ai rapporti prima del matrimonio; fanno arrivare tardi alla cerimonia.
(Woody Allen)


Amicizia


Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercati le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercati di amici, gli uomini non hanno più amici.
(Antoine de Saint-Exupèry, “Il Piccolo Principe”)

Come comportarsi con gli amici? Come vorremmo che loro si comportassero con noi.
(Aristotele)

Senza amici nessun uomo sceglierebbe di vivere, anche se possedesse tutti gli altri beni.
(Aristotele)

L'amore è cieco. L'amicizia chiude gli occhi.
(Blaise Pascal)

Molte persone entreranno ed usciranno dalla tua vita, ma soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore.
(Eleanor Roosevelt)

L'amicizia è l'unione di due persone legate da un amore e un rispetto uguali e reciproci.
(Emmanuel Kant)

L'amicizia raddoppia le gioie e divide le angosce a metà.
(Francis Bacon)

La più grande prova dell'amicizia non è di mostrare i nostri difetti all'amico, è di fargli vedere i suoi.
(François de La Rochefoucauld)

Il massimo che posso fare per un amico è semplicemente essergli amico.
(Henry David Thoreau)

Il migliore amico è colui che riesce a tirare fuori il meglio di me.
(Henry Ford)

L'amicizia è un commercio disinteressato fra uguali.
(Oliver Goldsmith)

Chiunque può simpatizzare col dolore di un amico, ma solo un animo nobile riesce a simpatizzare col successo di un amico.
(Oscar Wilde)

Tutti sono buoni a compatire le sofferenze di un amico, ma ci vuole un'anima veramente bella per godere dei successi di un amico.
(Oscar Wilde)

La franchezza vera, propria dell'amico, agisce sugli errori, causando un dolore che però salva e guarisce, come il miele che brucia e disinfetta le ferite, utile e dolce per il resto.
(Plutarco, in “Della vera amicizia”)

Quello che ci piace negli amici è la considerazione che hanno di noi.
(Tristan Berbard)

Quanto è raro e meraviglioso l'attimo in cui ci rendiamo conto di aver trovato un amico.
(William Rothschid)


Sessualità


Di tutte le perversioni sessuali, la castità è la più strana.
(Anatole France)

Gli uomini giudicano le donne dal modo in cui sono fatte. Molti uomini pensano che più grossi sono i seni di una donna, minore sia la sua intelligenza. Non penso che funzioni in questo modo. Al contrario, penso che più grossi siano i seni di una donna, minore diventa l'intelligenza degli uomini.
(Anita Wise)

Se l'ansia è abbastanza forte, non lo sarà il pene.
(Bernie Zilbergeld, terapeuta sessuale)

Può essere più piacevole una sessualità solitaria nutrita da fantasmi creativi, che una sessualità concreta, ma piattamente banale e ripetitiva.
(Catherine Millet)

La gelosia è il possesso dei genitali dell'altro.
(Frank Natale)

Se Dio ci avesse creato con l'intenzione di non farci masturbare ci avrebbe fatto con le braccia più corte.
(George Carlin)

Il sesso è una cosa seria che deve essere presa con leggerezza.
(Lorena Berdùn, sessuologa)

L'amore non è la condizione necessaria, né sufficiente per fare buon sesso.
(Lorena Berdùn, sessuologa)

Le passioni dell'uomo sono soltanto i mezzi di cui la natura si serve per conseguire i suoi scopi.
(Marchese De Sade)

Che cosa ha fatto di male agli uomini l'atto sessuale, così naturale e necessario, così legittimo, per non osare parlarne senza vergogna, per lasciarlo fuori dai discorsi seri e misurati? Noi pronunciamo senza problemi termini come uccidere, rubare, tradire, e del coito non oseremmo parlare che con un filo di voce.
(Michel De Montaigne)

Ogni donna ha in sè una Maddalena e una Madonna, ogni donna è un luogo di piacere e di convenzioni.
(Raffaele Morelli)

Solo gli imbecilli o i frustrati pensano che il sesso serva unicamente a procreare.
(Raffaele Morelli)

Secondo un nuovo sondaggio, le donne dicono che si sentono più a loro agio spogliandosi davanti agli uomini che non davanti alle donne. Dicono che le donne giudicano troppo, mentre, naturalmente, gli uomini sono semplicemente grati.
(Robert De Niro)

L'aborto è un dolore che una donna si porta dentro tutta la vita. Per questo motivo nessuno si deve permettere di buttarle addosso la croce. Nessuna donna fa questa scelta a cuor leggero.
(Simona Ventura)

Non condannate la masturbazione: è fare sesso con qualcuno che ami.
(Woody Allen)


Amore per se stessi, Autostima


Puoi cercare in tutto l'universo qualcuno che sia meritevole del tuo amore e del tuo affetto più di te stesso e non lo troverai in alcun luogo. Tu stesso, come chiunque altro nell'universo, meriti il tuo amore ed il tuo affetto.
(Buddha)

E quello che gli altri pensano di te, è problema loro.
(Charlie Chaplin)

Far pace col proprio corpo, accettarlo così com'è, alimentarlo con le proprie cure, nutrirlo bene, mantenerlo in forma con l'esercizio, ammirarne gli aspetti più belli, onorarlo con vestiti comodi, trattarlo come se fosse un tempio, divertirsi in esso come se fosse una sala da ballo, essere in soggezione di fronte ad esso come se fosse un palazzo reale: tutte queste sono espressioni di gentilezza verso se stessi.
(Daphne Rose Kingma)

Non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza.
(Fabio Volo)

Non puoi star bene con gli altri, se non stai bene con te stesso.
(Friederich Nietzsche)

Chi rispetta se stesso è al sicuro da tutti: indossa una cotta di maglia che nessuno potrà mai penetrare.
(Henry Wadsworth Longfellow)

Senza l'amore di se stessi la vita non è possibile, neppure la più lieve decisione, soltanto immobilità e disperazione.
(Hugo Von Hofmannsthal)

Non c’è amore sufficientemente capace di colmare il vuoto di una persona che non ama se stessa.
(Irene Orce)

Essere perfette dal punto di vista fisico non serve, se non c'è luce dentro di te.
(Jane Fonda)

L'unico modo per sentirsi qualcuno è sentirsi se stessi.
(Jim Morrison)

Bisogna avere fiducia in se stessi, perché questa è l'unica cosa che può ispirare fiducia agli altri.
(Joseph Goebbels)

Quando uno è contento di se stesso, ama l'umanità.
(Luigi Pirandello)

La persona che non è in pace con se stessa, sarà in guerra con il mondo intero.
(Mohandas K. Gandhi)

Essere belli significa essere se stessi. Non hai bisogno di essere accettato dagli altri. Hai bisogno di accettare te stesso.
(Thich Nhat Hanh)


E se per caso siete curiosi di conoscere le mie "perle di saggezza" (con cui non penso certo di competere con i "grandi"), ho raccolto in un post i miei pensieri.


"Le idee migliori sono proprietà di tutti."
(Seneca)


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