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Cosa vogliono le donne da un uomo - 2. Chi scelgono e perché



(questo post è anche disponibile come documento - in formato PDF, EPUB e MOBI - liberamente scaricabile nella pagina Download)

Data la complessità e lunghezza dell'argomento, l'ho diviso in due parti:
  1. Cosa vogliono le donne da un uomo - 1. Cosa cercano
  2. Cosa vogliono le donne da un uomo - 2. Chi scelgono e perché (questo post)

Le scelte delle donne

Abbiamo visto che l'uomo ideale non esiste (anche se le donne lo vorrebbero comunque). Ma allora cosa succede nella realtà? Quale uomo scelgono in pratica le donne? A seconda della situazione, preferiscono un certo tipo di uomo (sempre ricordando che sto generalizzando, con tutte le possibili variabili del caso).
Per semplificare possiamo usare il modello dei maschi "Alfa e "Beta":

Tipo Alfa

  • Sicuro di sé
  • Disinvolto
  • Indifferente alle opinioni altrui
  • Impulsivo e incline al rischio
  • Egocentrico e aggressivo
  • Sessualmente disinibito e promiscuo
  • Caratteristiche fisiche fortemente mascoline (muscolatura sviluppata, spalle larghe, torace "a V", mascella squadrata, voce profonda, ecc.)
Il tipo Alfa corrisponde al "capobranco" in natura (l'animale Alfa in etologia), che guida e domina il gruppo. E' il tipo di maschio che molte donne intendono parlano di "vero uomo". Risulta sexy e seducente, ma è inaffidabile e fedifrago.

Tipo Beta

  • Remissivo, passivo, sottomesso
  • Insicuro, autostima fragile
  • Atteggiamento da "bravo ragazzo"
  • Sessualmente inibito o represso
  • Spesso intelligente, sensibile, introverso
  • Avendo poco successo con le donne, tende ad innamorarsi, restare fedele e dipendere dalla partner
Il tipo Beta risulta meno attraente, ma in compenso offre stabilità e sicurezza (difficilmente tradisce, ha un reddito stabile), ed è facilmente manovrabile (è sottomesso e fa quello che la partner vuole).

“L'uomo Alfa è sexy e seducente,
ma inaffidabile.
L'uomo Beta è poco attraente,
ma offre stabilità e sicurezza”

La donna giovane

Quando è giovane, spesso una donna tende a scegliere un partner Alfa, perché più attraente, sexy ed eccitante (ed anche perché da giovani siamo più dominati da ormoni ed istinti). E' quel tipo di maschio che può far perdere la testa alle donne: il classico "sciupafemmine", il "bello e dannato", il più affascinante del gruppo.
L'uomo che a volte le cerca solo per il sesso, oppure le tradisce o le maltratta, e per cui spesso si disperano (lamentandosene in continuazione ma restandogli attaccate). Un comportamento irrazionale che molti non si spiegano (incluso le donne stesse), che nasce sempre da quelle pulsioni irrazionali esposte nella prima parte (ricerca di buoni geni e/o risorse).

La donna matura

Poi con gli anni, le esperienze e le delusioni (e magari quando la voglia di figli e/o famiglia si fa sentire - spesso dopo i 30 anni), la stessa donna può tendere a scegliere un partner Beta: qualcuno che le offra stabilità, protezione e sicurezza (anche economica).
A differenza degli Alfa, questi uomini sono devoti ed inclini a soddisfare la partner, anche controvoglia (possono accettare di sposarsi o fare un figlio anche se preferirebbero evitarlo). Questa disponibilità spiega perché vengano scelti nonostante il loro minore sex-appeal, magari da una donna stanca di relazioni instabili e frustranti.

N.B.: La questione dell'età è solo indicativa: alcune donne scelgono partner Beta anche da giovani (magari perché fragili e bisognose di sicurezze), mentre altre puntano agli Alfa in età matura (magari perché stanche del ruolo tradizionale di madre e sposa, e desiderose di eccitazione e avventura).

La donna "cacciatrice"

Una variante della "donna matura" è la "cacciatrice di risorse" ("provider hunter" in inglese), cioè la donna che punta in particolare alla sicurezza economica. Costei può essere una donna:
  • che vuole farsi mantenere;
  • che dà molta importanza ai beni materiali;
  • separata con figli, per cui la sua maggiore priorità è un uomo che si prenda cura di loro.
Durante la fase iniziale di conoscenza pone spesso molte domande (come se verificasse una lista di qualità), più rivolte ad aspetti pratici (come posizione lavorativa, reddito, eventuali proprietà) che a qualità interiori. Inoltre si aspetta che sia l'uomo ad offrire e/o a farle regali (dimostrando così le sue possibilità), magari offendendosi in caso contrario. Di solito spinge verso un impegno serio entro breve tempo: è più orientata alla stabilità che ai sentimenti o al piacere.

I rischi del partner Beta

Quando viene scelto un partner Beta, però, c'è il rischio che la "tentazione" per l'Alfa si faccia sentire ancora. Poiché un Alfa viene desiderato in quanto portatore di buoni geni, alcune donne tradiscono un compagno Beta poco virile con un Alfa attraente, oppure tendono a tradire nei periodi fertili (anche qui si tratta di una pulsione inconscia, non decisa razionalmente, che spinge la donna a farsi fecondare da chi le offre un "patrimonio genetico" migliore).

C'è un altro rischio nelle coppie dove l'uomo Beta è stato scelto per i vantaggi che offriva, piuttosto che per le qualità come persona: la donna, una volta ottenuto ciò che voleva (sicurezza, matrimonio, figli...), può perdere interesse per il compagno. In questi casi la donna spesso non prova più desiderio sessuale per il partner, o diventa chiusa affettivamente (magari riversando il suo amore esclusivamente sui figli), oppure il disinteresse la porta infine al distacco (in oltre i due terzi dei casi sono le donne a scegliere di separarsi o divorziare).

“L'uomo Beta può essere messo da parte
dopo che la donna
ha ottenuto ciò che voleva”

Cambiare tipo di partner

Alcune donne "oscillano" tra un tipo di partner e l'altro: quando lei si stanca dei lati scomodi di un partner Alfa, può lasciarlo e scegliere un uomo Beta che le dia quell'attenzione e disponibilità che le mancavano. Poi dopo qualche tempo (mesi od anni) si ritrova annoiata e insoddisfatta, quindi lascia il Beta e cerca un Alfa che le faccia riprovare eccitazione e passione (o rimane insieme al Beta e si trova un Alfa come amante)... e così via.

