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Presentazione: perché Psico Felicità

Questo blog nasce dalla passione per la crescita personale (che ha accompagnato i miei ultimi 40 anni): crescita intesa sia come liberazione dalla sofferenza, stare meglio ed essere più felici, che come percorso per diventare una persona migliore.
Questi anni di ricerca e sviluppo mi hanno portato ad accumulare un vasto bagaglio di conoscenze ed esperienze, insieme alla voglia di condividere tutto questo, per aiutare altri nello loro crescita. Anche perché come dice Baliano, il protagonista del film di Ridley Scott "Le crociate" (recensioni in inglese): "Che uomo è, un uomo che non rende il mondo migliore?".

Mi ritrovo pienamente in queste parole del filosofo Jeremy Bentham:
Crea tutta la felicità che sei in grado di creare; elimina tutta l’infelicità che sei in grado di eliminare.
Ogni giorno ti darà l’occasione di aggiungere qualcosa ai piaceri altrui, o di diminuire qualcosa delle loro sofferenze. E per ogni granello di gioia che seminerai nel petto di un altro, troverai un raccolto nel tuo petto; mentre ogni dispiacere che toglierai dai pensieri e sentimenti di un’altra creatura sarà sostituito da meravigliosa pace e gioia nel santuario della tua anima.

Psico Felicità perché...

"Psico" come "psicologia", ovvero conoscenza di sé: perché credo sia difficile essere maturi, creativi o felici, se si rimane sconosciuti a se stessi. E "Psico" come "psyché" ("anima" in greco): perché credo sia impossibile costruire una vera felicità se non ci si prende cura dei propri bisogni profondi, essenziali, spirituali; ovvero della propria anima (la società occidentale si è presa molta cura dei bisogni materiali, ma ha trascurato quelli dell'anima: il risultato sono la diffusa infelicità, solitudine, smarrimento e senso di vuoto).

"Felicità" perché credo che il desiderio fondamentale di ogni essere umano sia essere felice. Sono anche convinto che tutti possono diventarlo: il sottotitolo "La felicità si può imparare" indica proprio questa possibilità. La felicità è un processo, non un prodotto: non si può comprare ma si può coltivare (ho dedicato una serie di quattro post al diventare più felici).

“La felicità è un processo,
non un prodotto”

Si può sempre cambiare

Il mio percorso (e le altre persone che vi ho incontrato) mi ha dimostrato oltre ogni dubbio che chiunque, se ci si applica, può migliorare la propria condizione e il proprio stato d'animo. A volte serve un'idea, una comprensione, una tecnica, una nuova visuale o anche solo un incoraggiamento: lo scopo di questo blog è proprio di proporre questi aiuti a chiunque sia interessato.

Molte volte ho incontrato persone convinte che cambiare sia impossibile: niente di più falso. Anzi, è impossibile NON cambiare! Il cambiamento è l'essenza stessa della vita. Il problema è che, molto spesso, non sappiamo come dirigere il cambiamento. Molti ignorano il funzionamento della mente, così come i più non conoscono realmente se stessi: per cambiare nella direzione voluta, entrambe queste conoscenze sono necessarie. Il mio scopo è fornire gli strumenti per capire il proprio mondo interiore, aiutando così le persone a conoscersi; nonché spiegare i principi fondamentali dell'esistenza.

"Finché non renderai cosciente l'inconscio, esso dirigerà la tua vita e tu lo chiamerai destino."
(Carl G. Jung)

Ma cambiare ha un prezzo

Va però detto che spesso cambiare richiede impegno, tempo e fatica: tutte le cose preziose hanno un "prezzo", e se non siamo disposti a pagare quel prezzo (in termini di studio, applicazione, rischio ed esperienza), non potremo conquistarle. La vita è complicata, e le relazioni lo sono ancor più: è il motivo per cui molti dei post pubblicati qui sono piuttosto lunghi.

Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi. Se hai un problema consistente, occorre:
  • Prima di tutto capire le radici del problema
  • Poi acquisire gli strumenti adatti
  • Quindi dedicarsi a migliorare la situazione pezzo per pezzo
Non ci sono scorciatoie, non ci sono segreti miracolosi. Se stai cercando soluzioni immediate o metodi senza fatica, mi spiace ma non li troverai qui. Se incontri chi ti propone rimedi "magici", pillole mirabolanti o sistemi rapidi per i tuoi problemi complessi, stai sicuro che si tratta di ingenui, ignoranti o persone che vogliono spillarti soldi.

"Non esistono formule magiche che fanno sparire le sofferenze e bruciano le tappe. Crescere significa diventare più coscienti e preparati. Questo progetto richiede lavoro, pazienza e resistenza."
(Marc Alain, "Essere Se Stessi, ogni giorno")

“Non esistono soluzioni semplici
a problemi complessi”

L'autostima prima di tutto

Molte persone temono di conoscersi (e farsi conoscere) perché non si stimano: credono di essere "anormali", "cattivi" o "sbagliati". La scarsa autostima è forse la "malattia" più diffusa sul pianeta. In realtà, in quanto creature spirituali (e tutti lo siamo), ognuno ha i potenziali per essere una persona magnifica. Il problema è che ci siamo dimenticati chi siamo realmente, e abbiamo creduto a tutte le critiche che - negli anni - abbiamo ricevuto. La maggior parte delle persone non sviluppa i propri potenziali, e così rimane molto meno di quanto potrebbe essere: un seme che non diventa mai albero.

Conoscere se stessi è prima di tutto un lavoro di "pulizia", per rimuovere le false convinzioni che ci condizionano e ci deprimono, e riscoprire la nostra originaria luminosità. Vorrei che tutti potessero guardarsi allo specchio, sorridere e dirsi "Sono una persona stupenda; sono proprio bello/a. E ogni giorno miglioro". :-)
Io so che è possibile: l'ho fatto io, l'ho visto fare da tanti. E' questo il mio scopo qui: aiutare più persone possibile ad accettarsi, amarsi e sentirsi bene.

“La scarsa autostima
è forse la malattia più diffusa”

Le relazioni sono il fulcro dell'esistenza

Le aree in cui è possibile migliorare sono molteplici, ma il cuore di tutto sono le relazioni. Le relazioni umane sono ciò che dà sapore e significato alla vita (credo che il materialismo sia una conseguenza della mancanza di relazioni autentiche e appaganti).
La relazione con se stessi, prima di tutto (in fondo siamo la persona con cui passeremo tutta la nostra vita!). E poi quella con gli altri: conoscenti, amici, familiari, amanti, partner... gli altri possono essere il nostro inferno (come disse Sartre), ma anche la via per il paradiso. Dipende dalla capacità di relazionarsi.

E relazionarsi - come comunicare - è un'arte: non si nasce "imparati", si cresce man mano e non si finisce mai di scoprire. Forse ogni problema relazionale nasce da una insufficiente comprensione.
Questo è specialmente vero nei rapporti fra uomini e donne: talmente diversi da essere spesso un "mistero" l'uno per l'altra. Solo conoscendo il linguaggio e le peculiarità dell'Altro, si può creare un terreno comune, uno scambio appagante, una comunione gioiosa.

Le mie idee

Qualche precisazione a proposito di quello che scrivo, visto che a volte vengo frainteso (e spiegarlo ad ogni post è tedioso)...

Non sono un profeta

Non ho la pretesa di sapere tutto. Propongo la mia opinione (basata su vari livelli di conoscenza, vedi sotto)... e poi invito tutti a valutare se sia reale e funzionale per loro. Non credetemi sulla parola, verificate e decidete con la vostra testa.

Non dico a nessuno come vivere. Cerco di spiegare la realtà per quanto la capisco, proponendo eventuali soluzioni... ma invito sempre tutti a scegliere il modo di vivere più adatto a loro, o a trovare la loro personale "ricetta" della felicità (poiché siamo tutti diversi, non esiste una ricetta universale valida per tutti).

