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Come migliorare te stesso e la tua vita - 1. Princìpi

Spesso incontro persone, sia nel mondo reale che in Rete (inclusi i commenti su questo blog), che si lamentano della propria vita, in special modo nel campo delle relazioni. Poiché i problemi e le soluzioni sono quasi sempre gli stessi (tendiamo a credere che i nostri problemi siano speciali, ma soffriamo quasi tutti per gli stessi motivi), ho pensato di raccogliere qui una serie di suggerimenti e spunti di riflessione per provare a migliorare la propria vita.
Il concetto di base è che ognuno è responsabile della propria felicità, quindi solo impegnandoci in prima persona potremo realizzarla; viceversa, finché ci piangiamo addosso e diamo la colpa agli altri, non otterremo risultati. In altre parole, non è il mondo che deve cambiare, ma siamo noi stessi che possiamo farlo. Quando la nostra vita non ci piace, o non riusciamo a creare le relazioni che vorremmo, credo che l'unica soluzione efficace sia diventare una persona migliore, per poter generare i risultati che desideriamo.

Poiché è un tema molto vasto, l'ho suddiviso in tre argomenti principali, a cui ho dedicato un post ciascuno (vedi l'indice più sotto).
(questa serie di post è anche disponibile come unico documento - in formato PDF, EPUB e MOBI - liberamente scaricabile nella pagina Download)

Investi su te stesso

Ovviamente migliorare se stessi richiede tempo e impegno; come scrivo più sotto, ogni cosa di valore ha un "costo". Ma è un prezzo necessario per creare la vita che vogliamo davvero. L'alternativa è vivere in modo pigro e casuale, lasciandosi trasportare passivamente dagli eventi; però questo difficilmente ci porterà dove vogliamo.
In altre parole, il mio consiglio è di investire su te stesso: proprio come investi tempo o denaro per ottenere risultati in futuro, puoi investire sulle tue capacità e qualità per diventare una persona più dotata. Ogni volta che investi tempo o impegno per:
  • imparare qualcosa di nuovo
  • scoprire una parte di te
  • superare un tuo limite
  • acquisire una nuova abilità
  • mantenere una buona salute
diventi una persona migliore, e puoi creare nuovi risultati. Tutte le persone di successo, tutti quelli che hanno lasciato un segno, si sono impegnati per sviluppare le capacità che hanno consentito loro di fare quel che hanno fatto - non è successo per caso, fortuna, o perché sono nati già capaci.

I motivi per cui la tua vita non è come vuoi

Se la tua vita non va come vorresti, se nessuno ti vuole o ti ama come desideri, se ti senti spesso frustrato o infelice, non è colpa del destino, del mondo che è sbagliato, o degli altri che sono cattivi (il mondo non è fatto per farti felice, e gli altri non esistono allo scopo di occuparsi di te). In linea di massima, accade per via di una o più delle seguenti cause:
  • Ti manca la comprensione dei princìpi che regolano l'esistenza
  • Ti mancano degli strumenti necessari per operare in modo efficace
  • Hai dei blocchi inconsci che ti sabotano
  • Stai agendo in un ambiente che rende difficile o impossibile creare i risultati voluti
Qualunque sia il problema, la soluzione non sta nel cambiare il mondo (cosa spesso impossibile), ma nel cambiare tu, ed acquisire le capacità che ti mancano. Certo, il mondo è tutt'altro che perfetto, e le altre persone si comportano in modi spesso discutibili. Ma siccome non possiamo cambiare gli altri, l'unico modo in cui possiamo migliorare la situazione è cambiare noi stessi. Inoltre, quando siamo noi a migliorare, non di rado anche le persone intorno a noi cambiano, perché vengono influenzate dal diverso modo in cui ci poniamo.

Vediamo quindi cosa può aiutarci nel nostro percorso verso una vita migliore. Gli argomenti sono organizzati in tre post separati:
  1. Princìpi fondamentali - Concetti e atteggiamenti per essere efficaci
  2. Strumenti per migliorare - Strumenti per cambiare ed ottenere risultati
  3. Aree su cui lavorare - Aree dove i cambiamenti sono più necessari e/o fruttuosi

Naturalmente non è necessario padroneggiare tutti gli elementi sopra elencati: l'importante è partire, sceglierne uno (magari quello che per voi risulta più urgente o utile) e metterlo in pratica. In seguito potrete dedicarvi agli altri che suscitano il vostro interesse. Ricordate che non si può fare tutto, o tutto insieme: persino il buon Dio ci ha messo sei giorni per creare il mondo. Quindi prendetevi il vostro tempo, e dedicatevi ad un argomento per volta (voler fare tutto è un buon modo per non concludere nulla).


