Parla con me

Se vuoi approfondire questi argomenti o esplorare i tuoi problemi, puoi chiedermi un colloquio.

Quanto conta la bellezza nell'attrazione?

"Quanto conta la bellezza nell'attrazione tra uomini e donne?"; oppure "L'attrazione nasce solo dalla bellezza?"; o ancora "Per piacere ed essere desiderati, conta solo essere belli?" (preciso che parlo di attrazione fra i sessi, in ambito sentimentale e/o sessuale).
Questi sono dubbi che molti si pongono, e generano accese discussioni in cui quasi mai si arriva ad una conclusione comune: c'è chi sostiene che la bellezza è tutto, e chi afferma che la bellezza è solo uno dei fattori di attrazione (a volte nemmeno il maggiore). Il motivo di questo disaccordo è che, solitamente, ognuno vede le cose in base alla sua preferenza o alle sue esperienze, e non riesce ad andare oltre: quindi uno dice Verde, l'altro Rosso e il terzo Giallo.
Per rispondere in modo realistico ed esaustivo a questo dubbio, è necessario mettere da parte la visione personale (perché siamo tutti diversi, con gusti ed esperienze differenti), e adottare una visione più ampia e inclusiva possibile: bisogna saper guardare l'intera foresta, non solo il proprio albero.

L'attrazione nasce da molti fattori

Partiamo col dire che, in generale, l'attrazione è generata da diversi fattori, quasi mai uno solo. L'animo umano è troppo complesso e variegato per essere guidato da un'unica voce. I fattori primari che analizzo nel post linkato qui sopra sono:
  1. Le motivazioni evoluzionistiche
    (la spinta biologica innata che ci induce a scegliere i partner migliori per la riproduzione)
  2. Gli influssi culturali
    (le regole e le mode proprie della cultura in cui viviamo)
  3. Gusti ed esperienze personali
    (inclinazioni ed esperienze specifiche per ogni individuo)
Ma spesso questi sono fattori di cui siamo inconsapevoli, quindi riconosciamo solo le cause di attrazione più appariscenti (come l'aspetto o la ricchezza).

Ma ogni individuo ha i suoi preferiti

Questo in generale. Però ogni individuo può essere influenzato più o meno fortemente da certi fattori specifici (che possono anche cambiare nel corso del tempo), per esempio:
  • Spesso siamo attratti dalle persone che hanno sviluppato capacità che a noi mancano (fiducia in se stessi, coraggio, entusiasmo, autonomia, espansività, talenti pratici...), che ovviamente variano da persona a persona.
  • Possiamo attraversare un periodo fragile o di forte bisogno affettivo, per cui un'attitudine calorosa o che ci fa sentire amati oscura ogni altro fattore.
  • Certe persone sono particolarmente insicure o ansiose, e per loro la capacità altrui di offrire sicurezza diventa un fattore dominante.
  • Alcuni sono particolarmente affascinati da qualità interiori, come l'intelligenza, la cultura, la bontà d'animo o l'integrità morale, che per loro diventano essenziali (è vero che tutti tendiamo ad apprezzarle, ma pochi scelgono un partner più per la sua cultura che per l'aspetto).
  • E, ovviamente, ci sono anche individui per cui la bellezza è davvero l'unica cosa che conta (ma è importante ricordare che questo non vale per tutti).
  • Restando sull'aspetto fisico, anche qui valgono preferenze individuali: per qualcuno è il viso la parte più importante, per altri il corpo o certe sue parti (seno, sedere, altezza, muscoli...). Quindi alcuni preferiranno un partner con un bel viso anche se ha un corpo solo discreto, altri invece viceversa, ecc.

Insomma, le possibilità sono infinite. Anche se esistono fattori generali validi per tutti, poi le differenze individuali contano moltissimo. Tra l'altro, questo offre una risposta a perplessità tipo "Non capisco cosa ci trova Anna in Roberto", o "Come fa Mario a stare con Elisa? Potrebbe avere di meglio", ecc. E' evidente che Anna o Mario hanno trovato nei loro partner qualità per loro essenziali, che per gli altri possono risultare invisibili o insignificanti (e che spesso non c'entrano con l'aspetto).

“Le possibilità sono infinite
perché le differenze individuali
contano moltissimo”

La bellezza conta

Sia chiaro: non voglio negare che la bellezza conti! La bellezza in ambito sentimentale e sessuale conta molto, certo: è comunque un fattore evoluzionistico potente, che tocca tutti. Però non è sempre il fattore di scelta primario, e non vale per tutti allo stesso modo.

