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L'uomo ha bisogno di sesso, la donna di attenzione

Differenze tra uomini e donne

Uomini e donne non sono uguali. Questo diventa particolarmente evidente nelle relazioni di coppia, dove ogni genere manifesta bisogni e preferenze specifici, spesso alquanto diversi (ma pure nella comunicazione c'è una marcata differenza, che porta uomini e donne a non capirsi).
Per esempio è fuor di dubbio che gli uomini sentono il bisogno di fare sesso regolarmente per stare bene.
Le donne però non "funzionano" allo stesso modo: anche se molte di loro apprezzano il sesso quanto gli uomini, sono molto più selettive nel concedersi, ed anche quando sono in coppia non mostrano lo stesso bisogno di fare sesso.
  • Potremmo forse dire che nei momenti in cui una donna ha voglia di farlo (magari legati anche a cicli ormonali), ne ha voglia come un uomo; ma in altri momenti non ne ha voglia, o può benissimo farne a meno.
  • Mentre l'uomo medio - a me sembra - se un giorno non fa sesso ne soffre; se non lo fa per una settimana, inizia a diventare un problema; se non lo fa per un mese, arriva a stare male - anche fisicamente (questo specialmente da giovani; poi in età matura il bisogno si attenua, ma non sparisce).

Squilibrio fra uomini e donne

Ovviamente questa diversità di bisogni crea uno squilibrio fra uomini e donne:
  • Sia nella seduzione in generale, nei desideri e nella disponibilità: per esempio, un uomo può buttarsi in coppia anche solo per fare sesso; una donna ha tutta una serie di requisiti da soddisfare prima di entrare in coppia.
  • Sia all'interno delle coppie stesse: disparità di desiderio (passata la fase iniziale di innamoramento), asincronia nella disponibilità (quando un partner ha voglia, l'altro invece no, e viceversa), giochi di potere (il sesso viene usato come "merce" di scambio per ottenere qualcos'altro), ecc.

Fin qui penso che, più o meno, siamo tutti d'accordo (per chi non lo sia, replico alle obiezioni più avanti).
Però mi sono chiesto una cosa: normalmente la Natura cerca un equilibrio, quindi se da parte maschile c'è un bisogno continuo di sesso, c'è da parte femminile un bisogno equivalente? (che però, come abbiamo visto, non si concentra sul sesso).
Quello che risulta dalle mie osservazioni, è che il bisogno equivalente femminile sia quello di attenzione.

Cosa vuol dire "attenzione"?

Mi sembra che, mediamente, per le donne sia necessario (se non indispensabile) ricevere continua attenzione per stare bene; e cioè:
  • Essere ascoltate.
  • Essere guardate, notate, considerate.
  • Poter parlare di sé e dei propri problemi. Anche solo per parlare e basta, anche se non ci sono soluzioni o si parla di argomenti futili.
  • Ricevere dimostrazioni d'affetto e gentilezza.
  • Sentirsi accolte, anche a livello fisico (contatto, abbracci, tenersi per mano).

Se invece questo non avviene, la donna ha una reazione negativa simile a quella dell'uomo riguardo il sesso:
  • Se non riceve attenzione per un giorno interno, ne soffre.
  • Se non la riceve per una settimana, è un problema serio.
  • Se non la riceve per un mese (o anche prima) diventa un dramma - e reazioni emotive come musi lunghi, scenate o pianti diventano probabili.

Se a qualcuno pare che sto esagerando, si immagini la giornata di una coppia in cui lui non la guarda, non le parla, non la ascolta e non la tocca mai: credo sia facile immaginare come lei, a fine giornata (ma anche ben prima) stia male e cominci ad andare in crisi.
E, probabilmente, ancora più in crisi di quanto potrebbe fare lui se gli venisse negato il sesso, oltretutto (mostrando quindi come il bisogno femminile di attenzione sia per certi versi più spasmodico del bisogno maschile di sesso).

