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Come capire se piaci a qualcuno

Quando incontriamo qualcuno che ci piace, uno dei dubbi che più ci angustia è: "Costui ricambia il mio interesse?". Sarebbe facile se tutti dicessimo quello che sentiamo, o potessimo leggere i pensieri altrui, ma così non è: gli altri sono spesso un mistero, e nessuno è telepatico (anche se l'intuito può aiutare).
In questo post cercherò quindi di esporre una serie di elementi che possono aiutarci a capire se una persona è interessata a noi, oppure no. Ho preso ispirazione dal libro "La verità è che non gli piaci abbastanza" (titolo originale "He's just not that into you"; recensioni in inglese; ne hanno anche tratto un film), un elenco ironico di tutti i "segnali" che indicano quando un uomo non è davvero interessato a una donna.

Cacciatori e prede?

Prima di tutto, vorrei sfatare un mito: gli uomini non sono cacciatori, e le donne non sono prede (o almeno non sempre). Ogni persona è diversa, quindi usare un metro di giudizio unico per tutti crea solo confusione. Ci sono uomini che sono eccitati dalla sfida della conquista, ma anche uomini riservati, insicuri o non competitivi. Così come ci sono donne passive e che aspettano l'iniziativa maschile, ma anche donne assertive, intraprendenti, audaci o che non temono di fare la prima mossa. Insomma, non sono più gli anni '50, aggiornatevi.
Per questo i "segnali" più comuni sono equivocabili: uno che non ti invita fuori potrebbe essere poco interessato, oppure timido; bisogna interpretare. Anche se i segnali negativi "estremi" (freddezza, continua indifferenza, maltrattamenti, ecc.) in genere parlano chiaro.

“Gli uomini non sono cacciatori,
e le donne non sono prede”

Per donne e per uomini

Anche se il mio discorso si rivolge in primo luogo alle donne (così come il libro che ho citato), in generale questi elementi valgono anche per gli uomini. Alcune dinamiche possono essere differenti (ci si aspetta che siano gli uomini a prendere l'iniziativa o a fare certe mosse), ma in pratica quando una persona è realmente interessata lo dimostra in vari modi; se non lo fa, di solito indica disinteresse o indifferenza. E questo vale a prescindere dal genere.

Non c'è un "codice" per capire i segnali

La lista sottostante è rivolta a chi sta già frequentando qualcuno, perché si concentra su comportamenti concreti.

Per quanto riguarda i "piccoli segnali" (sguardi, sorrisi, parole, contatto fisico, messaggi...), invece, è impossibile stabilirne con chiarezza il significato, perché sono troppo soggettivi e ambigui: potrebbero dire mille cose diverse. Ancor più quando si è nelle prime fasi di approccio ed "esplorazione", e non si conosce l'altro. Non esiste un "codice" per interpretare i segnali altrui ("Lei ha detto... Lui ha fatto... Cosa vuol dire?"), e non è nemmeno possibile generalizzare su uomini e donne ("Cosa vogliono le donne?", "Cosa piace agli uomini?").
L'unico modo per sapere davvero cosa pensa qualcuno, è di chiederlo a quella persona.


Non gli interessi abbastanza se...

Di seguito una lista dei più comuni segnali negativi, che rivelano (in vari gradi) che quella persona non è interessata a noi, o lo è ben poco.


Non ti chiama

Chi ti ignora, non ti cerca o non ha voglia di conoscerti, probabilmente non prova interesse per te.

Non ti invita a uscire

Quando qualcuno è davvero interessato a te, entra in azione e manifesta il suo desiderio. Se non agisce, l'interesse è scarso o assente (oppure è molto timido o insicuro, e ha bisogno di essere incoraggiato).

Non vuole fare sesso con te

Quando piaci ad un uomo, egli avrà voglia di fare sesso con te; se non ne ha voglia, vuol dire che non gli piaci granché (o per nulla).

Questo vale anche per le donne, anche se queste sono - in genere - più restìe ad esprimere il proprio desiderio. Ma una donna che continua a dirti di no, con tutta probabilità non è interessata.
Quando una donna incontra un uomo che le piace davvero, di solito non vede l'ora di saltargli addosso. Se una donna manda ripetuti segnali "freddi" su quel livello (rimanda, si scosta, si irrita alle avance...), significa che non le piaci (ma forse non osa dirtelo), oppure ti tiene vicino perché le fai comodo, ma senza reale interesse.

Fa sesso con altre persone

Nella nostra cultura le relazioni sono solitamente monogamiche: si fa sesso solo con il proprio partner. Se invece ti relazioni con qualcuno che fa sesso anche con altri, in genere è un segno di scarso interesse.

