Nel corso della storia, il genere femminile è stato sovente oppresso e sottomesso. Le donne avevano pochi diritti, e potevano avere aspirazioni limitate (anche se, in realtà, l'oppressione era rivolta ad entrambi i sessi, pur se in modi diversi; vedi la
teoria del "bisessismo"). Da circa un secolo le cose stanno cambiando e le donne - giustamente - rivendicano pari diritti... ma non sarà che, a volte,
esagerano e pretendono di avere tutto?
Una lunga storia di sottomissione
Nei secoli passati le donne sono spesso state considerate: deboli o futili, incapaci di raziocinio o semplicemente sciocche, in combutta col demonio, forse anche prive di anima (!), e comunque inferiori ai maschi. Per calcolo, per senso di colpa o per tenerle buone, veniva loro concessa una serie di "privilegi" (corteggiarle, mantenerle, proteggerle...).
E' solo nel XX secolo che le cose hanno iniziato a cambiare e, prima di arrivare ad una effettiva parità, ci sono ancora passi da fare. Peraltro sono abbastanza certo che ci arriveremo, perché una civiltà non può dirsi tale finché discrimina metà dei suoi cittadini.
Per buona parte della mia vita ho appoggiato il femminismo, vedendolo come sostenitore della parità dei sessi e di uguali diritti e doveri. Negli ultimi decenni però, ho notato che parte del movimento femminista (forse definibile come
"terza ondata") sembra più interessato ad una
"supremazia femminile" (le donne prima di tutto e tutti), che ad una reale parità.
“Parte del femminismo
sembra più interessato
alla supremazia femminile
che alla parità”
Le donne non sono mai contente...?
Allo stesso modo, osservo casi frequenti in cui le donne (forse per reazione ai secoli di oppressione, forse perché è nella natura umana non accontentarsi mai) vogliono tutto:
sia i nuovi diritti che i vecchi "privilegi".
Forse anche grazie alla loro mente fantasiosa ;-) alcune sono capaci di
volere una cosa ed anche il suo contrario; ne vedo molte che...
- Vogliono un uomo "duro", pieno di forza virile... ma profondamente sensibile e gentile
- Vogliono un uomo sicuro di sé... ma che le assecondi senza contraddirle
- Vogliono che sia sincero... ma che non dica cose che le feriscono
- Vogliono l'indipendenza economica... ma pure che l'uomo paghi il conto
- Vogliono che venga riconosciuta la loro forza... ma pure che gli si aprano le porte
- Vogliono un uomo romantico e sognatore... ma che sappia fare l'idraulico, il falegname e il meccanico
- Vogliono un uomo che le protegga... ma che le lasci libere
- Vogliono un amante appassionato... ma a cui vada bene l'astinenza quando loro non sono in vena
- Vogliono un uomo che le ami alla follia... ma che non le faccia sentire soffocate
- Se ti imponi sei un prepotente... ma se ti imponi per loro, sei un vero uomo
- Se le desideri sei un maiale... se non le desideri sei un finocchio
Non è un po' troppo? Non si cade nella contraddizione o nella pretesa di perfezione? Come osserva anche questo blogger,
le donne hanno numerose aspettative irrealistiche verso gli uomini.
L'utopia dell'uomo perfetto
Una donna potrebbe replicare
"Non ho diritto a tutto questo?". Direi di no, perché
la felicità non è un diritto*. Inoltre,
volerlo tutto da un uomo solo è alquanto
utopico! E' illusorio pensare che un solo uomo possa riunire in sé ogni qualità desiderabile: questo accade solo nelle commedie romantiche e nei romanzi rosa (non a caso, da alcuni definiti
"pornografia al femminile", in quanto veicolo di fantasie irreali).
* Diritti, doveri e merito
Un
diritto indica qualcosa che ci è dovuto senza che facciamo nulla per meritarcelo, e che altri hanno il
dovere di darci. Per esempio in Italia l'assistenza sanitaria è un
diritto, erogato a qualsiasi cittadino; il personale sanitario ha il
dovere di prestare questa assistenza.
Ma cose come la felicità, l'amore, o una relazione appagante, non possono essere dei diritti. Per il semplice fatto che nessuno ha il dovere di darcele (né è pensabile che la società se ne faccia carico). Piuttosto,
è responsabilità personale dell'individuo realizzare i propri desideri. Poiché
la vita funziona in modo "darwiniano" (premia il merito e la capacità di adattamento), per creare la relazione desiderata bisogna
sviluppare qualità appropriate, aumentando così il proprio
"valore relazionale". Il partner ideale non si ottiene con la pretesa, ma evolvendo al punto di
meritarselo.
Pretendere senza ricambiare
Inoltre,
non possiamo aspirare a qualcosa di molto meglio di quanto possiamo offrire: se io sono imperfetto, non posso pretendere la perfezione nel partner. Invece, come nota una ex dating coach americana (che ha smesso di fare consulenza relazionale alle donne proprio perché troppo pretenziose)
in questo video,
molte donne non offrono nemmeno la metà delle qualità che pretendono in un partner; è come se si aspettassero di
poter avere il meglio, senza considerare il valore di ciò che offrono.
