Perché mi innamoro di chi mi fa soffrire?
Perché l'innamoramento o l'amore finiscono?
Perché l'innamoramento spesso ci illude?
Perché non possiamo scegliere di chi innamorarci?
Perché l'innamoramento è un meccanismo istintivo cieco e illusorio, che la Natura ha "predisposto" per indurci ad accoppiarci e prolificare.
L'innamoramento non è fatto per renderci felici, per trovare il partner più adatto, per guidarci nelle scelte sentimentali. Funziona in modo da farci vedere l'altra persona migliore di quella che è, renderci dipendenti da lei, indurci ad accoppiarci di frequente, sognare un futuro insieme (così da fare scelte che altrimenti non faremmo) e stare insieme abbastanza da crescere insieme la prole.
Infatti:
- Durante l'innamoramento vediamo il partner non per come è, ma per come vorremmo che fosse, o comunque perfetto e meraviglioso.
- Questo è anche indotto da una serie di neurotrasmettitori che inondano il nostro cervello, con effetti simili a quelli delle droghe (infatti viviamo in uno "stato alterato di coscienza", estatico e quasi delirante).
- Queste sostanze sono anche quelle che inducono dipendenza, bisogno costante, estasi e tormento, e le famose "farfalle nello stomaco". Non a caso nei secoli passati (prima del Romanticismo), l'innamoramento veniva considerato uno stato simile alla follia.
- Ma tutto questo è temporaneo: nell'arco di 6–18 mesi l'innamoramento si attenua e svanisce. Così iniziamo a vedere l'altro per come realmente è (diciamo "Sei diverso da com'eri prima" o "Non sei quello che credevo", ma in realtà l'altro è rimasto lo stesso), l'estasi sparisce e la relazione non ci appare più perfetta.
Ma intanto l'abbiamo consolidata (magari sposandoci), ed abbiamo anche fatto un figlio (questo era più vero in passato, mentre ora grazie ai contraccettivi riusciamo a "fregare" la Natura).
Tornando alle domande iniziali, le nostre scelte sentimentali spesso non sono veramente "scelte" (non nel senso di "scelta consapevole e ragionata"), quanto impulsi guidati da istinti ed emozioni. Qualcosa nella nostra psiche ci induce a volere Bruna o desiderare Andrea, ma sono parti inconsce su cui non abbiamo controllo. Quello che sentiamo è spesso ingannevole.
L'attrazione nasce principalmente da fattori evolutivi (biologici), e non ha nulla a che fare con intesa, compatibilità o felicità relazionale: l'attrazione (su cui l'innamoramento si fonda) garantisce solo il desiderio, ma non lo stare bene insieme, od un futuro felice, e nemmeno l'appagamento erotico.
Noi usiamo principalmente l'attrazione come "bussola" nella scelta di un partner (in questo condizionati dal romanticismo che ci dice come le emozioni siano la guida migliore da seguire), ma non ci rendiamo conto di come essa ci manipoli e ci illuda.
Questo post fa parte di una serie di risposte brevi a domande frequenti sull'amore, le relazioni e la vita (clicca sul link per leggere l'elenco di tutte le domande e risposte).
"Quando si è innamorati si comincia sempre con l'ingannar se stessi e si finisce regolarmente con l'ingannare gli altri."
(Oscar Wilde, "Il ritratto di Dorian Gray")
"Ogni innamoramento, per quanto etereo voglia apparire, affonda sempre le sue radici nell'istinto sessuale."
(Arthur Schopenhauer)
"L'amore è ciò che resta quando l'innamoramento si è bruciato."
(Louis De Bernieres)
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