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10 strumenti per diventare più felici - Introduzione

Di recente ho letto un libro su come essere felici, "How to be Happy'" di Cara Stein (la cui versione digitale è gratuita, vedi link al fondo); l'ho trovato decisamente ben fatto ed utile. Ne consiglio la lettura a tutti quelli interessati al tema ma, poiché il libro è in inglese, ho scritto una sintesi degli argomenti, suddivisa in quattro post:
(questa serie di post è anche disponibile come unico documento - in formato PDF, EPUB e MOBI - liberamente scaricabile nella pagina Download)

Scoprire come funziona la felicità

La felicità è un tema su cui si è scritto molto (fin dai tempi antichi), ma su cui tuttora esistono idee confuse e ingannevoli (per esempio il rapporto tra ricchezza e felicità, o il confondere piacere e divertimento con felicità). Per fortuna esistono anche diverse fonti affidabili, che spiegano metodi efficaci per aumentare il proprio livello di felicità (come il libro di cui parlo).
Insomma, tutti possiamo diventare più felici, a condizione di investire il tempo e l'energia necessari. Spesso bisogna però superare i pregiudizi o le convinzioni errate che ci ancorano a comportamenti disfunzionali. Come ha detto Einstein, nessun problema può essere risolto con lo stesso tipo di pensiero che l'ha creato; quindi, cambiare le proprie idee è il primo requisito per una maggiore felicità.

Ricerche recenti hanno dimostrato che il nostro livello di felicità dipende:
  • Per il 50% da fattori genetici, innati (è "scritto" nella nostra natura)
  • Per il 10% dalle circostanze esterne (quello che ci accade)
  • Per il 40% dal nostro atteggiamento mentale (pensieri, aspettative, apprezzamento...)
(vedi grafico e articolo, in inglese; articolo in italiano)
Questo implica che la nostra felicità dipende per metà da fattori che non possiamo cambiare, in minima parte da fattori che possiamo cambiare a volte, e per quasi metà da fattori che sono sotto il nostro controllo: il modo in cui pensiamo. I dieci strumenti che presento in questa serie di post servono proprio a sviluppare questa possibilità al meglio.

Cosa ci rende infelici

La prima cosa di cui rendersi conto, è che l'infelicità nasce sempre da qualche forma di paura:
  • Paura di non avere abbastanza
  • Paura di non essere abbastanza, di non essere adeguati, di essere sbagliati
  • Paura del futuro, della sofferenza, della morte
Insomma, la paura è il nemico primario della felicità.
Ovviamente, certe paure sono utili, perché ci inducono ad evitare pericoli reali o migliorare la nostra situazione dove necessario. Ma molte delle paure che ci rendono infelici sono inutili o prive di senso, perché rivolte a pericoli immaginari, irreali o improbabili. Quindi per essere felici è necessario minimizzare o eliminare queste paure: fare pulizia delle "paure-spazzatura" che inquinano la nostra mente.

Cosa non ci rende felici (ma noi crediamo che lo farà)

Come dimostrato dalle ricerche citate, le circostanze influiscono in misura minore sulla felicità, ma noi tendiamo a credere che siano l'elemento più importante, e quello su cui ci concentriamo di più: vogliamo più soldi, più successo, più beni materiali, più amore, più sesso, nella speranza che se avessimo abbastanza, saremmo finalmente felici.
In realtà, i beni materiali generano solo una felicità temporanea; persino i vincitori della lotteria, dopo un anno sono felici quanto lo erano prima di vincere. D'altronde, se denaro o fama rendessero felici, non si spiegherebbe come mai attori, cantanti e imprenditori famosi siano soggetti a droghe, depressione o divorzi come tutti.
In realtà, il nostro atteggiamento mentale determina quanto ci sentiamo felici molto più degli eventi in sé: se io ho qualcosa di valore 10 e la apprezzo, sono molto più contento di qualcuno che ha qualcosa di valore 100 e non la considera (quel "qualcosa" può essere un oggetto, un servizio od anche una relazione); quello che non apprezziamo, è come se non l'avessimo.

Parlando di cose che noi crediamo ci renderebbero felici, occorre diffidare in particolare della pubblicità: che è progettata proprio per farci sentire inadeguati, e convincerci che l'acquisto di quel prodotto o servizio ci renderà finalmente completi e appagati. Smettere di guardare le pubblicità, o anche solo zittire l'audio durante gli spot, può diminuire il senso di infelicità e insoddisfazione che proviamo abitualmente.

I dieci strumenti per diventare più felici

Avendo chiarito cosa contribuisce alla nostra felicità e infelicità, è ora di imparare qualche metodo che può aiutarci.

Alcuni studi hanno dimostrato che per sentirsi felici, è necessaria una proporzione tra pensieri positivi e negativi di almeno 3 a 1; cioè per ogni pensiero negativo, abbiamo bisogno di tre (o più) pensieri positivi per rimanere in uno stato positivo. Va ricordato che non è possibile eliminare del tutto la negatività, sia perché la realtà non può andare sempre come vorremmo, sia per come è strutturato il nostro cervello. Ma se quando ci capitano eventi negativi riusciamo a controbilanciarli con sufficiente positività (usando gli strumenti elencati di seguito), possiamo evitare di farci abbattere e mantenere il nostro benessere.



Dieci strumenti per diventare più felici
>> Introduzione - Prima parte - Seconda parte - 12 convinzioni che ci rendono infelici

(liberamente adattato da "How to be Happy'", di Cara Stein [PDF gratuito]. Disponibile anche come libro cartaceo o eBook Kindle)

Per trovare pensieri interessanti sulla felicità, o fonti di ispirazione sull'argomento, potete leggere questa raccolta di citazioni su felicità e infelicità.


"La felicità non dipende dalle cose esterne, ma dal nostro modo di vederle."
(Lev Tolstoj)

"L'infelicità è il divario tra le nostre capacità e le nostre aspettative."
(Edward de Bono)

"Ho commesso il peggiore dei peccati che possa commettere un uomo.
Non sono stato felice."

(Jorge Luis Borges)


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