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Anche se te lo senti, magari ti sbagli

Siamo abituati a fidarci di quello che sentiamo dentro di noi, dalle percezioni istintive ("Me lo sento!") alle opinioni che ci appaiono consolidate ("Lo sanno tutti che..."). Purtroppo queste convinzioni possono essere spesso ingannevoli; e il fatto che dentro di noi le sentiamo completamente vere, non è affatto una garanzia (anzi, ci porta a ignorare o svalutare ogni informazione contraria).
Questo diventa un serio problema quando le convinzioni ingannevoli condizionano la nostra vita, o contribuiscono alla nostra infelicità.


Alcune convinzioni ingannevoli credute da molti


Lei (o lui) è l'unica persona giusta per me

Sei innamorato di una persona che non ti vuole più (o non ti ha mai voluto), e dentro di te senti che lei è la persona giusta per te, l'unica al mondo, anche se non potrai mai averla: ovviamente questa convinzione ti porta angoscia e disperazione, distrugge le speranze di felicità futura, e potrebbe anche indurti a comportamenti pericolosi (stalking, aggressione).
Nonostante la forza di quello che senti, la realtà è ben diversa:
  • Non esiste un partner perfetto, quindi anche lui o lei avrà difetti e mancanze.
  • Tra gli oltre sette miliardi di persone al mondo, ce ne sono sicuramente molte con cui potresti essere felice.
  • Se ti sembra di morire quando vieni respinto, anche questo è illusorio: non si muore per amore (a meno che si abbiano già seri problemi di salute, o si facciano gesti inconsulti).

Gli uomini (o le donne) sono...

Se hai avuto una serie di esperienze negative con una categoria di persone (partner maschili o femminili, certe nazionalità o etnie, certe professioni, ecc.), potresti convincerti che "Gli uomini (o le donne, gli emigrati, la polizia...) sono persone malvagie che ti fregano sempre". Non pochi vivono convinti che "Tutti gli uomini sono traditori", o "Tutte le donne vogliono solo usarti": è ovvio che la vita relazionale di costoro è fortemente condizionata e solitamente fallimentare.
Se la nostra esperienza è sempre di un certo tipo, sembra normale pensare che tutto il mondo sia in quel modo; ma ci si dimentica che:
  • L'esperienza personale è quantitativamente limitata (se anche sono stato insieme a 35 donne, sono comunque meno dello 0,000001% delle donne al mondo), quindi è statisticamente irrilevante. Anche se ci irrita sentircelo dire, presa da sola la nostra esperienza non fa testo.
  • Magari sei tu che scegli sempre un certo tipo di persone (forse proprio in base alle tue convinzioni), quindi sei tu stesso a generare il tuo problema (la psicologia spiega chiaramente come, quando abbiamo una ferita emotiva, spesso tendiamo inconsciamente a ricrearla).
  • Intorno a noi esistono molti esempi di esperienze ben diverse dalla propria (per questo esempio: coppie felici, partner fedeli, persone che si amano sinceramente, ecc.), che quindi smentiscono le convinzioni basate sul nostro sentire. Ma quando siamo concentrati su noi stessi e il nostro dolore, non vediamo (o non vogliamo vedere) chi sta molto meglio di noi - magari perché smentisce quello che sentiamo, o perché non vogliamo vederci come quelli messi peggio.

Non c'è più lavoro

Non riesci a trovare un impiego, fai molti colloqui ma senza alcun risultato, e ti convinci che non c'è più lavoro disponibile: anche questa convinzione porta a sconforto e disperazione, e magari a rassegnarti invece di cercare soluzioni alternative.
Di nuovo, la realtà non è come ti appare:
  • Il lavoro non si è "estinto": ci sono milioni di persone che lavorano (basta guardare i flussi di persone nelle ore di punta).
  • Le occasioni di lavoro esistono: in molti settori le aziende cercano continuamente nuovi candidati (ma magari sono settori per cui non hai qualifiche).

Sarò felice quando...

Se hai desideri o sogni che tu sei convinto ti renderanno felice, magari ti inganni (specialmente se sono sogni molto comuni: più tutti ci dicono che una cosa è vera, più tendiamo a crederci). Alcuni obiettivi diffusi che si rivelano spesso deludenti sono:
Naturalmente questo non vuol dire che sia anche il tuo caso. Però gli esempi sopra riportati dimostrano quante persone inseguano dei traguardi con grande convinzione, che però si rivelano poi ingannevoli.

Non sappiamo cosa ci renderà felici

Il problema principale, a questo riguardo, è che gli esseri umani sono scarsamente capaci di prevedere cosa li renderà felici. Come spiega Daniel Gilbert (professore di psicologia ad Harvard) nel suo libro "Stumbling on happiness" ("Felici si diventa", info nella Bibliografia):
  • siamo scarsamente capaci di prevedere le nostre emozioni future, e l'effetto che avranno certe situazioni su di noi;
  • inoltre, le nostre emozioni spesso ci fuorviano: ci fanno credere cose improbabili o non vere, ci portano a fare scelte sbagliate, e/o rafforzano i nostri pregiudizi e convinzioni.