“Per le donne
sembra necessario
ricevere continua attenzione”

Bisogno d'attenzione: radici biologiche

Questa differenza nei bisogni ha una base scientifica: nel libro "Come salvare il vostro matrimonio senza parlarne" (vedi articolo; titolo originale "How to improve your marriage without talking about it"; recensioni in inglese), per esempio, i due autori (terapeuti e scrittori) notano che:
  • "le differenze [...] nelle vulnerabilità maschili e femminili sono biologiche e presenti alla nascita. Le bambine, fin dal primo giorno, sono più sensibili all'isolamento e alla mancanza di contatto."
  • "Quando una donna sente connessione, può rilassarsi; quando prova distacco, diventa ansiosa."
  • "le femmine si sentono più a disagio quando non sono in contatto" (il contatto può essere sia fisico che psicologico, attraverso l'attenzione ricevuta).
Per contro, per i maschi ricevere attenzione eccessiva può risultare fonte di disagio: "A causa della loro elevata sensibilità all'eccitazione, i neonati maschi devono proteggersi dal disagio della sovrastimolazione. Questo è il motivo per cui i bambini maschi hanno bisogno di ricevere il contatto visivo e altri contatti intimi a piccole dosi". Questa tendenza permane in età adulta, ed è uno dei motivi per cui gli uomini tendono a relazionarsi in modo discontinuo (alternano avvicinamento e allontanamento); mentre le donne - come visto sopra - necessitano di relazionarsi in modo più continuo.

Questo conferma che, pur avendo entrambi bisogno di ricevere attenzione, maschi e femmine vivono questo bisogno in modi alquanto diversi (il che li porta anche a non capirsi reciprocamente).

Bisogni simili, priorità diverse

Naturalmente la contrapposizione tra bisogno di sesso o di attenzione non è in "bianco e nero": anche gli uomini hanno bisogno di attenzioni, anche le donne sentono il bisogno di sesso. Ma la priorità di ciascun bisogno appare - mediamente - ben diversa nei due generi. Se immaginiamo di chiedere ad un campione di uomini e donne "Preferisci passare un mese senza sesso ma ricevendo attenzioni, oppure un mese senza attenzioni ma con sesso?", ritengo probabile che:
  • L'80-90% degli uomini sceglierebbe il mese con sesso ma senza attenzioni.
  • L'80-90% delle donne preferirebbe il mese con attenzioni e niente sesso.

Ovviamente è una generalizzazione, a cui ci saranno sempre delle eccezioni. Per esempio donne con elevata libido, per cui il bisogno di sesso è continuo; oppure uomini per cui sentirsi amati, o ricevere attenzioni, è più importante di fare sesso. Ma mi sembra che la reazione indicata sarebbe quella più comune.

Questionario: preferisci il sesso o le attenzioni?

Per verificare quanto questa teoria sia fondata, ho proposto il seguente questionario su un forum che si occupa di relazioni, chiedendo di indicare quale dei due bisogni fosse più importante (naturalmente quasi tutti desiderano entrambi, ma per questa indagine il dover scegliere evidenzia quale ha priorità).

  • Domanda: Preferiresti passare un mese senza sesso ma ricevendo attenzioni quotidiane, oppure un mese senza attenzioni ma facendo sesso ogni giorno?
Risposta Percent.
(uomo) Preferisco passare un mese SENZA ATTENZIONI ma facendo sesso ogni giorno 85%
(uomo) Preferisco passare un mese SENZA SESSO ma con attenzioni quotidiane 15%
(donna) Preferisco passare un mese SENZA ATTENZIONI ma facendo sesso ogni giorno 17%
(donna) Preferisco passare un mese SENZA SESSO ma con attenzioni quotidiane 83%

La quantità di risposte è bassa quindi non si può parlare di certezze, ma direi che la tendenza è chiara: anche se la maggior parte vorrebbero entrambi, per gli uomini fare sesso è la priorità, mentre per le donne lo è ricevere attenzioni.
La minoranza in contro-tendenza indica che questo non vale per tutti (com'è naturale):
  • Per alcuni uomini le attenzioni (che possiamo anche interpretare come ricevere amore) vengono prima. Giustamente, non siamo tutti uguali.
  • E c'è una donna che mette il sesso al primo posto (ammesso che sia una risposta sincera; ma so che donne così esistono).

