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Per sedurre, mostra di avere valore

Perché siamo attratti da certe persone e non da altre? Cosa accende le nostre menti e i nostri corpi? La risposta più ovvia è la bellezza, certo, ma è evidente che ci sono anche altre ragioni, variegate e complesse.
Per spiegare cosa ci attrae e perché ho scritto due post:
  • Come funziona l'attrazione:
    qui descrivo le tre sorgenti principali di attrazione in generale (motivazioni evoluzionistiche, influssi culturali, gusti ed esperienze personali).
  • Maschi attraenti e non: Alfa, Beta e bravi ragazzi:
    qui spiego che le donne sono spesso attratte dagli uomini sicuri di sé, dominanti, fortemente virili (quelli che in natura sono i "maschi Alfa", i capobranco).

Il potere del valore elevato

In questo post presento un altro modello che possiamo usare per capire cosa rende attraente una persona: quello del valore. Siamo istintivamente attratti da persone che mostrano di avere un "valore elevato", e ignoriamo (o svalutiamo) quelle che mostrano un "valore scarso" (sia ben chiaro che in questo caso "valore" non ha a che fare col valore umano, né morale, né economico; è più che altro un indice della posizione di una persona in una ipotetica gerarchia. Stiamo parlando di impulsi che si sono sviluppati durante milioni di anni di vita selvatica).
In pratica siamo affascinati dai migliori, da chi sta "in alto", da chi potrebbe offrirci di più. Nel linguaggio della seduzione, mostrare questo valore viene chiamato "Demonstration of Higher Value" (DHV).

“Siamo attratti da persone
che mostrano di avere
un valore elevato”

Valore soggettivo - ma non troppo

Naturalmente esiste un elemento di soggettività. Qui parlo di quello che viene generalmente percepito come valore, poi ciascuno può attribuire ad ogni fattore una maggiore o minore importanza: per esempio alcuni possono essere terribilmente affascinati dalla sicurezza di sé, altri esserne infastiditi quando è eccessiva.
Ma siccome parliamo di una reazione istintiva, innata ed evoluzionistica, possiamo pensare una cosa razionalmente, ma avere una reazione viscerale ben diversa: un caso classico sono le donne che dicono di volere un uomo dolce e gentile, ma poi sono attratte da tipi aggressivi ed egocentrici (spesso siamo dibattuti tra ragione ed istinto - e quasi sempre vince quest'ultimo).

Mostrare valore è più necessario ai maschi

L'importanza del "valore" che mostriamo è maggiore per i maschi, perché le donne selezionano maggiormente in base al valore mostrato dall'uomo - mentre gli uomini selezionano maggiormente in base alla bellezza. In una certa misura vale però anche per le femmine, perché segnali di valore alto o basso influenzano pure gli uomini.
Similmente, alcuni segnali di valore possono avere più importanza negli uomini o nelle donne, e quando è il caso lo menziono.

Cosa dimostra valore?

Quindi cosa dimostra valore e cosa no? Nel post sui maschi Alfa e Beta, ho fatto un elenco delle caratteristiche Alfa che le donne trovano attraenti negli uomini. In generale, queste caratteristiche sono anche segno di valore elevato:
  • Sicurezza di sé ---> Sono sicuro di me quando so di valere, quando sono certo di avere buone qualità.
  • Disinvoltura ---> Quando so di valere sono tranquillo e rilassato, non ho motivo di temere.
  • Auto-affermazione ---> Affermo le mie opinioni perché sono certo che esse valgano; affermo i miei diritti perché so di valere e di meritare.
  • Indifferenza alle opinioni altrui ---> Quando so di avere un valore elevato, concedo poco peso a chi mi contraddice o mi contrasta.
  • Attitudine al rischio ---> Quando sono certo delle mie capacità, posso permettermi di rischiare.
  • Sessualmente disinibito e promiscuo ---> E' il comportamento di chi agisce per ottenere ciò che vuole (auto-affermativo), non si preoccupa di essere rifiutato o lasciato (perché sa di avere sempre nuove opportunità), e non si fa frenare dai rischi (sicuro e coraggioso).
In pratica, i comportamenti sicuri e disinvolti sono tipici di persone con valore elevato, mentre al contrario i comportamenti deboli, timorosi od insicuri sono associati a basso valore. I tratti che mostrano valore elevato sono tipici delle persone "vincenti", dei leader, di chi si fa strada nella vita (il tipo Alfa); mentre quelli che denotano scarso valore sono tipici delle persone psicologicamente più fragili e limitate (il tipo Beta):