Il discorso è per certi versi simile a quello della scelta di un'automobile: ovviamente l'estetica ha il suo peso, che però sarà fondamentale per alcuni, e secondario per altri (la differenza è che, in genere, siamo consapevoli dei criteri con cui scegliamo un'auto, mentre quelli che ci guidano verso un partner sono più istintivi o inconsci - ma sono entrambe scelte influenzate dalle qualità che riteniamo essenziali).
In altre parole, le nostre priorità ed esigenze determineranno il tipo di auto (o partner) che scegliamo: per alcuni l'estetica sarà l'unico parametro importante, ma per molti altri sarà solo una delle qualità considerate. Possiamo anche presumere che i primi saranno più facilmente persone giovani e inesperte, mentre i secondi persone più mature e meno superficiali: persone diverse, preferenze diverse.

Ma non sempre e non per tutti allo stesso modo

Chi è convinto che solo la bellezza sia determinante nelle scelte sentimentali, ha scarsa conoscenza degli esseri umani e delle forze che li influenzano. Costoro sono probabilmente ingenui, disinformati, oppure sono loro stessi persone per cui la bellezza è tutto; quindi credono che tutti funzionino come loro, e non riescono ad immaginare altre possibilità.
Persi nel "bianco&nero" della loro visione univoca, non sono in grado di vedere i "colori" (le infinite possibilità di chi ha preferenze più ampie).

Chi interpreta i comportamenti umani con spiegazioni rigide e assolute ("E' così per tutti", "Funziona solo in quel modo"...) è in genere una persona che conosce ben poco l'argomento, spesso ancorata a pregiudizi o alla propria limitata esperienza. Diffidate di chi vuole convincervi che l'intero mondo giri a modo suo!
Come dice un vecchio detto: "Il mondo è bello perché è vario".

La bellezza non è binaria

Chi promuove il punto di vista per cui "solo la bellezza conta", promuove una mentalità insensata (e deleteria) di tipo binario, con due sole possibilità:
  • Se sei bello (o bella), avrai facile successo nelle relazioni - magari senza nemmeno impegnarti.
  • Se non sei bello, non potrai combinare nulla - o al massimo raccoglierai qualche scarto (il che facilmente diventa un alibi per i non-belli, che quindi non provano nemmeno a mettersi in gioco).
Ma la realtà è che la maggior parte delle persone non sono particolarmente né belli né brutti, bensì sono nel mezzo, hanno un aspetto "medio" (la bellezza, come gran parte dei fenomeni naturali, segue una curva "a campana", in cui la maggior parte dei valori sono situati intorno al centro e solo una minoranza agli estremi). I "belli" e i "brutti" di cui parla quella mentalità sono una ristretta minoranza: la maggioranza è composta dalle persone "normali" (diciamo con valore tra 4 e 6 su una scala 1-10). E queste persone "normali", medie, sono poi quelle che creano relazioni, si sposano, fanno figli, ecc. Se fossero solo i belli ad accoppiarsi (come certi sostengono), la specie umana si sarebbe già estinta.

Quindi, se incontri quella mentalità binaria e sai di non essere fra i "belli", non pensare che questo ti ponga tra i "brutti". E' quella mentalità ad essere distorta e irreale. Con tutta probabilità sei anche tu parte delle persone nella media, che è poi la "maggioranza estetica" delle persone di aspetto normale (chi un po' più carino, chi un po' meno, ma comunque nella norma).

Le imperfezioni sono normali

Un elemento che porta molta persone a considerarsi esteticamente "sbagliate", o a temere di essere respinte, sono le proprie imperfezioni fisiche. Questo è anche dovuto ai media che ci presentano in continuazione immagini di perfezione estetica che, però, nella maggior parte dei casi è ritoccata e artefatta - quindi irreale. Nella realtà, tutti hanno delle imperfezioni (e specialmente le persone "normali", nella media, come spiegavo prima). Quindi pensare che averne ci renda brutti o indegni è privo di senso: se sei sbagliato perché imperfetto, beh, allora anche le persone intorno a te lo sono! (anche se magari non lo vedi).

Imperfezione o pregio?

Inoltre, poiché siamo tutti diversi con gusti diversi, quello che per alcuni è un difetto può essere un pregio per altri. Anche se può sembrarci strano, molte persone trovano attraenti aspetti che la nostra cultura ci dice siano negativi, come: l'essere "in carne", seni piccoli, sedere grosso, calvizie, cellulite o smagliature, naso "importante", cicatrici, denti imperfetti, ecc. (vedi per esempio qui e qui).
Se il tuo aspetto non piace a nessuno che incontri, è possibile che tu stia frequentando persone non in sintonia con quello che sei; prova a cambiare ambiente.