Non solo Alfa e Beta

Va ribadito che il modello dei maschi Alfa e Beta è una semplificazione: ovviamente la realtà non è così in "bianco e nero", e gli uomini sono molto più variegati di così. Però queste due categorie, con le qualità ad esse associate, aiutano a capire molte scelte femminili:
  • Perché una donna sceglie un partner poco affidabile, narcisista, egocentrico o addirittura violento? Perché gli resta attaccata anche se viene tradita o maltrattata?
    ---> tipo Alfa eccitante (ovviamente possono esserci anche altri motivi, per esempio problemi psicologici)
  • Perché una donna sceglie un partner meno bello di lei, o da cui è poco attratta? Perché sta con un compagno che reputa noioso, che stima poco o che non desidera più?
    ---> tipo Beta rassicurante

Esigenze differenti

Inoltre, non tutte le donne sono attratte o interessate agli Alfa; per esempio:
  • una donna forte e autonoma può privilegiare qualità come intelligenza, amorevolezza, amicizia (non ha bisogno di un partner deciso e dominante);
  • una donna indipendente può ricercare un rapporto tra pari, più libero, dove nessuno dei due tende a comandare;
  • una donna dal carattere dominante può preferire un partner più accondiscendente e sottomesso.
Questo è particolarmente vero col passare dell'età: da giovani siamo più governati dagli istinti, ma con la maturazione questi diventano meno pressanti, mentre le nostre esigenze più profonde assumono maggior peso.

Dall'uomo ideale all'uomo reale

Come detto prima, le donne tendono istintivamente a volere un partner con tutte le qualità - cosa ovviamente impossibile. Alcune arrivano a fare i conti con la realtà, altre mantengono questa aspettativa ad oltranza.

Non fare i conti col proprio valore

Chi segue l'impulso a "volere tutto", di solito non considera il proprio "valore di mercato" (relazionale). Cioè questo tipo di donna (ma vale anche per alcuni uomini) non valuta ciò che può offrire rispetto a quello che desidera: anche se quello che offre è limitato (come aspetto, personalità o qualità), vorrebbe comunque l'uomo più dotato, il migliore.

E' di nuovo il mito del "Principe Azzurro" in azione: a molte donne viene detto che sono "principesse" e che un giorno incontreranno il loro "principe", magari senza dover fare nulla per meritarselo. Le storie romantiche le convincono di poter avere un amore straordinario anche se sono persone ordinarie. Queste aspettative vengono alimentate da fonti che promuovono idee di eguaglianza utopica (come se fossimo tutti ugualmente desiderabili), o che sostengono "Meriti di essere amata per come sei" (ignorando che non tutti siamo in grado di ispirare amore).
Queste sono illusioni ingenue, destinate ad infrangersi: tutti vorremmo il meglio ma - nella vita come in amore - arriviamo ad ottenere solo quello che corrisponde al valore che possiamo offrire (in questo senso la vita è "meritocratica").
Cosa succede quindi in realtà?

“A molte donne viene detto
che sono principesse
e meritano un principe”

Adattarsi alla realtà

  • Con il tempo e l'esperienza, molte donne si rendono conto di quanto questo "uomo ideale" sia introvabile, quindi si adattano alla realtà e diventano più disponibili a compromessi e rinunce. Accettano quindi relazioni con partner dotati di alcune delle qualità desiderate, anche se altre ne mancano.
  • Lo stesso accade a donne che hanno avuto una serie di relazioni deludenti, fino al punto di ridimensionare le loro pretese (specialmente dopo aver constatato che il proprio potere di attrazione declina radicalmente dopo i 30 anni).
In questi casi le donne (come gli uomini) accettano scelte relazionali di compromesso, di "abbastanza buono" - anche se magari si convincono di esserne pienamente soddisfatte.
Naturalmente, quando ci accontentiamo una parte di noi può ancora tendere a "guardarsi intorno", nella speranza di "trovare di meglio" (è uno dei motivi per cui i tradimenti sono così diffusi). Altri si accontentano "controvoglia", per stanchezza, disperazione o paura di restare soli; questo è reso evidente dalla frequenza con cui si lamentano del partner.

In fondo, accontentarsi nelle relazioni è quello che facciamo più o meno tutti: partiamo con grandi sogni di amori travolgenti e partner "su misura", finiamo con scegliere compagni "abbastanza buoni" e vivere relazioni relativamente appaganti. E' parte della vita stessa, che non è fatta per renderci felici - ogni pezzetto di felicità è una conquista, non è dovuta né scontata.
(N.B.: con "accontentarsi" non voglio dire stare in relazioni infelici o in cui veniamo maltrattati. Intendo l'imparare a godersi una relazione che è meno perfetta di quanto avremmo voluto, ma che comunque ci fa stare bene e arricchisce la nostra vita)

L'illusione della "persona giusta"

Chi non accetta questa necessità di adattarsi e accontentarsi, spesso contrappone il mito della "persona giusta": "Quando incontrerò l'uomo giusto, troverò tutto ciò che desidero". Ma l'idea del "partner giusto" che ci rende sempre felici è realistica quanto Babbo Natale, è un'invenzione romantica (prima del Romanticismo nessuno si aspettava che il matrimonio lo rendesse felice, o che appagasse tutti i suoi bisogni: le unioni di coppia erano vissute principalmente per ragioni pratiche, non sentimentali).

“Tutti ci accontentiamo
nelle relazioni”

Negare la realtà

Ma cosa succede alle donne che non si adattano alla realtà, o che mantengono ideali irrealistici e pretese utopiche? (incoraggiate in questo dal femminismo e dai media che trasmettono loro messaggi come "Puoi avere tutto", "Tu meriti il meglio", "Mai accontentarsi in amore"...). Di solito ricadono in uno dei seguenti casi.