“Per gli uomini
fare sesso è la priorità;
per le donne la priorità
è ricevere attenzioni”

Bisogno di attenzione più che di amore

Molti credono che il bisogno equivalente femminile non siano le attenzioni quanto l'amore, il sentirsi amate; ma non è proprio così:
  • In primo luogo perché nella scelta di un partner l'essere amate non è un criterio primario (tra un uomo attraente che non la ama, ed uno non attraente che la ama, il primo viene scelto più di frequente).
  • Poi perché una donna riesce a stare con un uomo che non la ama (quantomeno se ne ricava altri vantaggi); ma le risulta più difficile restare con un uomo che non le dà alcuna attenzione. Quest'ultima è una situazione che, alla lunga, per una donna risulta insopportabile.
  • Infine, anche se una donna sa che il suo uomo la ama (perché lui glielo dimostra in altri modi), se non riceve sufficiente attenzione lei ne soffrirà comunque.

Dipendenza dalle emozioni?

Quando le donne dicono "Cerco l'amore", in realtà sembra che spesso intendano "Voglio provare emozioni intense" - che si tratti di attrazione, passione, eros, innamoramento o amore vero e proprio. In generale le donne sembrano quasi "dipendenti" dalle emozioni, dal bisogno di ricevere continui stimoli (incluse le attenzioni di cui stiamo parlando).

Sopravvivere o vivere davvero?

Quando si parla del forte bisogno maschile di sesso, considerato una necessità un po' come il bere e il mangiare, spesso questo bisogno viene sminuito dicendo che si può benissimo sopravvivere anche senza fare sesso. Ma se questo è vero a livello di mera sopravvivenza fisica, non lo è a livello di qualità della vita:
  • L'uomo comune (tolte alcune eccezioni) non vive bene se privato del sesso per lungo tempo (molti di quelli che ritengono di poterne fare serenamente a meno, ingannano se stessi o si sono inconsapevolmente "adattati" per attenuare la sofferenza dovuta alla privazione).
  • Proprio come la donna comune, se privata di attenzione per un lungo periodo, continua a sopravvivere ma con conseguenze significative a livello di sofferenza emotiva e psicologica.
  • Similmente, una persona può sopravvivere anche se isolata dal mondo, senza avere mai contatti con nessuno, e senza ricevere mai affetto; ma la sua salute psico-fisica ne sarà gravemente compromessa.

Quindi quando si parla di "bisogni necessari" non ha senso vederli in termini di pura sopravvivenza; bensì come necessità per una vita degna di essere vissuta.

“Si può sopravvivere
anche senza fare sesso;
ma la salute psico-fisica
ne risulta compromessa”

Bisogni naturali e universali, ma con diversa priorità

Come ho già detto i bisogni di cui parlo non sono contrapposti, ma sono bisogni naturali, che appartengono naturalmente ad entrambi i sessi. Però questi bisogni assumono, nei due sessi, differenti priorità:
  • Per molte donne stare senza sesso per alcuni giorni, o anche settimane, non è un problema.
  • Similmente, per molti uomini stare un giorno o più senza parlare, o interagire con la partner, può non essere un problema; ed anzi a volte viene vissuto come una necessità, quando l'uomo sente il bisogno di isolarsi nella sua "caverna maschile" (il concetto di "man cave").

Diversa frequenza

Un altro elemento che conferma le differenti priorità dell'uno o l'altro genere, è la frequenza nel tempo:
  • Per gli uomini non solo fare sesso è essenziale, ma lo è farlo spesso. Per contro, per le donne è un bisogno più discontinuo, o ciclico (probabilmente anche per cicli ormonali).
    Raramente si sente un uomo lamentarsi "Facciamo troppo sesso!" (a meno che lui si sia ormai stancato di lei).
  • Per le donne non solo è essenziale ricevere attenzioni, ma ne hanno bisogno in modo continuo. Per contro, un uomo apprezza ricevere attenzioni, ma non ne ha bisogno in modo continuo (può persino dargli fastidio).
    Quasi mai si sente una donna dire "Mi dai troppe attenzioni!" (a meno che la relazione stia per finire).