Ho visto in diverse occasioni donne elencare tutto quello che cercavano in un partner e, quando qualcuno obiettava
"Ma tu cosa offri in cambio di tutto quello?", la risposta era semplicemente
"Offro me stessa". Come se per lei bastasse
esistere per meritare qualcuno di speciale - mentre
l'uomo deve fare una prestazione per essere voluto.
Queste donne sembrano mancare del concetto di
reciprocità: vogliono una serie di qualità (il che è umano), ma non prevedono di ricambiarle (il che è infantile; il bambino sa solo prendere).
In realtà
ognuno ha un "valore di mercato relazionale", che determina quanto e da chi verrà voluto. Se offro poche qualità, non posso aspirare ad un
partner di "alto valore", perché costui vorrà ben di meglio.
Un istinto naturale
Va anche detto che questa tendenza a volere tutto ha delle basi biologiche innate: in particolare, la psicologia evoluzionistica spiega come la
strategia riproduttiva delle femmine, includa
due pulsioni ben diverse e - spesso - in opposizione. In altre parole, questo essere incontentabili e insoddisfatte è parte della natura femminile, non è una scelta volontaria.
Tra l'altro, questo potente impulso evoluzionistico a volere tutto quanto, è uno dei motivi per cui le donne tengono così tanto al proprio aspetto. Poiché
la bellezza conferisce alle donne un grande potere, istintivamente tendono ad usarla per realizzare i loro desideri.
Istruzioni per restare single
Questa ricerca di perfezione non rimane solo a livello istintivo; c'è chi la traduce in una serie di richieste concrete. Ho trovato un articolo dove una donna consiglia:
"Rimani single fin quando incontri un uomo che fa queste 70 cose" (
"Stay single until you meet a guy who does these 70 things"): segue
lista di settanta (!) qualità o azioni che questo fantomatico uomo dovrebbe fare per essere "all'altezza". In Rete ci sono numerose varianti di questo tipo di liste, spesso corredate da commenti femminili di approvazione.
Il problema è che queste affermazioni sembrano conferire potere alle donne, ma in realtà facilitano il loro
fallimento: se una prende quella lista sul serio,
resterà single tutta la vita. D'altronde, se un uomo facesse una lista equivalente verrebbe subito tacciato - giustamente - di presunzione e arroganza. Sembra invece che per le donne sia legittimo "volere la luna".
Non cercano mai una cosa sola
Anche quando le donne dicono
"Voglio solo una cosa da un uomo", in realtà mentono:
- Se andiamo a vedere di cosa si tratta, troviamo che quella cosa (o due) si traduce in realtà in una lista - di nuovo - di numerose qualità e azioni a cui l'uomo deve corrispondere.
- In aggiunta alle qualità e azioni cercate espressamente, ci sono sempre altri elementi che la donna necessita per essere interessata - ma che dimentica di dire o dà per scontati. Per esempio che l'uomo sia fisicamente attraente, abbia una buona cultura o una personalità intrigante, un certo livello economico, buone performance sessuali, ecc. ecc.
Quindi la vera lista è ancora più lunga.
In una
ricerca effettuata su 64.000 donne di 180 paesi, è stato chiesto cosa cercano in un partner:
la gentilezza è stata votata come la qualità più desiderata (seguita da supportività ed intelligenza).
Ma questo è solo ciò che appare dalle prime risposte: se andiamo a indagare nei risultati, per esempio, troviamo che
il 91% desidera un uomo che sia più alto di loro stesse. Possiamo quindi desumere che un uomo gentile e intelligente
ma basso risulti desiderabile solo per una minoranza. Lo stesso vale per altre qualità che vengono sottaciute o definire secondarie, ma che in realtà hanno il loro peso (
non ultima la sicurezza economica).
A dispetto di quanto possa dire (e credere lei stessa), una donna può avere davanti un uomo con molte delle qualità che desidera, ma se ne mancano certe lei non sentirà quella
emozione intensa (chiamiamola passione, attrazione, fascinazione...)
di cui ha bisogno per volerlo come partner. Non sentirà le
"farfalle nello stomaco", non avrà il "batticuore", le mancherà quel "non so che"... e
senza quelle emozioni intense, tutta la gentilezza del mondo non le basterà.
In poche parole,
le donne cercano il "pacchetto completo". Una parte non basta. Pare che
accontentarsi in amore vada contro la loro natura.
Cercare senza mai trovare
Alla fin fine questo pretendere senza accontentarsi mai, può solo portare a
fallimenti relazionali e solitudine. Perché l'uomo perfetto (dotato di ogni qualità)
semplicemente non esiste, quindi
cercarlo vuol dire non trovarlo mai. Tutte quelle storie malriuscite di cui molte si lamentano, magari non erano solo colpa di lui; magari sono finite anche perché lei non era mai contenta.