Tre livelli di conoscenza

Quando scrivo su un argomento in modo approfondito, opero una sintesi tra le informazioni provenienti da tre livelli di conoscenza:
  1. Le mie esperienze personali (in minima parte, perché sempre soggettive e statisticamente poco rilevanti).
  2. Le esperienze altrui (decine o centinaia di persone e i loro racconti).
  3. Le opinioni di esperti (libri, articoli, studi e ricerche).
Questo è necessario perché un solo livello può facilmente essere fuorviante: quello che sentiamo personalmente potrebbe ingannarci, un gruppo di persone può avere pregiudizi, un esperto può sbagliarsi... ma se le informazioni dei tre livelli sono in buona parte coerenti, è molto probabile che corrispondano alla realtà.

Qui niente favole

Dopo aver letto i miei post, alcuni si lamentano che sono inquietanti, o deprimenti, o che le cose dovrebbero essere diverse. Lo so benissimo; ma non è importante. Ritengo che l'importante sia capire com'è realmente l'esistenza (perché questo ci permette di evolvere); mentre lamentarsene o sperare che cambi è solo una perdita di tempo.
Molti dei miei post hanno lo scopo di smentire illusioni e bugie diffuse: perché sapere è potere, mentre raccontarsi favole può essere consolatorio ma impedisce di ottenere i risultati voluti. Questi post disturbano certe persone, perché è come se dicessi loro che Babbo Natale non esiste. Comprendo il loro disappunto, ma il mio scopo è aiutare a migliorare la propria vita, non rassicurare.

Bisogna capire bene come funziona qualcosa, per poter poi provare a riparare o cambiare quella cosa (questo vale per tutto: una macchina, un problema, la psiche, la società, ecc.). Basarsi su illusioni, invece, porta solo a confusione ed errori.

Quindi per me ciò che vorremmo conta poco: importa ciò che è vero.

Italiano e inglese

Alcuni si potrebbero chiedere perché spesso inserisco dei link a fonti in inglese. Cerco sempre di trovare prima delle fonti adeguate nella nostra lingua, ma spesso non ne esistono oppure sono di qualità insufficiente. Quindi preferisco citare una fonte valida in lingua straniera, piuttosto di una scarsa in italiano.

Adesso tocca a voi

Io sono qui e sono pronto a rispondervi. Sta a voi mettervi in gioco e decidere di prendervi cura della vostra felicità. E' sempre possibile, per tutti.
E se avete bisogno di aiuto, provate a chiedere. Io ci sono. :-)
(per un colloquio sui temi che vi stanno a cuore, vedi la pagina "Parla con me")


"Il piacere può fondarsi sull'illusione, ma la felicità riposa sulla verità."
(Nicolas de Chamfort)

"Ho commesso il peggiore dei peccati che possa commettere un uomo.
Non sono stato felice."

(Jorge Luis Borges)

"Crea tutta la felicità che sei in grado di creare; elimina tutta l’infelicità che sei in grado di eliminare."
(Jeremy Bentham)


Sezioni utili

Sezioni del blog con informazioni utili, presenti anche nella barra di navigazione in alto (descrizione: fermate il puntatore sul link)


Parla con me

Se gli argomenti di questo post ti toccano da vicino e vorresti discuterne, approfondire, o rivolgermi delle domande; oppure se senti il bisogno di parlare dei tuoi problemi, puoi chiedermi un colloquio.

10 commenti:

  1. Grazie a lei, come ben sa, mi ha aiutato ad aprire la mente, ad accettarmi e a vedere il mondo con occhi diversi. Tutto è partito dall'articolo sulla normalità (che non esiste), da là, mi è scattato qualcosa. Addirittura, in questi mesi, ho avuto anche l'opportunità di confrontarmi con altre persone, tramite il Web soprattutto ma anche al di fuori e sono diventato sempre più tollerante, assertivo e meno fanatico. Sono riuscito anche ad aiutare alcune persone e questo mi ha reso a dir poco orgoglioso. Sto imparando tanto, tematiche di cui ignoravo l'esistenza oppure che non sopportavo affrontare. Davvero, ammetto anche che, se non fossi stato in passato un ragazzo frustrato, lei non mi avrebbe mai risposto (anche più di una volta) su Yahoo. Mi auguro che altri, come me, possano avere l'opportunità di poter consultare questo blog, per poter trovare qualcosa che possa rendere felici e sereni anche altre persone. Sarebbe bello vedere persone più contente di se stessi, cosi come sono, consci della propria unicità. Grazie ancora, le auguro il meglio di questa esistenza.