1. Princìpi fondamentali

Sono concetti e atteggiamenti necessari per generare i cambiamenti desiderati. Per esempio, se abbiamo convinzioni limitanti, queste saboteranno i nostri sforzi finché non le superiamo. Se non abbiamo ancora assimilato questi princìpi, le nostre azioni saranno meno efficaci.

Sii onesto con te stesso

Spesso la verità ci ferisce o ci angoscia, specialmente quella che ci riguarda, e per questo tendiamo a raccontarci delle storie: "Non è colpa mia. Non avevo scelta. Non si può cambiare. Le donne (o gli uomini) sono tutte/i... Ecc." Le bugie che raccontiamo a noi stessi ci proteggono dal dolore, ma ci rendono impotenti: la realtà si può cambiare solo riconoscendola per quella che è. Come una mappa sbagliata non può che farci perdere, così le falsità che ci raccontiamo ci portano sempre fuori strada.
  • Ogni volta che ci raccontiamo delle storie, rendiamo il cambiamento impossibile, e favoriamo i nostri stessi fallimenti. Inoltre, gli altri percepiscono la nostra falsità, e ci vedono come poco affidabili.
  • Quando invece siamo onesti con noi stessi, possiamo usare la verità come base su cui costruire il cambiamento; e sviluppiamo una integrità che ispira le persone a fidarsi di noi.

Accetta la tua responsabilità

Il mondo non è fatto per rendermi felice, la vita non mi deve nulla, e nessuno ha il dovere di amarmi. Quindi la responsabilità di soddisfare i miei bisogni, o di rendermi felice, è solo mia, e di nessun altro. Un bambino, essendo debole e impotente, ha bisogno che altri se ne occupino e lo rendano felice; un adulto sa badare a se stesso (il che non vuol dire che non gli serva aiuto, o che non provi gioia insieme ad altri: la collaborazione e la condivisione sono di enorme importanza).
Prima accetti questa responsabilità verso te stesso, e più sarai in grado di migliorare la tua vita. Finché ti nascondi dietro scuse ed alibi, aspettandoti che siano gli altri a occuparsi di te, sperimenterai solo delusioni e frustrazioni. Quando la tua situazione non ti piace, o non ottieni quello che vuoi, non è il mondo che deve cambiare, ma sei tu che puoi farlo.

Riconosci che cambiare è sempre possibile

Molte persone credono che, una volta adulti, non si possa più cambiare; si sente spesso dire "Sono fatto così...", come se fossimo scolpiti nella pietra. Lo si crede per ignoranza, oppure perché il cambiamento ci spaventa.
In realtà, è vero il contrario: è impossibile non cambiare. La vita è cambiamento costante (solo le cose morte non cambiano). Tutti possiamo cambiare la nostra personalità, le abitudini, le capacità, l'intelligenza e la salute: dipende da quanto siamo disposti a "investire" per riuscirci. Persino il nostro cervello cambia in continuazione (vedi neuroplasticità), sviluppando nuovi "circuiti" e connessioni.
Per questo è indispensabile riconoscere che possiamo sempre cambiare, invece di credere che siamo bloccati. Naturalmente sta a noi scegliere se, quando e come.

Lamentarsi è inutile, agire è necessario

Lamentarsi non serve a nulla, criticare nemmeno. L'unica cosa che porta risultati è darsi da fare (sia a livello personale, che di cambiamenti sociali). Quindi lamentati pure se ne hai bisogno e ti porta sollievo, ma non pensare che ti rechi alcun risultato; per quello, ti dovrai impegnare.

Se non vuoi cambiare

Un'obiezione che incontro spesso è quella di chi dice "Voglio essere amato per ciò che sono, non voglio dover cambiare per compiacere gli altri". Ma non ha senso cambiare per gli altri, si cambia per noi stessi: perché vogliamo ottenere migliori risultati. E cambiare (per libera scelta) non significa negare se stessi, ma diventare una migliore versione di se stessi di quella che siamo ora.
Il desiderio di essere amati solo perché si esiste, senza dover fare nulla, è seducente ma illusorio e infantile: solo un genitore ama un figlio per il semplice fatto che esiste. Nella maggior parte dei casi, amiamo chi ci dà quello di cui abbiamo bisogno. Le relazioni che funzionano, sono quelle in cui c'è un equo e reciproco nutrimento dei bisogni di ciascuno.
Naturalmente siamo sempre liberi di non cambiare; ma poi, non ha senso lamentarci se nella nostra vita tutto rimane come prima. Se non trovi nessuno che ti voglia come sei, forse il problema va cercato in te, non nel mondo.