“I comportamenti
deboli, timorosi od insicuri
sono associati a basso valore”

Respinti perché perdenti, non perché buoni

Molti uomini "di basso valore" si comportano in modo buono e gentile (perché è il loro carattere, o per ottenere approvazione), e credono di non essere voluti proprio a causa del loro essere buoni e gentili. Pensano che le donne siano respinte da quelle qualità, ma si sbagliano di grosso: essi sono ignorati perché mostrano scarso valore, perché appaiono come "sfigati" (cioè perdenti, persone con poche o nessuna qualità, che "valgono poco", che vivono male e sono le prime a non credere in se stesse).
Le donne non sono respinte da bontà e gentilezza (anzi, di solito le apprezzano), ma riconoscono facilmente - ed evitano - i perdenti e gli sfigati. Credere di essere respinti perché buoni e gentili, è un comodo alibi per non riconoscere la vera ragione, cioè il proprio scarso valore.

Valore rispetto ad Alfa e Beta

C'è una forte correlazione tra il "tipo Alfa" e il valore elevato (così come tra il "tipo Beta" e il valore basso), ma le due categorie non sono del tutto equivalenti. Per esempio un tipo Alfa può avere anche comportamenti stupidi o antisociali, che vengono associati a valore basso. Mentre un tipo Beta può avere tratti che associamo a valore elevato, come una grande intelligenza o talento artistico.

Da notare che i tipi Beta possono anche essere bravissime persone, dotate di qualità umane e capaci di condurre vite soddisfacenti: non sono necessariamente dei perdenti o degli sfigati. Di nuovo, questa distinzione di "valore" non riguarda la qualità come essere umano, ma quello che viene istintivamente percepito dagli altri (in special modo dalle femmine) come "valore competitivo" e che generalmente suscita in loro attrazione.
In particolar modo le femmine (in Natura come fra noi umani) sono spinte dai loro istinti a scegliere i maschi in base ad impulsi evoluzionistici (ovvero i maschi che meglio potrebbero proteggere e sostentare loro e la prole).

Comportamenti che mostrano alto valore

Oltre alle caratteristiche elencate prima, quali comportamenti segnalano che qualcuno ha valore elevato? Per esempio:
  • Abbondanza economica e possesso di beni lussuosi: sono ovvi segnali di valore (ma non gli unici, come certi pensano).
    Questo fattore vale maggiormente per gli uomini, perché tra le "strategie" femminili di scelta del partner c'è la ricerca di risorse.
  • Atteggiamenti da leader (iniziativa, audacia, azione): chi ha valore viene seguito, non segue gli altri.
  • Non correre dietro alle persone che lo respingono o lo lasciano: sa di meritarsi di meglio.
  • Postura e portamento eretto, spalle rilassate e petto aperto, movimento vitale e fluido.
  • Essere a proprio agio con se stessi, sentirsi bene nella propria pelle, stare bene col proprio corpo.
  • Avere intorno persone attraenti (del sesso opposto), o essere desiderato da più persone, o avere relazioni con più partner (oppure averne avute). L'essere voluto o apprezzato da molte persone è una prova sociale di valore, detta anche "social proof": "Se tante persone vogliono qualcosa o qualcuno, deve avere un grande valore".
    Questo fattore nelle donne può essere un'arma a doppio taglio: è vero che una donna molto corteggiata o con molti amanti mostra elevato valore, ma rischia anche una condanna sociale di promiscuità (questo dipende dal tipo di ambiente e cultura).
  • Non accontentarsi facilmente: chi vale molto non si accontenta, cerca il meglio o quantomeno qualcosa alla sua altezza (questo non significa essere iper-critici: l'iper-critico rivela nevrosi, disagio, scarsa capacità di adattamento).
  • Avere una missione, un progetto, uno scopo che lo appassiona e lo entusiasma: chi ha valore sa cosa vuole e si dedica a realizzarlo. Al contrario, chi non sa cosa fare della propria vita esprime ben poco valore.
  • Mostrare competenza e talento in situazioni difficili o non comuni: calmando una lite, cucinando una cena raffinata, risolvendo un problema... La persona di valore ha capacità che altri non hanno.
    Anche questo fattore vale maggiormente per gli uomini, perché le donne vedono talenti e competenza come segnali potenziali di successo.