La ricerca dell'amore ideale


La ricerca dell'Alfa addomesticato o fedele

Finché una donna non realizza che gli uomini Alfa sono attraenti ma finiscono sempre con il tradirla e/o "spezzarle il cuore", continuerà ad inseguirli ed a ritrovarsi in una di queste situazioni:
  • Ha una relazione saltuaria con un uomo Alfa (o di elevato valore), che la cerca solo per il sesso o quando non trova di meglio. Questo tipo di uomo spesso è sposato o salta da una donna all'altra.
  • Ha una relazione stabile con un partner Alfa alquanto egocentrico e inaffidabile, ma si convince che lui la ama e che cambierà per lei. Dopo una lunga serie di delusioni, alla fine lei si stanca e lo lascia - spesso piena di rabbia e risentimento. Se non ha "imparato la lezione", ne sceglierà un altro simile con cui illudersi, e ricomincerà il ciclo.
  • Frustrata dagli aspetti negativi di un partner Alfa, lei fa di tutto per "addomesticarlo", cioè renderlo più simile ad un Beta al suo servizio (processo di emasculazione o "beta-izzazione"). Se ci riesce, poi finisce col perdere attrazione e stima per lui (perché non è più realmente un Alfa virile).
  • Lei spera di combinare le qualità dell'Alfa e del Beta, immaginando di trovare quello che il blogger Caleb Jones definisce "l'Alfa sottomesso" ("the Submissive Alpha Male"): cioè un uomo con le qualità virili e dominanti dell'Alfa, ma che sia anche disponibile, accomodante e fedele verso la partner.
    Ciò è evidentemente una contraddizione in termini (non puoi essere rosso ed anche blu), per cui anche questo tipo di partner risulta impossibile da trovare (è invece possibile un uomo che sia una "via di mezzo" tra i due tipi, ma questa è un'altra forma di compromesso realistico).

Animali diversi

Per capire meglio la differenza tra le tipologie Alfa e Beta, potremmo usare questa metafora:
  • L'uomo Alfa è come un "cavallo selvaggio": forte, libero e indomito. Risulta affascinante ma è scomodo, irruento e fa quello che vuole.
  • L'uomo Beta è come un "cagnolino domestico": obbediente, fedele e servizievole. Risulta gradevole, utile e rassicurante, però non offre brividi né avventura.

"Non è colpa mia!"

Le donne con questo tipo di pretese continuano a lamentarsi dei loro fallimenti senza riconoscere la propria responsabilità, dando invece la colpa al mondo con giustificazioni quali "Non ci sono più veri uomini" o "Gli uomini non sanno amare" (è curioso che le accuse di egoismo vengano quasi sempre da persone stizzite perché non si fa quello che vogliono loro - che è poi la definizione stessa di egoismo).

“Chi non si accontenta
scarta tutte le persone che incontra,
perché nessuno è quello giusto”

Le donne cercano l'amore... o altro?

E per quanto riguarda l'amore? Dati questi due tipi di uomo:
  1. Un uomo attraente, dotato di spiccate qualità, con elevato valore o status, che però non la ama
  2. Un uomo poco attraente, con status o valore basso, che però la ama
nella maggior parte dei casi le donne sembrano preferire il primo.

L'esempio classico è quello dei "bravi ragazzi" o dei maschi Beta perdutamente innamorati, che però vengono spesso relegati al ruolo di amico (in questi casi le donne dicono "amico" per dire una cosa diversa: quando lei dice "Per me sei un amico" o "Sei come un fratello", quasi sempre intende dire che non prova alcuna attrazione o interesse erotico).
Con questi uomini le donne dicono "Non è scattata la scintilla", "Non ho sentito le farfalle", "Manca quel quid"...: quello che le donne associano all'amore romantico, sono in realtà l'eccitazione e l'emozione viscerale proprie dell'attrazione erotica (in genere attivate dalle due pulsioni di cui ho parlato all'inizio - ricerca di buoni geni e risorse).

Quando queste donne dicono "Cerco l'amore", in realtà intendono "Voglio sentirmi innamorata, voglio sentire un'emozione travolgente verso un uomo che mi attrae da impazzire" - desiderio comprensibile, ma abbastanza diverso dal significato proprio di amore. Cercano la passione e l'eccitazione (tipicamente ispirate dai maschi Alfa), e lo chiamano "amore".

Scelte funzionali, non sentimentali

Un'eccezione avviene quando il secondo tipo di uomo offre esattamente quello che la donna cerca in quel momento (stabilità affettiva od economica, possibilità di matrimonio o figli...): in quel caso l'uomo del secondo tipo può venire scelto perché soddisfa un preciso bisogno (col rischio di essere poi messo da parte una volta soddisfatto quel bisogno).

Amore o sicurezza?

Spesso le donne dicono che vogliono soprattutto essere amate. Però mi sembra che molte donne cerchino, più che l'amore, sicurezza e stabilità: sapere che il partner è dipendente da lei, non la lascerà, continuerà a sostenerla e supportarla.
Questo bisogno, peraltro, corrisponde alla seconda grande motivazione evolutiva che spinge le femmine ad accoppiarsi: la ricerca di risorse ("shopping for resources", qui intese non solo in senso materiale, ma anche psicologico: sicurezza, sostegno, stabilità, protezione - che servono sia alla femmina che alla eventuale prole).
Questo tipo di donna sembra volere non tanto il sentimento in sé, quanto una devozione o attaccamento che la rassicuri (sia sul proprio valore, che sulla disponibilità dell'uomo). In questi casi il sentimento viene visto, semmai, come una conferma di quella sicurezza. La prova è che se lui ama anche altre donne, oppure la ama ma non è disposto a legarsi, allora l'amore di lui non basta, o non conta più di tanto. Perché in questi casi il bisogno di fondo non è il sentirsi amata, ma la sicurezza.

Per certi versi il matrimonio (definito anche "contratto matrimoniale") assume una funzione simile: una garanzia di rassicurazione e stabilità. E' forse per questo che così tante donne lo vogliono, prima o poi.
Il matrimonio ha poco a che fare con l'amore: non è che dopo sposati ami di più il coniuge. Ma ha tutto a che fare con la sicurezza: è molto più difficile che, dopo sposati, il coniuge sparisca o si faccia i fatti suoi. E' stato stabilito un vincolo legale, pratico ed economico - oltre che morale ed affettivo.

Credo che nella maggior parte dei casi, queste motivazioni siano inconsapevoli. Anche chi le vuole fortemente spesso non se ne rende conto, è in buona fede: chiama i suoi bisogni "amore" e non vede cosa c'è dietro. E la ricerca di sicurezza e stabilità (matrimonio incluso) può benissimo essere sentita anche dagli uomini (anche se sembra meno frequente).
Naturalmente dipende anche dalla persona: per una conta più la sicurezza, per un'altra il sentimento è tutto, per altre ancora contano allo stesso modo.