Questo non è vero per chi vive una sessualità promiscua o è poliamoroso (ovvero vive più relazioni sentimentali in contemporanea): per costoro fare sesso con più persone è normale. Ma dev'essere chiarito fin dall'inizio, essere reciproco (una libertà che vale per entrambi), e non una scusa di comodo.

E' emotivamente non disponibile

Quando qualcuno non si scopre, non si rivela, rimane freddo o distante, anche nel lungo periodo, probabilmente non è coinvolto (oppure ha qualche problema psicologico - e ricordiamoci che non è possibile cambiare gli altri).

Non è interessato a una relazione con te

Chi manifesta un interesse saltuario, o superficiale, o solo per fare sesso, è evidente che è poco interessato. Se piaci davvero a qualcuno, egli avrà voglia di creare una relazione significativa con te.

Vuole vederti solo quando è ubriaco (o solo, o disperato)

Vedi punto precedente. Le "briciole" di interesse equivalgono a non interesse.

Non vuole sposarti

Ci sono persone che sono contrarie al matrimonio per ragioni di principio. Altrimenti, se siete insieme da lungo tempo e lui (o lei) si oppone sempre all'idea di rendere definitiva la vostra relazione, è probabile che non sia abbastanza convinto o coinvolto.

Ti lascia

In tutte le relazioni capitano momenti difficili o di crisi, ma se il tuo partner ti lascia, è quasi sicuro che sia poco coinvolto (anche se poi ritorna).

Sparisce

Chi si allontana, o chiude la comunicazione, o sparisce senza adeguate spiegazioni, è molto probabile che sia poco interessato - o che non lo sia più (se mai lo è stato).

E' sposato (o indisponibile in altri modi)

Quando qualcuno continua a non voler approfondire il rapporto (perché è sposato, o si dichiara troppo impegnato, o accampa scuse), mostra di non essere abbastanza interessato.

E' egocentrico, manipolativo o violento

Le persone troppo prese da se stesse (o che ignorano il benessere del partner), narcisiste, che manipolano o forzano il partner per ottenere quello che vogliono, o che addirittura ricorrono alla violenza (fisica o psicologica), sono ovviamente non solo disinteressate - ma anche "tossiche" da avere vicino.

Il concetto di base è: "Chi è davvero interessato a te, si impegna per stare con te e si cura della tua felicità"; chi non fa questo, manda un segnale negativo piuttosto chiaro.


Perché non capiamo i segnali

A prima vista i segnali sopra elencati possono apparire ovvii, ma la persona coinvolta spesso non li sa leggere; il problema è che quando qualcuno ci piace, quasi sempre:
  • perdiamo lucidità, e ci facciamo confondere dalle nostre emozioni;
  • non vogliamo vedere i segnali negativi, perché il disinteresse ci ferisce;
  • crediamo alle nostre illusioni, e ci attacchiamo ad esse.
E' quindi necessario saper vedere le cose come stanno davvero, e non come vorremmo che fossero; su questo gli amici possono aiutarci a valutare i segnali con maggiore onestà. Ovviamente può essere difficile e doloroso... ma restare nel dubbio o illudersi, finisce spesso con l'essere ancora più doloroso.

“E' necessario vedere le cose
come stanno davvero,
e non come vorremmo che fossero”

Crediamo di essere speciali

Una delle bugie che ci raccontiamo più spesso, in queste situazioni, è quella di essere "speciali". Amiamo credere che:
  • A noi non capiterà quello che capita agli altri ("Il nostro amore durerà per sempre!").
  • La nostra situazione è unica ("Non capisci, il mio problema (o lui) non è come gli altri").
  • O che i segnali negativi non valgano per noi ("Sento che questa volta è diverso!").
Invece è utile ricordare che, nella maggioranza dei casi, rientriamo nella media e quello che vale per gli altri, vale anche per noi.

Chi non è interessato raramente lo dice

Infine, dobbiamo tenere conto che una persona non interessata a noi, quasi mai ce lo dirà apertamente: tutti temiamo di ferire gli altri; ci giudichiamo quando lo facciamo; non vogliamo apparire crudeli. Quindi tendiamo a non dire in faccia le "brutte notizie": preferiamo tacere, illudere o sparire (anche perché, quando proviamo ad essere franchi, il più delle volte le reazioni disperate o aggressive ce ne fanno passare la voglia).

Per questo tocca alla persona interessata interpretare i segnali negativi - invece di aspettarsi una sincerità che di rado accade, perché ben pochi ne sono capaci.


"L'amore è questa cosa qui: azione.
Tutti siamo capaci di dire che amiamo, di fare dichiarazioni, ma la differenza la fa chi è capace di agire, anche contro se stesso."

(Paul Haggis)


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