Le cose di valore "costano"

Tutti vorremmo ottenere quel che desideriamo senza fatica; purtroppo accade di rado. In realtà, quello che ha valore richiede quasi sempre un "investimento", sia esso di tempo, fatica, impegno, e/o monetario. Pensiamo ad una laurea, ad una carriera appagante, ad un'abilità come suonare il pianoforte: tutti traguardi importanti, che richiedono sforzi impegnativi. E' stata anche sviluppata una "regola delle 10.000 ore", la quale afferma che sia necessario dedicare tale tempo per raggiungere un livello di eccellenza in un dato settore.
Spesso è anche necessario correre dei rischi:
  • Lasciare una posizione sicura per tentare una strada diversa
  • Esprimere i propri sentimenti e rischiare il ridicolo o il rifiuto
  • Provare nuove soluzioni e rischiare di fallire
Se non accettiamo di correre rischi, resteremo fra quelli che dicono "Ah, quanto mi piacerebbe..." senza però farlo mai.

Pensare di ottenere qualcosa di importante o prezioso senza sforzo alcuno, è quindi una mera illusione. Spesso è un'illusione creduta da chi si sente impotente, quindi incapace di raggiungere quel che vorrebbe, e coltiva il sogno di poterlo avere "come per magia".
Questo vale anche nelle relazioni: esse non accadono per caso o per arcane ragioni, ma seguono loro leggi e regole (vedi "Come funziona l'attrazione"). Non a caso ci sono persone che hanno molto successo nelle relazioni, ed altre che ne hanno poco o nulla; le prime hanno capacità e talenti che alle seconde mancano. E se alcune qualità sono innate, altre si possono sviluppare con un "investimento" adeguato.

Alcuni si lamentano che ciò non è giusto: che tutti hanno "diritto" ad essere amati, e non bisognerebbe doversi sforzare per avere relazioni felici. Questo sarebbe molto bello, ma purtroppo è un sogno: la realtà è "meritocratica", premia le capacità e non i principi idealistici. In altre parole, la vita non è progettata per renderci felici, quindi sta a noi impegnarci per diventarlo - se lo vogliamo veramente.

Non dare nulla per scontato

Siamo tutti estremamente ignoranti: nel senso che quello che sappiamo, è sempre molto meno di quello che non sappiamo. La vastità della nostra ignoranza è paragonabile a quella dell'Universo (di cui, appropriatamente, conosciamo solo una minuscola parte).
Per questa ragione è importante non dare nulla per scontato, ed ammettere la nostra ignoranza quando non conosciamo qualcosa, o abbiamo scarse informazioni a riguardo - invece di basarci su pregiudizi, luoghi comuni o dicerie come fanno molti. Purtroppo ci è difficile ammettere l'ignoranza, e per questo tendiamo ad aggrapparci ai nostri pregiudizi; in proposito, Albert Einstein ha affermato che "E' più difficile spezzare un pregiudizio che un atomo".
Ma finché restiamo ancorati a pregiudizi e luoghi comuni, non possiamo scoprire la verità. Ammettere l'ignoranza è l'unica via per aprirsi alla conoscenza e imparare qualcosa di nuovo. Non a caso, le persone intelligenti sono spesso piene di dubbi, mentre quelle più ottuse sono sempre certe delle loro convinzioni.

Non dare nulla per scontato significa anche mettere in discussione i luoghi comuni, le idee molto diffuse ma non sempre vere: anche se tutti lo pensano, non vuol dire che sia così. Per esempio, ci sono convinzioni che ci rendono infelici (perché ci crediamo anche se sono false), incluse molte bugie sull'amore.
Generalizzare è quasi sempre segno che stiamo parlando per luoghi comuni, invece che per reale conoscenza. L'esempio più comune è quando diciamo "Tutti gli XYZ sono..." - dove XYZ possono essere uomini o donne, nazionalità o etnie, religioni, fasce di età, mestieri, ecc. La realtà è sempre più variegata e complicata di così, e se generalizziamo vuol dire che non ne sappiamo abbastanza.

Puoi piacere per molti motivi

In tanti credono che le ragioni per cui si è desiderabili e voluti siano poche e uguali per tutti: cioè la bellezza, un corpo seducente, e - per gli uomini - ricchezza e potere; questa convinzione è specialmente diffusa tra le persone poco dotate e con scarsa autostima. E' una convinzione seducente perché fornisce una spiegazione semplice, ma è riduttiva, ingannevole e dannosa, in quanto scoraggia il cambiamento ("A che scopo impegnarmi, tanto non sarò mai così...").
E' vero che quelle qualità sono importanti, ma si può piacere ed essere voluti per tanti altri motivi. Inoltre la bellezza - da sola - difficilmente è sufficiente:
  • Pensate ad un uomo bellissimo, ma completamente stupido, gretto e ignorante come una capra. Quante donne credete che vorrebbero stare con uno così?
  • Oppure una donna bellissima, ma con una personalità irritante, isterica, dedita a continue critiche e lamentele. Dubito che verrebbe sopportata a lungo.
Viceversa, pensiamo a persone fisicamente normali e senza particolare fascino, ma dotate di altre qualità:
  • Un uomo sicuro di sé, dotato di forza morale, grinta e audacia, che ispira alla sua compagna fiducia e sicurezza. Oppure un uomo che conosce i segreti del corpo femminile, che procura alla sua donna un piacere estatico e ripetuti orgasmi.
    Sono certo che molte donne sarebbero disponibili!
  • Una donna calorosa, amorevole, attenta e comprensiva, che fa sempre sentire il suo uomo amato, apprezzato e speciale. O, anche qui, una donna sensuale e passionale, sempre disponibile alle voglie e fantasie del suo uomo.
    Immagino che sarebbero parecchi gli uomini interessati.
Inoltre, teniamo conto che tutti abbiamo gusti diversi, quindi quello che piace ad alcuni non piacerà ad altri. Non esiste una "persona ideale" che piaccia a tutti. Il segreto per piacere è sviluppare le proprie qualità, e trovare chi le apprezza (e ignorare quelli a cui non interessiamo).