L'amore è un optional?

Potremmo dire che, quando si tratta di scelta del partner, l'essere amate viene vissuto da molte donne come un "optional", molto apprezzato ma comunque secondario. Il che ha un'ovvia spiegazione evoluzionistica: l'amore è desiderabile, ma geni e risorse sono necessari alla sopravvivenza di sé e della propria prole.

Dipendenza dalle emozioni, fuga dal vuoto

Inoltre, nelle donne sembra esserci una sorta di "dipendenza" dalle forti emozioni: per la maggior parte di esse, l'assenza di emozioni risulta insopportabile. Questa può essere un'altra ragione per cui, fra un uomo che le emoziona molto ma non le ama, ed uno che le ama ma non suscita in loro emozioni intense, tendono a scegliere il primo.
Ce lo conferma questa autrice, che nel suo articolo afferma testualmente: "Preferisco piangere per uno stronzo, che uscire con un uomo che mi annoia a morte" ("I'd rather cry over an assh*le than date a guy who bores me to tears"). Alcune sue affermazioni:
  • La ragione per cui rincorriamo certi uomini... è che ci distrae dalla nostra routine quotidiana.
  • Non c'è sensazione peggiore del vuoto.
  • Gli stronzi quantomeno ti accendono delle emozioni, e le emozioni valgono sempre qualcosa.
  • Gli stronzi... almeno ti fanno divertire.
E' un caso isolato? Ne dubito. La maggior parte delle donne sembra fare scelte simili: sono quasi sempre interessate a uomini che suscitano in loro forti emozioni - a prescindere da altri difetti. Mentre un uomo "noioso" risulta pressoché "invisibile" (caso frequente tra i "bravi ragazzi", uomini che fanno di tutto per assecondare e non dispiacere, ma in questo modo risultano "insipidi").

Ovviamente anche in questi scenari sono possibili scelte di compromesso, vie di mezzo tra i due tipi: come un uomo relativamente dotato ma sufficientemente coinvolto e devoto (una scelta tipica di chi si adatta alla realtà).

“Tra un uomo attraente
e un uomo che le ama,
le donne sembrano
preferire il primo”

Un quadro incompleto

Alla fine di questa carrellata, direi che Freud non aveva tutti i torti: il quadro è tutt'altro che completo e coerente. Certo la psiche femminile è difficile da inquadrare, ma il quadro è reso ancora più confuso dalle molte falsità che si dicono sull'amore, e da un'educazione che spesso ci confonde: in realtà "fare i bravi" non sempre viene premiato, e l'amore non sempre vince.

Spesso ma non sempre

Naturalmente so di non aver esaurito l'argomento, né ho esaminato tutte le possibilità. Ricordate sempre che nella realtà non esistono "le donne" come gruppo omogeneo, ma esistono tante donne diverse, ognuna con la sua storia, i suoi gusti e le sue scelte personali (e lo stesso vale per gli uomini).
Quelli che ho descritto sono comportamenti comuni e atteggiamenti frequenti nelle scelte sentimentali femminili, ma che non valgono sempre e comunque (sembra superfluo dirlo, ma molti hanno talmente bisogno di certezze che prendono ogni cosa alla lettera).

"La donna cerca il principe azzurro, illudendosi di essere una principessa."
(Vincenzo Di Raimo)

"Le donne corrono dietro agli stolti; fuggono i saggi come animali velenosi."
(Erasmo da Rotterdam)

"E’ raro che gli uomini che nutrono il massimo rispetto per le donne godano di qualche popolarità tra di loro."
(Joseph Addison)


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Cosa vogliono le donne da un uomo - 1. Cosa cercano



(questo post è anche disponibile come documento - in formato PDF, EPUB e MOBI - liberamente scaricabile nella pagina Download)

Data la complessità e lunghezza dell'argomento, l'ho diviso in due parti:
  1. Cosa vogliono le donne da un uomo - 1. Cosa cercano (questo post)
  2. Cosa vogliono le donne da un uomo - 2. Chi scelgono e perché

Cosa vogliono le donne? Perché risponde un uomo? Non sarebbe più semplice chiederlo a loro?
In effetti sarebbe una buona idea... se loro lo sapessero, e se fossero disposte a dirlo sinceramente. Purtroppo chiedendolo alle donne si ottiene ogni genere di risposta: spesso squisitamente soggettiva, idealizzata, ipocrita (per paura di essere giudicata), sconnessa dalla realtà, troppo vaga o semplicemente confusa.
Anche per quello gli uomini spesso non sanno come comportarsi con le donne: ricevono informazioni molteplici e contraddittorie in proposito. Per questo ho pensato di esplorare l'argomento, raccogliendo informazioni basate sui fatti e sulle esperienze dirette maschili, piuttosto che su quello che le donne dicono.

Cosa cercano le donne

Si dice che gli uomini scelgano le donne per motivi superficiali (in primo luogo la bellezza), ma in realtà lo stesso accade per le donne - anche se difficilmente lo ammettono. In questo post cerco di spiegare quello che le donne trovano realmente desiderabile in un uomo, e perché (al di là di quello che dicono "ufficialmente").
Oltre all'ovvio interesse per il pubblico maschile, credo che questo post possa essere utile anche alle donne stesse, per capire meglio le loro scelte e i motivi dietro di esse.

Regole ed eccezioni

Prima però voglio ricordare che siamo tutti diversi e spesso ci piacciono cose diverse: quindi quello che scrivo qui è solo un'indicazione generale, a cui possono sempre esserci eccezioni.

Il mistero di cosa vogliono le donne

La maggior parte degli uomini fatica a capire cosa vogliono le donne, e specialmente cosa cercano in un partner. Lo stesso Freud disse:
"La grande domanda a cui non ho mai saputo rispondere, nonostante i miei 30 anni di ricerche sull'animo femminile, è 'Cosa vuole una donna'?"

Questo è dovuto, in parte, anche al fatto che spesso non lo sanno nemmeno loro, oppure dicono una cosa e poi ne fanno un'altra.

Molti, semplificando, pensano che l'uomo cerca il sesso, e la donna cerca l'amore. In questo c'è un fondo di verità, ma la realtà è che ognuno cerca la soddisfazione dei propri bisogni - e questo vale per uomini e donne allo stesso modo. L'amore è solo uno fra questi bisogni, e forse nemmeno il più importante.
La differenza principale è che gli uomini - in genere - ammettono l'importanza che danno al sesso, mentre le donne sovente usano "l'amore" per coprire o giustificare tutta una serie di altri bisogni o priorità.