Come osserva l'autrice
di questo articolo:
"Se ti aspetti che un super-eroe venga a proteggerti dai mali del mondo, a montarti le mensole, a leggerti dentro, a comprendere in ugual misura le tue fisime e il motore di una macchina, a lasciarti libera ma a essere anche un pochino geloso, a farti ridere e ad asciugarti le lacrime, a incoraggiarti e tifare sempre per te, a volerti ogni giorno senza dubitare mai, insomma, è quasi certo che andrai solo incontro a delusioni cocenti".
Se proprio si vogliono tutte quelle qualità, è decisamente più realistico provare a
cercarle in più partner, invece che in uno solo: ciò è possibile in
relazioni di tipo non-monogamico. Ma per chi vuole una relazione monogamica, l'unico modo per mantenerla è
accontentarsi di un partner imperfetto.
N.B.: Naturalmente, la ricerca del partner perfetto è altrettanto insensata quando sono
gli uomini a volere la donna ideale.
“L'uomo perfetto non esiste,
quindi cercarlo vuol dire
non trovarlo mai”
Accogliere le differenze
Probabilmente è anche a causa di queste pretese, che molti uomini si sentono disorientati e diffidano di questo tipo di donne, o cercano compagne in culture dove la donna è ancora "tradizionale" o sottomessa (paesi dell'Est europeo, Oriente...), oppure finiscono col rinunciare alle relazioni sentimentali (vedi il fenomeno degli
MGTOW - "Men going their own way").
Per vivere relazioni positive, è necessario rivalutare e accettare le
differenze tra i due sessi; nel senso di riconoscere le peculiarità di ciascuno, e non pretendere che l'altro le rinneghi o si modelli sui nostri desideri. Forse
riconoscere che l'altro sesso non sarà mai del tutto come lo vorremmo è una via saggia per relazionarsi serenamente.
In fondo, il sesso opposto ci stimola e ci intriga anche perché è diverso da come siamo noi; apprezzare queste differenze, vuole anche dire accoglierle pure quando non ci fanno comodo.
“L'altro sesso
non sarà mai del tutto
come lo vorremmo”
Il negozio di mariti
Per terminare su una nota di buon umore, riporto una storiella divertente che può apparire eccessiva, ma che - come sempre fa l'umorismo - poggia almeno in parte su una base di realtà.
In centro città hanno aperto un nuovo negozio dove le donne possono scegliere e comprare un marito. All'entrata sono esposte le istruzioni su come funziona il negozio:
- Puoi visitare il negozio solo una volta.
- Ci sono sei piani e le caratteristiche degli uomini migliorano salendo.
- Puoi scegliere qualsiasi uomo ad un piano oppure salire al piano superiore.
- Non si può ritornare al piano inferiore.
Una donna decide di andare a visitare il Negozio di Mariti per trovare un compagno. Al primo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro." La donna decide di salire al successivo.
Al secondo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, e amano i bambini." La donna decide di salire al successivo.
Al terzo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini e sono estremamente belli." "Wow!" pensa la donna, ma preferisce salire ancora.
Al quarto piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono belli da morire e aiutano nei mestieri di casa." "Incredibile! - esclama la donna - Sono davvero tentata...!" Ma sale ancora.
Al quinto piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono belli da morire, aiutano nei mestieri di casa e sono estremamente romantici." La donna valuta se restare e sceglierne uno, ma poi decide di salire all’ultimo piano.
Sesto piano: "Sei la visitatrice n. 31.456.012 di questo piano. Qui non ci sono uomini, questo piano esiste solamente per dimostrare quanto sia impossibile accontentare una donna."
Di fronte a questo negozio è stato aperto un Negozio di Mogli, dove gli uomini possono scegliere la propria compagna.
Al primo piano ci sono donne che amano fare sesso.
Al secondo piano ci sono donne che amano fare sesso e non sono rompiscatole.
I piani dal terzo al sesto non sono mai stati visitati.
Anche il matrimonio non basta
In questa storia la tendenza femminile al volere sempre di più è applicata alla scelta del marito (questa tendenza ha un nome:
ipergamia, ovvero l'impulso femminile di scegliere partner che abbiano un "valore" - economico, di status, estetico - superiore al proprio).
Ma questa tendenza è sempre presente, anche dopo il matrimonio. E' uno dei motivi principali che portano le mogli a sentirsi insoddisfatte della relazione, quindi a tradire il marito, o a lasciarlo per un partner di maggior "valore" (che hanno incontrato, o che semplicemente
credono di meritare). Non a caso, la maggior parte delle separazioni
è voluta dalla moglie.
Niente è mai abbastanza - neanche lei stessa
Se la storia sopra riportata ha un fondo di amarezza, forse ancora più triste è che quella
attitudine incontentabile, la maggior parte delle donne la applica prima di tutto a se stessa: quante si sentono sempre inadeguate, non sono mai contente del loro aspetto, non sono mai soddisfatte di quello che riescono a fare?
Forse, se quelle donne riuscissero ad
accettare le proprie imperfezioni, ad amarsi come sono, a riconoscere il loro valore, riuscirebbero anche ad accettare gli uomini con i loro limiti.
"I briganti ti chiedono la borsa o la vita.
Le donne le vogliono tutte e due."
(Samuel Butler)
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