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Se non sei bello puoi trovare l'amore?

Se non sei attraente puoi essere amato?

Se non sei bello non hai speranze?


Non di rado qualcuno osserva che uomini di aspetto medio o "scarso" (pelati, bassi, grassi o mingherlini, poco virili), come lui stesso, si ritrovano sempre single; e si pone le domande elencate qui sopra. In pratica, il dubbio che affligge queste persone è: "L'amore oggi è una cosa riservata alle persone attraenti?" (questo problema riguarda anche certe donne, ma sembra più diffuso fra gli uomini).
Di seguito offro alcuni spunti di riflessione per capire cosa porta a creare relazioni sentimentali (oppure a non riuscirci), ed eventualmente come rimediare. In particolare, nell'ultima parte evidenzio quanto il potere sia un elemento determinante, anche più dell'amore stesso.

La bellezza è al primo posto

Quando si tratta di attrazione e relazioni sentimentali, la bellezza fisica è il fattore di attrazione primario.
Su questo non ci piove. Chi lo nega ha una visione idealizzata del mondo, o si racconta frottole, o si basa solo sulla sua esperienza particolare.
Però la bellezza non è l'unico fattore di attrazione: ce ne sono invece molti.

Le sorgenti dell'attrazione

Ci sono almeno tre sorgenti di attrazione (evoluzionistica, culturale, personale), e ciascuna può includere numerosi fattori. Quindi ci sono numerosi elementi su cui possiamo giocare per aumentare la nostra attrattiva, non uno solo.
Capire come funziona l'attrazione (vedi link sopra), e cosa possiamo mettere in gioco noi stessi, ci aiuta ad avere più chance. Non si tratta solo dei geni che abbiamo ereditato.

“Ci sono almeno
tre sorgenti di attrazione:
evoluzionistica, culturale, personale”

I bisogni vengono prima di tutto

Le relazioni sono basate sulla soddisfazione dei bisogni: andiamo verso le persone che soddisfano i nostri bisogni (o che pensiamo possano farlo). Quindi siamo "appetibili" dagli altri in base a quanto possiamo offrire loro di valore.
Ne consegue che il nostro potenziale di attrazione è la somma delle qualità che possiamo offrire (quello che io chiamo "valore di mercato relazionale" - che è cosa diversa dal valore come persona). La bellezza è solo UNA di quelle qualità.
Dimostrazione: quando vediamo una coppia dove uno dei due è molto meno avvenente dell'altro (cosa di cui molti si stupiscono), la spiegazione è che la persona meno avvenente possiede altre qualità di valore per il partner.

Ragionare solo in termini di bellezza è fuorviante: bisogna ragionare in termini di TUTTE le qualità che si possono offrire, e che gli altri possono apprezzare (tenendo anche conto che è sempre possibile migliorare se stessi, e quindi aumentare le proprie qualità).
Quando valutiamo un'auto o una casa, non consideriamo solo la potenza o i metri quadrati, la carrozzeria o la facciata! Ci sono molti fattori che ci portano a scegliere l'una o l'altra; lo stesso vale nella scelta dei partner.

Passato e presente

Quanto scritto sopra è sempre stato vero (si basa su come funzionano gli esseri umani, non su mode o fenomeni del momento). Però oggi esiste una differenza importante: in epoche passate, prima dell'emancipazione della donna, uno dei valori che l'uomo poteva offrire alla donna era la capacità di sostentamento e sicurezza. In altre parole, quando le donne non lavoravano o guadagnavano poco, e avevano una posizione sociale inferiore, anche un uomo di aspetto e personalità mediocri poteva quantomeno essere ritenuto "appetibile" se aveva un reddito decente, oppure offriva status e stabilità.

Da quando le donne hanno ottenuto maggiore parità e l'indipendenza economica, quella "leva di potere" maschile è venuta meno. Questo è uno dei motivi per cui oggi molti uomini poco attraenti si ritrovano "fuori mercato", e l'aspetto è diventato così importante anche per i maschi: prima le donne avevano il potere sessuale (e/o della bellezza) e gli uomini il potere economico (e/o di status): questo creava un (relativo) equilibrio tra le parti.
Ora che le donne hanno (mediamente) sia il potere sessuale che quello economico, gli uomini si trovano in posizione di svantaggio come potere - a meno che siano molto belli o molto ricchi (il che conferisce maggior potere). E' uno dei motivi per la cosiddetta "crisi del maschio moderno".

“Ora le donne hanno
sia il potere sessuale
che quello economico”

Amore o potere?

Concludo con un'osservazione che può sembrare cinica ma che è semplicemente razionale: se vogliamo capire le relazioni sentimentali mettiamo da parte l'amore, e consideriamo il potere. Che sia l'amore a governare le relazioni è una delle tante bugie che si dicono sull'amore (non sto dicendo che l'amore non esista o non conti, ma che conta meno di quanto ci piace credere).

Se guardiamo alle dinamiche di relazione in termini di potere, tutto diventa più chiaro:
  • Perché le donne tengono tanto al proprio aspetto? Perché dà loro potere sugli uomini.
  • Perché gli uomini tengono tanto al denaro? Dà loro potere in generale, e in particolare sulle donne (la maggior parte delle donne valuta un uomo anche in senso economico).
  • Seduzione e corteggiamento sono tentativi di acquisire potere su una certa persona (notare come l'espressione "conquistare qualcuno" abbia un sapore militaresco di vittoria). Solitamente non li pratichiamo per il piacere di farlo, ma per raggiungere un obiettivo.
  • Perché nelle coppie si litiga? Spesso lo si fa per stabilire chi decide, ovvero chi ha potere.
  • Chi è meno coinvolto dei due ha più potere, e infatti determina la relazione; tende a guidare, mentre l'altro tende a sottomettersi.
  • Perché le donne avversano certe forme di sessualità maschile, come masturbazione, pornografia, prostituzione? Perché le donne usano il sesso per avere potere sul partner; quindi ogni forma di sessualità alternativa diminuisce quel potere, e viene vista come una minaccia.

In sintesi, quando sviluppi qualità desiderabili dall'altro sesso, sviluppi potere su di esso. La bellezza è una notevole fonte di potere, ma non è l'unica fonte.

"L'amore è il desiderio irresistibile di essere irresistibilmente desiderati."
(Mark Twain)

"Le donne hanno un'inclinazione naturale per tutto ciò che è bello, elegante, scintillante e ricco; è un gusto al quale occorre attribuire i più grandi progressi dell'industria e dell'arte."
(Alphonse Karr)

"Non è vero che i belli siano poco intelligenti: sono i brutti, invece, che devono puntare esageratamente tutto sul cervello."
(Gianni Monduzzi)


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