Spesso però non siamo consapevoli dei nostri bisogni: molte volte non sappiamo bene quello che vogliamo, o perché lo vogliamo (per esempio tutti siamo affascinati dalla bellezza, ma pochi sanno spiegare il motivo).
Quindi, per capire cosa vogliono le donne bisogna scoprire quali bisogni le muovono.

“Le donne spesso
usano 'l'amore' per coprire
altri bisogni o priorità”

Incoerenza femminile

Le donne - in generale - dicono di cercare in un partner soprattutto qualità "interiori":
  • intelligenza
  • dolcezza
  • bontà d'animo
  • gentilezza
  • sensibilità
  • umorismo, ecc.
Questo in teoria. Però in pratica sono attratte - o scelgono i partner - principalmente grazie ad altre qualità "esteriori", superficiali: bellezza fisica, "qualità Alfa"* e/o risorse (denaro, potere, status).
* (cioè qualità che, in buona parte, corrispondono alle caratteristiche del "maschio Alfa": sicuro di sé, dominante, virile)

Diciamo che queste affermazioni femminili non vanno prese in senso "positivo" ("Sceglierò chi ha questa qualità"), quanto in senso "negativo", di selezione ("Scarterò gli uomini che mancano di questa qualità"). A meno che l'uomo in questione presenti qualità esteriori significative, che spesso hanno priorità sulle qualità interiori.

Cosa muove le donne

Perché questa discordanza? Cosa muove le loro preferenze o scelte?
Come ho scritto nel post dove spiego come funziona l'attrazione, le femmine (animali ed anche umane) hanno due pulsioni istintive nella scelta dei partner:
  1. La ricerca di "buoni geni" (segni di buona salute, fertilità e qualità fisiche desiderabili)
  2. La ricerca di risorse (per sé e per la prole)
(vale la pena di notare che nei maschi la prima pulsione è dominante: è per questo che gli uomini danno tanta importanza alla bellezza fisica)

Sono questi istinti inconsci a dominare l'attrazione: consciamente possiamo anche privilegiare l'intelligenza o la dolcezza, ma è l'istinto a farci provare l'eccitazione e i brividi dell'eros e dell'innamoramento, a farci sentire le "farfalle nello stomaco", a farci "perdere la testa":
  1. La pulsione verso i buoni geni fa preferire la bellezza, la forma fisica, l'aspetto esteriore.
  2. La pulsione verso le risorse induce a scegliere uomini ricchi, potenti, famosi, dotati di status o prestigio.
Quindi, anche se la "testa" potrebbe avere certe preferenze, è la "pancia" che decide chi vogliamo in modo - appunto - viscerale. L'istinto trionfa quasi sempre sulla ragione, specialmente in ambito sentimentale.
Per esempio, le donne in generale (anche quelle poco materialiste) tendono istintivamente a dare importanza al livello economico dell'uomo, come dimostrano questi studi ed articoli:
  • In questa ricerca del sito di dating Ok Cupid, il grafico "How many messages a man gets, by age & income" mostra la quantità di messaggi ricevuti dagli uomini a seconda del reddito dichiarato: un uomo sopra i 22 anni che dichiara un reddito sotto i 40.000$ annui - non proprio bruscolini - riceve zero messaggi o quasi; e la quantità di messaggi ricevuti cresce in proporzione al reddito.
  • "Men want beauty, women want money" ("Gli uomini vogliono la bellezza, le donne vogliono i soldi" - Sydney Morning Herald, con molti grafici).
  • "Women are more attracted to rich men" ("Le donne sono più attratte dagli uomini ricchi" - NewsHub).

Un altro fattore che suscita attrazione è la percezione di "valore elevato" in una persona (cioè qualcuno che appare dotato di grandi qualità, desiderato da molti/e, vincente).

“Anche se la testa dice un cosa,
è la pancia che decide
chi vogliamo”

Lo dicono in buona fede

Molte donne non si rendono conto di come questi meccanismi istintivi le influenzino: sono quindi in buona fede quando dicono di preferire le qualità "interiori". Non a caso si sente dire che "le donne non sanno quello che vogliono": spesso è vero, proprio per via degli influssi inconsci.
Altre donne sanno di preferire le qualità "superficiali" ma esitano ad ammetterlo: vuoi perché faticano ad accettare quella parte di sé, o se ne vergognano, oppure temono i giudizi negativi altrui.

L'esterno viene prima dell'interno

Attenzione: non sto dicendo che le qualità "interiori" non contino. Sicuramente possono essere apprezzate, ma di solito dopo che è scattata l'attrazione per i motivi "superficiali". Voglio dire che una donna apprezza qualità come intelligenza o dolcezza in un uomo che la attrae fisicamente... ma che quelle stesse qualità, da sole, non bastano a suscitare attrazione:
  • Un "bello intelligente" attrae più di un "bello stupido"...
  • Ma un "brutto intelligente" attrae meno - mediamente - di un "bello stupido".
(poi ovviamente dipende dai livelli di bellezza e intelligenza: un bello completamente idiota perderà la sua attrattiva in breve).

Se non siete convinti, fatevi un paio di domande:
  • Com'è la vita relazionale e/o sessuale degli uomini più intelligenti che conoscete? Tranne rare eccezioni, probabilmente non eccelsa.
  • E quanto è il successo relazionale e/o sessuale degli uomini più dotati a livello di qualità "superficiali" che conoscete...?
Questo può irritare o risultare difficile da digerire, perché vorremmo che la vita fosse equa e premiasse le persone più dotate a livello morale e interiore. Purtroppo invece la vita funziona in modo "darwiniano" (successo del più adatto).

“Le qualità interiori sono apprezzate,
ma dopo che è scattata l'attrazione”

Il mito del Principe Azzurro

Tornando alle due pulsioni indicate prima (ricerca di buoni geni e risorse), le donne cercano istintivamente la soddisfazione di entrambe: l'ideale femminile del "Principe Azzurro" (uomo dotato di fascino, potere e ricchezza) nasce proprio da quello.
E' per questo che a volte sembra che le donne vogliano tutto - magari anche in modo contraddittorio: si innamorano di un uomo ma poi si lamentano che gli mancano certe qualità; non sanno decidersi tra più pretendenti; non sembrano mai soddisfatte, ecc.