Chi rifiuta le imperfezioni?

A molti sarà capitato di essere giudicati o rifiutati per qualche imperfezione. Bisogna però chiedersi: che tipo di persona è quella che ricerca la perfezione estetica e rifiuta ogni difetto? Ha senso dare peso e importanza alle opinioni di queste persone? Eccone alcuni esempi:
  • Superficiali: danno estrema importanza all'esterno e poca o nessuna all'interiorità.
  • Insicuri: usano la bellezza del partner come "stampella" per puntellare la propria mancanza di autostima.
  • Immaturi: vogliono la perfezione nell'altro, anche se loro sono ben lontani dal poter offrire altrettanto.
  • Perfezionisti: sono generalmente tipi nevrotici, ossessivi e controllanti, a disagio con ogni cosa che esca dai loro schemi rigidi.
  • Bellissimi: consapevoli della propria bellezza fuori dal comune, esigono partner altrettanto avvenenti.
Tranne l'ultimo caso (che si può considerare equo), gli altri sono persone la cui compagnia non è molto consigliabile, e le cui opinioni non sono certo autorevoli. Quindi se vi capita di subire i loro giudizi, ricordatevi che sono loro ad essere "anomali", non voi.

Viceversa, una persona intelligente e matura ha compreso che la perfezione non esiste; ha imparato ad apprezzare la bellezza reale (fatta di pelle e carne, non di pixel), e a goderne appieno invece di inseguire un ideale illusorio. Una persona così sa apprezzare la bellezza umana e imperfetta che ha davanti (se corrisponde ai suoi gusti, ovvio, perché nessuno può piacere a tutti), e non fa caso a difetti e irregolarità (che lui stesso è ben consapevole di avere).

La bellezza è soggettiva

Va anche ricordato che la bellezza non è oggettiva (come molti pretendono), ma soggettiva (almeno in parte).

La dimostrazione è semplice: se la bellezza fosse oggettiva, tutti concorderemmo su di essa (come accade per le cose realmente oggettive, a cui possiamo applicare il metodo scientifico, come fisica e chimica): la "più bella del mondo" sarebbe la più bella per tutti. Invece, la bellezza viene dibattuta all'infinito in concorsi, convegni e discussioni, in cui non ci troviamo mai tutti d'accordo - proprio perché ognuno la vive in modo personale e soggettivo, in base alle proprie preferenze.
Ecco perché quello che appare meraviglioso ad alcuni è solo grazioso per altri, e colui che noi scartiamo può invece venire preferito da altri. Ognuno vede il mondo con occhi diversi: come ha spiegato il filosofo Kant già secoli fa, noi non conosciamo direttamente la realtà, ma la interpretiamo attraverso i sensi (soggettivi per definizione).

“Se la bellezza fosse oggettiva,
tutti concorderemmo su di essa”

Ma non tutti lo vedono

Chi si ostina a dire che la bellezza è oggettiva, sta in realtà dicendo "Il mio punto di vista è oggettivo - quindi vero - e tutti gli altri si sbagliano". Confonde presuntuosamente la propria percezione soggettiva per una realtà di fatto. Un po' come fanno tutte le religioni, che insistono sull'esistenza di un solo vero Dio e che (ovviamente!) sia il proprio - affermando quindi che ogni altra religione sia in errore.
La fallacia della loro posizione è rivelata facilmente dal fatto che molti altri vedono la bellezza (o Dio) diversamente da loro (se invece fosse oggettiva, ci sarebbe accordo). Però costoro sono talmente attaccati alla loro idea (forse per bisogno di avere qualche certezza a cui attaccarsi), che non vogliono vedere le contraddizioni che li circondano.

L'importanza dell'età

Per concludere, va detto che la bellezza è specialmente importante in giovane età (diciamo tra l'adolescenza e i 25-30 anni). Questo perché da giovanissimi siamo governati essenzialmente dagli ormoni e dagli istinti, e non sappiamo veramente chi siamo o cosa è meglio per noi. Per questo il fattore evoluzionistico (per cui la bellezza è primaria) la fa da padrone, e quasi tutti ci perdiamo dietro alla più bella della scuola, o al tipo duro e tenebroso.
Crediamo che la bellezza ci renderà felici, o che l'attrazione significhi che quella persona è giusta per noi. E nella maggior parte dei casi, ci rendiamo conto solo in seguito che quelle erano illusioni.