Quando usiamo gli altri

Un'altra dimostrazione della diversa priorità di questi bisogni, è quando "usiamo" gli altri (ovvero li manipoliamo per ottenere qualcosa da loro, senza curarci di ciò che vogliono o se ne soffrono). Quando ciò accade, quasi sempre uomini e donne "usano" l'altro sesso in questi due modi:
  • Gli uomini usano le donne per ottenere sesso: corteggiandole anche senza serie intenzioni, fingendo di amarle, alimentando la dipendenza, ecc.
  • Le donne usano gli uomini per ottenere attenzioni (o benefici pratici): fingendosi disponibili per ricevere apprezzamento e favori, esponendosi attraverso il vestiario, facendosi corteggiare anche senza vero interesse, parlando di se stesse tutto il tempo ("amicizia" unilaterale in cui l'uomo offre disponibilità e attenzione senza riceverne), ecc.
Anche qui interviene un doppio standard: la manipolazione maschile viene ritenuta ignobile, mentre quella femminile passa generalmente sotto silenzio. Ma sono entrambi atteggiamenti egocentrici in cui l'altro viene ridotto ad oggetto.

Bisogni diversi, considerati in modo diverso

E' anche importante ricordare che, oltre ad essere due bisogni differenti, essi ricevono pure un trattamento ben diverso dalla società e dalle persone:
  • Il bisogno maschile di sesso viene giudicato o svalutato: se la partner non si sente di soddisfarlo, è un problema dell'uomo.
  • Il bisogno femminile di attenzione emotiva viene giustificato e legittimato: se il partner non si sente di soddisfarlo, è lui che è freddo o egoista o menefreghista.

Sono d'accordo che una persona che non ha voglia di fare sesso, sia libera di non farlo. Ma allora non si capisce perché non sia altrettanto ammissibile non soddisfare i bisogni di attenzione, se uno non se la sente. Perché questo doppio standard? C'è il sospetto che ci sia sotto una doppiezza tipicamente femminista, per cui i bisogni delle donne (emotivi) sono sempre legittimi e vanno soddisfatti, mentre quelli maschili (erotici) sono secondari, frivoli o sbagliati (quando non aderiscano alle esigenze femminili).

Il paradosso della monogamia senza sesso

Inoltre, nelle coppie c'è la contraddizione per cui quando uno non è disponibile al sesso col partner, si sente però anche in diritto di negargli la possibilità di fare sesso con terze persone (questo discorso si applica ad entrambi i generi). Può avere senso che un partner non sia obbligato a farlo per forza; ma se è qualcosa di cui ho bisogno, ed il partner non me lo fornisce mai, allora mi sembra legittimo cercarlo altrove. Altrimenti si crea il paradosso della coppia che è forzosamente monogama (ovvero dove il sesso è ammesso solo entro la coppia), ma senza sesso!
Ma se a te non interessa fare sesso con me, che ragione hai di controllare la mia attività sessuale? (come se il mio corpo fosse una tua "proprietà"). Questo si verifica non solo in coppie dove uno dei due non è disponibile occasionalmente, ma anche dove uno dei due ha praticamente smesso di essere disponibile.

“Contraddizione nelle coppie:
non voglio fare sesso con te,
ma tu non puoi farlo con altri”

Ma siamo sicuri che il sesso sia così importante per i maschi?

Quando presento discorsi del genere, c'è sempre qualcuno che nega questo assunto di base: dicono che "Il sesso non è così importante", "Si può vivere bene anche senza sesso", "Sono bisogni non naturali, creati - o amplificati - da una cultura troppo sessualizzata", ecc. Credo che questa resistenza arrivi principalmente da persone che negano i propri impulsi erotici, o che vi entrano in conflitto per via della loro educazione moralistica (spesso con radici religiose), oppure vivono in una dimensione intellettualistica che svaluta quella più corporea e dionisiaca.

Comunque sia, ci sono due prove che smantellano clamorosamente queste obiezioni, la prostituzione e la pornografia:
  • Entrambe sono tra le attività con maggiore giro d'affari al mondo.
  • Ed entrambe sono basate sul bisogno maschile di sesso (le versioni al femminile esistono, ma in quantità ben minore).
Se le obiezioni che ho citato prima fossero fondate, non ci sarebbe un uso pressoché universale della pornografia (e della masturbazione) da parte degli uomini; né ci sarebbero così tanti uomini (anche in coppia) che si rivolgono alle professioniste del sesso. I fatti parlano, ed i numeri li confermano.
Il fatto che la prostituzione sia definita come "il mestiere più antico del mondo", inoltre, comprova che questo bisogno non sia né recente né frutto di una certa cultura (è presente pressoché ovunque). Ma anche il porno, seppur "esploso" grazie ad Internet, non è fenomeno nuovo: raffigurazioni "pornografiche" esistono da millenni.