... Che però non esiste

Purtroppo non è un obiettivo realistico: nessuno possiede tutte le qualità possibili (ed anche se qualche rarissimo uomo ci riuscisse, comunque tutte le donne vorrebbero lui). Nei film romantici spesso viene rappresentato un uomo del genere:
  • Forte e sicuro - ma anche sensibile e profondo
  • Serio e affidabile - ma anche estroverso e divertente
  • Passionale e virile - ma anche fedele e riservato
  • Dotato di sessualità selvaggia - ma anche colto e raffinato
  • Con fisico atletico - ma anche grande intelligenza
  • Che ha successo lavorativo ed economico - ma anche pronto a dedicarsi alla famiglia...
Tutte queste coppie di qualità o capacità sono tendenzialmente in contraddizione:
  • Raramente una persona molto seria è anche estroversa
  • Chi è molto passionale fatica ad essere fedele
  • Avere grande successo professionale richiede estrema dedizione, per cui rimane poco tempo ed energia per la famiglia, ecc.
Certo, ci possono essere persone molto dotate che eccellono in entrambe le aree, ma sono un'eccezione. Di solito eccellere in qualche aspetto della vita comporta essere carente in altri (nessuno può fare o essere tutto).

“Nessun uomo possiede
tutte le qualità desiderate”

... Ma le donne lo cercano comunque

Ma se l'uomo ideale con tutte le qualità non esiste, cosa succede nella realtà? Che le donne lo cercano lo stesso! - e spesso anche al di sopra delle loro possibilità.
Esistono alcune ricerche, o statistiche elaborate da siti di dating online, che mostrano come la maggior parte delle donne punti solo agli uomini migliori (le proporzioni sono circa queste: l'80% delle donne si interessa al 20% di uomini più attraenti*, ignorando gli altri). Questo è appunto dovuto al desiderio istintivo femminile di trovare un partner con tutte le qualità, il migliore possibile (oltre ai messaggi ingannevoli dei media, che dicono alle donne che meritano un amore straordinario a prescindere da quello che possono offrire).
Ovviamente questo non funziona, o non come le donne sperano: Questa dinamica è uno dei motivi principali per cui così tante donne diventano deluse e amareggiate dagli uomini: inseguendo solo quelli "più in alto" (non interessati ad impegnarsi e che tendono ad usarle), ne rimangono scottate. Però faticano a rendersi conto che è proprio la scelta di inseguire quegli uomini che conduce al fallimento; quando lo realizzano, iniziano a scegliere uomini diversi (vedi nella seconda parte il capitolo "Le scelte delle donne").

* (i numeri in queste ricerche usano una "scala di attrattività" basata sul gradimento ricevuto dagli altri utenti, che va da zero [nessun interesse ricevuto = zero attrattiva] a 100 [massimo interesse ricevuto = massima attrattiva])

Durata e stabilità

Un altro parametro a cui le donne sembrano tenere molto è la durata del rapporto, la stabilità affettiva. Sono quelle i cui sogni romantici sono pieni di "per sempre" e "per tutta la vita". Non è perché la monogamia le renda felici, anzi: è perché le rassicura, per la paura di restare sole (oltre che per il timore di perdere la felicità di coppia).
Dall'inizio dei tempi avere un uomo che si occupasse di lei è stato necessario alla sopravvivenza, e indispensabile in caso di gravidanza: da ciò deriva il panico all'idea che il partner se ne vada (che questo non sia più così grave da un secolo, non cambia un istinto formatosi in milioni di anni). Inoltre, una donna sente istintivamente che il suo "potere di conquista" (legato all'aspetto fisico) declina rapidamente: intuisce che le sue possibilità si assottigliano col tempo (il suo "valore di mercato sessuale" decade dopo i 25-30 anni), quindi sente l'impulso a mantenere ciò che ha conquistato.

Quando una donna parla spesso di "per sempre", il più delle volte questo è dovuto alle sue insicurezze più che ai sentimenti: il suo "per sempre" non è legato tanto al partner specifico, ma alla situazione relazionale. Infatti non di rado questo tipo di donna è rapida ad andarsene quando le cose non vanno più come vuole lei, o quando trova di meglio: il suo "per sempre" (connesso a dei bisogni più che al partner) viene trasferito ad un'altra relazione.

>> L'argomento continua nella seconda parte: Cosa vogliono le donne da un uomo - 2. Chi scelgono e perché.



"La donna cerca il principe azzurro, illudendosi di essere una principessa."
(Vincenzo Di Raimo)

"Le donne corrono dietro agli stolti; fuggono i saggi come animali velenosi."
(Erasmo da Rotterdam)

"E’ raro che gli uomini che nutrono il massimo rispetto per le donne godano di qualche popolarità tra di loro."
(Joseph Addison)


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Per sedurre, mostra di avere valore

Perché siamo attratti da certe persone e non da altre? Cosa accende le nostre menti e i nostri corpi? La risposta più ovvia è la bellezza, certo, ma è evidente che ci sono anche altre ragioni, variegate e complesse.
Per spiegare cosa ci attrae e perché ho scritto due post:
  • Come funziona l'attrazione:
    qui descrivo le tre sorgenti principali di attrazione in generale (motivazioni evoluzionistiche, influssi culturali, gusti ed esperienze personali).
  • Maschi attraenti e non: Alfa, Beta e bravi ragazzi:
    qui spiego che le donne sono spesso attratte dagli uomini sicuri di sé, dominanti, fortemente virili (quelli che in natura sono i "maschi Alfa", i capobranco).

Il potere del valore elevato

In questo post presento un altro modello che possiamo usare per capire cosa rende attraente una persona: quello del valore. Siamo istintivamente attratti da persone che mostrano di avere un "valore elevato", e ignoriamo (o svalutiamo) quelle che mostrano un "valore scarso" (sia ben chiaro che in questo caso "valore" non ha a che fare col valore umano, né morale, né economico; è più che altro un indice della posizione di una persona in una ipotetica gerarchia. Stiamo parlando di impulsi che si sono sviluppati durante milioni di anni di vita selvatica).
In pratica siamo affascinati dai migliori, da chi sta "in alto", da chi potrebbe offrirci di più. Nel linguaggio della seduzione, mostrare questo valore viene chiamato "Demonstration of Higher Value" (DHV).