Gli istinti ci ingannano

Bisogna tenere conto che l'attrazione istintiva, o le pulsioni evoluzionistiche, non hanno lo scopo di renderci felici, ma quello di propagare i propri geni o di perpetuare la specie. Per inciso, questa è spesso la spiegazione ai frequenti dubbi del tipo:
  • "Perché continuo a scegliere persone che mi fanno stare male?"
  • "Perché resto attaccata a qualcuno che mi rende infelice?"
  • "Perché desidero sempre persone fuori dalla mia portata?"
Molte sofferenze in amore sono causate principalmente da quello: ci facciamo guidare dalle emozioni perché crediamo ci conducano all'appagamento, ma invece spesso ci portano fuori strada.
Questo può accaderci sempre, ma da giovani è ancora più facile.

“Da giovanissimi
siamo governati essenzialmente
da ormoni e istinti”

Poi cresciamo

Poi, con gli anni e le esperienze, in genere cresciamo e impariamo meglio chi siamo, cosa vogliamo davvero, cosa ci fa stare bene. Con questa maggiore "saggezza" e consapevolezza, l'importanza dell'aspetto viene ridimensionata, ed emergono altri fattori di scelta del partner più profondi e individuali (diversi per ciascuno).

Quando abbiamo raggiunto questa maturazione, non è raro guardarsi indietro ed ammettere che, 10 o 20 anni prima, ci siamo innamorati perdutamente di persone a cui oggi daremmo ben poca importanza. Ripensandoci, ci troviamo ad esclamare:
  • "Certo che era proprio oca!"
  • "Ma era talmente un cretino!"
  • "Non era poi un granché..."
E - magari - ci stupiamo di noi stessi: "Non capisco come faceva a piacermi". Non sentitevi in imbarazzo: erano gli ormoni a "ragionare" per voi. :-)

Ma non tutti maturano

Infine, non tutti maturano con l'età. Non bastano gli anni per maturare, infatti: sono necessarie le esperienze e la capacità di mettersi in discussione. Alcuni superano i 30 anni (ed anche i 40) rimanendo ancora come ragazzini, rapiti dalla bellezza e incapaci di vedere oltre.
Per loro l'aspetto fisico rimane "l'unica cosa che conta", e restano convinti che per tutto il mondo sia così.


"Non si troverà una sola donna della cui bellezza o bruttezza tutti gli uomini convengano."
(Giacomo Leopardi)

"La bellezza non è una qualità delle cose stesse: essa esiste soltanto nella mente che le contempla ed ogni mente percepisce una diversa bellezza."
(David Hume)

"C'è bellezza ovunque, ma non tutti riescono a vederla."
(Confucio)


Articoli correlati

Altri post con argomenti collegati (descrizione: fermate il puntatore sul link)


Parla con me

Se gli argomenti di questo post ti toccano da vicino e vorresti discuterne, approfondire, o rivolgermi delle domande; oppure se senti il bisogno di parlare dei tuoi problemi, puoi chiedermi un colloquio.

13 commenti:

  1. Beh, il problema secondo me, è che quello che si sposa e fa figli appunto è il normaloide ( cioè esteticamente normale ) sfruttato per ottenere una sicurezza, il bello ha moltissime relazioni senza manco impegnarsi, il normale no, e a fatica si riduce a essere un drone sforna bigliettoni ( per un po' di rapporto amoroso ) per la donna che in gioventù si è data ai maschi belli godendosi la vita ( ci so ragazzine di 16 anni che hanno avuto tipo 50 rapporti sessuali per fare un esempio, a 16 anni eh, io sui 30 ho avuto io mio primo rapporto e solo perché piacevo alla mia ex ) , mentre il normale uomo, l'ha passata a sentirsi colpevole di errori nel rapportarsi con loro ottenendo sempre insuccessi,mentre invece non aveva nessuna colpa .
    Poi ultimamente, sarà la bolla di sedentarietà creatasi grazie a una società che tende a portare le persone a adagiarsi, l'estetica ha preso sempre più peso, quando vado a giro, vedo coppie, dove le donne stanno con uomini che sembrano tutti uguali, tutti con il viso con i lineamenti fatti bene e belli, anche se poi magari hanno dei difetti ( occhi o naso etc ), ma l'importante è la forma del volto secondo me per loro, sembrano usciti tutti dalla stessa fabbrica questi uomini.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me sembra che prendi certi concetti e li porti all'estremo, oppure fai di tutt'erba un fascio.
      - Anche il bello - prima o poi - può volersi sposare e fare figli.
      - Non tutti gli uomini normali vengono scelti in base alla loro disponibilità economica.
      - Non tutte le donne passano la gioventù saltando da un uomo all'altro.
      Quello che noti succede, sì, ma non sempre e comunque.