Riconoscere, capire ed accettare

In conclusione credo che per uomini e donne sarebbe più facile relazionarsi, se si riconoscessero apertamente questi due diversi bisogni:
  • Da parte maschile il bisogno di fare sesso di frequente (incluso l'utilizzo della pornografia).
  • Da parte femminile il bisogno di continua attenzione.
Senza giudicarli né sminuirli; ma riconoscendo che uomini e donne sono, per natura, diversi per molti aspetti. Per certi versi, potremmo vedere questi due bisogni come due modi differenti di sentirsi amati; in generale:
  • Un uomo si sente amato prima di tutto attraverso la sessualità (sentirsi desiderato fisicamente, apprezzato nel suo slancio erotico, appagato attraverso l'orgasmo, e accettato con le sue voglie - invece che giudicato).
  • Una donna si sente amata primariamente attraverso l'attenzione (ascolto, affetto, disponibilità, connessione, ed il resto che ho descritto nel paragrafo sull'attenzione).
Se il genere opposto ha un bisogno che a noi appare esagerato o privo di senso, non vuol dire che sia strano o sbagliato, ma che - semplicemente - è diverso da noi.

Osservo invece come generalmente la società rimuova, sminuisca o disprezzi il bisogno di sesso maschile; e dall'altra parte gli uomini spesso considerano il bisogno femminile di attenzione esagerato, soffocante o nevrotico - forse perché non lo comprendono, e non viene spiegato abbastanza.
Se di questi bisogni si parlasse apertamente, invece, forse ci verrebbe più facile capire ed accettare il genere opposto, invece di giudicarlo e respingerlo.

"Le donne hanno bisogno di una ragione per fare sesso. Gli uomini hanno bisogno solo di un posto."
(Billy Crystal)

"Il sesso è come il denaro; solamente quando è troppo è abbastanza."
(John Updike)

"Gli uomini vanno in discoteca per trovare sesso. Le donne vanno in discoteca per ricevere attenzione."
(Joe Elvin)


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2 commenti:

  1. Mi ritrovo in tutto ciò che hai scritto. Il mio quesito è " Come potrebbe un uomo nè super attraente nè creatura di Frankenstein, avere un' appagante vita sessuale " ?
    Parlandoti di me, posso dirti che ho rifiutato alcune ragazze che mi desideravano, ma che non rispondevano ai miei canoni. In altre parole: sono piuttosto esigente.
    Se posso chiedertelo, Valter, che strategia utilizzi per godere di una soddisfacente vita sessuale?

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    Risposte
    1. Inizio facendoti rilevare una tua contraddizione: ti descrivi come uno "normale" (nella media), ma poi affermi di essere esigente... cioè di volere più di quello che puoi "permetterti". Come se tu avessi 10.000 euro per un'auto, ma volessi comunque una Tesla ;-)
      Per avere una vita appagante (in qualsiasi campo, incluso quello sessuale), è essenziale essere realisti: cioè saper valutare le proprie possibilità e porsi obiettivi alla propria portata. E, quindi, accontentarsi dei risultati che si possono raggiungere.

      Ovviamente tutti vorremmo partner bellissimi (è un istinto naturale), ma inseguire ciò che non posso raggiungere porta solo a delusioni e frustrazione.
      Bisogna fare i conti coi propri limiti: se sono alto un metro e mezzo non sarò mai un grande giocatore di pallacanestro; se peso 150 kg non potrò fare il fantino.

      Chiarito questo, sarebbe utile capire da dove viene il tuo essere "esigente":
      - E' perché non sai accontentarti, o ti sopravvaluti, o manchi di realismo?
      - Oppure è una strategia inconscia che ti porta a fallire nelle relazioni, e quindi ad evitare qualcosa che ti fa paura? (paura dell'intimità, delle donne, di relazionarti a livello profondo, di farti conoscere davvero, convinzione di non meritare...).

      Perché, onestamente, se persegui qualcosa che sai già di non poter avere, i casi sono due:
      - O sei stupido (ma non mi sembra il tuo caso).
      - Oppure lo fai perché il tuo obiettivo (inconsapevole) è proprio quello di fallire.

      Io non seguo una strategia, ma semplice buon senso: "Chi si contenta, gode". ;-)
      Ho sempre cercato di apprezzare quello che avevo, anche quando avrei voluto di meglio.

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