“Siamo attratti da persone
che mostrano di avere
un valore elevato”

Valore soggettivo - ma non troppo

Naturalmente esiste un elemento di soggettività. Qui parlo di quello che viene generalmente percepito come valore, poi ciascuno può attribuire ad ogni fattore una maggiore o minore importanza: per esempio alcuni possono essere terribilmente affascinati dalla sicurezza di sé, altri esserne infastiditi quando è eccessiva.
Ma siccome parliamo di una reazione istintiva, innata ed evoluzionistica, possiamo pensare una cosa razionalmente, ma avere una reazione viscerale ben diversa: un caso classico sono le donne che dicono di volere un uomo dolce e gentile, ma poi sono attratte da tipi aggressivi ed egocentrici (spesso siamo dibattuti tra ragione ed istinto - e quasi sempre vince quest'ultimo).

Mostrare valore è più necessario ai maschi

L'importanza del "valore" che mostriamo è maggiore per i maschi, perché le donne selezionano maggiormente in base al valore mostrato dall'uomo - mentre gli uomini selezionano maggiormente in base alla bellezza. In una certa misura vale però anche per le femmine, perché segnali di valore alto o basso influenzano pure gli uomini.
Similmente, alcuni segnali di valore possono avere più importanza negli uomini o nelle donne, e quando è il caso lo menziono.

Cosa dimostra valore?

Quindi cosa dimostra valore e cosa no? Nel post sui maschi Alfa e Beta, ho fatto un elenco delle caratteristiche Alfa che le donne trovano attraenti negli uomini. In generale, queste caratteristiche sono anche segno di valore elevato:
  • Sicurezza di sé ---> Sono sicuro di me quando so di valere, quando sono certo di avere buone qualità.
  • Disinvoltura ---> Quando so di valere sono tranquillo e rilassato, non ho motivo di temere.
  • Auto-affermazione ---> Affermo le mie opinioni perché sono certo che esse valgano; affermo i miei diritti perché so di valere e di meritare.
  • Indifferenza alle opinioni altrui ---> Quando so di avere un valore elevato, concedo poco peso a chi mi contraddice o mi contrasta.
  • Attitudine al rischio ---> Quando sono certo delle mie capacità, posso permettermi di rischiare.
  • Sessualmente disinibito e promiscuo ---> E' il comportamento di chi agisce per ottenere ciò che vuole (auto-affermativo), non si preoccupa di essere rifiutato o lasciato (perché sa di avere sempre nuove opportunità), e non si fa frenare dai rischi (sicuro e coraggioso).
In pratica, i comportamenti sicuri e disinvolti sono tipici di persone con valore elevato, mentre al contrario i comportamenti deboli, timorosi od insicuri sono associati a basso valore. I tratti che mostrano valore elevato sono tipici delle persone "vincenti", dei leader, di chi si fa strada nella vita (il tipo Alfa); mentre quelli che denotano scarso valore sono tipici delle persone psicologicamente più fragili e limitate (il tipo Beta):

“I comportamenti
deboli, timorosi od insicuri
sono associati a basso valore”

Respinti perché perdenti, non perché buoni

Molti uomini "di basso valore" si comportano in modo buono e gentile (perché è il loro carattere, o per ottenere approvazione), e credono di non essere voluti proprio a causa del loro essere buoni e gentili. Pensano che le donne siano respinte da quelle qualità, ma si sbagliano di grosso: essi sono ignorati perché mostrano scarso valore, perché appaiono come "sfigati" (cioè perdenti, persone con poche o nessuna qualità, che "valgono poco", che vivono male e sono le prime a non credere in se stesse).
Le donne non sono respinte da bontà e gentilezza (anzi, di solito le apprezzano), ma riconoscono facilmente - ed evitano - i perdenti e gli sfigati. Credere di essere respinti perché buoni e gentili, è un comodo alibi per non riconoscere la vera ragione, cioè il proprio scarso valore.

Valore rispetto ad Alfa e Beta

C'è una forte correlazione tra il "tipo Alfa" e il valore elevato (così come tra il "tipo Beta" e il valore basso), ma le due categorie non sono del tutto equivalenti. Per esempio un tipo Alfa può avere anche comportamenti stupidi o antisociali, che vengono associati a valore basso. Mentre un tipo Beta può avere tratti che associamo a valore elevato, come una grande intelligenza o talento artistico.

Da notare che i tipi Beta possono anche essere bravissime persone, dotate di qualità umane e capaci di condurre vite soddisfacenti: non sono necessariamente dei perdenti o degli sfigati. Di nuovo, questa distinzione di "valore" non riguarda la qualità come essere umano, ma quello che viene istintivamente percepito dagli altri (in special modo dalle femmine) come "valore competitivo" e che generalmente suscita in loro attrazione.
In particolar modo le femmine (in Natura come fra noi umani) sono spinte dai loro istinti a scegliere i maschi in base ad impulsi evoluzionistici (ovvero i maschi che meglio potrebbero proteggere e sostentare loro e la prole).

Comportamenti che mostrano alto valore

Oltre alle caratteristiche elencate prima, quali comportamenti segnalano che qualcuno ha valore elevato? Per esempio:
  • Abbondanza economica e possesso di beni lussuosi: sono ovvi segnali di valore (ma non gli unici, come certi pensano).
    Questo fattore vale maggiormente per gli uomini, perché tra le "strategie" femminili di scelta del partner c'è la ricerca di risorse.
  • Atteggiamenti da leader (iniziativa, audacia, azione): chi ha valore viene seguito, non segue gli altri.
  • Non correre dietro alle persone che lo respingono o lo lasciano: sa di meritarsi di meglio.
  • Postura e portamento eretto, spalle rilassate e petto aperto, movimento vitale e fluido.
  • Essere a proprio agio con se stessi, sentirsi bene nella propria pelle, stare bene col proprio corpo.
  • Avere intorno persone attraenti (del sesso opposto), o essere desiderato da più persone, o avere relazioni con più partner (oppure averne avute). L'essere voluto o apprezzato da molte persone è una prova sociale di valore, detta anche "social proof": "Se tante persone vogliono qualcosa o qualcuno, deve avere un grande valore".
    Questo fattore nelle donne può essere un'arma a doppio taglio: è vero che una donna molto corteggiata o con molti amanti mostra elevato valore, ma rischia anche una condanna sociale di promiscuità (questo dipende dal tipo di ambiente e cultura).
  • Non accontentarsi facilmente: chi vale molto non si accontenta, cerca il meglio o quantomeno qualcosa alla sua altezza (questo non significa essere iper-critici: l'iper-critico rivela nevrosi, disagio, scarsa capacità di adattamento).
  • Avere una missione, un progetto, uno scopo che lo appassiona e lo entusiasma: chi ha valore sa cosa vuole e si dedica a realizzarlo. Al contrario, chi non sa cosa fare della propria vita esprime ben poco valore.
  • Mostrare competenza e talento in situazioni difficili o non comuni: calmando una lite, cucinando una cena raffinata, risolvendo un problema... La persona di valore ha capacità che altri non hanno.
    Anche questo fattore vale maggiormente per gli uomini, perché le donne vedono talenti e competenza come segnali potenziali di successo.