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    1. Grazie per il tuo apprezzamento.

      > Sono riuscito anche ad aiutare alcune persone e questo mi ha reso a dir poco orgoglioso
      Ottimo, sono felice di questi successi. Il bello della crescita personale è che si finisce con l'aiutare non solo se stessi ma, quasi inevitabilmente, anche gli altri. Si diventa "portatori di luce".
      Il che dimostra che l'egoismo costruttivo (ovvero prendersi cura di sé) è una della risposte alla sofferenza nel mondo.

      > Sarebbe bello vedere persone più contente di se stessi
      Questo è lo scopo per cui molti si impegnano.
      E adesso anche tu fai parte di questo gruppo. :-)

      Mille auguri anche a te!

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  2. Non riesco a comprendere l'utilità di questo tuo blog.
    Cerco di spiegarmi: condividere ciò che le TUE esperienze personali hanno insegnato a TE, come può aiutare ME?

    Le situazioni sono appunto PERSONALI, potrei aver vissuto una storia simile alla tua, ok, ma la testa delle persone è completamente differente l'una dall'altra. Come puoi, ad esempio, affermare che (citando uno dei tuoi post) LE DONNE QUANDO DICONO XXXX INTENDONO YYYY? oppure che GLI UOMINI CHE SI COMPORTANO IN TAL MODO SONO TUTTI DA CONSIDERARE IN UNA CERTA MANIERA?
    Non so se mi sono spiegata, ma spero di sì.
    Sono contenta se il fatto che "aiutare" persone con questo blog ti renda soddisfatto, per carità, ognuno ha le sue soddisfazioni, ma onestamente trovo che sia tutto un'accozzaglia di frasi fatte, generalizzazioni e ogni tanto anche stronzate varie.

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    1. > condividere ciò che le TUE esperienze personali hanno insegnato a TE, come può aiutare ME?

      Quello che scrivo è basato solo in minima parte sulle mie esperienze personali. Il grosso delle informazioni su cui mi baso sono esperienze altrui e opinioni di esperti. Non parlo della "mia realtà", parlo della "realtà generale" (per quanto riesco a capirla).

      > Come puoi, ad esempio, affermare che...
      Si chiama "generalizzazione" :-)

      > trovo che sia tutto un'accozzaglia di frasi fatte
      Allora mi chiedo perché perdi tempo a leggerle! :-D

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  3. buongiorno, trovo il suo blog stupendo e quando dimentico di "praticare" la felicità leggo i suoi post. Il suo modo di scrivere e di esprimersi è veramente ammirevole. Grazie per il suo lavoro.

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  4. Buonasera, trovo il suo blog interessante, in particolare ho letto il suo articolo sulla monogamia, trovo sia scritto in maniera molto chiara, e soprattutto trovo molte verità nelle sue frasi. Penso che siamo cresciuti fin troppo nei sensi di colpa, quando in realtà tutto ciò, spesso, è parte della vita stessa. Rimane il fatto che ognuno di noi è alla ricerca del proprio benessere, e spera nel benessere delle persone che ama al di la di tutto.

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    1. > "tutto ciò, spesso, è parte della vita stessa"
      Esatto.
      Bisogna imparare a distinguere tra "Ciò che dovrebbe essere" (l'ideale), e "Ciò che è" (il reale). Tra la teoria e la pratica.

      > "spera nel benessere delle persone che ama"
      Il problema è che, spesso, il nostro benessere e quello altrui vanno in direzioni opposte.
      Allora bisogna decidere a quale dare priorità.

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  5. Personalmente adoro i contenuti e, soprattutto, la franchezza e la schiettezza con cui vengono trattati. Modalità precisamente descritte anche in questa introduzione: non si fanno miracoli, nessuna soluzione immediata e pronta, ma tanti (davvero tanti) spunti per far accendere una qualche lampadina che sembrava essere inesistente, o fulminata, nel nostro "inner self" più profondo.
    Grazie, e complimenti!

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    1. Grazie delle belle parole!
      Tutto questo apprezzamento è per me un vero "regalo di Natale" - e mi stimola a dare il mio meglio. :-)

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