Comportamenti a basso valore

All'opposto, quali comportamenti mostrano valore scarso o nullo?
  • Tutto ciò che mostra una qualche forma di paura: esitazione, ansia, nervosismo, chiusura, tensione, evitare rischi... Chi ha valore elevato raramente ha paura.
  • Dipendenza dai giudizi altrui: quando non ho un chiaro senso del mio valore, lascio che siano gli altri a definire quanto valgo.
  • Ricerca continua di approvazione: se credo di valere poco, avrò sempre bisogno di rassicurazioni e conferme.
  • Essere troppo disponibile o servizievole: ci fa apparire sottomessi, quindi di basso valore.
    Vale maggiormente per gli uomini: per le donne un uomo sottomesso può fare comodo, ma non risulta mai attraente (la femmina è attratta dal maschio virile, forte e deciso; il sottomesso è il suo opposto).
  • Forte bisogno, dipendenza, attaccamento ossessivo verso qualcuno: è tipico di una persona fragile e immatura (come un bambino), oppure miseranda (non ho nulla, quindi ho un bisogno disperato).
  • Fare di tutto per piacere a qualcuno, o per farsi volere: se devo fare i salti mortali per piacere, è ovvio che non ho grande valore.
  • Trasmettere una immagine di sé negativa o di svalutazione: criticarsi, piangersi addosso, chiedere spesso scusa... Dice letteralmente "Valgo poco o niente".
  • Avere una visione negativa del mondo e degli altri: lamentarsi, disprezzare, criticare intere categorie... E' segno di persone nevrotiche o fragili, che non sanno affrontare la vita e le sue difficoltà.
  • Segnali di geni "scadenti": calvizie, obesità, eccessiva magrezza, pelle segnata, sintomi di salute debole o malattie.

Mostrare piuttosto che dire

Attenzione: sforzarsi di mostrare valore, o cercare di convincere gli altri del proprio valore, ottiene l'effetto opposto: viene visto come segno di insicurezza o debolezza. Il valore va mostrato o dimostrato (meglio se con disinvoltura e nonchalance), non raccontato o ribadito.

Regole ed eccezioni

Come sempre quando parliamo di esseri umani, ogni regola generale ha delle eccezioni. Quindi alcuni possono dare poca importanza al valore mostrato, per esempio:
  • Una persona molto sicura del proprio valore può dare meno peso al valore apparente altrui, e magari più ad altre qualità interiori.
  • Paradossalmente, invece, una persona con scarso valore può volere fortemente qualcuno con elevato valore, per compensare il proprio senso di inferiorità.
  • Chi ha bisogno di dominare il partner, o chi ha paura di esserne controllato, può scegliere partner di valore inferiore al proprio, in modo da avere una posizione di potere nella relazione.