Comportamenti a basso valore

All'opposto, quali comportamenti mostrano valore scarso o nullo?
  • Tutto ciò che mostra una qualche forma di paura: esitazione, ansia, nervosismo, chiusura, tensione, evitare rischi... Chi ha valore elevato raramente ha paura.
  • Dipendenza dai giudizi altrui: quando non ho un chiaro senso del mio valore, lascio che siano gli altri a definire quanto valgo.
  • Ricerca continua di approvazione: se credo di valere poco, avrò sempre bisogno di rassicurazioni e conferme.
  • Essere troppo disponibile o servizievole: ci fa apparire sottomessi, quindi di basso valore.
    Vale maggiormente per gli uomini: per le donne un uomo sottomesso può fare comodo, ma non risulta mai attraente (la femmina è attratta dal maschio virile, forte e deciso; il sottomesso è il suo opposto).
  • Forte bisogno, dipendenza, attaccamento ossessivo verso qualcuno: è tipico di una persona fragile e immatura (come un bambino), oppure miseranda (non ho nulla, quindi ho un bisogno disperato).
  • Fare di tutto per piacere a qualcuno, o per farsi volere: se devo fare i salti mortali per piacere, è ovvio che non ho grande valore.
  • Trasmettere una immagine di sé negativa o di svalutazione: criticarsi, piangersi addosso, chiedere spesso scusa... Dice letteralmente "Valgo poco o niente".
  • Avere una visione negativa del mondo e degli altri: lamentarsi, disprezzare, criticare intere categorie... E' segno di persone nevrotiche o fragili, che non sanno affrontare la vita e le sue difficoltà.
  • Segnali di geni "scadenti": calvizie, obesità, eccessiva magrezza, pelle segnata, sintomi di salute debole o malattie.

Mostrare piuttosto che dire

Attenzione: sforzarsi di mostrare valore, o cercare di convincere gli altri del proprio valore, ottiene l'effetto opposto: viene visto come segno di insicurezza o debolezza. Il valore va mostrato o dimostrato (meglio se con disinvoltura e nonchalance), non raccontato o ribadito.

Regole ed eccezioni

Come sempre quando parliamo di esseri umani, ogni regola generale ha delle eccezioni. Quindi alcuni possono dare poca importanza al valore mostrato, per esempio:
  • Una persona molto sicura del proprio valore può dare meno peso al valore apparente altrui, e magari più ad altre qualità interiori.
  • Paradossalmente, invece, una persona con scarso valore può volere fortemente qualcuno con elevato valore, per compensare il proprio senso di inferiorità.
  • Chi ha bisogno di dominare il partner, o chi ha paura di esserne controllato, può scegliere partner di valore inferiore al proprio, in modo da avere una posizione di potere nella relazione.

L'educazione ci inganna

Questo modello del "valore elevato" può suscitare incredulità e opposizione, perché in buona parte va contro sia all'educazione che riceviamo, che al romanticismo che permea la cultura occidentale. Ma quello che ci viene insegnato è spesso fuorviante o falso: Purtroppo la realtà spesso non corrisponde a questi principi: per certi versi ci viene insegnato a comportarci da "pecore" obbedienti, ma poi sono i "lupi" che si fanno più strada nella vita, e suscitano maggiore interesse (fateci caso: nei film molti cattivi risultano più affascinanti dei buoni).
  • L'educazione spesso ci mente perché il suo scopo non è la nostra felicità, ma renderci "bravi cittadini", efficienti "ingranaggi" del meccanismo sociale.
  • Il Romanticismo ci mente perché è basato in buona parte su illusioni e miti: una favola seducente ma irreale.

Con questo non sto invitando i "bravi ragazzi" a comportarsi da psicopatici (andare da un estremo all'altro non è sano). Voglio solo ricordare che spesso la vita non è equa, anzi funziona in modo "darwiniano" (vince il più adatto); quindi a volte l'azione più morale non è quella più efficace.
Per capire meglio come funziona davvero il mondo, ed in che modo raggiungere i risultati voluti, è utile leggere libri come "Le 48 leggi del potere" di Robert Greene (info nella Bibliografia); un testo che può sembrare cinico, ma è in realtà molto realista ed onesto.

“Quello che ci viene insegnato
è spesso fuorviante o falso”

Avere valore o fingere valore

Tutto questo discorso può sembrare un invito a "recitare una parte", o a mostrarsi per quello che non si è. Non è proprio così:
Se vogliamo sedurre o conquistare qualcuno, è del tutto naturale mostrarsi al proprio meglio oppure nascondere alcuni aspetti di sé (lo facciamo anche senza accorgerci). Voler essere voluti e amati esattamente per come si è, è una specie di pretesa utopica: in realtà siamo amati per quello che diamo, non solo per quello che siamo.

Sviluppa il tuo valore

Se il valore che posso offrire non è sufficiente a suscitare l'interesse che vorrei, non significa che devo fingere di essere qualcun'altro o tradire me stesso. Invece posso evolvere, crescere, sviluppare le mie capacità e quindi diventare una persona di maggior valore.
Se aspiro a fare una certa professione è ovvio che devo sviluppare le mie capacità fino ad esserne all'altezza. Similmente, se desidero essere voluto da certe persone devo diventare in grado di offrire loro quello che cercano.

“Posso evolvere e diventare
una persona di maggior valore”

Altri aspetti della seduzione

Infine, parlando di seduzione e come funziona, cito altri tre post che danno risposte utili sull'argomento:


"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
(Albert Einstein)


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