La vita è darwiniana

E' fondamentale capire i princìpi che regolano l'esistenza (come "funziona" davvero la vita), al di là di ideali, tradizioni o concetti morali teorici; altrimenti "giocheremo" secondo regole infondate, rischiando spesso di "perdere" senza capirne il motivo. In poche parole la vita è meritocratica, cioè premia le persone più efficaci e dotate; ma "dotate" non necessariamente secondo criteri umani e morali, bensì in termini funzionali. Cioè, una persona disprezzabile ma ricca di abilità riuscirà nella vita più di una brava persona con scarse abilità; alla fine, i fatti contano più delle intenzioni.

Essenzialmente, la vita funziona in modo "darwiniano", ovvero segue il concetto di "sopravvivenza (o successo) del più adatto". In altri termini, l'esistenza non è "giusta" o "equa", perché giustizia ed equità sono invenzioni umane, che non esistono in Natura. Questo spiega perché spesso ci ritroviamo confusi e/o delusi, quando ci comportiamo "bene" ma poi non otteniamo i risultati attesi.
Quindi, se non riesci ad ottenere quello che vorresti, è inutile dare la colpa al mondo. Piuttosto, bisogna capire cosa funziona e cosa no, e invece di pretendere la felicità come se fosse un diritto, imparare a costruirla con le proprie capacità.

Ho sviluppato questo concetto in un altro post: La vita è darwiniana: il più adatto vince, il meno adatto stenta o muore.

Cambiare perché lo vuoi, non per dovere

Voler cambiare non basta: è anche importante capire perché vogliamo cambiare - poiché la motivazione che ci muove, influenza i risultati che raggiungiamo. Ci sono fondamentalmente due motivazioni per cambiare:
  1. In positivo - perché lo vuoi: perché aspiri ad essere migliore, o desideri vivere con più soddisfazione.
  2. In negativo - perché devi: perché ti senti sbagliato, non ti piaci, o per pressioni dall'esterno.
In sintesi, si potrebbe dire che nel primo caso vogliamo cambiare "per amore" (inteso come forza positiva, luminosa), nel secondo "per paura". La motivazione positiva è molto più efficace, rende il cambiamento più facile e piacevole, e solleva meno resistenze interne. La motivazione negativa, al contrario, rende più probabile il fallimento (pensiamo alle diete fatte controvoglia, che di rado riescono), rende il processo più faticoso e sofferto, suscita notevoli resistenze inconsce (perché una parte di noi non ha alcuna voglia di cambiare).
Se ci accorgiamo di voler cambiare per motivazione negativa, ci conviene uscire da quel meccanismo di autocritica e disprezzo di sé, e coltivare invece una posizione più positiva e amorevole verso se stessi:
  • attraverso l'accettazione di sé;
  • aumentando l'autostima;
  • riconoscendo che si può voler cambiare non perché si è "sbagliati", ma essendo già "ok" e volendo diventare ancora meglio.


Rammento che questa serie su "Come migliorare te stesso e la tua vita" è articolata in tre post separati:
  1. >> Princìpi fondamentali - Concetti e atteggiamenti per essere efficaci
    (questo post)
  2. Strumenti per migliorare - Strumenti per cambiare ed ottenere risultati
  3. Aree su cui lavorare - Aree dove i cambiamenti sono più necessari e/o fruttuosi


"Credo che non si possa vivere meglio se non cercando di migliorare, né più piacevolmente se non avendo piena coscienza del proprio miglioramento."
(Socrate)

"Usa i talenti che possiedi. Il bosco sarebbe molto silenzioso, se cantassero solo gli uccelli che cantano meglio."
(Henry Van Dyke)

"Cercate di lasciare questo mondo un po' migliore di quanto non l’avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di avere fatto del vostro meglio."
(Lord Baden Powell)


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