Il crimine è in aumento

Se hai appena subito un furto o una rapina, può sembrarti che i delinquenti siano ovunque, e che il crimine sia in aumento. Poiché sei scioccato dall'esperienza è comprensibile che le tue emozioni ti portino a crederlo, anche quando la realtà è ben diversa:
  • In tutti i Paesi occidentali, i crimini sono mediamente in discesa da molti anni.
  • Se consideriamo la storia dell'umanità, viviamo nel periodo meno violento che sia mai avvenuto (quantomeno in Occidente).


Non siamo mai obiettivi

Quando viviamo situazioni come quelle sopra, ci sembra che la nostra personale esperienza rappresenti la realtà globale: non ci viene da pensare che magari siamo noi l'eccezione. Crediamo di poter essere obiettivi, ma in generale (e specialmente quando siamo preda di forti emozioni) vediamo le cose in modo altamente soggettivo.
Inoltre, tendiamo ad attaccarci fortemente alle nostre opinioni, e resistiamo ad metterle in discussione - specialmente quelle radicate nelle emozioni. Facciamo questo sia per evitare l'ansia dell'incertezza (se tutto è relativo e soggettivo, non è possibile avere certezze), che per evitare la sofferenza (se qualcosa o qualcuno ci ha fatto soffrire in passato, sviluppiamo un'istintiva avversione per evitare che accada di nuovo).

La prima impressione è molto spesso sbagliata

Inoltre, tendiamo a farci un'opinione semplicemente basandoci sulle prime impressioni. Per esempio Alexander Todorov, professore di psicologia a Princeton, ha dimostrato che le persone sviluppano giudizi sulla simpatia, l'affidabilità e la competenza di qualcuno dopo aver visto il loro volto per un decimo di secondo.
Come mostra nel suo libro "Face value: the irresistible influence of first impressions" ("A prima vista: l'influenza irresistibile delle prime impressioni"; recensioni in inglese), anche se a volte cogliamo nel segno molto spesso le nostre impressioni iniziali sono invece ingannevoli: in questa intervista, Todorov spiega come la prima impressione delle persone è quasi sempre sbagliata, e quindi fidarsi dell'istinto non è sempre una buona idea.

Distinguere tra convinzioni utili o distruttive

Poiché le convinzioni ci influenzano, è importante non credere ciecamente a quello che sentiamo. Specialmente se quel sentire ci porta verso comportamenti potenzialmente dannosi per noi o per gli altri. E' bene quindi prendere le nostre "sensazioni di pancia" con un certo scetticismo.

E' intuizione oppure paura?

Bisogna però dire che molte volte quello che sentiamo è corretto; o, addirittura, ci rivela una verità anche se la ragione ci dice il contrario. E' il caso, per esempio, di quando abbiamo delle autentiche intuizioni: conoscenze che non sappiamo spiegare, ma che ci portano verso soluzioni, progressi, migliori risultati. Alcuni credono che le intuizioni provengano dalla nostra "parte spirituale".

Purtroppo è difficile distinguere tra l'intuizione e un sentire ingannevole, poiché entrambi non hanno una base conscia o razionale. Forse l'aspetto più importante per distinguerli è la qualità positiva o negativa di quello che sentiamo:
  • L'intuizione ha una qualità emozionale leggera, ispirante, ci infonde fiducia e ottimismo; si rivolge al presente, o all'immediato futuro; tende ad essere positiva e costruttiva; porta verso apertura ed espansione.
    Appare basata su opportunità e soluzioni.
  • La convinzione ingannevole ha una qualità emozionale pesante, viscerale, ansiosa, persino violenta; è spesso focalizzata sul passato o sul futuro; tende ad essere negativa, aggressiva o distruttiva; porta verso chiusura, difesa o rigidità.
    Appare basata su paure e sofferenza.
Per esempio, un fondamentalista religioso può credere che Dio gli ordina di mettere delle bombe, oppure un partner tradito sente di avere il diritto di punire chi lo ha ferito così profondamente. In entrambi i casi, queste persone hanno una forte convinzione di essere nel giusto; ma possiamo anche notare che le loro convinzioni sono basate su emozioni negative: paura, dolore, odio, vendetta, ecc.

E' questa "base negativa" di certe convinzioni che indica come siano probabilmente errate, ingannevoli, distruttive e - soprattutto - non provengano dalla nostra parte spirituale, luminosa, o saggia.


"L'opinione è determinata in ultima analisi dai sentimenti e non dall'intelletto."
(Herbert Spencer)

"Non sono gli avvenimenti della nostra vita che ci formano, ma le nostre convinzioni su cosa significano quegli eventi."
(Anthony Robbins)

"Per ogni idea della cui giustezza sei assolutamente convinto, ci sono milioni di persone che la ritengono sbagliata."
(Wayne W. Dyer)


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