L'educazione ci inganna

Questo modello del "valore elevato" può suscitare incredulità e opposizione, perché in buona parte va contro sia all'educazione che riceviamo, che al romanticismo che permea la cultura occidentale. Ma quello che ci viene insegnato è spesso fuorviante o falso: Purtroppo la realtà spesso non corrisponde a questi principi: per certi versi ci viene insegnato a comportarci da "pecore" obbedienti, ma poi sono i "lupi" che si fanno più strada nella vita, e suscitano maggiore interesse (fateci caso: nei film molti cattivi risultano più affascinanti dei buoni).
  • L'educazione spesso ci mente perché il suo scopo non è la nostra felicità, ma renderci "bravi cittadini", efficienti "ingranaggi" del meccanismo sociale.
  • Il Romanticismo ci mente perché è basato in buona parte su illusioni e miti: una favola seducente ma irreale.

Con questo non sto invitando i "bravi ragazzi" a comportarsi da psicopatici (andare da un estremo all'altro non è sano). Voglio solo ricordare che spesso la vita non è equa, anzi funziona in modo "darwiniano" (vince il più adatto); quindi a volte l'azione più morale non è quella più efficace.
Per capire meglio come funziona davvero il mondo, ed in che modo raggiungere i risultati voluti, è utile leggere libri come "Le 48 leggi del potere" di Robert Greene (info nella Bibliografia); un testo che può sembrare cinico, ma è in realtà molto realista ed onesto.

“Quello che ci viene insegnato
è spesso fuorviante o falso”

Avere valore o fingere valore

Tutto questo discorso può sembrare un invito a "recitare una parte", o a mostrarsi per quello che non si è. Non è proprio così:
Se vogliamo sedurre o conquistare qualcuno, è del tutto naturale mostrarsi al proprio meglio oppure nascondere alcuni aspetti di sé (lo facciamo anche senza accorgerci). Voler essere voluti e amati esattamente per come si è, è una specie di pretesa utopica: in realtà siamo amati per quello che diamo, non solo per quello che siamo.

Sviluppa il tuo valore

Se il valore che posso offrire non è sufficiente a suscitare l'interesse che vorrei, non significa che devo fingere di essere qualcun'altro o tradire me stesso. Invece posso evolvere, crescere, sviluppare le mie capacità e quindi diventare una persona di maggior valore.
Se aspiro a fare una certa professione è ovvio che devo sviluppare le mie capacità fino ad esserne all'altezza. Similmente, se desidero essere voluto da certe persone devo diventare in grado di offrire loro quello che cercano.

“Posso evolvere e diventare
una persona di maggior valore”

Altri aspetti della seduzione

Infine, parlando di seduzione e come funziona, cito altri tre post che danno risposte utili sull'argomento:


"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
(Albert Einstein)


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8 commenti:

  1. Il vostro uomo di valore è ridicolo. NOn si potrebbe mai permettere una donna di valore! al massimo un buon vinello da tavola!

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    Risposte
    1. Complimenti alla critica costruttiva! ;-D

      Se lei ha un'idea migliore di cosa renda un uomo "di valore", perché non ce la racconta?
      (senza dimenticare che io parlo in generale; e quello che vale per molti, magari non vale per lei)

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  2. Quando ho parlato ad un'amica di valore di mercato nelle relazioni, é inorridita come se l'avessi offesa. Eppure mi sembra abbastanza evidente che la vita relazionale sulla terra in questo momento funzioni così. Questo non vuol dire che mi piaccia o che la condivida. Sarebbe bello se tutti potessimo essere potenziali partner di tutti, ma essendo animali, rispondiamo anche noi alle leggi darwiniane.

    Volevo chiederle se questo fantomatico valore può essere percepito a livello inconscio/subliminale già nei primi momenti in cui conosciamo una persona e se questo possa portare a scartare la suddetta a prescindere senza nemmeno darle la possibilità di farsi conoscere? Come se quelli con un valore elevato rinoscessero "a naso" quelli dello stesso club? :-D
    Il mio problema é che trovo difficile incontrare persone al mio stesso livello (il cui valore non sono nemmeno sicura di conoscere e padroneggiare al 100% anche perché sono in continua evoluzione e mi piace sperimentare)e quindi mi trovo prigioniera tra due livelli. Da un lato ci sono le persone con un livello inferiore al mio, che potrebbero apprezzarmi ma che io rifuggo perché non mi stimolano in generale. Dall'altro quelle con un valore elevato che però non sono attratte da me perché allo stesso modo non mi trovano interessante.
    Quindi passo il tempo a fuggire o a rincorrere senza trovare pace.