      E' come se tu avessi assorbito diversi concetti "Red Pill", acriticamente, e poi ti fossi convinto che essi rappresentino la vita per filo e per segno.
      In realtà la Red Pill (su cui esistono fonti più o meno affidabili) descrive sì certe dinamiche relazionali, ma non va presa alla lettera o come fosse la Bibbia.
      E la realtà è sempre più complessa di certe semplificazioni.

      > "io sui 30 ho avuto il mio primo rapporto"
      Forse la tua vita relazionale è stata così frustrante, che ti porta a vedere le cose in modo più pessimista ed estremizzato del normale.

      A volte vediamo le cose in modo distorto, perché le filtriamo attraverso le "lenti deformanti" della nostra sofferenza. Ma quello che sentiamo può ingannarci: l'esperienza personale non fa testo, perché siamo tutti diversi ed abbiamo storie diverse.

      Per capire la vita, e le persone, bisogna adottare una "visione panoramica", che includa le molteplici diversità e sfumature. Vedere la grande foresta, non solo l'albero che abbiamo davanti.

      > "l'estetica ha preso sempre più peso"
      Questo è un mito diffuso quanto falso: l'estetica ha sempre avuto peso (perché è un fattore evolutivo universale).

      La bellezza è sempre stata bramata e celebrata: il fascino di Elena di Troia non era certo dovuto alle sue battute argute o al fatto che cucinasse bene! ;-D

      Elimina
  2. Io vedo che noi cessi siamo soli il resto sono solo chiacchiere....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dal tuo commento sembra che tu ti consideri un "cesso".
      Io non so come sei, ma ho conosciuto numerose persone che si ritenevano brutte ed invece erano gradevoli o quantomeno normali. Il problema non era nel loro aspetto, ma nella loro percezione di sé.

      Persone del genere possono avere difficoltà relazionali, o frequenti fallimenti, non perché siano dei "cessi" ma per altri loro problemi: negatività, pessimismo, insicurezza, mancanza di autostima, ansia, fobie sociali, incapacità di comunicare, ferite emotive, ecc.
      Quando nessuno ci vuole o ci desidera ci sono sempre dei motivi, che spesso non riguardano la bellezza.

      Naturalmente è più facile credere che il problema stia nel nostro aspetto inadeguato (che non possiamo cambiare), invece che in altri nostri limiti (che potremmo superare): in questo modo abbiamo un alibi per la nostra "sfortuna in amore", possiamo dare la colpa agli altri, e possiamo cullarci nel nostro vittimismo.

      Potrebbe essere il tuo caso? :-)

      Elimina
  3. Ho visto l'ultima risposta non mi sento di dare torto all utente che si definisce "cesso".io frequento bar locali pure io sono brutto e le donne questa cosa la fanno pesare.oggi veramente o sei bello o nisba.ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Però tu non conosci l'utente "cesso" che menzioni, quindi non sai se lui sia davvero brutto oppure soltanto si percepisca in tal modo.

      A volte ci convinciamo di certe cose perché ci servono da alibi per non riconoscere altri nostri problemi: se credo che "Sono brutto quindi nessuno mi vuole", posso evitare di vedere che gli altri mi evitano anche per via del mio carattere problematico, e posso dare la colpa al mondo per la mia sofferenza (invece di assumermi la responsabilità di cambiare).

      Se fosse come tu affermi, sarebbero in coppia solo le persone belle; ma ovviamente così non è.

      Elimina
  4. Buongiorno,seguo con molto interesse le sue risposte.quindi secondo lei la bruttezza non esiste?dai non scherziamo sin da quando siamo piccoli dalle scuole elementari si vede,si capisce se uno è bello o no.per forza che poi uno diventa pessimista.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. > "secondo lei la bruttezza non esiste?"
      E quando mai avrei detto ciò? :-)
      Nella mia risposta precedente ho scritto "A volte...".

      La realtà però non è in bianco/nero, bensì include innumerevoli sfumature.
      Anche la bellezza, come molti fenomeni naturali, si distribuisce su una "curva a campana" (o gaussiana): per cui avremo che solo pochi sono decisamente belli o brutti (gli estremi della curva), mentre la maggioranza sarà "normale", nella media (la sezione centrale della curva).