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    1. Probabilmente la tua amica inorridirebbe anche se tu le dicessi che un giorno morirà, o che tra un secolo nessuno si ricorderà più di lei. Certe persone semplicemente non reggono le verità scomode :-)

      Certamente il "valore di mercato" viene percepito in modo immediato ed istintivo. E' per quello che certe persone ci colpiscono subito, mentre altre non le consideriamo nemmeno.
      Solo che è una valutazione approssimativa e superficiale, per cui può portarci a fare scelte errate. Per questo è bene non seguire solo l'attrazione istintiva, ma considerare cosa ci potrebbe essere dietro la facciata o la prima impressione:
      - Una persona fascinosa potrebbe nascondere aspetti negativi (egocentrica, falsa, manipolativa, ecc.).
      - Una persona poco appariscente potrebbe avere splendide qualità non evidenti.

      E' curioso il tuo sentirti "prigioniera tra due livelli". Come mai non trovi la via di mezzo? :-)
      Forse punti troppo in alto? Ipotizzando che tu sia un "6" (per dire), è chiaro che non sei interessata ai 3, e che i 9 non lo sono in te. Ma tu sei disponibile per un altro 6? E per un 5?
      Certe persone hanno un'autostima fragile, ma rincorrono comunque quelli migliori di loro - con ovvi scarsi risultati. Potrebbe essere il tuo caso?

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  3. Mi trovo nella stessa situazione, come in bilico tra 2 livelli. È impossibile secondo me trovare una persona al proprio stesso identico livello. Hanno sempre qualcosa in più o qualcosa in meno. Quelli giù finiscono per non stimolarmi abbastanza o non mi attraggono fisicamente, quelli su mi spaventano e richiedono un continuo sforzo per sentirmi alla loro altezza. Insomma in un caso la sicurezza che si paga co la noia, nell' altro lo stimolo che si paga con l'insicurezza. Piuttosto che imbarcarsi in una relazione con premesse così precarie, preferisco la solitudine. E secondo me molto farebbero bene fare la stesso, anche perché poi ci vanno di mezzo i figli.

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    Risposte
    1. Quando non riusciamo a trovare un partner che ci piace, o tendiamo a scartarne con eccessiva selezione, spesso c'è sotto una qualche paura di relazione:
      - Paura di impegnarsi, dell'intimità, di venire feriti
      - Paura di non essere all'altezza, di fallire
      - Scarsa autostima, paura di rivelarsi e venire respinti ("Se qualcuno mi conoscesse veramente, non potrebbe volermi" - vedi il problema della negligenza emotiva)

      Altre volte abbiamo aspettative troppo elevate, oppure non sappiamo riconoscere le nostre reali possibilità (quindi inseguiamo persone fuori dalla nostra portata).
      Altri, semplicemente, non vogliono accontentarsi (quindi finiscono col restare sempre soli).

      Pensaci: il problema che esponi riguarda tutti... eppure molti vivono comunque relazioni appaganti. Forse perché trovano il "giusto mezzo" tra quello che vogliono e quello che possono.

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    2. Grazie, riflettero' sulle tue parole. È anche possibile che si scartino tutti perché in realtà non ci si vuole staccare dalla famiglia di origine? Se andassi a vivere con un partner non potrei più vedere tutti i giorni i miei genitori e mia sorella...

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    3. E' possibile. Ma in questo caso ci sarebbe da chiedersi il motivo di un attaccamento così forte alla famiglia di origine (normale nell'infanzia, ma non in un adulto).
      Un adulto "sano" mantiene relazioni positive con la famiglia, ma vive la sua vita indipendente da loro (è "uscito dal nido").

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