      Molti persone sono nella media ma si sentono brutti: magari perché vengono spesso rifiutati, o perché sono stati criticati fin da piccoli. Ma in questi casi di solito non è l'estetica il loro problema, ma altro.
      Certamente esistono persone esteticamente brutte, e questo porta loro notevoli difficoltà. Ma non tutti quelli che si ritengono brutti lo sono realmente.

      Elimina
  5. E inutile girarci intorno la prima impressione è quella che conta è se sei brutto sei senza speranza altro che lo psicologo....

    RispondiElimina
  6. Ho 46 anni sono brutto come la fame.e posso dire sfidando chiunque che la bellezza e la unica cosa che conta

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Anonimo, non sei certo l'unico a pensarla in tal modo. Ma ti rammento che l'esperienza personale non fa testo e non dimostra nulla. Anche se nel tuo caso fosse vero (ed ho i miei dubbi), potresti essere l'eccezione che conferma la regola.

      Certamente questa convinzione ha i suoi vantaggi:
      - Ti rassicura (non ti spinge a migliorare te stesso, perché è difficile cambiare il proprio aspetto).
      - Ti toglie ogni responsabilità (il tuo fisico è determinato dai tuoi geni, non dalle tue scelte).
      - Ti permette di attribuire la colpa al sesso opposto ("Il problema sono le donne che vogliono solo uomini belli").
      - Ti consente di fare la vittima e piangerti addosso.
      Per questo molti vi si attaccano.

      Però... questo allora non spiega come mai ci sono uomini brutti che comunque hanno una partner (e no, non sono tutti ricchi). Non saranno molti, ma esistono.

      Per cui forse ci sono (anche) altri motivi per cui non piaci o non risulti interessante. Magari se tu fossi un uomo simpatico, gradevole, colto, brillante, arguto, divertente, ironico, aperto, avventuroso, ottimista, carismatico, entusiasta ed entusiasmante, audace ed intraprendente, deciso e fiducioso nelle proprie capacità... qualche donna potrebbe trovare piuttosto gradevole averti vicino.
      Ma ho l'impressione che tu quelle qualità non le abbia. Il che secondo me ha il suo peso.

      Perché a volte il problema non è solo il "contenitore"; è anche il contenuto. ;-)

      Elimina
  7. Ciao a tutti ho 46 anni e sono solo,secondo me è vero che i brutti sono destinati a star da soli.il mio non è un piangersi addosso o fare vittimismo e solo la verità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La tua negazione finale mi ricorda quelli che dicono "Non sono razzista però..." e si contraddicono subito dopo :-)
      Infatti il tuo commento è propriamente un piangersi addosso, ovvero fare la vittima: "Non posso farci nulla, è colpa del mondo, povero me".

      Quanto all'affermazione "è solo la verità", è facilmente smentita: infatti si vedono in giro coppie dove uno dei due è ritenuto "brutto/a" (coi tipici commenti "Ma perché sta con uno così? Cosa ci troverà in una del genere?" ecc.), che quindi è stato scelto nonostante la scarsa avvenenza.

      Stabilito quindi che la tua posizione non corrisponde alla realtà ma descrive la tua esperienza, potremmo chiederci perché nessuno ti vuole:
      - Magari c'entra proprio questo tuo atteggiamento lamentoso e negativo (nessuno vuole vicino un piagnone).
      - Forse perché ti ritieni una persona senza qualità, per cui vieni percepito come tale.
      - Probabilmente hai dei problemi psicologici e comportamentali, che ostacolano la tua vita sociale e di relazione.

      Insomma, non è semplicemente che i brutti non li vuole nessuno. Quelli che nessuno vuole sono i brutti che sono anche pesanti, complessati, sgradevoli e sfigati. Certo è crudele, ma la vita non è fatta per farci contenti.
      L'unica soluzione è sviluppare delle qualità attrattive e diventare una persona desiderabile.

      PS: Poiché i commenti non sono un "lamentatoio", ulteriori tuoi interventi del genere verrano cancellati.

      Elimina

Domande, osservazioni e commenti sono benvenuti! Se hai suggerimenti o informazioni da aggiungere, scrivi pure. Cerco di rispondere a tutti.
(se hai dubbi su cosa scrivere o come, vedi le linee guida per i commenti)



Licenza Creative Commons
© 2024 Valter Viglietti. Psicofelicità è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.